Lavorare nella scuola, soprattutto lontano da casa, comporta sacrifici e costi che spesso non trovano un adeguato riconoscimento economico.
Per questo, il sindacato Anief chiede un’indennità giornaliera per docenti e personale Ata fuori sede, accompagnata dall’introduzione dei buoni pasto per tutto il personale scolastico.
L’obiettivo è colmare le disparità rispetto ad altri settori, come quello dei metalmeccanici, e riportare dignità a una categoria essenziale per il futuro del Paese.
Vediamo nel dettaglio la proposta Anief per migliorare le condizioni dei lavoratori della scuola.
NECESSARIA UNA INDENNITÀ PER DOCENTI E ATA FUORI SEDE
Anief rilancia l’importanza di un’indennità per i lavoratori della scuola fuori sede.
Docenti e personale ATA affrontano ogni giorno sacrifici legati alla lontananza dal proprio domicilio, che si traducono in spese aggiuntive per trasporti, alloggi, bollette e molto altro. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, garantire un’indennità giornaliera è un passo fondamentale per riconoscere il valore del loro lavoro e compensare i sacrifici fatti.
Secondo Pacifico un’indennità di 49,68 euro al giorno, già prevista nel settore privato per i metalmeccanici, potrebbe rappresentare un sostegno reale per il personale scolastico fuori sede. Si tratterebbe di un importo che, sommato su base mensile, garantirebbe un’indennità di circa 1.000 euro l’anno.
Questa cifra potrebbe anche compensare, almeno in parte, i 6.000 euro persi dai lavoratori della scuola negli ultimi 12 anni, come evidenziato dall’ultimo Rapporto Aran sugli stipendi della Pubblica Amministrazione.
ANIEF CHIEDE ANCHE BUONI PASTO PER TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Oltre all’indennità per docenti e ATA fuori sede, Anief propone l’introduzione dei buoni pasto da 12,89 euro al giorno, già previsti per altre categorie lavorative, a favore di tutti i lavoratori della scuola.
Questo sarebbe un ulteriore passo per allineare i diritti del personale scolastico a quelli di altri settori, rafforzando la tutela economica e il riconoscimento della loro professionalità.
L’URGENZA DEL RINNOVO CONTRATTUALE
Nel triennio 2022-2024, sono stati stanziati 500 milioni di euro per migliorare le condizioni economiche del personale del comparto istruzione e ricerca. Marcello Pacifico sottolinea come questo risultato rappresenti un buon punto di partenza.
“Vogliamo continuare su questa strada per riportare la situazione almeno ai livelli del 2001. – ha dichiarato Pacifico – Chi lavora nella scuola non vale meno di chi opera nei Ministeri”.
In attesa che queste proposte vengano recepite nei contratti collettivi nazionali, molti lavoratori della scuola si trovano costretti a richiedere l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) piena attraverso il giudice del lavoro. Un’azione che, secondo Anief, sottolinea la necessità di un cambiamento strutturale che riconosca pienamente il valore del lavoro scolastico.
Ricordiamo che il sindacato ha avviato i ricorsi per il recupero dell’IVC. Per tutti i dettagli su come aderire potete visitare questa pagina.
ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI
Per tutti i dettagli sull’indennità di vacanza contrattuale (IVC) per il personale della scuola potete leggere questo approfondimento.
Vi invitiamo a leggere inoltre l’approfondimento sul rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici Funzioni Centrali, dove trovate la spiegazione chiara e semplice di tutte le novità e degli aumenti di stipendio previsti.
Vi consigliamo anche di leggere l’approfondimento su quanto sono aumentati gli stipendi nel 2024 in Italia e la nostra guida sugli aumenti degli stipendi pubblici per categoria in arrivo entro il 2024.
Mettiamo a vostra disposizione anche la guida completa sul Contratto Scuola attualmente in vigore (CCNL Istruzione e Ricerca 2019 2021), con la spiegazione chiara e semplice delle principali norme.
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