Smart working Pubblica Amministrazione 2024: come funziona, nuova direttiva

La guida allo Smart working nella PA con la direttiva su come funziona il lavoro agile e le regole in vigore nel 2024

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Dal 2024 sono in vigore delle nuove regole per lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione.

Il Ministero, con una Direttiva ad hoc, ha previsto che per i lavoratori fragili statali saranno i dirigenti a decidere quando è possibile lo Smart Working. Prevista anche maggiore flessibilità nel concedere il lavoro da remoto.

Poi, nel CCNL funzioni centrali in corso di rinnovo, è stata istituita una “corsia preferenziale” per lo Smart Working per alcuni dipendenti di altre categorie.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato come funziona lo Smart Working per i lavoratori PA dal 2024, quali sono le novità e cosa cambia operativamente quest’anno.

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CHI PUÒ USUFRUIRE DELLO SMART WORKING NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Nel 2024 possono usufruire dello smart working i lavoratori fragili e altre figure della Pubblica Amministrazione, quali i genitori di minori, i caregivers (coloro che assistono persone con disabilità) o chi si trova in temporanea difficoltà. Una volta presentata la richiesta sono i dirigenti responsabili del singolo ufficio però, a decidere se autorizzare il lavoro agile o meno.

A dirlo è la Direttiva Ministeriale che ha cambiato le regole per il lavoro agile nelle PA. Inoltre, con il rinnovo dei contratti statali 2024, è anche in corso di introduzione una maggiore flessibilità nell’utilizzo dello smart working e del lavoro da remoto, a condizione che queste modalità siano compatibili con la natura delle mansioni svolte. Come spieghiamo più avanti, questi lavoratori potranno usufruire dello smart working per periodi continuativi senza limiti temporali, stabiliti nell’accordo individuale, purché si raggiungano gli obiettivi di performance e gli scopi organizzativi.

Discorso a parte meritano i lavoratori fragili delle PA, per cui l’accesso allo smart working è sempre semplificato. Chi sono i lavoratori fragili? Vediamolo insieme.

SMART WORKING FRAGILI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Nella Pubblica Amministrazione hanno diritto in via prioritaria, ma a discrezione del dirigente come spiegato nell’apposita Direttiva Ministeriale, i lavoratori fragili. Tali lavoratori sono quelli affetti da particolari patologie.

A individuare le condizioni che rendono un lavoratore “fragile” è il Decreto Legge n. 221 del 24 Dicembre 2021 all’articolo 17, che ha fornito l’elenco delle patologie per cui i lavoratori rientrano nelle casistiche ascrivibili come “fragili”, come vi spieghiamo in questa guida. Per questi statali, l’accesso al lavoro agile è garantito in via prioritaria.

Dopo aver spiegato per chi continua lo smart working, scopriamo adesso come funziona nelle Pubbliche Amministrazioni dal 2024.

COME CAMBIA LO SMART WORKING NELLE PA DAL 2024

Lo smart working per gli statali è cambiato radicalmente nel 2024 in base alle regole definite dalla Direttiva Ministeriale del 29 Dicembre 2023. Ovvero, la Direttiva consente ai lavoratori con gravi situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, derogando al criterio della prevalenza della presenza. L’ultima parola però spetta al dirigente responsabile, che sarà incaricato di individuare misure organizzative necessarie attraverso accordi individuali.

Oltre che per i fragili, i datori di lavoro pubblici che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in smart working sono tenuti a riconoscere delle priorità nell’accoglimento delle richieste secondo quanto stabilito dal Decreto Conciliazione vita – lavoro di cui parliamo in questo approfondimento.

Ha la priorità:

  • chi ha figli fino a 14 anni di età;

  • chi ha figli disabili, senza alcun limite di età;

Attenzione però, si tratta solo di una scala di priorità non obbligatoria per le PA!

Inoltre, ricordiamo che l’adesione al lavoro agile deve avere natura consensuale e volontaria.

Saranno poi i dirigenti a determinare i dettagli e le regole “interne” per garantire la possibilità di accedere allo smart working, ma solo in caso di necessità.

Nel farlo, le PA possono rifarsi alle regole dei CCNL di settore. Infatti, nei vari CCNL, le parti sociali hanno delineato, per singoli settori, le sue caratteristiche per un utilizzo armonioso nelle Pubbliche Amministrazioni.

Basti pensare che il CCNL funzioni centrali, stando alle ultimissime notizie sul suo rinnovo, dà la possibilità di istituire una “corsia preferenziale” di lavoro agile a determinati statali. Ossia quelli che documentino particolari esigenze di salute, o che assistono familiari con disabilità, o in situazione di gravità ai sensi della Legge 5 Febbraio 1992, n. 104, ma anche per i genitori con figli piccoli.

Inoltre, proprio la bozza del nuovo contratto funzioni centrali – redatta in base alle linee guida del 29 Maggio 2024 firmate dal Ministro PA Paolo Zangrillo – prevede la possibilità di concordare un numero di giorni di lavoro da remoto. Tali giorni possono essere anche superiori a quelli svolti in presenza. Infine, saranno gli accordi individuali, sottoscritti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri o il dirigente – capo struttura, a definire gli obiettivi e le modalità personali della prestazione lavorativa.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere le novità del rinnovo CCNL per gli statali, funzioni centrali.

COME RICHIEDERE LO SMART WORKING NELLA PUBBLICA AMMINSTRAZIONE

Per richiedere l’accesso allo smart working nella Pubblica Amministrazione è necessario presentare una formale domanda al dirigente che si occupa del vostro ufficio di riferimento o del personale, in generale.

Per l’avvio del lavoro agile è necessario, infatti, sottoscrivere l’accordo individuale che spiega nel dettaglio termini e modalità di svolgimento dello smart working per il lavoratore interessato, nel rispetto dei limiti previsti dalla Legge, dalla Direttiva Ministeriale del 29 Dicembre 2023 e dalle esigenze della specifica PA.

MODULO RICHIESTA SMART WORKING PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Per richiedere l’accesso allo smart working nelle PA, il lavoratore deve presentare al dirigente del proprio ufficio o al responsabile del personale un modulo di richiesta. Tale modulo deve essere realizzato in base a questo schema “fac simile” (Pdf 882 Kb), firmato dal lavoratore, dal datore di lavoro e poi dal sindacato di riferimento. Alcune PA mettono a disposizione specifici schemi, adattati sulle esigenze dell’Ente interessato, che vanno richiesti all’ufficio competente, compilati e consegnati con le modalità rese note dalla stessa Pubblica Amministrazione.

In caso di dubbi, vi consigliamo di chiedere informazioni alla dirigenza della vostra PA di appartenenza.

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PROROGA SMART WORKING NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Dal 2024 in poi, non c’è stata alcuna proroga dello smart working nella Pubblica Amministrazione. Il Governo piuttosto ha deciso di cambiare le regole di accesso al lavoro da remoto. A disciplinare la misura è la Direttiva Ministeriale che ha riconosciuto l’accesso allo smart working in specifici casi e per determinati soggetti. Poi, a perfezionare le regole di priorità per il lavoro agile sarà il rinnovo dei contratti statali 2024, tuttora in corso.

QUANDO FINIRÀ LO SMART WORKING PER I DIPENDENTI PUBBLICI

Secondo quanto previsto dalla Direttiva Ministeriale del 29 Dicembre 2023, lo smart working per i dipendenti pubblici non finirà. O meglio, la possibilità di accesso al lavoro agile è divenuta strutturale ed è disciplinata da regole di priorità, nonché da protocolli che i dirigenti sono chiamati ad applicare.

A differenza di come avveniva in passato, durante il periodo Covid, adesso lo smart working può essere richiesto dai dipendenti pubblici a seconda delle proprie esigenze ed è a discrezione del dirigente l’attivazione, sulla base di specifici accordi individuali. Dunque non c’è una scadenza per lo smart working per i dipendenti statali, quanto piuttosto, chi ne ha diritto secondo le regole definite dal Ministero, può avere accesso al lavoro agile tenendo conto delle peculiarità della propria mansione e delle necessità della PA presso cui è impiegato.

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QUANDO ENTRA IN VIGORE LA DIRETTIVA SMART WORKING PA 2024

La Direttiva Ministeriale sullo Smart Working nelle Pubbliche Amministrazione è già in vigore dal 1° Gennaio 2024.

Il testo prevede anche che i vertici di ogni Amministrazione devono impegnarsi a cambiare tempestivamente le proprie disposizioni interne per rendere immediatamente applicata la Direttiva.

LA GUIDA ALLO SMART WORKING

Vi invitiamo a leggere la guida allo Smart Working in Italia che spiega tutte le regole attive in base alla normativa già vigente. Da leggere anche le differenze tra settore privato e pubblico approfondendo le regole dello smart working nel settore privato.

NORMATIVA SMART WORKING PA

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida sullo smart working nel settore privato con le regole del Protocollo nazionale valide ancora oggi. Non perdetevi neppure il nostro articolo sui lavoratori fragili in Smart Working in Italia.

Vi consigliamo anche di approfondire le nuove regole per chi lavora in smart working all’estero. In questa pagina trovate informazioni sugli aiuti alle persone e ai lavoratori.

Se volete conoscere altre novità sul mondo del lavoro, vi consigliamo di leggere questa sezione.

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di Valeria Cozzolino
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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