Dal 17 Settembre 2025 si apre ufficialmente lo sportello per richiedere le agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale nel 2025.
La misura gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è pensata per accompagnare le aziende verso un modello produttivo più sostenibile e in linea con le politiche europee di contrasto ai cambiamenti climatici.
Con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale il 25 agosto 2025, è stata confermata l’apertura del nuovo sportello.
In questo articolo chiaro e dettagliato vi spieghiamo nel dettaglio cos’è e come funziona il Fondo.
COS’È IL FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA TRANSIZIONE INDUSTRIALE 2025
Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale è uno strumento di agevolazione gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Concede numerosi tipi di aiuti ed incentivi per le aziende che vogliono rendere i loro processi produttivi più sostenibili e in linea con le politiche europee contro i cambiamenti climatici.
L’operatività del Fondo è disciplinata dal Decreto ministeriale del 21 Ottobre 2022. Con il Decreto direttoriale del 18 Luglio 2025, poi, sono stati definiti invece termini e modalità di presentazione delle domande di accesso al Fondo.
In particolare, dal 17 Settembre 2025 si apre lo sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale, con una dotazione di 134.018.568,13 euro, come confermato dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.196 del 25 Agosto 2025.
COME PRESENTARE DOMANDA
Le domande di accesso a Fondo potranno essere inviate dalle ore 12:00 del 17 Settembre 2025 fino alle ore 12:00 del 10 Dicembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma online di Invitalia, da questa pagina, appena lo piattaforma sarà aggiornata e lo sportello riaperto.
Entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello, sarà pubblicata la graduatoria con le domande finanziabili, quelle ammissibili ma non finanziabili per mancanza di fondi e quelle non ammissibili.
Per essere ammessi, sarà obbligatorio presentare una relazione tecnica asseverata da parte di:
- ingegneri, geologi e periti industriali iscritti all’albo;
- esperti in gestione dell’energia (EGE) certificati UNI CEI 11339;
- ESCO certificate UNI CEI 11352;
- legali rappresentanti dell’impresa (solo con certificazione ISO 50001).
Le aziende dovranno inoltre dichiarare di essere in regola con le assicurazioni contro i rischi catastrofali.
Gli incentivi vengono riconosciuti attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate. Vediamo chi può richiederli.
CHI PUÒ RICHIEDERE L’ACCESSO AL FONDO
Possono presentare domanda e richiedere l’accesso al Fondo tutte le imprese italiane, senza limiti di dimensione, che intendano realizzare investimenti “green” per ridurre l’impatto ambientale della propria attività.
Sono previste due corsie preferenziali:
- per le Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) a cui sono riservate il 40% delle risorse;
- per le imprese energivore a cui sono riservate il 50% delle risorse.
COSA FINANZIA
Il Fondo riconosce alle imprese incentivi per la transizione green, ossia contributi a fondo perduto per sostenere investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica.
Gli ammessi devono avere costi compresi tra 3 e 20 milioni di euro e riguardare interventi come:
- efficientamento energetico degli impianti;
- produzione di energia da fonti rinnovabili, cogenerazione o idrogeno verde per autoconsumo;
- riduzione del consumo di acqua e materie prime;
- riduzione dei rifiuti destinati in discarica.
L’intensità dell’aiuto sarà calcolata in base alla natura dell’intervento, alla localizzazione e alla tipologia dei costi ammissibili. Per conoscere nel dettaglio le condizioni, vi consigliamo di leggere la guida sugli incentivi per la transizione green.
GUIDA AGLI INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE GREEN
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida agli incentivi per la transizione green destinati alle imprese.
ALTRI APPROFONDIMENTI INTERESSANTI
Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su tutti i contributi a fondo perduto che si possono richiedere nel 2025 e l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia.
Da consultare, anche la guida sugli incentivi per le assunzioni e cosa prevede il nuovo Piano di Transizione 6.0.
Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese, mentre in questa pagina potete scoprire gli aiuti per le persone.
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