Il nuovo Decreto PA è entrato in vigore con la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale il 14 Marzo 2025.
Il Decreto introduce novità che interessano principalmente assunzioni nella PA, gestione dei concorsi pubblici, stabilizzazioni, validità delle graduatorie e mobilità tra le Amministrazioni.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa prevede e cosa cambia per il pubblico impiego.
COSA PREVEDE IL DECRETO PA 2025
Il Decreto PA 2025, ossia il Decreto Legge 14 Marzo 2025, n. 25 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14-03-2025 prevede delle importanti novità sui concorsi pubblici, la stabilizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni e la gestione dei dipendenti pubblici.
Vediamo insieme quali sono.
1) STOP ALLA “TAGLIA IDONEI” PER LE GRADUATORIE 2024 E 2025
Con l’approvazione del Decreto PA 2025 il Governo ha deciso che la norma “taglia idonei” deve essere sospesa per le graduatorie del 2024 e del 2025. Ciò significa che in questi casi le Amministrazioni Pubbliche possono assumere senza essere vincolati al limite del 20%. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere questo approfondimento.
2) 200 NUOVE ASSUNZIONI AL MINISTERO DELL’INTERNO
Il Decreto prevede che la dotazione organica del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno, nell’area degli assistenti, venga aumentata di 200 unità. Questo incremento è finalizzato a garantire l’efficienza delle strutture territoriali del Ministero, soprattutto per affrontare le problematiche legate ai flussi migratori.
Per coprire queste nuove posizioni, il Ministero dell’Interno è autorizzato a reclutare personale con contratto a tempo indeterminato, senza dover prima attivare le procedure di mobilità. Il reclutamento può avvenire tramite nuovi concorsi pubblici, lo scorrimento di graduatorie esistenti e procedure semplificate previste dall’articolo 35-quater, comma 3-bis, del Decreto legislativo 30 Marzo 2001, n. 165 e dall’articolo 1, comma 4, lettera b), del Decreto-Legge 22 Aprile 2023, n. 44.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sui concorsi in arrivo al Ministero dell’Interno per 200 Assistenti (diplomati) previsti dal Decreto PA.
3) 50 ASSUNZIONI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è autorizzato ad assumere, a tempo indeterminato, 50 esperti tecnici altamente specializzati, con laurea magistrale o specialistica, utilizzando modalità concorsuali semplificate definite dall’articolo 35-quater del Decreto legislativo 30 Marzo 2001, n. 165. Ovvero, le modalità devono includere almeno una prova scritta e una prova orale, eventualmente in videoconferenza, sfruttando strumenti digitali per garantire efficienza.
Secondo quanto previsto nel Decreto PA, i nuovi bandi dovranno:
- valorizzare l’esperienza lavorativa pregressa in ambiti ambientali;
- riservare il 50% dei posti a personale già in servizio che abbia lavorato per almeno due anni presso il Ministero attraverso società pubbliche.
Per coloro che soddisfano questi requisiti, la selezione preliminare prevede solo la verifica delle attività svolte.
4) 96 NUOVE ASSUNZIONI AL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA
Dal 2026, il Ministero dell’Agricoltura è autorizzato ad assumere tramite concorsi pubblici 96 unità di personale non dirigenziale, suddivise in:
- 68 Assistenti;
- 28 Funzionari per la Sezione di Ruolo Agricoltura.
Appena i concorsi saranno indetti vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
5) SI AMPLIA LA PLATEA DELL’APPRENDISTATO NELLE PA
Alla conclusione del contratto iniziale, se il dipendente soddisfa i requisiti necessari, come il titolo di studio adeguato e una valutazione positiva del servizio prestato, il contratto può trasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, entro i limiti delle possibilità di assunzione autorizzate.
6) PA 110 E LODE
Per aiutare i nuovi assunti con apprendistato nella Pubblica Amministrazione a integrarsi e crescere professionalmente, il testo attiva anche il progetto “PA 110 e lode”, che prevede collaborazioni tra le Amministrazioni e il Dipartimento della Funzione Pubblica. Questo progetto, finanziato fino a un massimo di 3 milioni di euro tra il 2025 e il 2027, è pensato per offrire percorsi di formazione personalizzati, migliorando le competenze dei giovani assunti e favorire il loro sviluppo.
7) NOVITÀ PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
L’articolo 2 del testo introduce misure volte a contrastare il precariato nella Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione alla stabilizzazione degli assistenti specializzati assunti a tempo determinato. In base a queste disposizioni, tali figure possono essere trasformate in contratti a tempo indeterminato, seguendo le regole previste dall’articolo 50, comma 17, del Decreto PNRR 3 convertito in legge, se riguardano assunzioni effettuate da:
- l’Agenzia Industrie Difesa, attraverso concorsi disciplinati dall’articolo 2-bis del Decreto Legge 9 Giugno 2021, n. 80. Nell’attesa delle procedure, i contratti di apprendistato stipulati dall’Agenzia Industrie Difesa possono essere rinnovati per 12 mesi fino a un massimo di 44 contratti;
- il Ministero dell’Interno, seguendo le regole dell’articolo 16 del Decreto Legge 30 Aprile 2022, n. 36.
Inoltre:
- il termine per stabilizzare il personale con il profilo di assistente sociale è stato prorogato al 31 Dicembre 2025. Ciò, per garantire la continuità nel supporto ai beneficiari delle misure sociali;
- le PA possono riservare fino al 40% dei posti nei concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato al personale non dirigenziale che abbia maturato almeno 36 mesi di servizio con contratti a tempo determinato. Prima del Decreto, non era specificato che la riserva riguardava il personale non dirigenziale;
- gli Enti locali possono riservare fino al 50% dei posti disponibili per il reclutamento di personale dirigenziale e non nei concorsi pubblici, destinandoli a lavoratori che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 5 anni presso lo stesso Ente, anche non continuativi, e che siano stati assunti a tempo determinato tramite procedure selettive pubbliche. Prima del Decreto, tale procedura era aperta anche al personale in servizio presso altri Enti;
- Regioni e province autonome, entro il 31 Dicembre 2025, possono stabilizzare personale non dirigenziale nell’Area Funzionari assunto dal Ministero dell’Ambiente per progetti del PNRR legati al dissesto idrogeologico. Questo deve avvenire tramite colloqui selettivi e valutazioni delle prestazioni lavorative.
8) AFAM, PROROGA USO PRIORITARIO DI GRADUATORIE GIÀ ESISTENTI
Per garantire il regolare svolgimento delle attività accademiche AFAM fino al 2026, si prevede l’utilizzo prioritario delle graduatorie esistenti per l’assegnazione degli incarichi di insegnamento, trasformando le graduatorie nazionali in graduatorie a esaurimento per gli incarichi a tempo determinato e indeterminato.
Inoltre, il personale docente che ha almeno tre anni di insegnamento nelle istituzioni accademiche e non ha un contratto a tempo indeterminato verrà inserito in apposite graduatorie per incarichi a tempo determinato.
9) CONCORSO UNICO PER DIRIGENTI E ALTRE FIGURE NELLE PA
Il testo introduce la possibilità di un concorso unico per accedere alla qualifica di dirigente di seconda fascia nelle Amministrazioni statali e negli Enti pubblici non economici. Questo concorso sarà organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il supporto della Commissione RIPAM.
Inoltre, la stessa procedura verrà utilizzata anche per reclutare professionisti comuni o altre figure professionali altamente qualificate, come esperti in ambiti specifici come la digitalizzazione e la sicurezza informatica.
Le PA poi, ad eccezione di quelle centrali, possono richiedere l’organizzazione del concorso anche per selezionare un singolo professionista. La Commissione RIPAM dunque, assume un ruolo centrale nel rafforzamento dell’attrattività della Pubblica Amministrazione. Organizzando concorsi per:
- posizioni obbligatorie riservate a categorie speciali (es. disabili, ai sensi della Legge 68/99);
- profili legati alla transizione digitale e alla sicurezza informatica;
- selezione di esperti in psicologia del lavoro e risorse umane tramite avvisi pubblicati sul Portale Unico del Reclutamento.
Le regole entrate in vigore per i concorsi unici non si applicano ai concorsi già previsti nel PIAO 2025, né a quelli banditi prima dell’entrata in vigore del Decreto (cioè prima del 15 Marzo).
10) NOVITÀ PER LA MOBILITÀ DEL PERSONALE DELLE PA
Arrivano con il Decreto PA 2025, diverse novità sulle procedure di mobilità, ovvero il trasferimento di dipendenti da un’Amministrazione Pubblica a un’altra. Le principali modifiche sono le seguenti:
- le Amministrazioni devono destinare almeno il 15% delle facoltà assunzionali disponibili alla mobilità, Ciò, ad eccezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- si favorisce l’immissione in ruolo dei dipendenti provenienti da altre Amministrazioni che si trovano in posizione di comando da almeno 12 mesi. Tuttavia, sono esclusi da questa procedura i comandati presso uffici di diretta collaborazione politica (ad esempio, staff dei Ministri);
- solo i dipendenti con una valutazione della performance pienamente favorevole possono accedere a questa modalità di trasferimento;
- se un’amministrazione non avvia le procedure di mobilità entro l’anno di riferimento, subisce una riduzione delle facoltà assunzionali autorizzate per l’anno successivo del 15%. Inoltre, i comandi esistenti cessano entro sei mesi dall’avvio delle procedure concorsuali e non possono essere rinnovati per i successivi 18 mesi.
Inoltre, gli inquadramenti dei dipendenti trasferiti tramite mobilità avvengono nell’area funzionale e nella posizione economica corrispondente al loro precedente impiego. Questo è possibile anche in aree diverse dall’inquadramento originario, a condizione che venga garantita la neutralità finanziaria. Eventuali modifiche alla dotazione organica devono essere inserite nella sezione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) dedicata alla programmazione triennale dei fabbisogni di personale.
Il testo specifica anche che se entro il 2025 non vengono attivate le procedure di mobilità, i comandi cessano automaticamente entro il 30 Aprile 2026 e non potranno essere riattivati per i successivi 18 mesi.
11) NUOVE REGOLE PER LE GRADUATORIE DEI CONCORSI
Le graduatorie, che classificano i candidati in base ai risultati, saranno gestite con maggiore trasparenza:
- il termine di validità delle graduatorie concorsuali approvate dagli Enti locali torna ad essere di 3 anni, come stabilito dall’articolo 91 del Decreto legislativo 18 Agosto 2000, n. 267. Ma ciò vale soltanto per le graduatorie approvate a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto, ossia il 15 Marzo 2025;
- vengono applicati in sequenza i punteggi delle prove, dei titoli richiesti e le riserve di legge. Le graduatorie finali sono pubblicate sia sul Portale Unico del Reclutamento che sui siti delle Amministrazioni in aree riservate. Ricordiamo che per le graduatorie 2024 e 2025 non si applica la norma taglia idonei;
- le Amministrazioni possono usare graduatorie vigenti, anche di altre Amministrazioni previo accordo, per reclutare personale;
- la graduatoria viene considerata “utilmente scorsa” quando l’Amministrazione che la detiene utilizza o trasferisce a un’altra Amministrazione i nominativi dei candidati idonei, rispettando l’ordine di classificazione della graduatoria e il limite di validità temporale della stessa.
12) CAMBIA IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ESTERI NEI CONCORSI
Il testo introduce regole aggiornate per il riconoscimento dei titoli di studio esteri al fine di partecipare ai concorsi pubblici italiani, con queste principali disposizioni:
- il riconoscimento viene effettuato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, previa conferma del Ministero dell’Istruzione e del Merito o del Ministero dell’Università e della Ricerca;
- i candidati con titoli esteri possono partecipare ai concorsi pubblici con riserva, cioè con l’ammissione condizionata all’esito del riconoscimento;
- il riconoscimento deve essere richiesto entro 15 giorni dalla pubblicazione della graduatoria finale da parte dei vincitori, pena l’esclusione.
13) PROROGA PER LA STABILIZZAZIONE DEGLI LSU
Per affrontare l’annoso problema della precarietà, il Decreto estende il termine per concludere le procedure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia fino al 31 Dicembre 2025.
Le assunzioni potranno avvenire a tempo indeterminato anche in deroga alle regole ordinarie. Questa misura consente di chiudere il cosiddetto “bacino storico” di LSU, risolvendo problematiche legate al caso europeo EUP (2021)9915, che riguarda il trattamento di questi lavoratori.
14) NUOVE FUNZIONI PER IL PORTALE INPA
Il Decreto prevede che al momento della registrazione sul Portale Unico del Reclutamento, gli utenti possano richiedere di ricevere notifiche sui bandi e gli avvisi pubblicati che corrispondono ai loro requisiti. Questa funzionalità migliorerà l’accessibilità per i candidati, permettendo loro di essere informati automaticamente sulle opportunità che più si adattano al loro profilo.
15) OK AGLI ARRETRATI PER I DIPENDENTI INL
Arriva il riconoscimento degli arretrati per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Il Decreto stanzia le risorse per coprire gli arretrati legati all’armonizzazione dei trattamenti economici accessori per il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, per il periodo dal 1° Marzo al 31 Dicembre 2022. Il pagamento sarà effettuato entro il 31 Dicembre 2026, con un limite massimo di circa 5,45 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni di euro per il 2026.
16) FONDI PER L’ASSICURAZIONE PER IL PERSONALE SCOLASTICO
La norma autorizza una spesa per il servizio di copertura assicurativa sanitaria integrativa per il personale della scuola, con uno stanziamento di:
- 20 milioni di euro per il 2025;
- 50 milioni di euro annui dal 2026 al 2029.
I criteri e le modalità per accedere al sistema saranno definiti tramite contrattazione collettiva nazionale.
17) PIÙ RISORSE PER I VIGILI DEL FUOCO
L’articolo 6 della norma introduce misure per sostenere il reclutamento e il miglioramento operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Ossia:
- garantisce alle donne in maternità, che partecipano al corso di formazione, la possibilità di completarlo senza penalizzazioni economiche o di carriera;
- incrementa di 812.000 euro annui i fondi per il personale, migliorandone i compensi accessori;
- istituisce un fondo pluriennale, con dotazioni crescenti a partire dal 2025, per rivedere e semplificare le normative, ottimizzare le funzioni del personale e armonizzare i loro stipendi con quelli delle Forze di Polizia.
18) PENSIONAMENTI ANTICIPATI NELLE PA
Le PA, limitatamente agli anni 2025 e 2026, possono risolvere il rapporto di lavoro di personale che si trova fino a due anni dall’età pensionabile, a patto che siano maturati i requisiti contributivi per il diritto alla pensione. Questa risoluzione deve essere motivata da esigenze organizzative e riguarda un massimo del 15% del personale idoneo. Tuttavia, sono esclusi dalla misura magistrati, professori universitari e responsabili di strutture complesse del Servizio Sanitario Nazionale.
19) NOVITÀ SUL COLLOCAMENTO FUORI RUOLO DEGLI STATALI
Arrivano nuove regole per i dipendenti pubblici che ricoprono incarichi come presidente, componenti (diversi da quelli di diritto) o Segretario Generale:
- possono essere collocati, su richiesta, in posizioni di fuori ruolo, aspettativa o in posizioni analoghe, come previsto dall’ordinamento di appartenenza;
- per il Segretario Generale, il collocamento fuori ruolo è obbligatorio per tutta la durata del mandato. Durante questo periodo, viene congelata nella dotazione organica dell’Amministrazione di provenienza una posizione equivalente dal punto di vista finanziario.
20) NUOVE REGOLE PER INABILITÀ E INIDONEITÀ AL LAVORO PER GLI STATALI
L’articolo 16 razionalizza la disciplina relativa all’inabilità e all’inidoneità al lavoro per i dipendenti pubblici assunti dal 15 Marzo 2025. Ossia, dopo l’entrata in vigore del Decreto PA. Nel dettaglio, il testo prevede che per i dipendenti iscritti ai principali fondi pensionistici pubblici (come CTPS, CPDEL, CPS, CPI, ecc.), gli accertamenti relativi a invalidità, inabilità e inidoneità al lavoro saranno regolati dalla Legge 12 Giugno 1984, n. 222.
Il trattamento di fine servizio o di fine rapporto (TFR), per tali statali, sarà erogato entro tre mesi dalla cessazione del rapporto. Le nuove regole non si applicano*al personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Per queste categorie, infatti, resta in vigore la normativa speciale che tutela la specificità delle loro funzioni, come previsto dall’articolo 19 della Legge 4 novembre 2010, n. 183.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DECRETO PA 2025
Il Decreto è entrato in vigore il 15 Marzo 2025, il giorno seguente alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14-03-2025.
IL TESTO IN PDF DEL DECRETO PA 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo del Decreto Legge 14 Marzo 2025, n. 25 (Pdf 155 Kb), ovvero il Decreto PA 2025 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14-03-2025.
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