Formazione dipendenti pubblici: nuovo programma 2023 e tutte le opportunità

Grazie al PNRR vi sono nuove risorse disponibili per la formazione dipendenti pubblici. Ecco cosa prevede il nuovo programma 2023 e tutte le opportunità

Pubblica Amministrazione
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Nel 2023 continua con diverse novità l’attuazione del programma per la formazione dei dipendenti pubblici, già iniziato nel 2022. In linea con gli obiettivi del PNRR, il programma prevede siano offerti corsi di formazione ad almeno 750.000 dipendenti PA entro il 2026.

Il 24 marzo 2023 è stata emanata la nuova direttiva che definisce i termini sulla riqualificazione delle risorse umane nell’ambito del Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano chiamato “Ri-formare la PA Persone qualificate per qualificare il Paese”. 

Scopriamo insieme come funziona il nuovo piano strategico per la formazione dei dipendenti pubblici e quali sono le opportunità aperte.

FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI, COS’È IL PIANO “RIFORMARE LE PA”

Ri-formare la PA Persone qualificate per qualificare il Paese è il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano nelle PA avviato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione. Per implementare il piano già iniziato nel 2022, il 24 marzo 2023 è stata firmata la Direttiva del Ministero per la Pubblica Amministrazione in occasione del lancio del nuovo portale della formazione Syllabus. Il documento è centrale nel processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione.

La Direttiva fornisce, in particolare, “indicazioni metodologiche e operative per la pianificazione, la gestione e la valutazione delle attività formative”, considerate uno dei principali strumenti per migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese, e affidate ai dirigenti, per i quali rappresentano un obiettivo di performance. Dal 1° al 15 febbraio 2022, le Amministrazioni erano diventate parte attiva del programma, informando dell’adesione i propri dipendenti e promuovendo gli interventi formativi a partire da una riflessione sistematica sulle priorità strategiche e sugli effettivi fabbisogni di competenze.

Tale programma di formazione per i dipendenti pubblici rientra negli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che individua nelle persone, prima ancora che nelle tecnologie, il motore del cambiamento e dell’innovazione nella pubblica Amministrazione. Infatti, il PNRR prevede corsi di formazione ad almeno 750.000 dipendenti pubblici entro il 2026.

FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI, COME FUNZIONA

Attraverso “Ri-formare la PA”, sarà possibile garantire un’adeguata formazione ai dipendenti pubblici. La partecipazione all’iniziativa non ha costi, né per le Amministrazioni, né per i singoli dipendenti. Per le persone, il programma rappresenta una occasione d’investimento sul proprio percorso professionale. Invece, per le Amministrazioni, è una grande opportunità di crescita per il loro sistema di competenze organizzative, finalizzata a fornire una risposta sempre più efficace e di qualità ai bisogni dei cittadini. Il Piano strategico, agisce su due linee:

  1. Syllabus per la formazione digitale;
  2. PA 110 e lode.

Vediamole nel dettaglio.

1) SYLLABUS PER LA FORMAZIONE DIGITALE

Dal 1° febbraio 2022 le Amministrazioni avevano iniziato a segnalare i nominativi dei dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma Competenze Digitali PA. In base agli esiti della valutazione iniziale, la piattaforma proporrà ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico, a partire da TIM e Microsoft. Alla fine di ogni percorso sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con SOGEI. Particolare attenzione sarà riservata alla cybersicurezza, tramite un progetto formativo in via di definizione con il Ministero della Difesa. Per maggiori informazioni sul progetto Syllabus è consigliabile consultare questa guida oppure leggere le risposte alle FAQ.

FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI, SCADENZA SYLLABUS

La Direttiva del 24 marzo 2023 prevede che entro il 30 giugno 2023 le Amministrazioni che non lo hanno ancora fatto devono aderire a Syllabus. Inoltre, entro 6 mesi dall’iscrizione, le PA devono fornire attività di formazione digitale:

  • ad almeno il 30% del personale entro il 2023;
  • ad almeno il 55%del personale entro il 2024;
  • ad almeno il 75% del personale entro il 2025.

Le altre materie su cui viene chiesto ai dipendenti di formarsi sono la transizione ecologica e amministrativa, secondo un’offerta formativa erogata dal Dipartimento della funzione pubblica anche avvalendosi della Sna e di FormezPa. Secondo la Direttiva, inoltre, le Pubbliche Amministrazioni dovranno garantire a ciascun dipendente almeno 24 ore di formazione all’anno, arrivando quindi a circa 3 giornate lavorative su base annua da dedicare all’accrescimento delle competenze.

Nuovo è anche l’approccio, in base al quale per il dipendente la formazione è al tempo stesso un diritto e un dovere, da considerare a tutti gli effetti come un’attività lavorativa che impatta sulla carriera. Al contempo, per le Amministrazioni, la formazione va intesa come un investimento, e non come un costo. La partecipazione ai corsi entra a far parte della valutazione individuale e conta ai fini delle progressioni professionali all’interno della stessa area e tra le aree o qualifiche diverse.

CHI PARTECIPA ALLA FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI?

L’elenco delle Amministrazioni che hanno già partecipato alla fase pilota del programma di formazione dei dipendenti pubblici sulle competenze digitali è consultabile alla sezione “Chi partecipa” del sito competenze digitali per la PA. L’elenco verrà costantemente aggiornato con le Amministrazioni che aderiscono al programma.

PA: COME ADERIRE ALLA FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI

Il meccanismo di adesione a Syllabus è facile. Vediamolo per steps:

  • le Amministrazioni aderiscono al programma attraverso la compilazione del modulo online. Nel modulo devono indicare un proprio referente, individuare i dipendenti da formare e avanzare una proposta sui tempi di partecipazione del proprio personale;

  • il Dipartimento della funzione pubblica, una volta raccolte le manifestazioni d’interesse delle Amministrazioni, definirà il calendario delle attività, che sarà comunicato a ciascuna PA. La PA a questo punto è chiamata a informare i suoi dipendenti delle opportunità disponibili e raccogliere le adesioni.

COME FUNZIONA SYLLABUS PER I DIPENDENTI

Per la formazione dipendenti pubblici, la piattaforma per l’assessment delle competenze digitali sul sito dedicato, consente ai dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche che hanno aderito all’iniziativa di accedere a un set di domande a risposta multipla di cui una sola corretta. Le aree di competenza da verificare col test sono cinque, ovvero:

  • dati, informazioni e documenti informatici;
  • comunicazione e condivisione;
  • sicurezza;
  • servizi online;
  • trasformazione digitale.

Per attestare la competenza si effettua uno specifico test. La struttura del Syllabus è di tipo adattivo. Ovvero, in funzione delle risposte fornite dal dipendente, il sistema valuta se presentare le domande del livello superiore o passare ad altra competenza.

Al termine della prova di autovalutazione, il sistema indica livello di padronanza raggiunto (nessuno, base, intermedio e avanzato) dal dipendente per ciascuna delle 11 competenze. Il test online cambia in base alle risposte fornite ai quesiti sulle singole competenze. La durata del test può variare da un minimo di 30 minuti a un massimo di 2 ore, in base ai livelli di padronanza raggiunti per ciascuna competenza.

L’ESITO DEL TEST DI SYLLABUS

Al termine di ciascun test, ogni partecipante può visualizzare l’esito ottenuto e il livello di padronanza raggiunto (base, intermedio o avanzato) per ciascuna area del Syllabus. Per le Amministrazioni, la piattaforma rende disponibili funzionalità per la registrazione e gestione degli utenti e una dashboard per la reportistica, relativa ai dati sulla partecipazione e sul risultato dell’assesment in forma aggregata.

2) PA 110 E LODE

Grazie a un protocollo d’intesa siglato il 7 ottobre 2021 a Palazzo Vidoni con la Ministra dell’Università e della Ricerca e alla collaborazione della CRUI, i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione d’interesse per le attività delle Amministrazioni pubbliche.

GLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA PA 110 E LODE

La formazione dei dipendenti nell’ambito del PA 110 e lode si incentra su:

  • reskilling: ovvero maturare nuove competenze più aderenti alle nuove sfide della Pubblica Amministrazione;

  • upskilling: ovvero ampliare le proprie capacità così da poter crescere e professionalizzare il proprio contributo.

IL PROTOCOLLO PA 110 E LODE

Nello specifico, il Protocollo tra Funzione pubblica e Università che attua PA 110 e Lode prevede:

  • contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca;

  • contratti a tempo determinato e altre forme contrattuali flessibili nelle PA;

  • dottorati di ricerca: monitoraggio dell’offerta ed elaborazione congiunta di programmi di ricerca coerenti con l’interesse specifico delle PA;

  • formazione universitaria professionalizzante, in particolare per la finalità di consentire ai dipendenti pubblici diplomati il conseguimento della laurea;

  • elaborazione di specifici programmi di studio da diffondere nelle università per la formazione mirata nei settori d’interesse delle PA;

  • l’elaborazione di specifici elenchi di ricercatori e tecnologi di università ed enti di ricerca disponibili per posizioni di comando, distacco o mobilità a tempo determinato nelle PA;

  • elaborazione congiunta di programmi di studio e lavoro all’estero;

  • semplificazione della normativa di settore.

DOVE SI ATTUA PA 110 E LODE

Da gennaio 2022 tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli atenei italiani che hanno aderito al protocollo sono consultabili, e continuamente aggiornate, in questa pagina. L’elenco delle università aderenti e l’offerta formativa saranno continuamente aggiornati. Per adesso vi sono:

  • l‘Università La Sapienza che fino al 24 gennaio 2022 consente l’iscrizione all’Anno Accademico in corso per cinque corsi di laurea e per cui potete consultare lo specifico protocollo siglato con il Ministero;

  • Università LUMSA, per cui potete consultare lo specifico protocollo siglato con il Ministero;

  • l’Università de L’Aquila, per cui potete consultare lo specifico protocollo siglato con il Ministero;

  • Università degli Studi Link Campus University per cui potete consultare lo specifico protocollo siglato con il Ministero.

ALTRI STRUMENTI PER LA FORMAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI

Il Ministero ha anche chiarito ai dipendenti pubblici che ulteriori strumenti per la formazione permanente dei dipendenti pubblici sono messi a disposizione da INPS attraverso il Fondo Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali. Tra questi, il programma “Valore PA” che seleziona corsi universitari di formazione proposti da atenei italiani in collaborazione con soggetti pubblici o privati su aree d’interesse delle stesse Amministrazioni, con il finanziamento delle quote di partecipazione dei dipendenti selezionati.

Per garantire l’alta formazione e l’aggiornamento professionale qualificato, INPS mette, inoltre, a disposizione dei dipendenti della PA l’accreditamento e il finanziamento di master universitari “executive” di I e II livello. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell’INPS.

L’INVITO DEL MINISTRO ALLA FORMAZIONE PERMANENTE DEI DIPENDENTI PUBBLICI

Il 24 marzo 2023, in occasione del lancio di Syllabus e della firma della Direttiva ministeriale, il Ministro per la PA, Paolo Zangrillo ha ribadito ai dipendenti pubblici che il piano di formazione avviato è una vera e propria rivoluzione culturale che conferma l’intenzione del Governo di investire sul capitale umano della Pubblica Amministrazione.

Si tratta di un sistema che mira a rendere le PA più attrattive agli occhi dei giovani talenti perché fornisce loro chiare prospettive di crescita professionale. Una novità importante nel bel mezzo della stagione di assunzioni che il Paese sta vivendo, circa 350.000 previste per il biennio 2022 2023 tra turn over e nuovi ingressi, come vi spieghiamo in questo articolo.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Se volete conoscere tutte le iniziative dedicate ai dipendenti pubblici connesse al PNRR, è bene leggere questo articolo sul Portale Reclutamento PA  e questo approfondimento sul portale Italia Domani. Per restare informati sulle novità per aiuti, concorsi e opportunità vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

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