Riscatto della laurea: quanto costa, a chi conviene, chi può farlo, calcolo

Tutti i dettagli sul riscatto ordinario della laurea. Ecco chi può fare domanda, cosa si può riscattare, quanto costa, un esempio di calcolo e come richiederlo

riscatto laurea
Photo credit: Fabio Michele Capelli / Shutterstock

Il riscatto della laurea è un’opportunità resa disponibile tramite l’INPS per trasformare gli anni universitari in anni contributivi per la pensione.

Grazie a questo strumento è dunque possibile integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Il costo è detraibile dal modello 730 al 19% o deducibile integralmente. Ciò, a seconda dei casi.

Inoltre, grazie a un aggiornamento normativo e operativo dei sistemi, dal 29 Maggio 2025 è possibile riscattare non solo gli anni universitari, ma anche quelli frequentati negli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori), purché si rispettino determinate condizioni.

In questa guida spieghiamo dettagliatamente come funziona, qual è il costo, a chi conviene, chi ne ha diritto e come calcolarlo.

adv

COS’È IL RISCATTO DELLA LAUREA

Il riscatto della laurea è una procedura che permette ai lavoratori di convertire gli anni del proprio percorso di studi universitario in anni contributivi validi ai fini pensionistici. Inoltre, dal 2025 è possibile recuperare anche gli anni di studio negli Istituti tecnici e tecnologici superiori (ITS), a determinate condizioni.

In pratica, tramite il riscatto, il periodo di tempo dedicato agli studi universitari o dei corsi di formazione riconosciuti viene considerato come se fosse stato trascorso lavorando, aumentando così l’anzianità contributiva del lavoratore.

Questa operazione comporta il pagamento di un contributo. Spesso, molto salato.

QUANTO COSTA RISCATTARE LA LAUREA NEL 2025

Il riscatto di laurea ordinario ha un costo variabile, che cambia in base alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.

  • nel caso del sistema contributivo, i periodi a partire dal 1º Gennaio 1996 possono essere riscattati applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto;

  • nel caso del sistema contributivo ante 1996, nel Messaggio n. 2564 del 07-07-2023, l’INPS spiega che se i periodi sono indispensabili per i requisiti, ci sono due possibilità. Per chi ha almeno 18 anni di anzianità al 31 Dicembre 1995, l’opzione contributiva non è valida e il riscatto sarà determinato con modalità ordinarie. Per chi ha un contributo prima del 1° Gennaio 1996 o almeno 15 anni di contribuzione (di cui 5 dal 1996), il riscatto segue il criterio della riserva matematica e il calcolo misto. La quota di onere relativa ai periodi per il perfezionamento dei requisiti deve essere versata in unica soluzione, mentre il restante onere può essere rateizzato;

  • nel caso del sistema retributivo, i periodi sono riscattabili con un contributo che cambia in base a diversi fattori: età, periodo da riscattare, sesso, anzianità contributiva totale e retribuzioni degli ultimi anni. Per conoscere gli importi esatti, è sempre possibile utilizzare il Simulatore INPS per il riscatto della laurea, che fornirà un quadro più preciso, anche se orientativo, su quelli che sono i costi da sostenere per riscattare gli anni di studio, sia nel caso del sistema retributivo che contributivo. Le informazioni fornite sono però conseguenti alle risposte alle domande date dagli utenti, pertanto non hanno carattere né certificativo né costitutivo del diritto.
adv

ESEMPI DI CALCOLO

Ecco due esempi pratici del calcolo del riscatto della laurea.

Nel caso del sistema contributivo, supponiamo che un laureato voglia riscattare 4 anni di laurea, dal 2002 al 2006, nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria. Mettiamo anche il caso che abbia presentato domanda di riscatto il 31 Dicembre 2024. Con il riscatto ordinario si andrà a spendere poco più di 42.000 Euro. Infatti, se la retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti è pari a 32.170 Euro e l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche vigente nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti è pari al 33%, si avrà: 32.170,00 x 33% = 10.616,10 x 4 anni = 42.464,40 Euro.

Nel caso del sistema contributivo ante 1996, il Messaggio INPS n. 2564 del 07-07-2023 illustra il caso di un soggetto non iscritto al 31 Dicembre 1995 che ha solo 14 anni di contribuzione alla data della domanda e presenta richiesta di riscatto di 4 anni di laurea anteriori al 1° Gennaio 1996. Grazie al riscatto, il soggetto raggiunge i requisiti di almeno un contributo anteriore al 1° Gennaio 1996 e 15 anni di contribuzione. L’onere per il riscatto del contributo minimo necessario (un mese) è calcolato con il criterio della riserva matematica, mentre il restante periodo è calcolato a percentuale, agevolato se richiesto. I 12 mesi necessari per raggiungere il requisito devono essere versati in unica soluzione.

Ricapitolando, il soggetto riscatta 4 anni, ovvero 48 mesi. L’onere per 1 mese ante 1996 è di 500 euro. E, per i restanti 47 mesi è di 19.500 euro, totale 20.000 euro. L’importo da versare in unica soluzione è di 5.063 euro, mentre il resto (14.937 euro) può essere rateizzato in 119 rate mensili di 125,52 euro ciascuna. La quota iniziale deve essere versata entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento di riscatto con il modello “F24”. Maggiori dettagli sul procedimento sono disponibili nel paragrafo 1.3 del Messaggio INPS n. 2564 del 07-07-2023.

adv

REQUISITI

Solo chi possiede il titolo di studio ha la possibilità di riscattarlo. Quindi, requisito essenziale per accedere all’agevolazione è aver conseguito la laurea. I requisiti necessari per il riscatto di laurea sono quindi i seguenti:


  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, Decreto legislativo 184/1997;

  • essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto. Ciò fatto salvo quanto previsto nel caso di domanda presentata da soggetti inoccupati.

A tal proposito, bisogno specificare inoltre che, possono accedere all’agevolazione anche gli inoccupati. Cioè i non iscritti a una gestione previdenziale, che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.

COME FUNZIONA IL RISCATTO DELLA LAUREA

Sono riscattabili i periodi che corrispondono alla durata dei corsi legali di studio, al termine dei quali sono stati conseguiti uno o più titoli rilasciati dalle università o da istituti di livello universitario o tecnici.

Per i periodi di studio universitario compiuti all’estero, bisogna procedere con la ratifica e l’esecuzione della convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella regione europea. Il DPR 30 Luglio 2009, n. 189, in esecuzione dell’articolo 5 della predetta legge, disciplina tra, l’altro, il procedimento per il riconoscimento dei titoli di studio e dei relativi curricula studiorum ai fini previdenziali.

I periodi di studio che si possono riscattare sono quelli che coincidono con la frequenza e la conclusione dei seguenti corsi:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);

  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);

  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;

  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;

  • lauree triennali, laurea specialistiche o magistrali;

  • diplomi AFAM rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale;

  • Diploma di Tecnico Superiore rilasciato da una delle ITS Academy e conseguito dopo aver portato a termine un corso regolare e approvato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). I percorsi ITS riscattabili sono quelli istituiti dal decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 210, che ha dato il via alla Riforma ITS, e inseriti nei Piani regionali approvati e finanziati anche con risorse pubbliche, con convenzioni tra istituzioni scolastiche, enti di formazione, università e imprese.

Sono ammessi anche i titoli equiparati elencati nella nota MUR su Equipollenze ed equiparazioni.

Gli anni che si possono riscattare per la laurea ai fini pensionistici possono essere pari all’intero periodo (riscatto totale) del corso di laurea o solo per singoli periodi (riscatto parziale).

Inoltre, l’onere del riscatto può essere dilazionato senza l’applicazione di interessi, consentendo un pagamento in 120 rate mensili, corrispondenti a un periodo di 10 anni.

COSA NON SI PUÒ RISCATTARE

Non è possibile riscattare gli anni fuori corso. Restano esclusi dall’agevolazione anche i periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa, ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184.

Non sono utili ai fini del riscatto della laurea nemmeno gli anni di studi universitari (o equiparati) a cui non ha fatto seguito il conseguimento del titolo.

Il riscatto può riguardare l’intero o i singoli periodi ma non è possibile chiedere la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto di laurea legittimamente accreditata a seguito del pagamento del relativo onere.

La Corte Costituzionale, con la sentenza 112 del 2024, ha confermato la legittimità delle norme che impediscono ai pensionati di richiedere la cancellazione dei periodi contributivi riscattati per aumentare l’assegno pensionistico. In sostanza, i pensionati che hanno riscattato periodi di studio per raggiungere specifici requisiti pensionistici non possono successivamente richiedere la cancellazione di questi periodi per ottenere un trattamento pensionistico più favorevole.

IL RISCATTO DELLA LAUREA CONVIENE?

Il riscatto della laurea può essere utile per recuperare gli anni di studio universitari ai fini del calcolo della pensione e dell’anzianità contributiva. Tuttavia, la convenienza dipende da vari fattori come il costo, l’impatto sulla pensione futura e la situazione personale del richiedente.

Rispetto al riscatto di laurea agevolato INPS, la convenienza del riscatto ordinario dipende dalla capacità di sostenere il costo, la situazione previdenziale e l’orizzonte temporale. Il riscatto ordinario può essere più vantaggioso per chi ha un reddito in crescita costante e prevede di andare in pensione a breve termine. Ciò poiché aumenta immediatamente l’importo della pensione.

Il riscatto della laurea offre due vantaggi principali:

  • acquisire anzianità contributiva;

  • aumentare l’importo della pensione.

Inoltre, il contributo è fiscalmente detraibile al 19% se sostenuto per un familiare a carico, e interamente deducibile se sostenuto per sé stessi. Per una decisione informata, potrebbe essere utile fare una simulazione della propria situazione personale.

adv
adv

SIMULAZIONE RISCATTO LAUREA

Grazie al Simulatore INPS raggiungibile da questa pagina è possibile sapere in anteprima quelli che sono i costi personali da sostenere per procedere con il riscatto della laurea ai fini pensionistici. Il Simulatore fornisce di fatto un quadro più preciso ma orientativo, perché le informazioni fornite sono conseguenti alle risposte alle domande date dagli utenti, pertanto non hanno carattere né certificativo né costitutivo del diritto.

Prima di prendere qualsiasi decisione quindi, bisogna accertarsi rivolgendosi agli uffici competenti INPS. Il Simulatore Inps per il riscatto della laurea resta comunque un valido alleato, poiché permette di capire se conviene o meno riscattare il titolo di studio. Si tratta di un nuovo servizio online, a libero accesso, cioè che non necessita di credenziali SPID, CIECNS per l’utilizzo. Per sapere come usare il simulatore riscatto laurea INPS puoi consultare la guida sul simulatore INPS per il riscatto della laurea.

A disposizione degli utenti c’è, poi, un secondo simulatore. Si chiama “Pensami“, ed è uno strumento che consente la simulazione di tutte le gestioni pensionistiche (pubbliche e private) e dell’onere per riscattare un periodo di studi collocato interamente nel sistema contributivo. Si trova nell’applicativo dove presentare la domanda di riscatto e lo si può utilizzare autenticandosi con le credenziali SPID, CIE o CNS.

COME FARE DOMANDA

Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS attraverso il servizio dedicato. La circolare INPS 22 Marzo 2021, n. 46, che disciplina il procedimento, a tal proposito prevede che le domande telematiche siano presentate attraverso uno dei seguenti canali:

  • servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino attraverso il portale dell’Istituto tramite SPID, CIE o CNS;

  • Contact Center Multicanale – il cittadino può contattare il numero 803.164 (riservato all’utenza che chiama da telefono fisso) o al numero 06164164 (abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari con tariffazione a carico dell’utente) e chiedere supporto per l’intera procedura;

  • Patronati e altri intermediari dell’Istituto – il cittadino può chiedere supporto agli esperti dei patronati, che realizzeranno la procedura per suo nome e conto, attraverso i servizi telematici a disposizione degli stessi.

Le domande presentate in forma non telematica non saranno accettate. Se la mancata trasmissione telematica non è imputabile all’Istituto, le Strutture territoriali informeranno il richiedente dell’improcedibilità della domanda fino all’invio telematico. Se invece il problema è causato dal sistema informatico dell’INPS, le Strutture territoriali registreranno e gestiranno l’istanza manualmente.

adv

RISCATTO DELLA LAUREA DEDUCIBILE

Se i costi per il riscatto della laurea sono sostenuti per un familiare a carico, sono deducibili nel modello 730 al 19%. Se invece il costo è sostenuto per sé stessi, è possibile dedurre l’intero importo dal reddito imponibile.

Ad esempio, se si paga 25.000 euro per il riscatto e si ha un reddito di 30.000 euro, il reddito imponibile sarebbe ridotto di 25.000 euro, rendendo imponibili solo 5.000 euro. Il contribuente può dedurre o detrarre il riscatto solo per spese sostenute nell’anno precedente.

PAGAMENTO RATEALE O DIRETTO

Il contributo economico per il riscatto della laurea va pagato all’INPS scegliendo una delle seguenti modalità: in unica soluzione oppure in rate mensili senza interessi, per un massimo di 120 rate. La lista dei canali di pagamento è disponibile sul sito Internet del sistema pagoPA all’indirizzo pagopa.gov.it.

È possibile effettuare il pagamento rateale anche mediante addebito diretto sul conto. È sufficiente recarsi nell’agenzia bancaria o nell’ufficio postale presso cui si ha il conto e compilare un modello SDD. Una volta comunicata l’autorizzazione dell’addebito, l’INPS invierà una lettera di conferma indicante il mese di attivazione del servizio e gli importi relativi alle scadenze dell’anno. In attesa della lettera di conferma spedita dall’INPS, si dovrà continuare a effettuare i pagamenti utilizzando con le altre modalità di pagamento indicate, rispettando le scadenze mensili.

L’addebito automatico potrà essere revocato dal contribuente in qualunque momento, con comunicazione tempestiva all’agenzia bancaria o all’ufficio postale. Le restanti rate potranno essere pagate con le altre modalità di pagamento.

L’attestazione utile ai fini fiscali, quindi la documentazione utilizzabile per la deduzione o la detrazione 730, è visualizzabile all’inizio dell’anno solare successivo ai versamenti, nel Portale dei pagamenti seguendo il percorso: Prestazioni e servizi > Servizi > Portale dei pagamenti > servizi Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite > entra nel servizio > accedi > sezione pagamenti effettuati.

Il mancato pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata è considerato come rinuncia alla domanda che viene archiviata dall’INPS senza ulteriori adempimenti. La rinuncia, tuttavia, non preclude la possibilità di presentare una nuova domanda di riscatto per lo stesso titolo e periodo. In tal caso l’onere di riscatto verrà rideterminato con riferimento alla data della nuova domanda.

adv

RISCATTO LAUREA AGEVOLATO

Il riscatto di laurea ordinario non va confuso con il riscatto di laurea agevolato. Il riscatto laurea agevolato, infatti, permette di risparmiare fino al 70% in meno rispetto al riscatto ordinario. Ma, soltanto a una condizione, ovvero che il contribuente scelga la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.

Ricordiamo invece, che non esiste il riscatto laurea gratuito. Questa tipologia di servizio INPS è infatti, sempre a pagamento, anche nei casi in cui è agevolato.

Per maggiori dettagli vi consigliamo si approfondire la normativa leggendo la guida sul riscatto agevolato INPS.

ASSISTENZA AL RISCATTO LAUREA

Vi invitiamo a visitare il portale web dedicato all’iniziativa dell’Istituto. Qui si trovano tutte le notizie sul servizio e una sezione in calce dedicata alle domande e risposte frequenti (FAQ).

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, vi segnaliamo le nostre guide dove ci spieghiamo come funziona il riscatto della laurea agevolato e il riscatto della laurea per i dipendenti pubblici.

A vostra disposizione mettiamo anche l’articolo sul riscatto dei contributi pensione e quello sul riscatto del diploma per la pensione. Vi segnaliamo poi la guida al riscatto dei contributi pensione da parte del datore di lavoro.

In questa pagina trovate infine tutte le novità, le notizie e gli approfondimenti sul mondo delle pensioni.

Se volete restare sempre aggiornati vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Whatsapp e al canale Telegram per avere le notizie in anteprima.

Potete seguire il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram per scoprire le novità più interessanti.

Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *