Le detrazioni da lavoro dipendente fanno parte di quei benefici fiscali a favore dei dipendenti che permettono di ridurre l’IRPEF trattenuta in busta paga.
A differenza di altre detrazioni, quindi, si applicano direttamente in busta paga e non nel modello 730. Solo in un secondo momento, infatti, vanno riportate in dichiarazione dei redditi.
La detrazione fiscale da lavoro dipendente varia a seconda del reddito complessivo del nucleo familiare e va da un minimo di 690 euro a massimo 1.955 euro. Non ci sono detrazioni, invece, per redditi superiori a 50.000 euro.
In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono e come funzionano le detrazioni lavoro dipendente e come indicarle nella presentazione del modello 730 2025.
Indice:
COSA SONO LE DETRAZIONI DA LAVORO DIPENDENTE
Le detrazioni da lavoro dipendente sono degli “sconti” sull’imposta lorda IRPEF trattenuta in busta paga. Tali detrazioni, di fatto, riducono l’ammontare dell’imposta che viene trattenuta mensilmente dal cedolino del lavoratore riconoscendo così un netto in busta maggiore.
A differenza di altre detrazioni, quindi, non operano come sconti IRPEF al momento della dichiarazione dei redditi annuale, ma sono indicate nel cedolino ogni mese e, pertanto, rapportate al periodo di lavoro svolto. Tuttavia, devono essere debitamente indicate e dichiarate comunque nel modello 730.
Come altre detrazioni, però, sono variabili in relazione all’ammontare ISEE familiare del contribuente. Quindi, sono progressive perché diminuiscono all’aumentare del reddito e sono disciplinate dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, integrato dalla riforma fiscale 2025 e modificato dalla riforma IRPEF 2025.
QUALI SONO LE DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE
Con le nuove norme in vigore per l’anno 2025, le detrazioni IRPEF sui redditi da lavoro dipendente sono pari a:
- fino a 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
- fino a 1.910 euro, incrementati del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non oltre i 28.000 euro;
- fino 1.910 euro, se il reddito complessivo supera i 28.000 euro ma non raggiunge i 50.000 euro. La detrazione è concessa in proporzione al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.
Per coloro che percepiscono un reddito compreso tra 25.000 e 35.000 euro, infine, è previsto un importo aggiuntivo di 65 euro.
In ogni caso, l’importo minimo della detrazione è di 690 euro, tranne nel caso di redditi superiori a 50.000 euro per cui non spetta nessuna detrazione.
COME SI CALCOLANO LE DETRAZIONI LAVORO DIPENDENTE
Per calcolare le detrazioni di lavoro dipendente si deve tenere conto dei nuovi importi massimi introdotti con la riforma IRPEF 2024 confermati dalla riforma IRPEF 2025, nonché del reddito e dei giorni lavorati.
Le formule per il calcolo, nello specifico, sono le seguenti:
- Redditi fino a 15.000 euro, Formula: 1.955 x (Giorni di lavoro / 365);
- Redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, Formula: 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito complessivo) / 13.000]
- Redditi compresi tra 28.000 euro e 50.000 euro, Formula: 1.910 x [(50.000 – reddito complessivo) / 22.000].
Ma facciamo un esempio pratico per capire meglio. Supponiamo di avere un lavoratore dipendente con un reddito annuo di 23.000 euro. Applicheremo la formula relativa ai redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro:
Formula: 1.910 + 1.190 x [(28.000 – 23.000) / 13.000]
Calcolo:
1.910 + 1.190 x (5.000 / 13.000) = 1.910 + 1.190 x 0,3846 = 1.910 + 456,923 = 2.367,923
Quindi, in questo caso e per questo reddito ISEE familiare, la detrazione sarà di 2.367 euro.
COME FUNZIONANO LE DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE
Le detrazioni per il lavoro dipendente funzionano come detrazioni riconosciute direttamente dal datore di lavoro attraverso la busta paga, da cui applicazione deriva una riduzione dell’IRPEF trattenuta mensilmente. Cioè è il sostituto d’imposta o il suo assistente fiscale a calcolare e riconoscere al momento dell’elaborazione del cedolino paga quanto spetta di sconto sulle imposte.
Tuttavia, i relativi importi devono poi essere indicati annualmente nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi nel “Quadro C – Redditi di lavoro dipendente ed assimilati“. Tale informazioni servono per permettere al Fisco di procedere con i consueti controlli e, quindi, effettuare eventuali conguagli.
Ricordiamo, a tal proposito, che per i dipendenti è partita dal 2024 (e si può presentare anche nel 2025) la dichiarazione dei redditi semplificata, un sistema automatico che mette a disposizione dei contribuenti tutte le informazioni necessarie alla predisposizione della dichiarazione, facilitando il processo di compilazione. Nella stessa saranno riportate in automatico le informazioni relative alle detrazioni da lavoro dipendente, che vanno controllate e confermate oppure modificate e segnalate in caso di errori e prima dell’invio.
LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE 2025
Mettiamo a vostra disposizione la guida alla riforma IRPEF 2025 e quella sulla riforma fiscale 2025 che apporta novità su detrazioni e deduzioni, come spiegato in questo approfondimento.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (Pdf 1304 Kb).
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Mettiamo a vostra disposizione anche gli approfondimenti sui nuovi scaglioni IRPEF 2025 e le novità riguardo le detrazioni fiscali nel 2025.
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Segnaliamo infine gli articoli sulle misure confermate nel 2025 quali il taglio del cuneo fiscale, la no tax area per pensionati e dipendenti e la flat tax.
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