Via libera alle nuove linee guida del Piano nazionale di contrasto alla povertà.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha deciso di tracciare la rotta per la gestione delle misure introdotte dal Piano per l’anno in corso e i successivi.
Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede il Piano, come deve essere gestito, nonché quali sono le misure e le novità in arrivo.
NUOVE LINEE GUIDA DEL PIANO DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il 19 settembre 2025 le linee guida per la gestione delle misure del Piano di contrasto alla povertà. Il documento, rivolto agli Ambiti Territoriali Sociali, agli Enti responsabili e a tutti gli operatori coinvolti, chiarisce le modalità di utilizzo dei fondi destinati alla Quota Servizi e alla Quota Povertà Estrema.
Ill Ministero ha inoltre messo a disposizione strumenti essenziali per la gestione dei fondi, ovvero i documenti per la rendicontazione e il modello di Piano di Attuazione Locale (PAL).
Quest’ultimo è fondamentale per programmare l’impiego della Quota Servizi sulla Piattaforma Multifondo, con l’avvio previsto per la seconda metà di ottobre 2025. Questi asset semplificheranno notevolmente la gestione delle risorse e l’attuazione delle misure del Piano per il 2025 e il 2026.
QUALI SONO LE MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
Il Piano nazionale di contrasto alla povertà, adottato con la pubblicazione del Decreto interministeriale siglato il 2 Aprile 2025, è finanziato con oltre 3 miliardi di euro, così ripartiti:
- 1.192.551.943 euro vanno al Fondo nazionale per le politiche sociali;
- 1.812.798.310 euro dal Fondo povertà;
Queste risorse sostengono tutto il territorio nazionale interventi, servizi e prestazioni sociali ritenuti essenziali, volti a promuovere misure di integrazione sociale e aiuti per chi è in difficoltà economiche. Nel dettaglio:
- interventi e servizi rivolti ai beneficiari dell’Assegno di inclusione e a nuclei familiari che versano in condizioni economiche analoghe;
- il potenziamento dei servizi di accoglienza, accompagnamento sociale, reinserimento e presa in carico (anche tramite le reti territoriali già attive) per le persone in condizione di povertà estrema e senza dimora.
Il Piano prevede anche l’attuazione dei fondi europei per l’inclusione sociale e la riduzione della povertà, dando piena operatività ai Programmi Nazionali (come il PN Inclusione) e ai Programmi Regionali finanziati dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+).
QUANDO VENGONO AVVIATE LE MISURE
La maggior parte delle misure previste dal Piano nazionale sono già attive, anche se la data di avvio delle varie iniziative a livello regionale e comunale è variabile. Infatti, ricordiamo che sono le Regioni a coordinare gli aiuti connessi al Piano e a monitorarne l’attuazione.
Vi consigliamo di rivolgervi agli Ambiti Territoriali Sociali per sapere quali misure sono attive nel vostro territorio. In ogni caso, appena ci saranno novità a livello nazionale e regionale, vi faremo sapere. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi segnaliamo l’elenco aggiornato dei bonus per chi ha un ISEE sotto a 15000 euro e l’approfondimento sui aiuti per le famiglie in difficoltà e con un reddito basso nel 2025.
Vi consigliamo di consultare anche l’elenco aggiornato dei bonus famiglia e quello dei bonus figli.
A vostra disposizione infine la nostra guida sui bonus per disoccupati e l’elenco deibonus bloccati nel 2025, in attesa di erogazione.
Per conoscere tutte le altre forme di agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.
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Mi chiamo caviglia francesco nato il 17 .10 1965 sono disoccupato da tempo ho lavorato da ragazzo come banconista bar ma adesso con i tempi che siamo a quasi 60 anni e difficile trovare lavoro sono separato da 7 anni e vivo con mia madre ché percepisce una pensione di 770 euro ma dovrà pagare mensilmente 4.50 euro più il condominio non rimane niente per mangiare ho fatto richiesta al patronato per l.assegno di inclusione ma non mi è stata accettata perché mia madre supera il reddito come dice l.pns di 11.000 mila euro mi spetterà come mi hanno detto al patronato l.assegno di inclusione a 60 anni cosa devo fare?dio solo lo sa
Gentile Francesco,
grazie per aver condiviso la sua situazione.
Capiamo perfettamente le difficoltà che sta affrontando: purtroppo, come dice anche lei, a quasi 60 anni non è semplice rientrare nel mondo del lavoro, soprattutto dopo un lungo periodo di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione (ADI), è vero che attualmente i requisiti tengono conto del reddito dell’intero nucleo familiare (quindi anche della pensione di sua madre). Tuttavia, il fatto che lei compirà 60 anni tra poco potrebbe aprire nuove possibilità.
Cosa può fare ora:
– Verificare la sua situazione anagrafica al momento del compimento dei 60 anni: se vivrà ancora con sua madre, continuerà a far parte del suo nucleo ISEE, ma in alcune situazioni l’INPS può ricalcolare l’ISEE con parametri diversi (ad esempio se c’è una convivenza “a carico” ma con situazioni di disagio economico documentato).
– Rinnovare o aggiornare l’ISEE a gennaio 2026 (gli ISEE hanno validità annuale). Potrebbe darsi che nel prossimo calcolo le soglie cambino o che si possa rientrare nei limiti.
– Informarsi su eventuali bandi comunali o sostegni regionali per over 55/60 anni. Alcuni comuni o regioni italiane offrono contributi per l’affitto, pacchi alimentari, o bonus economici, anche se si è esclusi dall’ADI.
– Valutare un percorso con i Centri per l’Impiego o agenzie accreditate per over 50: esistono anche corsi gratuiti con indennità di partecipazione o piccoli bonus.
Ad oggi, l’ADI non viene riconosciuto se il reddito familiare (inclusa la pensione della madre) supera la soglia prevista. Tuttavia, al compimento dei 60 anni è possibile che si aprano nuove opportunità, soprattutto in presenza di ulteriori riforme o aggiornamenti normativi.
Le consigliamo di farsi aiutare anche da un assistente sociale del Comune per valutare altre forme di aiuto immediato.
Un caro saluto
Ma per coloro che non sono stati non ammessi al reddito di povertà per mancanza fondi saranno pagati nel prossimi mesi anche con un punteggio più basso visto che tutti abbiamo famiglia a carico.grazie.attendo risposta
Attualmente non ci sono indicazioni ufficiali riguardo a un rifinanziamento di quella misura (reddito di povertà) o a una riapertura delle graduatorie per includere ulteriori beneficiari. Tuttavia il governo ha stanziato nuovi fondi e ha deciso di adottare nuove misure di sostegno alla povertà. Per avere più dettagli bisogna attendere l’uscita dei decreti attuativi, noi vi terremo aggiornati. Sicuramente un passo avanti è stato fatto e si può sperare.