Rinnovo CCNL Poste Italiane: aumenti stipendi e 6000 nuove assunzioni

poste italiane

E’ stato siglato un accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Poste Italiane.

Il Gruppo ha raggiunto una intesa con i sindacati per rinnovare le condizioni lavorative dei dipendenti della società di servizi postali.

Per il prossimo triennio, infatti, ci saranno aumenti di stipendi per i lavoratori PI, iniziative di welfare aziendale e altro ancora. In arrivo anche ben 6000 nuove assunzioni Poste Italiane e stabilizzazioni di personale per favorire il turnover aziendale.

Ecco tutte le informazioni sul rinnovo del CCNL Poste Italiane e cosa sapere sulle novità previste.

POSTE ITALIANE CCNL 2018 – 2020

La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato unitario pubblicato dalle organizzazioni sindacali. La nota fa il punto sull’intesa raggiunta con l’azienda di servizi postali per rinnovare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle società del Gruppo relativo al triennio 2016 2018. L’accordo, firmato, lo scorso 30 novembre, a Roma, tra Poste Italiane SpA, SLP CISL, FAILP CISAL, Confsal Comunicazioni e UGL, per il rinnovo del CCNL Poste Italiane, introduce diverse novità per il 2018 – 2020.

Una delle più rilevati è senza dubbio l’aumento degli stipendi, che saranno incrementati in 2 tranche, a febbraio ed ottobre prossimi. Ci saranno anche delle integrazioni salariali, per coprire competenze contrattuali arretrate a valere sul periodo da gennaio 2016 e novembre 2017, e saranno fissati nuovi minimi tabellari per le retribuzioni. Altre modifiche riguardano, poi, le relazioni industriali, i diritti sindacali, le politiche sociali e del lavoro, queste ultime in linea anche con il Jobs Act e le nuove norme legislative.

Riguardano, inoltre, la formazione, la valorizzazione e lo sviluppo dei lavoratori, la cessazione del rapporto lavorativo e altro ancora. A questo si aggiunge, infine, un nuovo piano di uscite volontarie e assunzioni Poste Italiane per il prossimo triennio che, a fronte di 15.000 esodi di personale stimati, prevede stabilizzazioni e nuovi inserimenti per 6.000 lavoratori, con un turnover del 40%.

NOVITA’ INTRODOTTE

Cosa cambia con il rinnovo del CCNL Poste Italiane? Ecco le principali novità introdotte:

  • aumenti salariali dell’importo di 81,50 Euro sui minimi tabellari, da erogare in due tranche, di cui la prima a decorrere dal 1° febbraio, dell’importo di 40 Euro, e la seconda dal 1° ottobre, dell’importo di 41,50 Euro;
  • pagamento di un una tantum di 1.000 Euro ai dipendenti in servizio al 30 novembre 2017, che lo riceveranno con lo stipendio di gennaio 2018, a titolo di vacanza contrattuale per il periodo gennaio 2016 – novembre 2017;
  • avanzamenti di carriera e passaggi professionali (Sportellizzazioni);
  • introduzione del Fondo Sanitario per i dipendenti Poste Italiane, con contribuzione pari a 12,50 Euro pro capite a carico dell’azienda;
  • contribuzione di 8 Euro pro capite a carico dell’azienda per il Fondo Previdenza integrativa;
  • contribuzione di circa 1 Euro pro capite a carico dell’azienda per l’innalzamento delle maggiorazioni per i lavoratori part time previste dall’art. 23 del precedente CCNL.

NUOVO PIANO ASSUNZIONI

Nella stessa giornata del 30 novembre, i sindacati e PI hanno anche affrontato il tema dello sviluppo dell’occupazione all’interno del Gruppo. Quest’ultimo, infatti, ha in programma una progressiva riprogettazione organizzativa per il prossimo triennio che richiederà una ottimizzazione delle risorse. La società, infatti, porterà a termine, nei prossimi 3 anni, processi di riorganizzazione, meccanizzazione, semplificazione e digitalizzazione, che coinvolgeranno tutti i settori aziendali, produttivi e di staff.

Per favorirli, è stato concordato l’utilizzo dello strumento dell’esodo volontario incentivato di personale, per almeno 15mila dipendenti a tempo indeterminato, a valere su quelli in servizio al 1° gennaio 2018. Servirà ad agevolare l’uscita volontaria dei dipendenti che desiderano cessare il rapporto di lavoro in prossimità della pensione. Inoltre, a fronte delle uscite volontarie previste, si è impegnata a realizzare un nuovo piano assunzionale, che porterà alla copertura di almeno 6mila posti di lavoro Poste Italiane a tempo pieno.

Si procederà a trasformazioni di contratti da part time a full time, stabilizzazioni di lavoratori che già lavorano o hanno lavorato a tempo determinato in PI e nuove assunzioni esterne. Entro il 31 gennaio 2018, sarà sottoscritto uno specifico accordo per individuare il personale che sarà interessato da queste iniziative e le modalità con cui queste ultime saranno applicate.

RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E CANDIDATURE

Vi ricordiamo che, generalmente, la raccolta delle candidature per le assunzioni Poste Italiane viene effettuata attraverso la pagina riservata alle ricerche in corso (Lavora con noi) dell’azienda, dalla quale è possibile rispondere online agli annunci di interesse, inviando il cv tramite l’apposito form. Dunque anche le nuove opportunità di lavoro nelle Poste saranno pubblicate sulla stessa e, per inviare il curriculum vitae e candidarsi alle opportunità di impiego occorrerà registrarsi gratuitamente al portale, se non si è già registrati.

Mettiamo a vostra disposizione questa breve guida su come lavorare in Poste Italiane. Al suo interno troverete tutte le informazioni utili sulle posizioni aperte, le carriere in azienda, le selezioni e le modalità di recruiting del personale.

INFORMAZIONI E DOCUMENTI UTILI

Per ulteriori dettagli sugli accordi raggiunti tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali rendiamo scaricabili i seguenti documenti:

COMUNICATO CONGIUNTO DEI SINDACATI (Pdf 170Kb) relativo al nuovo contratto Poste Italiane 2018 – 2020;

VERBALE DELLA RIUNIONE (Pdf 789Kb) relativa allo sviluppo dell’occupazione e ai nuovi posti di lavoro Poste Italiane.

di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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Un Commento

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  1. C’è poco da commentare, come al solito gli accordi firmati,disattendono quello che recitano; è ormai un anno e mezzo che sono dietro all’esodo incentivato e puntualmente mi sono visto rimandare la soluzione alla mia richiesta, di mese dopo mese, con la scusa che si aspetta che le risorse esistenti, migrano al servizio sportelleria, ma nel frattempo la ricerca delle risorse esterne non viene fatta, impedendo cosi gli esodi volontari; mi chiedo cosa c’è dietro questo accordo, perchè non si procede alle assunzioni? Io ho lasciato un commento che sicuramente non avrà una risposta. Questo accade nelle regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, mentre in altre regioni la cosa va liscia come l’olio e i colleghi sono esodati in tempi brevi. Una cosa è certa, ho perso quella voglia di fare a causa di persone che credono di fare gli interessi dell’Azienda, ma che con il loro atteggiamento mi sento preso in giro ! Maurizio.

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