Incentivi transizione green: domanda contributo fondo perduto dal 10 ottobre 2023

La guida agli incentivi per la transizione green, ecco come fare domanda dal 10 ottobre 2023 per i programmi di investimento delle imprese

MIMIT, Ministero Imprese Made in Italy

Dal 10 ottobre 2023 è possibile richiedere gli incentivi per la transizione green, ossia i contributi a fondo perduto promossi dal MIMIT.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale, ha stanziato 300 milioni di euro sul “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”.

In questa guida vi spieghiamo in modo dettagliato come funzionano, a quanto ammontano, a chi spettano e come richiedere gli incentivi per la transizione green.

COSA SONO GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN

Gli incentivi transizione green promossi dal MIMIT sono contributi a fondo perduto destinati alle imprese per gli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica.

Le agevolazioni si rivolgono alle imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale, in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero.

I contributi hanno un valore diverso, a seconda del tipo di intervento effettuato, variabile per le aziende di specifica grandezza o di determinati settori.

Sono finanziati dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale istituito dalla Legge di Bilancio 2022, nonché disciplinato dal Decreto 21 ottobre 2022 e dal Decreto 30 agosto 2023. Il MIMIT ha rimpinguato il fondo, per il 2023, con 300 milioni di euro.

La domanda per le agevolazioni dovrà essere inviata dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 tramite Invitalia.

Vediamo a chi si rivolgono gli incentivi e come funzionano.

A CHI SI RIVOLGONO

Gli incentivi transizione green si rivolgono a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;


  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali. Inoltre che non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019;

  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

  • hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;

  • non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.

Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della Legge 20 novembre 2017, n. 167).

COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN

Gli incentivi transizione green rientrano in quelli del Fondo per il sostegno alla transizione industriale e hanno la “forma” di contributi a fondo perduto.

L’iter da seguire per ottenere le agevolazioni è il seguente:

  • le imprese possono presentare una domanda per ogni unità produttiva tramite la piattaforma telematica di Invitalia;

  • la valutazione delle domande avviene mediante una graduatoria basata sui punteggi assegnati ai programmi di investimento. Questi punteggi dipendono dai risultati ottenuti attraverso gli investimenti in vari settori ambientali, come specificato nella relazione tecnica economica. In caso di punteggi paritetici, viene favorita la domanda con il contributo agevolativo più basso. Ai fini dell’attribuzione del punteggio, i risultati sono valorizzati mediante l’utilizzo delle formule di calcolo indicate nell’allegato n. 1, pagina 21, del Decreto 30 agosto 2023;

  • le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino all’esaurimento delle risorse disponibili;

Dopo l’ok alla concessione, entro pochi mesi e nelle modalità comunicate da Invitalia, saranno erogati i contributi.

COME RICHIEDERE GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN

Le imprese possono presentare la domanda per gli incentivi per la transizione green esclusivamente online, accedendo con SPID, CIE o CNCIES su questo portale.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti.

In questa pagina potete scaricare tutta la modulistica per partecipare alla misura, compresi i modelli che illustrano i tipi di investimenti ammessi agli incentivi per la transizione green.

INVESTIMENTI AMMESSI AGLI INCENTIVI

Quali sono gli investimenti ammessi agli incentivi? Il MIMIT prevede l’erogazione dei contributi a fondo perduto per i programmi di investimento che devono avere almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;

  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’UE.

Gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.

I suddetti programmi devono:

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo;

  • prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni e 20 milioni di euro;

  • essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro questo termine dovrà avvenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto delle agevolazioni.

A QUANTO AMMONTANO

Gli incentivi MIMIT per la transizione green sono concessi, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione Aiuti di Stato, a favore della decarbonizzazione del “Quadro temporaneo”. 

Ecco a quanto ammontano gli incentivi, in particolare, per gli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica:

  • sono pari al 30% delle spese ammissibili, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario in assenza dell’aiuto. Sono previste maggiorazioni del:

20% per le piccole imprese;
10% per le medie imprese;
15% per investimenti effettuati nelle zone A;
5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia (1º gennaio 2022-31 dicembre 2027);
se le spese ammissibili sono state determinate considerando il 100% dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%;


  • sono pari al 40% dei costi agevolabili qualora venga richiesta l’applicazione della sezione 2.6 del Temporary Framework. Ovvero, in tal caso le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e pari al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back. Sono previste maggiorazioni del:

– 20% per le piccole imprese;
– 10% per le medie imprese;
– 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%;
– se le spese ammissibili sono state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%.

Per gli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari al:

  • 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;

  • 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Per gli investimenti relativi all’uso efficiente delle risorse sono concesse agevolazioni pari al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del:

Per gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo, il MIMIT concede gli incentivi nella forma del contributo a fondo perduto. La Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia disciplina il valore dell’intensità in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili agli incentivi transizione green le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, che riguardino:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile);

  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);

  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;

  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;

  • spese di personale.

Entro quando si può presentare domanda per ottenere il contributo a fondo perduto su tali investimenti e spese? Vediamolo insieme.

SCADENZA

È possibile richiedere gli incentivi transizione green del MIMIT dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023 alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per problemi tecnici o informazioni sugli incentivi per la transizione green potete contattare INVITALIA:

  • telefonando al numero verde 800 77 53 97, gratuito e attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00;

  • scrivendo a INVITALIA accedendo dall’area riservata per chiedere informazioni.

In questa pagina trovate chiarimenti e risposte alle principali FAQ sulla misura.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRE GUIDE UTILI DA LEGGERE

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere le altre agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. A vostra disposizione, infine, l’approfondimento sul bonus idrogeno verde imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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