Pubblica Amministrazione: 100 mila posti di lavoro ogni anno

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In arrivo nella Pubblica Amministrazione ben 100 mila posti di lavoro ogni anno per incrementare e rinnovare il personale delle PA.

Il Governo ha in programma investimenti senza precedenti per potenziare la macchina amministrativa del Paese, anche grazie allo sblocco del turnover. Si tratterà di inserimenti stabili, a tempo indeterminato.

Ecco tutte le informazioni sulle nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione previste e cosa sapere.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE POSTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO

La notizia è stata diffusa tramite un recente comunicato della Funzione Pubblica, che riporta quanto annunciato Ministro per la PA, Renato Brunetta, intervenuto all’evento Capitale umano per il cambiamento sostenibile promosso da L’Economia del Corriere della Sera. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione si prepara ad un investimento senza precedenti sul capitale umano. Grazie al PNRR, che è un grande catalizzatore di riforme, e a nuove risorse economiche disponibili, infatti, il Ministro Brunetta ha potuto riaprire la stagione dei rinnovi contrattuali e sbloccare il turnover nelle PA.

Si rendono così possibili migliaia di nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione per i prossimi anni. La previsione è di inserire ben 100 mila risorse a tempo indeterminato ogni anno per coprire altrettanti posti di lavoro nelle PA.

In questo importante programma di reclutamento un ruolo di primo piano lo gioca, appunto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui realizzazione si basa sull’efficienza della Pubblica Amministrazione. Dunque il rafforzamento della capacità amministrativa è diventato un obiettivo di primaria importanza per la buona riuscita del PNRR. Proprio per questo il Ministero per la PA ha già proceduto a sbloccare il turnover, rinnovare i contratti ed effettuare riforme che puntano a semplificare settori chiave dalla Pubblica Amministrazione, dato che capitale umano e semplificazioni sono i prerequisiti per digitalizzare il Paese e per garantire l’interoperabilità delle banche dati, in linea con quanto previsto dal PNRR.

IL PROGRAMMA DEL MINISTERO

Ecco i principali obiettivi che il Ministero per la Pubblica Amministrazione intende portare avanti nel prossimo futuro:

  • assumere 100 mila unità di personale ogni anno con contratti a tempo indeterminato. Le prime 100 mila assunzioni nella Pubblica Amministrazione saranno effettuate già entro quest’anno, anche tramite nuovi concorsi pubblici. Per tutte le informazioni leggete questo approfondimento;

  • semplificare, cancellare o reingegnerizzare 600 procedure complesse in tutti i settori della PA, da qui al 2026, per agevolare la vita di cittadini, famiglie e imprese;

  • formare i dipendenti pubblici, sviluppando le competenze digitali e consentendo loro di laurearsi a condizioni agevolate. Alla formazione del personale, a cui sono stati destinati ben 2 miliardi di euro, per realizzare un piano strategico formativo che comprende lo sviluppo delle competenze digitali dei dipendenti delle PA, grazie a percorsi sviluppati con i più grandi player internazionali, e il progetto 110 e lode, iniziativa che intende promuovere la cultura universitaria nel personale, offrendo ai lavoratori della PA la possibilità di iscriversi all’Università a condizioni agevolate, per conseguire una laurea o una seconda laurea. Per tutti i dettagli sul programma per la formazione dei dipendenti pubblici leggete questo approfondimento;

  • contratti a tempo determinato per giovani professionisti. Il Ministero intende attrarre talenti interessati a fare un’esperienza a termine nella Pubblica Amministrazione, in particolare nell’ambito del PNRR;

  • rendere la PA più attrattiva per i professionisti, semplificando l’accesso al lavoro nella Pubblica Amministrazione e migliorando le retribuzioni. Non a caso negli scorsi mesi è stato lanciato il portale reclutamento Pubblica Amministrazione inPA ed è stata introdotta la riforma dei concorsi pubblici, per velocizzare le selezioni pubbliche e concludere i concorsi in 100 giorni. Inoltre, è stato reintrodotto il il salario accessorio, che premia la produttività, e sono state migliorate le remunerazioni;

  • smart working ibrido. Il Governo sta andando incontro all’ibridazione per i cosiddetti lavori smartabili, con una prevalenza in presenza e una parte della settimana lavorativa da remoto, di comune accordo tra lavoratore e datore di lavoro, purché il lavoro agile sia contrattualizzato e svolto con piattaforma e device sicuri. Un modello che si sta rivelando efficace sia nel settore pubblico che in quello privato. Per tutte le informazioni sullo smart working nella PA leggete questo approfondimento.

ALTRI APPROFONDIMENTI

Vi invitiamo a leggere anche l’approfondimento sul piano di assunzioni 2022 nella Pubblica Amministrazione che prevede 100 mila inserimenti per quest’anno. Rendiamo disponibile anche l’approfondimento sul nuovo piano di formazione per i dipendenti pubblici che spiega tutte le opportunità disponibili.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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