Bonus docente esperto: cos’è, a quanto ammonta, a chi spetta

scuola, insegnante, docente

Nasce il bonus docente esperto, istituito dal Decreto Aiuti bis convertito in Legge, dedicato agli insegnanti di ruolo che abbiano superato 3 percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. Nel testo non convertivo era prevista una figura ad hoc, poi depennata in sede di conversione, che ha lasciato il posto al corrispondente contributo economico riconosciuto agli insegnanti nel rispetto di determinate condizioni.

Si tratta di una premialità strutturale dedicata ai docenti, un assegno personale in aggiunta allo stipendio dell’importo di 5.650 euro all’anno.

In questo articolo vi spieghiamo come funziona il bonus docente esperto in base a quanto previsto dal Decreto Aiuti bis convertito in Legge, in cosa consiste esattamente e quali sono i requisiti per ottenerlo.

COS’È IL BONUS DOCENTE ESPERTO

Il bonus docente esperto è una premialità dedicata agli insegnanti di ruolo introdotta dall’articolo 38 del Decreto Aiuti Bis convertito in Legge, legata al positivo superamento dei percorsi formativi. L’incentivo pari a 5.650 euro all’anno sarà disponibile a partire dall’anno scolastico 2032 2033, cioè tra 10 anni, e vi accederanno gli insegnanti docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva per aver superato tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. In base alle risorse disponibili potranno essere premiati i 8.000 docenti per ciascuno degli anni 2032 2033, 2033 2034, 2034 2035 e 2035 2036 (per un un totale di 32.000 unità).

Il testo del Decreto Aiuti Bis prima della conversione in Legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2022 di cui vi parliamo in questo approfondimento, aveva previsto la nascita di una vera e propria nuova figura del mondo dell’istruzione che si inquadrava nell’ambito della riforma del reclutamento e formazione dei docenti, già approvata con il Decreto PNRR 2 convertito in Legge. Nella conversione in Legge del provvedimento, tuttavia, l’articolo 38 è stato rimaneggiato e tale figura è stata cancellata, lasciando soltanto il bonus, oltre all’indicazione di un nuovo percorso di valorizzazione dei docenti. Quest’ultimo incentrato su un meccanismo di stabile incentivazione, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera da definirsi in sede di contrattazione collettiva.

LE RISORSE

Per il bonus docente esperto e per la formazione continua degli insegnanti, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 59, saranno stanziate risorse provenienti dal Fondo per l’incentivo alla formazione pari a:

  • 40 milioni di euro nell’anno 2026;
  • 85 milioni di euro nell’anno 2027;
  • 60 milioni di euro nell’anno 2028;
  • 236 milioni di euro nell’anno 2029;
  • 311 milioni di euro nell’anno 2030;
  • 387 milioni di euro a decorrere dall’anno 2031.

Il Decreto Aiuti Bis convertito in Legge chiarisce anche che per il bonus docente esperto potranno essere spesi al massimo 180.800.000 euro. La cifra tiene conto del numero limite di 32.000 insegnanti che potranno ottenere l’assegno.

A CHI SPETTA IL BONUS DOCENTE ESPERTO

L’assegno di 5.650 euro all’anno, il bonus docente esperto, può essere riconosciuto agli insegnanti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. I dettagli sui beneficiari saranno stabiliti in sede di contrattazione collettiva. La norma poi specifica che, fatta eccezione per i docenti in servizio all’estero, il docente beneficiario dell’incentivo è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento del bonus.

REQUISITI

Come anticipato, il bonus docenti esperti potrà essere destinato ad un massimo di 8.000 insegnanti in possesso dei titoli richiesti presenti in una graduatoria. Ecco, quindi, che il Decreto Aiuti bis riporta dei criteri di valutazione e selezione, valevoli in sede di prima applicazione (anno scolastico 2032 2033), per dare immediato via al nuovo sistema di carriera. I criteri prioritari di selezione sono:

  • media del punteggio ottenuto nei tre cicli formativi consecutivi per i quali si è ricevuta una valutazione positiva;
  • in caso di parità di punteggio diventa prevalente la permanenza come docente di ruolo nella istituzione scolastica presso la quale si è svolta la valutazione e, in subordine, l’esperienza professionale maturata nel corso dell’intera carriera, i titoli di studio posseduti e, se necessario, i voti con cui sono stati conseguiti tali titoli.

Dall’anno scolastico 2033 2034, i criteri di conferimento del bonus docente esperto e del sistema di progressione di carriera saranno affidati alla contrattazione collettiva e le modalità di valutazione saranno individuate con Decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative.

Infine, a decorrere dall’anno scolastico 2036 2037, le procedure per l’accesso al regime premiale di docente incentivato sono soggette al regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, comma 3-bis, della Legge 449 del 1997 nei limiti delle cessazioni riferite al personale docente beneficiario dell’incentivo e della quota delle risorse stanziate.

COME FUNZIONA IL BONUS DOCENTE ESPERTO

L’articolo 38 del Decreto Aiuti Bis convertito in Legge prevede per gli insegnanti di ruolo forme di premialità e progressione di carriera, legati al positivo superamento dei percorsi formativi. Dunque, sebbene sia stata cancellata in fase di conversione la qualifica di “docente esperto” prevista in prima battuta dal Governo, resta il bonus. Il Decreto convertito stabilisce però due “anime” del bonus dedicato agli insegnanti specializzati, ossia:

  • la possibilità di accedere a un meccanismo di stabile incentivazione, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera da definirsi in sede di contrattazione collettiva. Il meccanismo implica il diritto a un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale del docente di ruolo. Questo incentivo è stato ribattezzato “bonus docente esperto”. L’assegno, come accennato, viene riconosciuto a coloro che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. Ottenere tale beneficio non comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell’insegnamento per i “docenti esperti”, cosa che invece era prevista prima della conversione in legge;

  • un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10% e non superiore al 20% dello stipendio. Tale bonus viene riconosciuto al superamento del percorso formativo triennale e solo in caso di valutazione individuale positiva. Le linee guida di questo sistema di premialità erano già state previste dalla riforma reclutamento docenti che aveva ribattezzato l’aiuto con il nome di “bonus formazione insegnanti” (in modifica all’articolo 16 ter del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 59).

QUANTO SI GUADAGNA CON IL BONUS DOCENTE ESPERTO

Chi riceve il bonus docente esperto ha diritto a un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale dell’insegnante. In pratica, una sorta di “bonus” personale che si aggiunge alla retribuzione per valorizzare il docente specializzato. Un docente esperto guadagnerà quindi il suo stipendio annuo, che va da un minimo di 19.000 euro circa all’inizio della carriera a un massimo di 33.000 euro circa a fine carriera, a cui si aggiunge il bonus. 

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo del Decreto Legge n.115 del 9 agosto 2022 – Decreto Aiuti bis (Pdf 337 Kb) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.185 del 9-8-2022;

Testo coordinato del Decreto Aiuti Bis convertito in Legge (Pdf 520 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.221 del 21-9-2022.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Se volete conoscere altri dettagli sulla riforma reclutamento docenti e cosa prevede il Decreto formazione per i docenti, vi consigliamo questo articolo. In questo approfondimento invece, troverete tutte le novità per accedere al mondo dei docenti.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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