Con la nuova Legge di Bilancio 2026 il Governo prevede di aumentare l’età pensionabile per portarla progressivamente fino a 67 anni e 3 mesi nel 2028.
La misura, inserita nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre scorso e attualmente al vaglio del Parlamento prevede un generale innalzamento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia e di anzianità.
Il sindacato Anief chiede che il personale della scuola sia escluso da questo innalzamento e possa invece accedere all’anticipo pensionistico previsto per le professioni usuranti.
Vediamo di seguito le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026 e quali sono le richieste del sindacato.
LA LEGGE DI BILANCIO 2026 PREVEDE L’AUMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE
La bozza della Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025 e ora passata in Parlamento per proseguire l’iter di approvazione, introduce un progressivo aumento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e di anzianità. In particolare dal 2027 sarà necessario lavorare un mese in più per andare in pensione e dal 2028 l’aumento sarà di ulteriori due mesi.
In base a quanto previsto attualmente dalla Manovra – sottolinea Anief – per la pensione di vecchiaia serviranno 67 anni e 3 mesi di età, oppure 43 anni e un mese di contributi (un anno in meno per le donne).
Attualmente, le uniche eccezioni previste riguardano le professioni gravose e usuranti, tra cui rientrano solo gli insegnanti della scuola dell’infanzia e gli educatori dei nidi.
ANIEF CHIEDE LA DEROGA PER TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Il sindacato Anief ha espresso la propria contrarietà all’aumento dell’età pensionabile per docenti e personale ATA, sottolineando che anche il loro lavoro deve essere considerato gravoso. Per questo ha chiesto una deroga rispetto alla misura per tutto il personale scolastico.
“Docenti e Ata svolgono un lavoro usurante, come dimostrano i numerosi casi di burnout a fine carriera. È inaccettabile che si decida di innalzare ulteriormente l’età pensionabile, già oggi troppo alta per chi lavora a scuola. – ha dichiarato in proposito Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Per questo stiamo preparando un emendamento alla Manovra per includere l’intero comparto tra le categorie che possono accedere all’anticipo previdenziale, con Quota 97,5, senza penalizzazioni”.
Secondo Anief, mantenere in servizio insegnanti e personale Ata oltre i 67 anni rischia di avere effetti negativi non solo sui lavoratori, ma anche sulla qualità dell’insegnamento. Per il sindacato lasciare in cattedra un insegnante vicino ai 70 anni significa non garantire agli studenti un’offerta formativa adeguata.
LE PROPOSTE DEL SINDACATO
Anief propone alcune misure per migliorare l’accesso alla pensione nel comparto scuola:
- riconoscere tutto il personale scolastico come categoria che svolge un lavoro gravoso;
- consentire il pensionamento anticipato con Quota 97,5;
- introdurre il riscatto gratuito o agevolato della laurea. Per tutti i dettagli su quanto costa attualmente riscattare la laurea e come funziona vi invitiamo a leggere la nostra guida sul riscatto della laurea e l’approfondimento sul riscatto della laurea per i dipendenti pubblici.
Secondo il sindacato, queste modifiche rappresenterebbero un atto di giustizia nei confronti di chi lavora da anni in un settore che richiede elevato impegno fisico ed emotivo.
Si attende ora la valutazione del Parlamento sulle misure previste nel testo della Legge di Bilancio 2026 approvato in CdM. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI UTILI
Per conoscere nel dettaglio tutte le misure in arrivo con la Legge di Bilancio 2026 vi invitiamo a leggere questo approfondimento, dove trovate il testo bollinato della Manovra attualmente al vaglio del Parlamento.
Vi invitiamo inoltre a leggere la guida sulle pensioni 2025 e l’articolo sulla riforma pensioni 2025, per conoscere tutte le novità sulle pensioni. Per restare aggiornati sulle ultime notizie sulle pensioni vi consigliamo anche di consultare questa sezione dedicata.
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