Come diventare Personal Trainer

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Vi piacerebbe intraprendere una carriera nel mondo dello sport e diventare personal trainer?

In questa breve guida vi spieghiamo come si diventa personal trainer e qual è il percorso formativo da seguire per intraprendere questa professione in Italia.

Vi diamo, inoltre, informazioni utili sui requisiti richiesti e sui possibili sbocchi occupazionali.

LA PROFESSIONE DEL PERSONAL TRAINER

Il personal trainer, o allenatore personale, è un professionista altamente specializzato capace di occuparsi del benessere fisico e mentale dei propri clienti. La sua attività consiste nel programmare e realizzare allenamenti finalizzati a specifici obiettivi e risultati, elaborati sulla base dei bisogni fisiologici e psicologici di ogni singola persona che a lui si rivolge per migliorare lo stato di salute o la propria forma fisica

Il lavoro del personal trainer nei confronti del cliente si compone di diverse fasi. La prima è quella dell’intervista iniziale alla quale segue la valutazione antropometrica e funzionale. Dopo aver fatto ciò, il PT procede all’elaborazione e all’esecuzione del programma di allenamento personalizzato. Infine, controlla l’efficacia dello stesso. 

Appare chiaro che si tratta di un mestiere che non si può improvvisare. Il personal trainer non è solo colui che crea un programma di allenamento stilato sulla base delle caratteristiche del singolo individuo ma anche colui che lo educa ad adottare stili di vita più corretti e salutari. Pertanto, non basta semplicemente essere amanti dello sport e attenti alla cura della forma fisica per fare il personal trainer, ma occorre ricevere un’adeguata formazione multidisciplinare non solo in ambito sportivo ma anche di educazione alla salute e di educazione alimentare.

DIVENTARE PERSONAL TRAINER

La figura professionale del personal trainer è recente e, al momento, non esiste in Italia alcuna legge nazionale che la riconosca e disciplini in maniera organica se non alcune leggi regionali. Pertanto, non esiste un percorso formativo predefinito per svolgere il lavoro di personal trainer. Il punto di partenza ideale è conseguire la laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive (classe L22), attiva in numerose atenei italiani. Dopo il conseguimento del diploma di laurea di primo livello, è possibile iscriversi al corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate (classe LM 67) oppure in Scienze e tecniche avanzate dello sport (LM 68).

La laurea, lo precisiamo, non è obbligatoria per lavorare come personal trainer ma permette di diventare un professionista esperto e qualificato. Consente, infatti, di acquisire una solida preparazione teorica e tecnica indispensabile per esercitare la professione di personal trainer. 

CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONAL TRAINER

Per approfondire le competenze acquisite, dopo il percorso universitario, è bene frequentare i corsi e master specialistici per personal trainer tenuti da scuole affiliate a enti riconosciuti dal Coni. A titolo di esempio, vi parliamo dell’Accademia Nazionale Personal Trainer. Questa organizza un corso per PT che rilascia il diploma nazionale di qualifica tecnica riconosciuto ASI, che è un ente di promozione sportiva accreditato dal Ministero dell’Interno e dal Coni. Suddetto corso, inoltre, è stato accreditato a livello internazionale da Europe Active come corso di livello 4 e permette ai partecipanti di ottenere la qualifica europea di personal trainer e l’iscrizione al Registro Europeo dei professionisti dell’esercizio fisico EREPS.

Al corso dell’ANPT possono partecipare coloro che hanno già preso parte al corso di preparazione base o, in alternativa, che hanno i seguenti requisiti:

  • diplomati I.S.E.F.;
  • laureati in scienze motorie;
  • studenti universitari iscritti al terzo anno del corso di laurea in scienze motorie;
  • massofisioterapisti;
  • operatori sanitari;
  • osteopati;
  • istruttori di fitness e bodybuilding certificati.

I corsi si svolgono sia a Roma che a Milano in formula week-end e si compongono di una parte teorica e di una parte pratica, che si svolge presso palestre convenzionate, per un totale di 60 ore. 

Naturalmente esistono anche altre scuole che in Italia che organizzano corsi di formazione e aggiornamento per personal trainer. Quello che vi consigliamo di fare è controllare sempre che siano socie di un ente di promozione sportiva legittimato dal Coni e verificare l’attinenza dell’offerta didattica.

REQUISITI PERSONALI

Quali caratteristiche deve avere un buon personal trainer? Appare evidente che deve avere conoscenze multidisciplinari di anatomia umana, di traumatologia, di psicologia dello sport. E, ancora, di biomeccanica, di traumatologia e di alimentazione. La preparazione tecnica, tuttavia, non basta per diventare un bravo personal trainer. Occorrono anche le seguenti competenze trasversali:

  • atteggiamento carismatico, solare ed energico;
  • capacità di relazione e predisposizione al contatto con il pubblico;
  • doti comunicative e di persuasione;
  • spirito di collaborazione;
  • capacità di motivare il cliente nel percorso di allenamento e nel raggiungimento degli obiettivi. 

SBOCCHI LAVORATIVI

Il personal trainer può trovare occupazione nelle palestre, nei centri fitness e wellness, nelle associazioni, nei circoli sportivi e nei villaggi turistici come dipendente o libero professionista, al quale è richiesta l’apertura della partita iva.

Sempre come libero professionista, il personal trainer può operare anche a domicilio. Si tratta di un lavoro che richiede una lunga gavetta, dove per affermarsi contano l’esperienza professionale e l’aggiornamento continuo delle competenze acquisite. E, naturalmente, l’apprezzamento e la fiducia dei clienti che danno sempre molte soddisfazioni.

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