CCNL Funzioni Locali 2022 2024: novità, rinnovo, quali sono gli aumenti in arrivo

Firmata la pre intesa per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022 2024 che ingloba gli aumenti dello stipendio fino a 140 euro al mese in media

statali, CCNL

Arriva la pre-intesa sul rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022 2024.

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale, che porta con sé aumenti fino a 140 euro mensili in media e diverse novità per i lavoratori PA del comparto, si avvicina al rinnovo.

In questo articolo vi spieghiamo i dettagli su cos’è, cosa prevede tale contratto e quali aumenti di stipendio stabilisce il suo rinnovo.

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CHE COS’È IL CCNL FUNZIONI LOCALI

Il CCNL Funzioni Locali 2022 2024 è il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento per il comparto delle Funzioni Locali, che andrà a sostituire quello del triennio 2019 2021, scaduto nel 2018.

È, cioè, il nuovo CCNL che regola le condizioni di lavoro per i dipendenti delle amministrazioni locali (come i Comuni, le Province, e altre autorità locali) in Italia, così come indicate all’articolo 4 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 3 Agosto 2021. Dopo 15 mesi di trattative, finalmente il 3 Novembre 2025 il testo rinnovato ha ricevuto la firma di pre-intesa.

Scopriamo insieme che novità prevede il testo pre-firmato dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e sindacati (tutti tranne la CGIL).

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NOVITÀ CCNL FUNZIONI LOCALI 2022 2024

Il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022 2024, oltre agli aumenti medi mensili di stipendio fino a 140 euro medi al mese, prevede anche altre misure per i dipendenti PA, tra cui:

  • l’introduzione della settimana corta, ossia la possibilità di concentrare le 36 ore settimanali in 4 giorni lavorativi, su base volontaria;

  • l’ok all’erogazione di buoni pasto per il lavoro agile. Cioè i buoni pasto saranno previsti anche per chi lavora in smart working, come spieghiamo in questa guida;

  • l’age management, ovvero delle agevolazioni per i dipendenti prossimi alla pensione, con mentoring e reverse mentoring per favorire lo scambio generazionale;

  • la proroga delle progressioni verticali fino al 2026, in deroga ai titoli di studio;

  • l’aumento della retribuzione aggiuntiva annua per le posizioni organizzative, innalzata da 18.000 a 22.000 euro per i funzionari;

  • l’introduzione del compenso aggiuntivo per lavoro nel giorno di riposo settimanale. Ossia, ai dipendenti che lavorano nel loro giorno di riposo sarà riconosciuto un compenso aggiuntivo pari al 50% della retribuzione oraria, con diritto a un riposo compensativo di almeno 24 ore consecutive;

  • l’introduzione di criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile o da remoto, con possibilità di aumentare il numero delle giornate autorizzate senza modificarne la durata. È stata accolta anche la proposta di estendere questa modalità ai dipendenti neoassunti. Questa novità era stata avviata già da inizio 2025, come spieghiamo in questo articolo;

  • l’eliminazione della clausola che subordinava l’avvio delle procedure contrattuali ai tempi di adozione degli strumenti di programmazione. Con il nuovo CCNL, la sessione dovrà iniziare entro il primo quadrimestre dell’anno, senza giustificazioni di ritardi;

  • una maggiore flessibilità per le ore dei permessi di studio. Ovvero, se un dipendente rinuncia ai permessi o ottiene il titolo di studio, le ore residue possono essere assegnate a chi segue in graduatoria. Inoltre, se il percorso di studio prevede un tirocinio, il dipendente potrà richiedere un orario lavorativo flessibile per parteciparvi;

  • l’equiparazione della formazione all’attività lavorativa. Cioè, la formazione sarà considerata a tutti gli effetti attività lavorativa e includerà la maturazione del buono pasto;

  • la modifica al termine di preavviso. Ossia, il periodo di preavviso inizierà dal giorno successivo alla comunicazione di risoluzione del rapporto di lavoro, consentendo ai dipendenti di utilizzare eventuali ferie residue durante tale periodo.

Ma vediamo i dettagli sugli aumenti di stipendio previsti dal CCNL.

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QUALI SONO GLI AUMENTI PER IL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI

L’accordo per il rinnovo del CCNL prevede aumenti medi mensili lordi di 140 euro medi al mese per i dipendenti degli Enti Locali per tutte le qualifiche, così suddivisi:

  • +111,45 euro per gli operatori. Ovvero, un incremento dal 1° Gennaio 2024 pari a 113,51 euro, a cui si ingloba l’indennità di comparto di +8,97 euro per un totale di 122,48 euro. La nuova retribuzione tabellare annua è pari a 19.645,43 euro, che diventa 19.753,07 euro dalla decorrenza del conglobamento dell’indennità di comparto;

  • +116,03 euro per gli operatori esperti. Ossia, un incremento dal 1° Gennaio 2024 pari a 118,17 euro, a cui si ingloba l’indennità di comparto di +10,89 euro per un totale di 129,06 euro. La nuova retribuzione tabellare annua è pari a 20.452,55 euro, che diventa 20.583,23 euro con l’indennità di comparto;

  • +130,41 euro per gli istruttori. Ovvero, un incremento dal 1° Gennaio 2024 pari a 132,81 euro, a cui si ingloba l’indennità di comparto di +12,68 euro per un totale di 145,49 euro. La nuova retribuzione tabellare annua è pari a 22.986,59 euro, che diventa 23.138,75 euro dalla decorrenza del conglobamento dell’indennità di comparto;

  • +141,50 euro per funzionari ed elevate qualifiche. Cioè, un incremento dal 1° Gennaio 2024 pari a 144,11 euro, a cui si ingloba l’indennità di comparto di +14,37 euro per un totale di 158,48 euro. La nuova retribuzione tabellare annua è pari a 24.941,67 euro, che diventa 25.114,11 euro dalla decorrenza del conglobamento dell’indennità di comparto.

Gli arretrati, che saranno corrisposti da Dicembre 2025 (per il triennio 2022 2024, passato), ammontano a 2.357 euro circa per ciascun dipendente.

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A CHI SI RIVOLGE

Il CCNL coinvolge il personale non dirigente dipendente da:

  • Regioni a statuto ordinario e dagli Enti pubblici non economici dalle stesse dipendenti;

  • Province, Città metropolitane, Enti di area vastaLiberi consorzi comunali di cui alla Legge 4 Agosto 2015, n. 15 della Regione Sicilia;

  • Comuni e Comunità montane;

  • ex Istituti autonomi per le case popolari ancora in regime di diritto pubblico, comunque denominati;

  • Consorzi e associazioni, incluse le Unioni di Comuni;

  • Aziende pubbliche di servizi alla persona (ex IPAB), che svolgono prevalentemente funzioni assistenziali;

  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Inoltre, si applica anche al personale in servizio addetto alle attività di informazione e di comunicazione istituzionale degli Enti. Il rinnovo coinvolge circa 430.000 dipendenti di Regioni, Province, Comuni, Enti locali, ma anche aziende pubbliche di servizi alle persone e camere di commercio.

QUANDO ENTRA IN VIGORE IL CCNL ENTI LOCALI

Il CCNL rinnovato entrerà in vigore dopo la firma ufficiale, cioè entro fine Dicembre 2025. Gli aumenti saranno validi retroattivamente dal 2022, con l’erogazione degli arretrati probabilmente proprio a partire dal mese di Dicembre 2025. Vi faremo sapere appena ci sarà l’ufficialità.

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TESTO FIRMATO DEL CCNL FUNZIONI LOCALI 2022 2024

Mettiamo a vostra disposizione il testo pre-firmato (Pdf 819 Kb) il 3 Novembre 2025 del CCNL Funzioni Locali 2022 2024. Quando ci saranno novità sul testo finale pubblicato in Gazzetta Ufficiale, vi aggiorneremo.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per sapere di più sui ritardi del rinnovo del CCNL Funzioni Locali, vi consigliamo di leggere questo articolo. Poi, vi invitiamo a consultare anche l’articolo sul rinnovo del contratto statali funzioni centrali 2025 2027 e quello sulle percentuali di aumento degli stipendi PA per gli anni 2025 2027.

Utile anche la nostra guida alla Legge di Bilancio che prevede diverse novità per gli statali come la detassazione degli straordinari per i dipendenti PA dal 2026. A proposito di Pubblica Amministrazione, la Manovra ha dato l’ok anche a un aumento degli stipendi del personale PA, allo stop del limite del turn over nelle PA e allo smart working familiare.

Infine, potete leggere il focus sulle nuove regole per la stabilizzazione dei precari nelle PA e quello sulle novità riguardo la mobilità del pubblico impiego nel 2025.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata alla Pubblica Amministrazione.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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