DDL Retribuzione Lavoratori 2025 approvato: cosa cambia, novità in 5 punti e testo PDF

Nuove regole su contrattazione collettiva, controlli e trasparenza salariale. Ecco cosa cambia per i lavoratori dal 2025 con il DDL in corso di esame in Parlamento

Senato, Repubblica, DEF

Il 23 settembre 2025 il parlamento ha approvato in via definitiva il DDL Retribuzione Lavoratori 2025.

Il testo delega il Governo a introdurre delle novità nel mondo del lavoro sui contratti collettivi nazionali e la trasparenza salariale.

In questo articolo vi spieghiamo cosa cambia per dipendenti e imprese con il DDL in via di approvazione. Mettiamo a vostra disposizione anche il testo del provvedimento.

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COSA PREVEDE IL DDL RETRIBUZIONE LAVORATORI 2025

Il Disegno di Legge Retribuzione Lavoratori 2025 segna un passo avanti nella regolazione del lavoro in Italia, con misure pensate per semplificare, tutelare e modernizzare i rapporti tra dipendenti e datori di lavoro.

Il testo dà il via a un pacchetto di interventi che punta a rendere il mercato del lavoro più flessibile e inclusivo, rispondendo alle esigenze di imprese e lavoratori. Vediamo insieme quali novità introduce a partire dal 2025.

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1) NUOVE REGOLE PER LA RETRIBUZIONE MINIMA

Il testo delega il Governo ad agire in materia di retribuzione dei lavoratori, con l’obiettivo di garantire paghe giuste e adeguate, in linea con l’articolo 36 della Costituzione. Saranno individuati i contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati per stabilire il trattamento economico minimo che deve essere riconosciuto ai lavoratori. La norma, cioè, mira a contrastare il lavoro sottopagato e il dumping contrattuale, ovvero l’utilizzo di contratti che abbassano i costi a scapito delle tutele dei lavoratori.

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2) NOVITÀ SULLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

La delega prevede l’introduzione di nuovi strumenti per favorire la contrattazione collettiva. Si vuole stimolare il rinnovo dei contratti nazionali scaduti, anche attraverso incentivi che compensino la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori. Inoltre, il testo chiede al Governo di prevedere delle misure per estendere i trattamenti economici minimi dei contratti nazionali ai gruppi di lavoratori attualmente non coperti.

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3) VIA AI CONTROLLI SUGLI ENTI

Per rafforzare la lotta all’evasione e alla concorrenza sleale, il DDL prevede una riforma della vigilanza sul sistema cooperativo. I controlli periodici verranno intensificati per verificare l’effettiva natura mutualistica degli enti e per garantire che i rapporti con i soci lavoratori siano corretti. Inoltre, la norma chiede di stabilire l’obbligo di indicare il codice del contratto collettivo nazionale applicato nelle buste paga e nei flussi telematici, facilitando così i controlli.

4) PIÙ ATTENZIONE ALLA TRASPARENZA RETRIBUTIVA

Il DDL delega il Governo a intervenire sui controlli e sull’informazione relativi alle retribuzioni dei lavoratori e alla contrattazione collettiva. L’obiettivo è aumentare la trasparenza salariale a livello nazionale e territoriale, combattendo il lavoro irregolare. Per farlo, verranno semplificate le comunicazioni tra aziende ed enti pubblici per una raccolta dati più efficace. Si utilizzeranno anche strumenti tecnologici avanzati e banche dati condivise per rendere i controlli più precisi.

Questa delega si collega anche alla Direttiva UE sulla trasparenza e parità salariale tra uomini e donne, già recepita con la Legge 15 del 2024.

5) VIA AI REPORT DI CONTROLLO SUL LAVORO

La delega prevede l’introduzione di report semestrali pubblici per monitorare i progressi nella lotta a fenomeni come il caporalato, il lavoro sommerso e l’uso improprio della forma cooperativa. Questi report si baseranno sui risultati delle ispezioni condotte dall‘Ispettorato Nazionale del Lavoro e da altri enti. L’intera disciplina, che esclude i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, dovrà essere attuata entro 6 mesi.

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QUANDO ENTRA IN VIGORE

La maggior parte delle norme inserite nel Disegno di Legge entreranno in vigore dal 2026, entro 6 mesi dall’ufficializzazione del testo. Infatti, il DDL sarà legge di Stato non appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale a seguito dell’approvazione definitiva in Parlamento, che avverrà entro l’Autunno 2025.

Poi, trattandosi di una legge delega, per la sua attuazione il Governo provvederà ad emettere i Decreti Legislativi che avvieranno le misure previste nel testo. Appena ci saranno novità, vi aggiorneremo.

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TESTO DDL RETRIBUZIONE LAVORATORI 2025

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 206 Kb) del DDL in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere anche le novità introdotte sul mondo del lavoro, settore sportivo in questo articolo o conoscere le agevolazioni attive per i lavoratori, consultando l’elenco dei bonus tasse. Interessante anche la riforma fiscale 2025, che ha introdotto delle nuove regole per i lavoratori e le imprese. Mettiamo a vostra disposizione, anche la guida alle detrazioni da lavoro dipendente.

Per scoprire altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina. In questa sezione, trovate le novità sugli aiuti a famiglie e lavoratori.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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