La prescrizione per il canone RAI non pagato scatta una volta passati 10 anni.
Questo vuol dire che chi ha dei pagamenti in arretrato, potrà e dovrà pagare solo quelli degli ultimi 10 anni.
E questo vale sia per gli arretrati del canone RAI addebitati in bolletta sia per quelli antecedenti, risalenti cioè ai periodi in cui il versamento avveniva tramite bollettino.
In questo articolo vi spieghiamo come funziona e come farla valere per non pagare gli arretrati.
QUANDO CADE IN PRESCRIZIONE IL CANONE RAI
Secondo l’ordinanza della Cassazione la prescrizione del canone RAI scatta trascorsi 10 anni. Termine oltre il quale il contribuente potrebbe evitare il pagamento delle quote arretrate ed è libero dall’obbligo di pagamento, poiché il diritto delle Entrate è considerato estinto.
La Suprema Corte, infatti, ha affermato che, per quanto riguarda la tassa di possesso del televisore o l’abbonamento alla TV di Stato, si applica l’articolo 2946 del Codice Civile. Questo articolo stabilisce che, salvo diverse disposizioni di legge, i diritti si estinguono per prescrizione entro 10 anni. Dunque, una volta trascorsi dieci anni, l’Agenzia delle Entrate non può richiedere i pagamenti arretrati e il possessore della televisione non è più obbligato a versare alcunché al Fisco.
Ciò vuol dire che, per esempio, gli arretrati del 2014 possono essere richiesti dall’Agenzia delle Entrate, solo fino al 31 dicembre 2024 e non più dal 2025. Quelli del 2015, solo entro fine dei 10 anni e così via.
COME EVITARE DI PAGARE GLI ARRETRATI DEL CANONE RAI
Per evitare di pagare gli arretrati del canone RAI è possibile far valere i termini generici della prescrizione.
Si tratta quindi di una condizione che non vale per tutti, ma solo per quelli che hanno debiti col Fisco a causa del mancato pagamento del canone RAI risalenti a prima della sua introduzione nella bolletta della luce (nel 2016). A conti fatti, si possono evitare di pagare solo gli arretrati del canone RAI risalenti al 2013 / 2014 e agli anni precedenti.
A confermarlo sono stati i Giudici della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 33213 del 29 novembre 2023, che hanno dichiarato che la riscossione del canone TV è sottoposta a una prescrizione decennale.
In pratica il credito erariale si prescrive nel termine decennale ordinario.
Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa decisione degli Ermellini per chi ha arretrati sui pagamenti del canone RAI.
COSA SUCCEDE SE NON SI PAGA PIÙ IL CANONE RAI
Nel caso di accertamento, qualora il personale incaricato dell’Agenzia delle Entrate riscontri il mancato pagamento (salvo i casi di esenzione canone RAI), oltre all’obbligatorietà del pagamento del canone, l’utente sarà soggetto ad una sanzione che può arrivare sino all’importo di 619 euro per mancato pagamento di canone e Tassa di Concessione Governativa.
Il mancato pagamento del canone Rai può essere rilevato in qualsiasi momento dall’Autorità di controllo, che agisce su propria iniziativa o su sollecitazione degli uffici competenti.
Tuttavia, bisogna specificare che, essendo oggi automatico l’addebito in bolletta, il mancato pagamento del canone RAI coincide inevitabilmente con il mancato pagamento delle utenze. Per cui in questi casi l’utente in mora andrà inevitabilmente incontro alle relative conseguenze (come appunto la sospensione dell’elettricità), a meno che non dimostra di:
- appartenere a una delle categorie esenti elencate in esenzione canone RAI;
- non essere in possesso di TV in casa.
QUANTI ANNI BISOGNA TENERE LE RICEVUTE CANONE RAI
In Italia, la prescrizione per il pagamento del canone Rai è di dieci anni. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate ha dieci anni di tempo per richiedere il pagamento del canone non versato. Di conseguenza, è prudente conservare le ricevute di pagamento del canone Rai per un periodo di almeno 10 anni.
Le ricevute servono come prova di pagamento in caso di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Pertanto, se si riceve un avviso di accertamento che richiede il pagamento del canone per un anno in cui hai già pagato, possono dimostrare che tale obbligo è invece stato assolto.
COME FUNZIONA IL PAGAMENTO DEL CANONE RAI
Ad oggi il pagamento del canone RAI avviene direttamente sulla bolletta dell’elettricità ed è pari a 90 euro nel 2025 (al posto dei 70 euro previsti fino al 2024). Ricordiamo che, salvo i casi di esenzione canone RAI, questa imposta si paga con l’addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in 10 rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno.
COSA FARE PER NON PAGARE IL CANONE RAI
Per non pagare il canone RAI è necessario dimostrare di rientrare in uno dei casi di esenzione previsti dalla legge. Nello specifico, sono esonerati dal pagamento del canone: gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8.000 euro, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo.
Per ognuna di questa categorie è previsto una procedura specifica. Nella nostra esenzione canone RAI vi spieghiamo come va presentata la richiesta e quali gli step da seguire in base alla platea di appartenenza.
GUIDA AL CANONE RAI
Nella guida al canone RAI, vi indichiamo tutte le regole attualmente in vigore per questo tributo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
A vostra disposizione anche la esenzione canone RAI, dove viene spiegato passo passo quali sono i soggetti non tenuti a pagare e come chiedere il rimborso, se l’interessato ha già pagato la quota non dovuta.
Se volte, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.
Per restare sempre aggiornati vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Whatsapp e al canale Telegram per avere le notizie in anteprima.
Potete inoltre restare aggiornati sulle novità più interessanti seguendo il canale TikTok @ticonsigliounlavoro, la pagina Facebook e l’account Instagram.
Seguiteci anche su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto dove c’è la stellina.
ALTRI APPROFONDIMENTI UTILI E AGGIORNAMENTI
Mettiamo a vostra disposizione il nostro elenco aggiornato dei bonus 2025 già confermati e prorogati. L’Esecutivo sta inoltre valutando, per il 2024, il bonus rottamazione TV.
Se volte, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.
Iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e restare informati sulle novità, e al nostro canale Telegram per avere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati anche seguendo il nostro canale di Whatsapp.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.