L’INPS ha aggiornato le FAQ sull’Assegno Unico figli, ossia le risposte alle domande frequenti poste dalle famiglie.
Molti genitori si sono trovati in difficoltà nel comprendere la normativa relativa all’assegno unico universale e hanno riscontrato problemi nella procedura di presentazione della domanda.
L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) ha quindi deciso di dare supporto con la pubblicazione delle FAQ ufficiali che rendiamo disponibili di seguito. Facciamo presente che alcune FAQ sono state aggiornate dalla nostra redazione in base all’evoluzione dell’agevolazione e tenendo conto sempre delle fonti informative INPS.
Indice:
FAQ ASSEGNO UNICO UNIVERSALE FIGLI
Ecco le FAQ Assegno Unico universale figli rese note dall’INPS.
1. Cos’è l’Assegno Unico Universale (AUU)?
L’AUU è una misura di sostegno economico per le famiglie con cittadinanza italiana o UE con figli. Possono richiederlo tutti i nuclei familiari con figli a carico fino al 21° anno di età (senza limiti per figli disabili), indipendentemente dalla condizione lavorativa e reddituale dei genitori.
2. Perché l’Assegno Unico è detto Universale?
Perché viene sempre garantito a tutte le famiglie. L’importo varia in base all’ISEE del nucleo familiare. Sono previste maggiorazioni per figli disabili, famiglie numerose, madri giovani, genitori entrambi lavoratori e genitori entrambi vedovi monoreddito. Potete approfondire l’elenco completo leggendo la nostra guida alle maggiorazioni Assegno Unico Figli.
3. Quando si può richiedere l’Assegno Unico?
In qualsiasi momento dell’anno. L’assegno può essere chiesto entro 120 giorni dalla nascita di un nuovo figlio, dal 7° mese di gravidanza e per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età.
4. L’ ISEE è obbligatorio?
No, la prestazione Assegno unico ha carattere universalistico e può essere richiesta anche in assenza di ISEE . Se il richiedente, o comunque il nucleo familiare del richiedente, non ha un ISEE valido al momento di presentazione della domanda, l’Assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa.
Per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di successivo, in base al valore dell’ ISEE presentato.
ATTENZIONE: È obbligatorio comunicare all’INPS eventuali variazioni del nucleo familiare sia attraverso la procedura dell’Assegno unico sia tramite ISEE
5. Quando viene pagato l’Assegno unico?
Il pagamento dell’AUU avviene ogni mese e viene effettuato a partire dalla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
6. L’Assegno unico concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF ?
No, l’importo dell’Assegno unico non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF, in quanto esente.
7. Posso richiedere l’Assegno unico se sono in stato di gravidanza?
Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di Assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza. L’Assegno unico non è comunque compatibile con il Premio alla nascita.
8. Quali prestazioni verranno sostituite dall’Assegno unico?
Il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Viene abrogato anche il Bonus tre figli, mentre rimangono in vigore l’assegno di maternità dei Comuni e il Bonus nido.
9. L’Assegno unico è compatibile con altri bonus?
L’Assegno è compatibile con la fruizione di altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali, ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. È compatibile anche con il Bonus asilo nido.
10. Come funziona la domanda di Assegno Unico?
La domanda deve essere presentata entro 120 giorni dalla nascita del figlio e verrà riconosciuta a decorrere dal 7° mese di gravidanza. Rientrano nel beneficio anche le famiglie affidatarie e adottive. Chi già beneficia dell’Assegno non ha bisogno invece di rinnovare la domanda. Nella nostra guida alla domanda Assegno Unico vi spieghiamo passa passo tutti gli step da seguire.
11. Chi deve presentare la domanda?
Uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, oppure il tutore, o anche il figlio maggiorenne per sé stesso. La domanda di Assegno unico per i figli è presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite.
12. Quali sono i requisiti per richiedere l’AUU?
Cittadinanza italiana o di stato membro dell’UE oppure essere in possesso di permesso di soggiorno valido. Residenza in Italia da almeno due anni, anche per periodi non continuativi. Figli a carico fino al 21° anno di età (per i figli con disabilità, tale limite non sussiste). Il beneficio è riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti o autonomi, disoccupati o pensionati.
13. Come presentare domanda AUU?
La domanda si presenta online, tramite l’apposito servizio disponibile sul sito INPS. Una volta effettuato l’accesso con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS) bisogna cliccare alla voce “Assegno Unico” e selezionare il modulo di richiesta. Inserito l’ISEE aggiornato, la domanda può essere inoltrata e la ricevuta conservata. In alternativa ci si può rivolgere a un Patronato oppure rivolgendosi al Contact center INPS. In caso di dubbi rimandiamo alla nostra guida.
14. Quali sono le modalità di pagamento?
Sul conto corrente bancario o postale, bonifico domiciliato presso sportello postale, libretto di risparmio dotato di codice IBAN, conto corrente estereo area SEPA, carta di credito o debito con IBAN . Questi conti devono essere intestati al richiedente o all’altro genitore (se viene scelta la ripartizione dell’importo).
15. Quale IBAN va indicato nella compilazione della domanda di Assegno unico?
L’IBAN da inserire deve essere attivo e correttamente intestato o cointestato alla persona che fa domanda per l’assegno unico. L’INPS non può accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda.
È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda. Non è invece sufficiente essere delegati alla riscossione su quell’IBAN .
È inoltre importante che il codice fiscale del richiedente, indicato nella domanda, e quello che risulta all’Istituto di Credito, come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito, corrispondano esattamente.
16. Cosa fare quando un figlio diventa maggiorenne?
In questo caso, l’IBAN deve essere intestato al figlio maggiorenne che richiede la prestazione o cointestato a lui. Una volta integrati i requisiti modificando la domanda si potrà continuare a percepire l’Assegno Unico fino a 21 anni di età.
17. Nel caso di tutore di un genitore come avviene il pagamento?
Nel solo caso del tutore di un genitore, i conti su cui viene chiesto il pagamento possono essere intestati al tutore stesso o al tutelato.
18. Quali documenti servono per presentare la domanda?
Le informazioni richieste per presentare la domanda sono minime: dati dei figli (codice fiscale, eventuale disabilità), dati dell’altro genitore (se presente e solo il codice fiscale), dati per il pagamento, dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dei dati. Non vanno allegati documenti, se non in casi specifici di cui viene data comunicazione all’utente all’atto di presentazione della domanda.
19. L’Assegno unico come viene pagato per genitori separati, divorziati o non conviventi?
Nel caso di genitori separati, divorziati o comunque non conviventi, l’Assegno può essere pagato al solo richiedente o, anche a richiesta successiva, in misura uguale tra i genitori. Il richiedente deve dichiarare nella domanda che le modalità di ripartizione sono state definite in accordo con l’altro genitore e può indicare nella stessa domanda anche gli estremi dei conti dove pagare la quota di Assegno spettante all’altro genitore. In mancanza di accordo, il richiedente deve indicare che chiede solo il 50% per sé. In questo caso, l’altro genitore dovrà successivamente integrare la domanda fornendo gli estremi dei propri conti. Per maggiori informazioni rimandiamo alla lettura della nostra guida.
20. Nel caso in cui il richiedente sceglie di percepire per intero l’Assegno unico, l’altro genitore (anche se sposato e convivente) deve successivamente confermare questa scelta accedendo alla procedura con le proprie credenziali?
No, non è prevista una conferma obbligatoria. Il richiedente seleziona nella domanda di voler percepire il 100% dell’assegno e, dichiarando di essere d’accordo con l’altro genitore, percepisce il 100% senza necessità di successiva conferma dell’altro genitore. Questa ripartizione può essere modificata successivamente, sia dal richiedente stesso sia dall’altro genitore. Quest’ultimo deve eventualmente accedere con le proprie credenziali alla procedura (nella sezione “Completa le domande presentate dall’altro genitore”) e indicare i suoi dati per il pagamento ( IBAN , bonifico domiciliato, ecc.).
21. Chi ha l’affido esclusivo cosa deve selezionare per avere il 100 per cento?
Nella domanda deve indicare che presenta la richiesta come “genitore affidatario”, poiché si tratta di “affido esclusivo”. In questo caso, l’importo viene automaticamente versato al 100% sui conti che saranno indicati dal richiedente.
22. Chi ha il figlio con legge 104, articolo 3, comma 3, ma non presenta ISEE, deve solo dichiararlo senza aggiungere altro?
Sì, non deve fare altro.
23. Se si è genitore unico (vedovo o con figlio non riconosciuto), nella domanda si deve selezionare la voce relativa al diritto alla maggiorazione per reddito da lavoro prevista dall’art. 4, comma 8, d.lgs. 230/2021?
No.
24. Una ragazza madre che convive deve inserire i dati del compagno, anche se non è il padre?
No, se non è il genitore del figlio per cui si fa richiesta di Assegno unico.
25. Se vivo con mia figlia, mia madre e mio fratello quali componenti del nucleo, devo indicare anche loro?
Sì. Il nucleo è quello costituito con le regole ISEE (anche nel caso in cui non sia stato presentato).
26. Nel caso di genitori separati con figlio minore disabile che vive con la madre, si deve presentare anche l’ ISEE dell’altro genitore non convivente?
No, per i genitori separati non si applica l’ ISEE minorenni.
27. Sono separata e abbiamo la custodia condivisa del bambino. Come devo fare la domanda?
Si può chiedere il pagamento al 50%, indicando anche l’ IBAN dell’altro genitore.
28. Per fare domanda una volta entrate nell’ottavo mese di gravidanza, il sistema mi chiede il codice fiscale del bambino e non mi fa proseguire? Come posso fare, visto che la norma prevede questa possibilità?
Non si deve presentare la domanda all’ottavo mese, ma solo alla nascita, e saranno accreditate d’ufficio due mensilità di Assegno (settima e ottava), oltre a quella corrente.
29. In caso di domanda presentata con errori, è possibile cancellarla o modificarla?
Se ci si accorge di aver commesso un errore nella compilazione della domanda, è possibile cliccare su “Rinuncia”, facendo attenzione a scegliere come motivazione “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”. In questo modo è possibile poi inserire una nuova domanda corretta.
30. Quanto dura la domanda per l’Assegno unico?
La domanda per beneficiare dell’Assegno è annuale e riguarda le mensilità comprese nel periodo tra il mese di marzo dell’anno in cui è presentata la domanda e il mese di febbraio dell’anno successivo.
31. Per i figli maggiorenni chi deve fare domanda?
Può fare domanda uno dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale oppure direttamente il figlio maggiorenne. Il figlio maggiorenne può fare domanda anche successivamente a quella presentata dal genitore che, in questo caso, viene annullata e sostituita.
32. Che requisiti deve avere il figlio maggiorenne per avere diritto all’Assegno unico?
Deve avere un’età inferiore ai 21 anni e almeno uno di questi requisiti:
- frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea
- svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; - svolgimento del servizio civile universale. Questi requisiti (compresa l’età) non si applicano ai figli maggiorenni disabili che percepiranno comunque l’Assegno.
33. In caso di figli a carico con disabilità, quali limiti di età sono previsti?
In caso di disabilità del figlio a carico non sono previsti limiti d’età e la misura è concessa a prescindere.
34. L’Assegno unico come viene pagato per genitori divorziati o non conviventi?
L’Assegno può essere pagato al solo richiedente o, anche a richiesta successiva, in misura uguale tra i genitori. Il richiedente dichiara che le modalità di ripartizione sono state definite in accordo con l’altro genitore. La conferma delle modalità di ripartizione dell’Assegno da parte del secondo genitore è opzionale. All’interno della domanda sono presenti diverse casistiche da selezionare in base alla situazione familiare.
35. Cosa devo fare se desidero dividere l’Assegno unico al 50% con l’altro genitore?
I dati di pagamento del secondo genitore potranno essere forniti anche in un momento successivo e, in questo caso, il pagamento al 50% al secondo genitore ha effetto dal mese successivo a quello in cui la scelta è stata comunicata all’INPS. La modifica della ripartizione va effettuata accedendo alla domanda già presentata (sezione “Completa le domande già presentate”).
36. Se il figlio è in affidamento esclusivo con ordinanza del giudice?
Il pagamento sarà disposto in misura intera al genitore affidatario.
37. Come fare in caso di affidamento condiviso?
Nel caso di affidamento condiviso del minore, in cui con provvedimento del giudice venga stabilito il collocamento del minore presso il richiedente, si può optare per il pagamento al 100% al genitore collocatario, salva comunque la possibilità per l’altro genitore di modificare la domanda in un momento successivo, optando per il pagamento ripartito.
38. Nel caso di tutore del figlio?
Nel caso di nomina di un tutore o di un soggetto affidatario l’Assegno è erogato al tutore o all’affidatario nell’esclusivo interesse del minore. In questo caso il richiedente dovrà presentare la domanda in qualità di tutore o affidatario selezionando la relativa opzione.
39. Come viene applicata la maggiorazione del terzo figlio?
Si applica a “ciascun figlio”, ma solo “a partire dal terzo” e dipende dal valore dell’ ISEE . Spetta, infatti, in misura piena per ISEE fino a 15mila euro e poi si riduce gradualmente. Il calcolo che emerge dalla simulazione sul sito tiene conto correttamente di questo elemento
40. L’altro genitore è cittadino straniero e non è in possesso di codice fiscale. Per questo motivo non riesco a fare domanda. Come posso fare?
Dalla seconda metà del mese di gennaio sarà possibile indicare nella domanda che l’altro genitore non è in possesso di codice fiscale in quanto cittadino straniero.
Sarà necessario selezionare nella scheda di compilazione dei dati del figlio l’opzione “il nucleo familiare del figlio comprende un solo dei due genitori”, poi selezionare come motivazione (a) “genitore unico” la casistica “altro genitore cittadino straniero senza codice fiscale”.
Selezionando questa opzione l’intero importo dell’Assegno sarà riconosciuto al richiedente e non sarà possibile la ripartizione al 50%.
41. Se si compie la maggiore età nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Sì, viene pagato l’intero importo. Quindi, se ad esempio si nasce il 2 marzo, l’importo sarà riconosciuto interamente per il mese di marzo.
42. Chi è sposato ma l’altro coniuge ha residenza diversa da quella del richiedente, cosa deve indicare tra le opzioni che descrivono il nucleo familiare?
Ai fini ISEE , le persone coniugate, anche se hanno residenze diverse, fanno sempre parte dello stesso nucleo. Possono quindi selezionare l’opzione “conviventi”.
43. In caso di genitore affidatario, qual è il percorso da seguire per fare domanda?
L’affidatario (non tutore) deve entrare nella sezione “Nuova domanda / Aggiungi figlio a domanda già presentata” e nella compilazione della scheda figlio deve selezionare l’opzione “Genitore affidatario”.
43. Nel caso uno dei due genitori sia lavoratore all’estero, si ha diritto alla maggiorazione per genitori entrambi con reddito?
Sì, se il genitore che lavora all’estero ha residenza in Italia ed è soggetto al pagamento delle imposte in Italia.
45. In caso di figlio disabile maggiorenne ma non a carico, è necessario fare la domanda per l’Assegno unico?
Se il figlio disabile maggiorenne convive con i genitori, questo è sufficiente per fare la domanda. Se invece non fa parte del nucleo ISEE (e quindi non convive con i genitori), occorre verificare il carico, in quanto potrebbe essere “attratto al nucleo ISEE dei genitori” (se è a carico, non è sposato e non ha figli propri, con età fino a 26 anni).
46. Pur avendo selezionato l’opzione “entrambi genitori sono conviventi con il figlio nel nucleo familiare”, nella schermata di riepilogo viene riportata la dicitura “entrambi i genitori sono conviventi con il figlio nel nucleo familiare oppure i genitori sono separati o divorziati o comunque non conviventi”. È corretto?
La dicitura non comporta alcun problema poiché le diverse situazioni familiari non impattano sul diritto e la prestazione economica.
47. Ho fatto domanda ma nella ricevuta non c’è il numero di protocollo. Può essere un problema?
La protocollazione non avviene al momento della presentazione della domanda, ma poco dopo. Per visionare il numero di protocollo occorre entrare nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, selezionare la domanda e visualizzare il numero di protocollo assegnato alla domanda. Per la ricerca o l’individuazione della pratica è comunque sufficiente il numero della domanda che viene rilasciato con la ricevuta all’atto dell’invio della domanda.
49. Quali sono gli stati della domanda che compariranno all’utente?
Gli stati della domanda sono “Accolta” (vuol dire tutto OK e può essere messa in pagamento, ma non è detto che sia già stata pagata), “Respinta”, “Decaduta”, “Rinunciata”, “In evidenza alla sede” (vuol dire che c’è qualche problema forse sanabile con un supplemento di istruttoria della sede INPS), “In evidenza al cittadino” (vuol dire che l’utente deve integrare la domanda con della documentazione, che trova indicata sempre nel sistema di gestione di cui sopra).
50. Cosa fare in caso di domanda bloccata o in evidenza?
È necessario implementare la domanda con la documentazione corretta o mancante, verificare l’IBAN inserito o richiedere la rettifica delle condizioni di disabilità. Per modificare la domanda, visualizzare i pagamenti, vai a “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”. Voce presente sull’area personale del sito INPS, a cui si accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS).
IL VIDEO SULL’ASSEGNO UNICO FIGLI
Oltre alle FAQ sull’assegno unico l’INPS ha pubblicato anche un video riepilogativo dell’argomento che spiega in modo semplice e chiaro come funziona il nuovo sussidio:
LA GUIDA SULL’ASSEGNO UNICO FIGLI
Per aiutare tutte le famiglie che desiderano comprendere meglio il funzionamento dell’assegno unico figli, il calcolo, i casi specifici di maggiorazione, i casi di compatibilità, quando e come presentare domanda, abbiamo creato una guida all’Assegno Unico Figli molto chiara e dettagliata, aggiornata con le novità 2024.
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