Il Consiglio dei ministri, il 13 marzo 2025, ha dato il via libera al disegno di legge che introduce un nuovo percorso per fare carriera come dirigente pubblico, basato su merito e anzianità.
In particolare, su proposta del ministro Paolo Zangrillo, l’obiettivo è modernizzare il sistema di progressione professionale e di sviluppo di carriera nella Pubblica Amministrazione, rendendolo più meritocratico ed efficiente.
In questo articolo vi illustriamo nel dettaglio tutte le novità, come funziona e cosa cambia per chi è intenzionato a fare carriera nelle PA.
COME FUNZIONA IL NUOVO PERCORSO PER FARE CARRIERA COME DIRIGENTE PUBBLICO
Il nuovo percorso previsto per fare carriera come dirigente pubblico, annunciato dal Ministero della Pubblica Amministrazione, introduce:
- una valutazione basata su obiettivi e risultati. La performance, cioè, sarà misurata non solo sugli obiettivi di mestiere, ma anche sui comportamenti organizzativi, come la leadership;
- il trattamento retributivo legato ai risultati, con i punteggi massimi (quelli che danno accesso ai migliori riconoscimenti economici o di carriera) che potranno essere assegnati solo a un massimo del 30% dei dipendenti valutati;
- l’accesso alla dirigenza di seconda fascia limitato, ovvero il 30% dei posti sarà riservato a chi ha maturato almeno 5 anni di servizio nell’area dei funzionari o 2 anni nell’area dell’elevata qualificazione.
Il processo di selezione si articolerà in due fasi.
La prima fase prevede una valutazione comparativa per l’incarico dirigenziale, mentre la seconda fase consiste in un periodo di osservazione e valutazione sul campo.
Dopo quattro anni, un esito positivo di valutazione garantirà l’inserimento nei ruoli dirigenziali.
Le commissioni di valutazione saranno indipendenti e composte da esperti, con membri estratti a sorte per garantire imparzialità. Inoltre, la selezione avverrà attraverso colloqui esperienziali e relazioni dettagliate che evidenzieranno le capacità di leadership dei candidati.
DURATA DEGLI INCARICHI E PROSPETTIVE DI CARRIERA
Secondo quanto spiegato dal Ministero della Pubblica Amministrazione, gli incarichi avranno una durata massima di tre anni, rinnovabili solo una volta previa valutazione positiva.
Come sottolineato dal ministro Zangrillo, questo sistema vuole incentivare la crescita professionale dei dipendenti pubblici, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Con queste nuove misure, infatti, il governo punta a una Pubblica Amministrazione più dinamica, capace di valorizzare le competenze e premiare il merito, favorendo al contempo una gestione trasparente e orientata ai risultati.
POSTI RISERVATI
È importante sottolineare che, affiancati al nuovo percorso, continuano a rimanere attivi i metodi tradizionali per accedere alla carriera dirigenziale, che non subiranno modifiche.
Ovvero, continuano a essere validi:
- il corso-concorso SNA, organizzato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, un percorso selettivo per accedere alla dirigenza pubblica. In particolare, il 50% dei posti per la prima fascia dirigenziale (le posizioni di alto livello) è riservato a chi partecipa a questo programma, che combina una fase di concorso con un corso di formazione;
- i concorsi interni delle singole amministrazioni, pertanto, come previsto dalla legge, il 20% dei posti per la dirigenza continuerà a essere riservato ai concorsi banditi direttamente dalle singole amministrazioni pubbliche. In altre parole, ogni ente pubblico ha la possibilità di bandire concorsi per reclutare dirigenti specificamente per le proprie esigenze;
- l’avanzamento interno per la prima fascia dirigenziale, cioè per le posizioni dirigenziali di alto livello, il 50% dei posti sarà riservato a chi già lavora all’interno della pubblica amministrazione, ha esperienza e attraverso un percorso specifico che può essere individuato dall’amministrazione stessa.
INTERVISTA AL MINISTRO
Ecco la video intervista al Ministro Paolo Zangrillo che risponde alle domande poste sulle progressioni di carriera dei dirigenti della PA.
ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI
A proposito di novità che riguardano il lavoro nel settore pubblico, vi consigliamo di leggere la nostra guida al Decreto PA 2025 che ha cambiato la norma sulla taglia idonei, ha esteso l’apprendistato nella pubblica amministrazione e stabilito nuove regole per la stabilizzazione dei precari nelle PA.
Vi segnaliamo anche le modifiche che hanno interessato i processi di mobilità nella Pubblica Amministrazione e la nostra guida al concorso unico nelle PA per dirigenti e altre figure.
Vi invitiamo a consultare poi la pagina dei concorsi pubblici, che è costantemente aggiornata con i nuovi bandi indetti. Potete anche conoscere i prossimi concorsi in uscita per scoprire quali bandi verranno pubblicati nei prossimi mesi e prepararvi per tempo.
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50% avanzamento carriera interna e 50% concorso pubblico sarebbe più giusto per tutti