È stato firmato il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) 2024 dell’INPS per i Professionisti.
La sottoscrizione dell’accordo arriva dopo un percorso lungo e caratterizzato da ritardi significativi.
A dare la notizia è il sindacato FP Cgil, che ha illustrato contenuti, criticità e risultati raggiunti nel corso del confronto con l’Amministrazione.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità sul nuovo CCNI INPS.
LE NOVITÀ DEL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO INPS PER I PROFESSIONISTI
Nella giornata del 10 dicembre 2025 è stato sottoscritto il CCNI INPS 2024 relativo ai professionisti. Tra le principali novità introdotte dal nuovo Contratto vi sono:
- l’equiparazione delle maggiorazioni della retribuzione di risultato al 25% per tutte le famiglie professionali;
- la riduzione dal 4% al 3% del fondo destinato all’incentivo alla mobilità territoriale, con conseguente liberazione di risorse a vantaggio dell’intera platea dei professionisti;
- l’incremento di 600 euro annui dell’indennità di funzione per tutti i professionisti.
Si attende ora la pubblicazione del Contratto integrativo INPS per i professionisti, che si aggiungerà al CCNI 2024 relativo agli altri profili, consultabile in questa pagina del sito web dell’Istituto.
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I NODI IRRISOLTI
A margine di questi aspetti positivi, tuttavia, la FP Cgil lamenta l’eliminazione della griglia dei criteri prevista dall’articolo 7 del CCNI per il riconoscimento della maggiorazione della retribuzione di risultato destinata ai legali. Secondo il sindacato, questa modifica rende ancora più urgente l’avvio di un tavolo tecnico dedicato all’aggiornamento dei criteri da applicare a tutte le famiglie professionali, al fine di garantire un sistema omogeneo e in grado di valorizzare correttamente la gravosità delle prestazioni svolte, riducendo margini di discrezionalità.
Il sindacato sottolinea anche come il Contratto integrativo sia stato adottato con un ritardo ingiustificato e presenti ancora diversi elementi non all’altezza delle aspettative. Tra le criticità evidenziate vi è il mancato incremento dell’indennità di funzione in misura proporzionata alle responsabilità crescenti dei professionisti dell’Istituto.
Nel dichiarare l’adesione al testo, FP Cgil ha inoltre ribadito la propria contrarietà a quanto proposto dall’Amministrazione come misura prioritaria, ossia l’introduzione di una specifica maggiorazione della retribuzione di risultato e l’aumento dell’indennità di coordinamento per i soli coordinatori generali.
Secondo il sindacato, si tratta di interventi privi di un’adeguata motivazione e che avrebbero dovuto attendere un confronto tecnico più approfondito, anche alla luce della necessità di una ricognizione complessiva delle risorse del fondo per la retribuzione accessoria, che resta cristallizzato nonostante la ripresa delle assunzioni.
ALTRI APPROFONDIMENTI UTILI
Ricordiamo che il PIAO 2025 – 2027 dell’INPS prevede oltre 8 mila assunzioni nel triennio, sia mediante concorsi pubblici che tramite altri canali di reclutamento. Per conoscere nel dettaglio tutti gli inserimenti previsti vi invitiamo a leggere questo approfondimento.
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Consigliamo anche di leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio, che prevede diverse novità per gli statali come la detassazione degli straordinari per i dipendenti PA dal 2026. A proposito di Pubblica Amministrazione, la Manovra ha dato l’ok anche a un aumento degli stipendi del personale PA, allo stop del limite del turn over nelle PA e allo smart working familiare.
Di sicuro interesse è poi il focus sulle nuove regole per la stabilizzazione dei precari nelle PA e quello sulle novità riguardo la mobilità del pubblico impiego nel 2025.
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