Detrazioni figli a carico nel 2025: quali sono, a chi spettano come si calcolano e novità

La guida su come funzionano le detrazioni figli a carico. Ecco quali sono, come si calcolano nel 2025 e quali sono le novità

detrazioni figli a carico
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Il contribuente che ha figli fiscalmente a carico ha diritto alle detrazioni IRPEF, il cui importo varia in funzione del suo reddito complessivo.

Tali detrazioni valgono solo per i figli a carico di età uguale o superiore a 21 anni, in quanto per quelli più piccoli, i genitori hanno già diritto all’Assegno Unico Universale Figli.

L’AUU, infatti, dal 2022 ha assorbito quasi del tutto le detrazioni per i figli. Restano però attive, in presenza di determinati requisiti e condizioni, le detrazioni per i figli di età superiore o uguale a 21 anni.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri del 14 Luglio 2025 ha approvato due importanti provvedimenti, estendendo la platea dei beneficiari.

In questa guida vi spieghiamo quali sono, come si calcolano e come funzionano, alla luce delle ultime novità.

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QUALI SONO LE DETRAZIONI FIGLI A CARICO

Le detrazioni IRPEF per i figli a carico sono delle somme che è possibile sottrarre dall’IRPEF, in misura progressiva, calcolando a partire dall’imposta lorda poi l’imposta netta, ovvero l’importo effettivo da pagare.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 12 del TUIR, l’importo della detrazione IRPEF per i figli a carico varia in funzione del reddito complessivo del contribuente.

La detrazione effettivamente spettante diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro.

In linea generale, tale tipo di detrazione nel 2025 (così come negli anni a seguire, salvo modifiche) si applica per i figli a carico, ma solo se hanno un’età compresa tra i 21 e i 29 anni. Ciò perché dal 1° marzo 2022, per gli under 21 a carico, è entrato in vigore dell’Assegno Unico Universale Figli.

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QUALI SONO LE NUOVE REGOLE PER LE DETRAZIONI FIGLI A CARICO NEL 2025

A partire dal 1° gennaio, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche significative alle detrazioni fiscali per i figli a carico. In particolare sono cambiati:

  • i limiti di età e le detrazioni IRPEF per figli a carico sono riconosciute solo per figli di età compresa tra 21 e 30 anni;

  • gli importi, che possono variare dai 950 euro riconosciuti nella generalità dei casi a 1200 euro per i figli più piccoli.
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QUANDO SPETTANO LE DETRAZIONI PER I FIGLI A CARICO

Le detrazioni IRPEF spettano ai genitori per i figli a carico nati all’interno del matrimonio ma anche per i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti. Nel dettaglio, con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, a partire dal 1° gennaio, spettano per i figli di età compresa tra 21 e 29 anni (fino al giorno precedente il compimento del 30° anno). ​

Gli stessi requisiti valgono per i figli del coniuge deceduto conviventi con il coniuge superstite. L’unica eccezione è riconosciuta per figli con disabilità accertata, per cui le detrazioni spettano indipendentemente dall’età. ​

Al verificarsi di queste condizioni, quindi, è possibile fruire in dichiarazione dei redditi precompilata o tramite modello 730 2025 del vantaggio fiscale corrispondente.

Il Consiglio dei Ministri del 14 Luglio 2025 ha approvato due importanti provvedimenti, che hanno esteso la platea dei familiari considerati beneficiari di agevolazioni fiscali e alcune detrazioni come queste. In particolare, Secondo le nuove regole integrate nella riforma fiscale 2025, rientrano tra i beneficiari anche i figli adottivi, minori in affidamento del coniuge separato.

L’unica condizione è che vivano nella stessa casa o che “siano percettori di assegni alimentari informali”.

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IMPORTO

La detrazione di base per i figli a carico è attualmente pari a 950 Euro per ogni figlio.

Se in famiglia ci sono più di tre figli a carico, questi importi aumentano di 200 euro per ciascun figlio, a partire dal primo. Mentre, dal 1° gennaio, tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, per i figli di età inferiore a 3 anni, la detrazione è aumentata a 1.220 euro annui

CALCOLO DETRAZIONI FIGLI A CARICO NEL 2025

Per calcolare la detrazione figli a carico spettante e determinare la detrazione IRPEF effettiva è necessario moltiplicare l’importo riconosciuto come sconto sull’imposta (ovvero 950 euro per ogni figli, aumentato di 200 euro per ciascun figlio se in famiglia ci sono più di tre figli a carico), per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 95.000, diminuito del reddito complessivo, e 95.000.

Ovvero, la formula base da applicare per determinare la detrazione è la seguente:

“950 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.000”.

In caso di più figli che danno diritto alla detrazione, l’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo, al numeratore e al denominatore.

LIMITE REDDITO

Per quanto riguarda i limiti di reddito, affinché un figlio possa essere considerato fiscalmente a carico nel 2025, il suo ISEE complessivo annuo non deve superare:​

  • 4.000 euro, fino a 24 anni di età;​
  • 2.840,51 euro, se di età superiore a 24 anni.
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QUANDO NON SI HA PIÙ DIRITTO ALLE DETRAZIONI

Non si ha più diritto alle detrazioni per figli a carico nei seguenti casi:

  • superamento del limite di reddito, ovvero quando il figlio non è più considerato fiscalmente a carico e il suo reddito annuo lordo supera i 2.840,51 euro (limite sale a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni di età). Se il figlio percepisce redditi superiori a queste soglie (ad esempio da lavoro dipendente, autonomo o altre entrate imponibili), le detrazioni non spettano più;

  • raggiungimento dell’età massima. In questo caso bisogna precisare che, con l’introduzione dell’Assegno Unico Universale, dal 2022 le detrazioni per figli a carico fino a 21 anni non spettano più (salvo eccezioni). Tuttavia, restano per figli con disabilità, indipendentemente dall’età e figli sopra i 21 anni e fino al compimento dei 29 anni, solo se hanno un reddito inferiore ai limiti sopra indicati;

  • se entrambi i genitori lavorano e scelgono di non attribuirsi la detrazione al 50%, ma uno dei due supera i limiti di reddito, solo l’altro genitore può beneficiare della detrazione;

  • se il figlio non è più fiscalmente a carico per altri motivi (es. residenza fiscale all’estero senza vincoli di mantenimento).
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