Incentivi imprenditoria femminile nell’editoria: bando e domanda 2022

Tutti i dettagli sul contributo destinato alle imprese al femminile del settore editoriale per promuovere la parità di genere

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Arrivano gli incentivi destinati all’imprenditoria femminile del settore dell’editoria. Sul piatto fino a 200.000 euro per per ciascuna imprese che richiede il contributo.

Il bando 2022, pubblicato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sostiene la realizzazione di progetti editoriali per incentivare l’occupabilità, l’autoimprenditorialità delle donne e promuovere la parità di genere.

In questa guida vi spieghiamo a chi spettano gli incentivi per l’imprenditoria femminile nell’editoria, come funzionano e come fare per richiederli.

INCENTIVI IMPRENDITORIA FEMMINILE EDITORIA, COSA SONO

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria pubblica mette a disposizione, nel 2022, aiuti per sostenere l’imprenditoria femminile nell’editoria. Si tratta del Bando “Contributi per progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile” che offre incentivi per un massimo di 200.000 euro per beneficiario. Il contributo viene erogato sotto forma di rimborso per le spese di realizzazione di specifici progetti che potenziano la parità di genere e sostengono l’autoimprenditorialità per le donne.

Possono partecipare le imprese editoriali che abbiano almeno una figura femminile alle proprie dipendenze e un fatturato medio annuo, nell’ultimo triennio, non superiore a 250.000 euro. Le domande, in scadenza il 30 settembre 2022, sono aperte anche alle associazioni di promozione sociale, le organizzazioni di volontariato, quelle non lucrative di utilità sociale e gli Enti del terzo settore. L’avviso è finanziato dal Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione con 500.000 euro, come previsto dal Decreto Legge 24 aprile 2017, articolo 57-bis, commi 2 e 3. Vediamo insieme i dettagli del bando.

A CHI SPETTANO

Il contributo per l’imprenditoria femminile in editoria può essere richiesto da:

  • imprese editoriali, identificate con i codici ATECO 2007 58.13 e 58.14, che abbiano almeno una figura femminile assunta alle proprie dipendenze e un fatturato medio annuo, nell’ultimo triennio, non superiore a 250.000 euro;

  • associazioni di Promozione Sociale (APS), le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) e gli Enti del Terzo Settore, sia in forma singola che in forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS).

REQUISITI

Costituiscono, requisiti di ammissibilità agli incentivi per l’imprenditoria femminile nell’editoria la regolarità contributiva e previdenziale, ai sensi di legge. Inoltre:

  • per le imprese editoriali è un requisito obbligatorio l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC) istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni o l’avvenuta presentazione, al momento dell’inoltro della domanda, della richiesta di iscrizione a tale Registro;

  • relativamente alle APS, ODV, ONLUS e gli Enti del Terzo Settore, è un requisito obbligatorio l’iscrizione al Registro Unico Nazionale Terzo Settore (RUNTS) istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali o l’avvenuta presentazione, al momento dell’inoltro della domanda, della richiesta di iscrizione a tale Registro.

Costituirà motivo di preferenza, a parità di punteggio, il possesso dei requisiti richiesti per le Start Up ai sensi del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 e l’iscrizione alla apposita sezione speciale del Registro delle Imprese prevista.

COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI

Il bando promuove un aiuto al settore dell’editoria sotto forma di rimborso delle spese sostenute e debitamente documentate per la realizzazione di uno specifico progetto. Per ottenere il contributo, quindi gli aventi diritto devono presentare una proposta progettuale volta a:

  • incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne, in un’ottica di emporwement femminile;

  • rimuovere stili di comportamento discriminatori e lesivi dell’identità femminile;

I progetti dovranno essere illustrati utilizzando l’apposita “Scheda del progetto editoriale”. Saranno valutati da una commissione esaminatrice secondo i dettami dell’articolo 7 del bando per l’imprenditoria femminile del settore editoria. Ma attenzione, solo due progetti tra quelli presentati saranno ammessi al contributo e dovranno essere conclusi entro il termine massimo di 18 mesi dalla pubblicazione della graduatoria finale sul sito del Dipartimento accessibile a questo indirizzo.

A QUANTO AMMONTANO

Ma a quanto ammontano gli incentivi? i primi due progetti risultati vincitori in graduatoria sarà attribuito un contributo fino ad un massimo di 200.000 euro ciascuno, a fronte delle spese sostenute e debitamente documentate per la realizzazione del progetto. La somma residua sarà attribuita al progetto collocatosi nella posizione migliore dopo quelli finanziati. Il contributo viene concesso nel rispetto dei massimali previsti dal Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (de minimis).

SPESE AMMISSIBILI

Le spese relative ai progetti editoriali devono essere riconducibili alle seguenti macro voci:

  • coordinamento scientifico e progettazione, nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso;
  • costi del personale, interno ed esterno, impiegato nella realizzazione del progetto;
  • acquisto beni e servizi funzionali alla realizzazione del progetto;
  • spese di informazione, pubblicizzazione e comunicazione del progetto;
  • tutte le spese generali inerenti al progetto, come ad esempio i costi di gestione e rendicontazione, consumi, contributi assicurativi, etc., nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso.

Le voci di costo ammesse al finanziamento dovranno essere:

  • pertinenti e strettamente correlate all’iniziativa ovvero necessarie per l’attuazione del progetto;
  • effettivamente sostenute e tracciabili attraverso l’utilizzo di adeguati strumenti finanziari, quali ad esempio, mandati di pagamento, assegni non trasferibili, bonifici, etc., nonché contabilizzate;
  • supportate, in sede di rendicontazione, da adeguata documentazione conforme alla normativa civilistica, amministrativa e tributaria.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI

Gli incentivi per l’imprenditoria femminile nel settore editoria vengono erogati in due tranche:

  • la prima, entro il limite massimo del 50% del finanziamento assegnato, previa presentazione di un rendiconto analitico delle spese sostenute connesse al progetto, con l’indicazione, per ciascuna voce di costo, degli elementi identificativi degli strumenti utilizzati per il pagamento. Il rendiconto dovrà essere accompagnato da una relazione delle attività e dei risultati conseguiti alla data della rendicontazione;

  • la seconda, a saldo del finanziamento assegnato, previa presentazione di un rendiconto analitico delle ulteriori spese sostenute connesse al progetto, con l’indicazione, per ciascuna voce di costo, degli elementi identificativi degli strumenti utilizzati per il pagamento. Il rendiconto dovrà essere accompagnato da una relazione finale che dia conto dei risultati conseguiti con il progetto e della loro coerenza con gli obiettivi e le finalità dell’avviso.

In caso di mancata presentazione della rendicontazione finale entro il termine dei 18 mesi dall’ammissione del progetto, il soggetto beneficiario è tenuto alla integrale restituzione della prima quota di finanziamento erogata. Il rendiconto delle spese sostenute dovrà essere certificato da parte dei soggetti iscritti al Registro dei revisori legali, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.

INCENTIVI IMPRENDITORIA FEMMINILE IN EDITORIA: COME PRESENTARE DOMANDA

Le domande di richiesta del contributo per l’imprenditoria femminile in editoria vanno compilate seguendo questo schema e firmate dal legale rappresentante esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: archivio.die@mailbox.governo.it. Nell’oggetto della PEC deve necessariamente essere indicata la denominazione del soggetto proponente e la seguente dicitura: “Avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile”. I candidati non possono presentare, a pena di esclusione, più di una proposta progettuale.

1) SCADENZA DOMANDE

Le domande per il contributo per l’imprenditoria femminile in editoria devono pervenire al Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il 30 settembre 2022.

2) DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Alla domanda dovrà essere allegata, in formato elettronico, oltre allo schema di domanda, questa documentazione scaricabile dalla relativa pagina del sito della Presidenza del Consiglio.

  • dichiarazione sostitutiva requisiti;
  • scheda del progetto editoriale;
  • dichiarazione de minimis;
  • dichiarazione sostitutiva carichi pendenti.

Tutta la documentazione richiesta, costituita da files separati, deve essere inviata mediante un’unica trasmissione e non dovrà superare il peso di 10 MB. I singoli files dovranno essere nominati con la dicitura del documento cui si riferiscono.

3) ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per le risposte alle principali domande pervenute al Dipartimento, si consigli di consultare la sezione FAQ. Eventuali quesiti o richieste di chiarimento dovranno pervenire esclusivamente per iscritto alla casella di posta elettronica dedicata bandi.die@governo.it, specificando nell’oggetto la denominazione dell’avviso per il quale il quesito è formulato.

CASI DI REVOCA DEL CONTRIBUTO

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria pubblica si riserva la possibilità di revocare il contributo in caso di gravi irregolarità e, in particolare, nei seguenti casi:

  • mancata produzione della documentazione richiesta o impedimento allo svolgimento di controlli che si rendessero necessari;
  • dichiarazioni non veritiere;
  • irregolarità nella rendicontazione del progetto o anche irregolarità, violazioni di leggi, regolamenti, disposizioni amministrative vigenti e norme di buona amministrazione.

TESTO BANDO IMPRENDITORIA FEMMINILE EDITORIA 2022

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del Bando imprenditoria femminile nell’editoria 2022 (Pdf 862 Kb) per conoscere tutti i dettagli della misura.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 giugno 2017, n. 96 (Pdf 885 Kb).

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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