Nuova Sabatini 2023: cos’è, come funziona, domanda, novità

La Guida sulla Nuova Sabatini 2023 a sostegno di investimenti per le imprese in beni strumentali anche green e per il Sud Italia

nuova Sabatini

È operativa la Nuova Sabatini 2023 con fondi aggiuntivi e regole rivisitate. La misura concede contributi su finanziamenti bancari o leasing per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese (MPMI).

Dal 2023 sono disponibili aiuti più cospicui per gli investimenti nel Mezzogiorno e per quelli green. In particolare, dal 3 luglio 2023, oltre alle misure ordinarie è stata avviata la nuova linea “green” della Sabatini, disciplinata dal MIMIT, mentre ancora si attendono le indicazioni operative per la maggiorazione per il Sud.

In questa guida vi spieghiamo come funziona la Nuova Sabatini 2023, a chi si rivolge, quali sono le linee di finanziamento e come fare domanda per accedere alle agevolazioni.

COS’È LA NUOVA SABATINI

La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Cosa rimborsa la nuova Sabatini? La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.

NUOVA SABATINI 2023, ITER NORMATIVO

Istituita dal Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, la Legge Sabatini ha subito diverse modifiche nel tempo. Con il Decreto del 22 aprile 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del 16-6-2022, il MISE (ora MIMIT) ha fissato i criteri e le modalità di accesso alle agevolazioni dando particolare importanza al Sud e alla sostenibilità ambientale, stabilendo le seguenti linee di intervento:

  • agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
  • agevolazioni per investimenti 4.0;
  • agevolazioni per investimenti green;
  • nuova Sabatini Sud.

Successivamente:

  • con la Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 sono state definite le istruzioni necessarie per le domande che le imprese sono tenute a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura, con decorrenza dal 1° gennaio 2023. La circolare definisce, in particolare, le modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti green;

  • con la Circolare MIMIT n. 28277 del 3 luglio 2023, il MIMIT ha disciplinato la concessione delle agevolazioni “Nuova Sabatini” a favore delle imprese attive nel settore della produzione primaria, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli e nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, a seguito della sostituzione, a partire dal 1° gennaio 2023, dei regolamenti ABER n. 702/2014 e FIBER n. 1388/2014 con il regolamenti vigenti ABER n. 2022/2472 e FIBER n. 2022/2473.

Vediamo nei dettagli quante sono le risorse stanziate dal Governo e come funziona la nuova Sabatini 2023.

LE NOVITÀ DELLA NUOVA SABATINI 2023

La Nuova Sabatini 2023 ha assunto una nuova veste in termini di finanziamenti ammessi, ovvero:

  • Nuova Sabatini green che prevede un contributo ministeriale pari al 3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale. Tali macchinari vanno usati nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Vale per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023;

  • Nuova Sabatini Sud e cioè una linea di intervento prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno. le Regioni sono dunque, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni specifiche per questa linea della misura.

Le nuove misure si affiancano ai contributi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”. Vediamo come funziona e quali sono le modalità di finanziamento.

COME FUNZIONA LA NUOVA SABATINI 2023

La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum, alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti. Previsto anche un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. L’investimento può essere:

  • interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
  • assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

Tale finanziamento inoltre, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;

A quanto ammonta il contributo Sabatini? Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;

  • 3,575% per gli investimenti 4.0 in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

  • 3,575% per gli investimenti green per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (Nuova Sabatini Green). Vale solo per le domande a decorrere dal 1° gennaio 2023;

  • 5,5% per gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno effettuati da micro piccole imprese (Nuova Sabatini Sud). Per questa misura, le domande non sono state ancora aperte.

LIMITI DELLA NUOVA SABATINI 2023

Come stabilito dal Decreto MISE 22 aprile 2022 e confermato nella Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022, il contributo è concesso entro un limite di intensità di aiuto pari al:

  • 20% dei costi ammissibili per le micro piccole imprese;
  • 10% dei costi ammissibili per le medie imprese.

Il paragrafo 8 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 definisce, poi, alcune maggiorazioni per specifici settori e per le zone rurali.

CONTRIBUTO MAGGIORATO NUOVA SABATINI GREEN

Per la nuova Sabatini green, attiva dal 1° gennaio 2023, gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelli ordinari. Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria:

  • di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento;

  • di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.

A tal proposito, la Circolare MIMIT n. 28277 del 3 luglio 2023 fornisce indicazioni sulla corrispondenza fra le disposizioni ai sensi e nei limiti delle quali potevano essere concessi gli aiuti nell’ambito del decreto sino al 30 giugno 2023 e le disposizioni dei regolamenti ABER e FIBER vigenti. Inoltre, la Circolare MIMIT n. 28277 del 3 luglio 2023 aggiorna l’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo che potete leggere in questo allegato.

NUOVA SABATINI, ESEMPIO PRATICO

Facciamo un esempio pratico di come funziona la nuova Sabatini 2023.

Nel caso dell’ok a un contributo a fondo perduto, l’azienda beneficiaria riceverà un bonifico sul suo conto corrente bancario da parte del Ministero pari all’ammontare degli interessi calcolati su 5 anni.

Se per esempio, per gli interessi rimborsati si riceve un contributo del 5% sull’investimento allora, per la spesa di 100.000 euro, il rimborso sarà di 5.000 euro. Se il contributo in conto impianti è maggiorato del 30% come nel caso della nuova Sabatini green, allora sarà di 35.000 euro (+30%).

Ricordiamo che l’azienda potrebbe anche aver diritto alla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. Per maggiori dettagli si rimanda al foglio di calcolo dei termini amministrativi della Nuova Sabatini, aggiornato alla Legge di Bilancio 2023, che potete leggere in questa pagina.

A CHI SI RIVOLGE

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;

  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;

  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;

  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;

  • abbiano sede legale o una unità locale in Italia. Per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Per micro, piccole e medie imprese si intendono le aziende con meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

SETTORI AMMESSI

Sono ammessi ai finanziamenti della Nuova Sabatini tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e assicurative.

COSA FINANZIA LA NUOVA SABATINI 2023

Sono soggetti al finanziamento i beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. In questa ultima voce, rientrano le spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a:

  • terreni e fabbricati;
  • beni usati o rigenerati;
  • immobilizzazioni in corso e acconti.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Per maggiori chiarimenti circa le caratteristiche tecniche e la riconducibilità dei beni per i quali si intende fruire del beneficio, è possibile consultare la Circolare Mise – Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017, n. 4/E. È anche possibile acquisire autonomamente il parere tecnico da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. La richiesta di parere va trasmessa all’indirizzo di posta PEC della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le PMI: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.

Poi, il paragrafo 6 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 ha definito – a partire dal 1° gennaio 2023 – quali sono gli investimenti ammissibili per le imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, nonché nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Stabiliti anche alcuni limiti per il settore della pesca e acquacultura e per quello della produzione primaria di prodotti agricoli e ittici. Infine, la Circolare MIMIT n. 28277 del 3 luglio 2023 ha reso note le disposizioni applicabili ai sensi dei nuovi regolamenti europei con riferimento alle concessioni successive al 30 giugno 2023.

COME PRESENTARE DOMANDA 2023

Per ottenere i finanziamenti della Nuova Sabatini, dal 1° gennaio 2023 le PMI devono presentare la domanda di agevolazione in via esclusivamente telematica attraverso la procedura presente in questa pagina. Per maggiori informazione è disponibile la guida ufficiale del MIMIT alla compilazione della domanda di agevolazione per la Nuova Sabatini.

Ad avvenuta compilazione della domanda per via informatica – da sottoscrivere seguendo questo fac simile aggiornato al 2023– verrà reso disponibile il Codice Unico di Progetto – CUP associato all’istanza in questione da riportare nelle fatture elettroniche. Nello specifico, va riportato nelle fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni.

Una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo, esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo PEC della banca o intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti all’iniziativa che trovate in questo elenco.

Ricordiamo che le modalità di presentazione della domanda per il 2023 sono definite dalla Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022, come integrata dalla Circolare MIMIT n. 28277 del 3 luglio 2023.

L’impresa interessata ai finanziamenti destinati al Mezzogiorno, invece, sarà tenuta a compilare la domanda esclusivamente in via telematica utilizzando la procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, non ancora attivata, previo accreditamento. Dopo la fase di compilazione la stessa Piattaforma consentirà la generazione del modulo di domanda da inoltrare al Ministero tramite la Piattaforma, che rilascerà un codice identificativo, che ha validità di 60 giorni. Non sono ammesse differenti modalità di invio dell’istanza. Vi aggiorneremo non appena vi saranno novità.

MODALITÀ DI EROGAZIONE

Con la Circolare del 17 marzo 2022 prima, e con la Circolare del 6 dicembre 2022 e la n. 28277 del 3 luglio 2023 poi, il MIMIT fa chiarezza sui periodi in cui è prevista l’erogazione del contributo in un’unica soluzione. Solo in caso di finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro, il contributo può essere erogato in un’unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili, altrimenti viene riconosciuto con più quote annuali.

In linea generale, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il 6° anno dalla data di ultimazione dell’investimento. In tali casi, la PMI, successivamente alla trasmissione di questo modulo, effettua la richiesta di pagamento su base annuale attraverso l’accesso alla piattaforma, previa comunicazione di eventuali variazioni intercorse.

Le PMI sono tenute a completare l’investimento entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. Per le domande per cui, alla data del 1° gennaio 2023 non risulti trasmessa la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione dell’investimento o la richiesta unica di erogazione del contributo, trovano applicazione le disposizioni di cui al punto 13 della Circolare 6 dicembre 2022.

ASSISTENZA, INFORMAZIONI E FAQ DEL MINISTERO

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare questa pagina web del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prossimamente verrà aggiornata anche con le ultime novità legate ai nuovi fondi disponibili. Inoltre in questa pagina sempre del sito MIMIT ci sono i dettagli sulla presentazione delle domande, la guida, il fac simile, il prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali e i modelli utili alla richiesta delle informazioni antimafia. Inoltre sono disponibili i dettagli per la presentazione delle domande legate alla vecchia disciplina del 2022.

Infine consultando questa pagina si possono conoscere tutti i contatti utili per avere specifici chiarimenti informatici e le FAQ.

LE RISORSE

La Nuova Sabatini è stata istituita dal Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, nel tempo è stata rifinanziata a più riprese. In particolare:


  • il DDL Made in Italy ha rifinanziato la misura nel 2023 con altri 274 milioni di euro.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la nostra guida sempre aggiornata sui contributi a fondo perduto disponibili in Italia e quella sui finanziamenti agevolati.

Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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