Confermati nel 2024 gli incentivi per la transizione green, ossia i contributi a fondo perduto promossi dal MIMIT.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, grazie al “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”, anche quest’anno stanzierà sovvenzioni volte a sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale.
In questa guida vi spieghiamo in modo dettagliato come funzionano, a quanto ammontano, a chi spettano e come richiedere gli incentivi per la transizione green.
Indice:
COSA SONO GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN
Gli incentivi transizione green promossi dal MIMIT sono contributi a fondo perduto destinati alle imprese per gli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica.
Le agevolazioni si rivolgono alle imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale, in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero. I contributi hanno un valore diverso, a seconda del tipo di intervento effettuato, variabile per le aziende di specifica grandezza o di determinati settori.
Questa misura non va confusa con quelle connesse al Piano Transizione 5.0 del PNRR. Se volete sapere cos’è Transizione 5.0, piuttosto, vi consigliamo di leggere la nostra guida sul programma o quella sul bonus transizione energetica 5.0.
Invece, gli incentivi per la transizione industriale che vi andiamo a illustrare, sono finanziati dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale istituito dalla Legge di Bilancio 2022, nonché disciplinato dal Decreto 21 ottobre 2022 e dal Decreto 30 agosto 2023. L’ultimo bando per l’accesso agli incentivi, scadeva nel 2023. Ma il MIMIT entro la fine del 2024, darà il via alle nuove domande per l’accesso al contributo, e noi vi faremo sapere i dettagli.
In attesa di novità, vediamo a chi si rivolgono gli incentivi e come funzionano.
A CHI SI RIVOLGONO
Gli incentivi transizione green si rivolgono a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
- operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero, di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali. Inoltre che non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- sono in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
Il 50% delle risorse del Fondo è riservato alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della Legge 20 novembre 2017, n. 167).
Scopriamo ora, come funzionano gli incentivi MIMIT.
COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN
Gli incentivi transizione green rientrano in quelli del Fondo per il sostegno alla transizione industriale e hanno la “forma” di contributi a fondo perduto.
L’iter da seguire per ottenere le agevolazioni è il seguente:
- le imprese possono presentare una domanda per ogni unità produttiva tramite la piattaforma telematica di Invitalia;
- la valutazione delle domande avviene mediante una graduatoria basata sui punteggi assegnati ai programmi di investimento;
- le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino all’esaurimento delle risorse disponibili;
- la graduatoria finale sarà pubblicata sul sito web del Soggetto Gestore entro 30 giorni dalla scadenza delle domande.
Dopo l’ok alla concessione, entro pochi mesi e nelle modalità comunicate da Invitalia, saranno erogati i contributi.
QUALI SONO GLI INCENTIVI AMMESSI
Il MIMIT prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto in entità variabile per i programmi di investimento che devono avere almeno uno dei seguenti obiettivi:
- una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
- un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’UE.
Gli investimenti devono perseguire, in via esclusiva, un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.
I suddetti programmi devono:
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo;
- prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni e 20 milioni di euro;
- essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro questo termine dovrà avvenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto delle agevolazioni.
Nel caso alcune regole dovessero cambiare nel 2024, vi faremo sapere.
A QUANTO AMMONTANO
Gli incentivi MIMIT per la transizione green per gli investimenti relativi al miglioramento dell’efficienza energetica ammontano al:
- 30% delle spese ammissibili, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario in assenza dell’aiuto. Sono previste maggiorazioni del:
– 20% per le piccole imprese;
– 10% per le medie imprese;
– 15% per investimenti effettuati nelle zone A;
– 5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia (1º Gennaio 2022-31 Dicembre 2027);
– se le spese ammissibili sono state determinate considerando il 100% dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%;
- 40% dei costi agevolabili qualora venga richiesta l’applicazione della sezione 2.6 del Temporary Framework. Ovvero, in tal caso le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e pari al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back. Sono previste maggiorazioni del:
– 20% per le piccole imprese;
– 10% per le medie imprese;
– 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%;
– se le spese ammissibili sono state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%.
Per gli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, il MIMIT concede agevolazioni, pari al:
- 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
- 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.
Per gli investimenti relativi all’uso efficiente delle risorse sono concesse agevolazioni pari al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del:
- 20% per le piccole imprese;
- 10% per le medie imprese;
- 15% per investimenti effettuati nelle zone A;
- 5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia.
Per gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo, il MIMIT concede gli incentivi nella forma del contributo a fondo perduto. La Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia disciplina il valore dell’intensità in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento. Se per il bando 2024 cambierà qualcosa, vi aggiorneremo.
SPESE AMMESSE
Sono ammissibili agli incentivi transizione green le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, che riguardino:
- suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile);
- opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
- impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.
La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:
- spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
- spese di personale.
Scopriamo da quando si può presentare domanda per tali incentivi nel 2024.
DA QUANDO PARTONO GLI INCENTIVI 2024
Gli incentivi per la transizione green partonO entro Dicembre 2024. Non appena il MIMIT avvia la procedura di richiesta, vi aggiorneremo in questo stesso articolo.
Ma come si potranno richiedere gli incentivi? Vediamolo insieme.
COME RICHIEDERE GLI INCENTIVI TRANSIZIONE GREEN
Le imprese possono presentare la domanda per gli incentivi per la transizione green esclusivamente online, accedendo con SPID, CIE o CNCIES su questo portale, quando la procedura verrà aperta per il 2024.
Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti. Tutta la modulistica per fare richiesta nel 2024, compresi i modelli che illustrano i tipi di investimenti ammessi agli incentivi per la transizione green sarà fornita da Invitalia, in questa pagina, in concomitanza con l’avvio delle domande. E noi vi faremo sapere.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo della Legge di Bilancio 2022 (Pdf 2 Mb);
- Decreto 21 ottobre 2022 (Pdf 723 Kb);
- Decreto 30 agosto 2023 (Pdf 2 Mb).
ALTRE GUIDE UTILI
Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:
- tutti i contributi a fondo perduto che si possono richiedere nel 2024.
- tutti i finanziamenti agevolati per le imprese attivi in Italia;
- tutti i bonus imprese del 2024;
- tutti gli incentivi per l’imprenditoria giovanile attivi;
- tutti i bandi per l’imprenditoria femminile attivi;
- l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia.
- la guida agli incentivi per la transizione green.
ALTRI AIUTI
Per conoscere tutte le altre forme di agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.
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