È importante comprendere il meccanismo di calcolo della rivalutazione del TFR e conoscere quali sono le tabelle di riferimento nel 2023.
Mese per mese vengono rese note le percentuali utili per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto (TFR) tramite un calcolo che fa riferimento al cd. “coefficiente di rivalutazione“, composto da un tasso fisso e uno variabile.
Di seguito una guida chiara e dettagliata su come funziona il calcolo del TFR e quali sono le tabelle 2023 con i coefficienti aggiornati, da prendere come riferimento, da inizio anno a oggi.
COME SI RIVALUTA IL TFR OGNI ANNO
A disciplinare il TFR è l’articolo 2120 del Codice Civile, con il quale il legislatore ha disposto che: “in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto”. Il TFR, detto anche liquidazione, è costituito dalla somma di accantonamenti annui di una quota di retribuzione, che viene periodicamente rivalutata, e poi erogata in maniera differita, alla fine del rapporto lavorativo.
Il TFR si calcola sommando, per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all’importo della retribuzione dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5 (13,5 è un numero convenzionale usato per tutti i lavoratori a prescindere dal fatto che prendano 12 mensilità oppure la tredicesima o la quattordicesima). La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni.
Il calcolo TFR prevede anche l’applicazione del cd. “coefficiente di rivalutazione“, un tasso che annualmente viene applicato al trattamento per evitare la sua svalutazione e adattarlo all’andamento del costo della vita.
COME CI CALCOLA LA RIVALUTAZIONE TFR
La rivalutazione del TFR avviene mediante l’applicazione di un tasso – alla quota annuale accantonata – costituito da:
- una percentuale pari all’1,5% in misura fissa;
- una percentuale pari al 75% variabile e determinata dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall’ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente.
In pratica, più aumenta il costo della vita e più aumenta la quota variabile. In caso contrario, invece, il TFR aumenta ma di poco (proprio come vi abbiamo spiegato nel nostro articolo di approfondimento).
COEFFICIENTE DI RIVALUTAZIONE TFR E TABELLE 2023
Il fondo TFR accantonato al 31 dicembre di ogni anno (escluso le quote maturate nell’anno stesso) deve essere rivalutato sulla base di un apposito coefficiente. La rivalutazione si effettua alla fine di ciascuno anno o al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Ai fini della applicazione del tasso di rivalutazione TFR, l’incremento dell’indice ISTAT è quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro, rispetto a quello di dicembre dell’anno precedente.
Le frazioni di mese uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero.
Il coefficiente di rivalutazione, composto da un tasso fisso (1,50%) e da uno variabile pari al 75% dell’indice dei prezzi ISTAT rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente, viene reso noto ogni mese tramite la pubblicazione di specifiche tabelle.
ESEMPIO DI CALCOLO
Ipotizziamo che un lavoratore abbia percepito una retribuzione annua di 24.300 euro, che il contratto di lavoro sia durato un anno esatto (dal 1 gennaio al 31 dicembre) e che l’aumento dell’indice Istat dei prezzi al consumo, rispetto all’anno precedente, sia stato dell’1%.
La quota TFR sarà data da:
- quota annua: 24.300 : 13,5 = 1800 €
- rivalutazione: 1800 x 2,25 % [1,5% + 0,75% (1% x 75%)] = 40,50 €
- totale accantonamento TFR: 1800 + 40,50 = 1840,50 €
Dal totale accantonamento annuo bisogna sottrarre il contributo INPS (pari allo 0,50 %). Quindi: 1840,50 – 0,50% (9,2025) = 1.831,2975 €
Dall’importo lordo di 1.831,2975 € sarà necessario sottrarre la tassazione per individuare l’importo netto.
TABELLE 2023
Di seguito le tabelle da tenere in considerazione per il calcolo della rivalutazione TFR 2023.
Mese | Coefficiente di rivalutazione | Indice ISTAT | Tasso fisso annuo 1,5% | Rapporti terminati nel periodo |
Gennaio 2023 | 0,188452 | 118,3 | pari a 0,125 | 15 gen – 14 feb |
Febbraio 2023 | 0,440355 | 118,5 | pari a 0,250 | 15 feb – 14 mar |
Marzo 2023 | 0,375000 | 118,0 | pari a 0,375 | 15 mar – 14 apr |
Aprile 2023 | 0,626904 | 118,4 | pari a 0,627 | 15 apr – 15 mag |
Continueremo a monitorare l’andamento dei prezzi e aggiornarvi sulle variazioni dei coefficienti TFR che si riscontreranno nei prossimi mesi, riportando le relative tabelle.
Ricordiamo che il TFR viene erogato in tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro, qualunque ne sia la ragione (licenziamento individuale e collettivo, dimissioni volontarie, raggiungimento dell’età pensionabile).
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Codice Civile art. 2120 – Disciplina del trattamento di fine rapporto;
- Report ISTAT prezzi al consumo aprile 2023.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere il nostro articolo sugli aumenti TFR del 2023, dove vi spieghiamo perché il trattamento è aumentato di poco quest’anno.
Per non perdervi le novità relative al mondo della lavoro potete visitare la nostra sezione dedicata alle news. Infine, per restare sempre aggiornati è possibile iscriversi alla nostra newsletter gratuita e al nostro canale Telegram per scoprire le notizie in anteprima.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".