L’assegno unico figli 2025 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.
L’assegno unico e universale figli ha un valore da 58,60 euro a 201,00 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2025, mentre dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 28,52 euro a 96,97 euro. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.
Gli importi 2025 sono rivalutati del +0,8% in base all’inflazione.
Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico nel 2025.
COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2025
L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.
È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia. In particolare, con l’arrivo dell’assegno unico ai figli, il Governo ha abrogato una serie di altre misure di sostegno alla natalità. Ad esempio: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegni familiari (ANF) e assegni familiari (AF). Ma anche bonus bebè ovvero l’ex assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni (ma restano le altre per i figli dopo i 21 anni, come vi spieghiamo in questo focus).
Introdotto dal Decreto Legislativo 21 Dicembre 2021, n. 230 da Gennaio 2022, le prime somme sono state erogate da marzo dello stesso anno. Nel 2025, pertanto, per chi ha già fatto domanda nel 2024, non è necessario fare una nuova domanda ma l’erogazione continua normalmente, come già chiarito da INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024. Ciò, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.
Ma andiamo per gradi e vediamo quando fare domanda e a chi spetta l’assegno unico figli nel 2025.
QUANDO FARE DOMANDA PER L’ASSEGNO UNICO NEL 2025
La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° Gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di Marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di Febbraio dell’anno successivo.
Non è indispensabile presentare subito la domanda a Gennaio, è possibile farlo anche nei mesi successivi, bisogna però tenere conto delle finestre temporali previste per la presentazione della DSU per l’aggiornamento dell’ISEE come spiegato in questo approfondimento.
Inoltre, anche se l’importo dell’assegno unico è determinato dall’ISEE, non serve per fare la domanda perché non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà però l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento, richiedendo la correzione di quanto spetta in base al reddito dichiarato.
La domanda va presentata:
- una volta e deve elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno, con la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno;
- per i nuovi nati dopo la nascita, richiedendo l’assegnazione del codice fiscale al neonato. L’AUU viene però riconosciuto a partire dal 7° mese di gravidanza, per cui con la prima mensilità di assegno (dopo la domanda) verranno riconosciuti i relativi arretrati.
COME RICHIEDERE L’ASSEGNO UNICO FIGLI
È possibile presentare domanda per l’Assegno unico figli, con le nuove modalità illustrate da INPS nel Messaggio n. 4253 del 13-12-2024 e valide nel 2025. Ossia, attraverso i seguenti canali:
- portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi;
- app INPS Mobile.
La domanda di Assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.
L’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:
REQUISITI ASSEGNO UNICO NEL 2025
L’assegno unico figli spetta, in base specifici requisiti, a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.
In particolare spetta alle famiglie:
- per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, con le condizioni che vi spieghiamo più avanti;
- per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di età. Per ogni dettaglio sulle particolarità relative all’Assegno unico per i figli disabili vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato aggiornato in base alle regole in vigore e la nostra guida agli aumenti riconosciuti.
Inoltre, chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero, deve essere:
- cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure ancora titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- residente e domiciliato in Italia;
- residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
QUALI SONO LE FASCE DI ISEE PER L’ASSEGNO UNICO
Come dettagliato nella Circolare n. 33 del 4 febbraio 2025, dal 1° gennaio 2025 le soglie ISEE per il calcolo dell’Assegno Unico sono state adeguate in base all’aumento del costo della vita, pari al 0,8%. Quindi, tenendo conto dell’aumento dello 0,8% in base all’inflazione, aggiornato secondo gli indici ISTAT, gli importi minimi e massimi dell’Assegno Unico per il 2025 in base all’ISEE variano da 201,00 euro al mese per figlio per ISEE fino a 17.227,33 euro a 58,60 euro al mese per figlio per ISEE oltre 45.595,02 euro.
Gli importi decrescono progressivamente all’aumentare dell’ISEE, fino a raggiungere il minimo previsto pari appunto a 58,60 euro oltre la soglia massima ISEE (45.595,02 euro). Variano, quindi, in base alla situazione familiare e reddituale. Per conoscere la cifra specifica spettante in base al proprio reddito, mettiamo a vostra disposizione l’approfondimento su novità e aumenti che riguardano l’Assegno Unico.
IMPORTI 2025
Come riportato da INPS nella Circolare n. 33 del 4 febbraio 2025, dal 1° Gennaio 2025, l’importo è minimo aumentato dello 0,8% in base al costo della vita, passando da 57,20 euro nel 2024 a circa 58,60 euro per figlio nel 2025.
Gli importi però, ricordiamolo, aumentano progressivamente al decrescere dell’ISEE. Variano, quindi, in base alla situazione familiare e reddituale. Per cui:
- l’importo minimo di 58,60 euro viene riconosciuto anche a chi non ha provveduto ad aggiornare il proprio ISEE (ma in questo caso viene erogato l’importo minimo AU) e oltre la soglia massima ISEE (45.595,02 euro);
- l’importo massimo erogabile nel 2025, come specificato dall’INPS nella Circolare n. 33 del 4 febbraio 2025 è 201,0 euro, ed destinato alle famiglie con un ISEE fino a 17.227,33 euro. L’importo minimo è invece 58,60 euro, riservato alle famiglie con ISEE compreso tra 45.250,48 e 45.365,31 euro (e o per chi non ha presentato l’ISEE).
Ecco alcuni esempi del valore dell’Assegno con relative soglie ISEE:
- con ISEE da 0 a 17.227,33 euro, l’assegno base è pari a 201 euro;
- con ISEE da 17.227,34 euro a 17.342,19 euro, l’assegno base è pari a 200,4 euro;
- con ISEE da 18.950,08 euro a 19.064,92 euro, l’assegno base è pari a 191,7 euro;
- con ISEE da 24.118,27 euro a 24.233,12 euro, l’assegno base è pari a 165,9 euro;
- con ISEE da 27.104,35 euro a 27.219,19 euro, l’assegno base è pari a 151,1 euro;
- con ISEE da 36.062,56 euro a 36.177,40 euro, l’assegno base è pari a 106,2 euro;
- con ISEE da 45.939,56 euro in poi, l’assegno base è pari a 57,5 euro.
Per conoscere la cifra specifica spettante in base al proprio reddito, mettiamo a vostra disposizione la nostra guida con la Tabella INPS aggiornata pubblicata il 4 Febbraio 2025.
MAGGIORAZIONI
Le maggiorazioni riconosciute sull’importo base dell’Assegno Unico nel 2025 sono state riportate nella Circolare numero 33 del 04-02-2025 dell’INPS e sono le seguenti:
- aumento annuale dell’importo all’inflazione pari a + 0,8%, come previsto dall’articolo 4, comma 11, del decreto legislativo n. 230/2021, ovvero ogni anno i valori dell’Assegno sono aggiornati in base all’aumento dei prezzi rivelato da ISTAT (che è dello 0,8% in più nel 2025 rispetto al 2024);
- maggiorazione del 50% per i nuclei con figli di età inferiore a un anno, per cui per ciascun figlio l’assegno calcolato in base all’ISEE è incrementato fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
- maggiorazione del 50% per i nuclei familiari con almeno tre figli e indicatore ISEE pari o inferiore a 45.939,56 euro per l’anno 2025). Nel dettaglio, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, l’importo dell’AUU calcolato sulla base delle soglie ISEE 2025 è incrementato nella misura del 50%;
- maggiorazione forfettaria di 150 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico;
- maggiorazione pari a 120,60 euro per figli di età minore o uguale a 21 e non autosufficienti;
- maggiorazione pari a 109,10 euro per figli di età minore o uguale a 21 con disabilità grave;
- maggiorazione pari a 97,70 euro per figli di età minore o uguale a 21 con disabilità grave;
- maggiorazione pari a 23,00 euro per i figli di madre di età inferiore ai 21 anni;
- il “bonus secondo percettore di reddito”, cui importo varia da 0,1 a 34,40 euro.
Gli importi specifici spettanti in base al proprio reddito, mettiamo a vostra disposizione la nostra guida con la Tabella INPS aggiornata pubblicata il 4 Febbraio 2025.
ASSEGNO UNICO FIGLI MAGGIORENNI
L’Assegno Unico per ciascun figlio maggiorenne a carico viene riconosciuto fino al compimento dei 21 anni, nei casi in cui il figlio si trovi in una delle seguenti condizioni:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale;
- frequenti un corso di laurea, infatti spesso di parla di “assegno unico universitari”;
- frequenti o sia iscritto a:
– licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
– percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
– percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
– Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
– corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.
Ricordiamo che non esiste un “assegno unico studenti over 21 anni”. L’unico caso di AUU senza limiti d’età riguarda i figli con disabilità, come vi spieghiamo in questa guida.
COME FUNZIONA L’ASSEGNO UNICO FIGLI
L’Assegno unico funziona mediante l’erogazione di un beneficio economico mensile alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. L’importo dell’assegno – rivalutato ogni anno in base all’inflazione – varia in base all’ISEE e al numero di figli, con maggiorazioni previste per situazioni particolari, come vi spieghiamo più avanti.
Le famiglie devono presentare la domanda attraverso il portale INPS, e l’importo viene accreditato mensilmente secondo uno specifico calendario, direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato in fase di richiesta. Ricordiamo anche che l’AUU:
- non concorre alla formazione del reddito complessivo;
- è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;
- non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.
Scopriamo insieme quali sono le fasce di ISEE in base alle quali viene calcolato il valore dell’AUU a cui ogni famiglia ha diritto.
PAGAMENTI ASSEGNO UNICO
Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda. Ricordiamo che il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:
- accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
– conto corrente bancario;
– conto corrente postale;
– carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
– libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
- consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;
- accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.
Viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. Per decidere le modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.
In questa guida trovate il calendario aggiornato dei pagamenti a partire da Gennaio 2025.
QUANDO DECADE L’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI
L’Assegno Unico per i figli decade in diverse situazioni. Ossia:
- quando il figlio compie 21 anni, salvo situazioni particolari come una disabilità certificata, come spieghiamo in questa guida;
- se il figlio maggiorenne non risulta più fiscalmente a carico;
- in caso di eventuali variazioni della composizione del nucleo familiare che non permettono più di soddisfare i requisiti per l’assegno.
Attraverso lo stessa pagina INPS con cui si è fatto richiesta si può procedere e verificare lo status della domanda AUU. Vengono segnalati anche i casi di blocco o anomalie/incompletezze, nonché i pagamenti, eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze. Tutte le informazioni su queste funzioni e come usarle sono contenute nel Messaggio INPS n.1962 del 9 Maggio 2022.
FAQ E ASSISTENZA PER L’ASSEGNO UNICO FIGLI
L’INPS ha pubblicato le domande e risposte frequenti – FAQ sull’assegno unico e universale per i figli, per rispondere a dubbi e problemi comuni. Potete leggerle in questa pagina, che viene periodicamente aggiornata.
In caso di dubbi o problemi è possibile chiamare il Contact Center INPS che è raggiungibile componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.
Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto Legislativo 21 Dicembre 2021, n. 230 (Pdf 124 Kb);
- Testo coordinato (Pdf 339 Kb) della Legge 3 luglio 2023, n. 85 (Pdf 133 Kb), ossia del Decreto Lavoro convertito in Legge approdato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023;
- Messaggio n.15 del 02-01-2024 (Pdf 86 Kb) – indicazioni 2024;
- Messaggio n. 572 del 08-02-2024 (Pdf 32 Kb) – tabelle INPS importi 2024 (Pdf 268 Kb);
- Messaggio n. 4253 del 13-12-2024 (Pdf 116 Kb).
INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:
- Maggiorazioni Assegno Unico figli previste per i beneficiari.
- Novità e aumenti AU nel 2025.
- Domanda Assegno Unico Figli, come fare.
- Assegno unico genitori separati e divorziati.
- Assegno unico figli maggiorenni.
- Aumenti assegno unico figli orfani di genitori.
- Aumenti assegno unico universale per disabili.
- Novità assegno unico e aumenti.
- Assegno unico per stranieri: requisiti di cittadinanza e soggiorno.
- FAQ Assegno Unico: le risposte dell’INPS alle domande frequenti.
- Simulatore Importo Assegno Unico INPS: cos’è, come funziona.
- Importo minimo assegno unico, a quanto ammonta e come evitarlo.
- Assegno unico decaduto, cosa fare in caso di avviso INPS.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di consultare l’elenco aggiornato dei bonus famiglia attivi. A vostra disposizione anche la guida sulla Dote famiglia 2025 e quella sul bonus nido potenziato già dallo scorso anno.
A proposito di famiglie, il testo della Legge di Bilancio 2025 contiene anche una misura chiamata “Carta per i nuovi nati” o “bonus nuove nascite”, come spieghiamo in questa guida. Inoltre, la soglia dei fringe benefits nel 2025 sarà di 2.000 euro per chi ha figli. Infine, dal 2025 arriva anche un aumento dell’indennità del congedo parentale per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti.
Per conoscere tutti gli aiuti per lavoratori e famiglie disponibili potete visitare questa pagina.
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Ciao, ho partorito il 27 di maggio, la domanda ho fatto il 22 di giugno.
La mia domanda sarebbe: i soldi mi appartengono dal 7mese di gravidanza fino ora, o solo per un mese prendero?
Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda deve essere presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito il codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di assegno verranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.
Scrivo questo commento per dirvi grazie, questa è la guida migliore che ho letto, sono riuscito a fare tutto seguendo le indicazioni. Questo sito è il migliore complimenti
ciao… ho una domanda.. puoi rispondere per favore.. mio figlio è nato il 16/08/2022 e fa domanda per l’assegno unico nel gennaio 2023 dopo più di 120 giorni dopo.. quindi posso ricevere l’assegno da sette mesi in gravidanza ..grazie
scusa ma non si capisce molto la tua domanda..
Buongiorno posso accreditare l’assegno unico sull’ Iban intestato a mia figlia maggiorene anche se il richiedente alla domanda sono io ?
Grazie
penso proprio di si, comuqnue se vuoi toglierti il dubbio puoi provare a chiamare il contact center INPS e porre la domanda a loro
Buongiorno, vorrei sottoporre un caso: una bimba è nata il 29/10/2022 e per svariate vicissitudini i genitori non hanno ancora richiesto l’assegno unico. Ci sono dei termini per la presentazione della domanda senza penalizzazioni? Grazie.
No, il punto è che non è retroattivo, quidni non avendolo fatto prima ha perso i mesi precedenti
BUONGIORNO. HO TRE FIGLI DI CUI UNO IN DATA 26.10 E’ DIVENTATO MAGGIORENNE ED AUTOMANTICAMENTE L’IMPORTO DELL’ASSEGNO UNICO E’ STATO DECURTATO. AI PRIMI DI NOVEMBRE HO COMPILATO LA DOMANDA INTEGRATIVA PER RIMETTERE IN GIOCO IL TERZO FIGLIO. LA DOMANDA E’ STATA ACCETTATA MA PER ORA NON HO ANCORA RICEVUTO BONIFICO DALL’INPS
COSA DEVO FARE?
GRAZIE
Ho ricevuto l’Assegno Unico per mio figlio fino al suo compimento in agosto dei 18 anni. Ora non arriva più anche se lui è ancora studente e non ha mai lavorato. Ho riprovato a fare la domanda all’INPS, ma risulta già inserita. Perché l’INPS non lo versa più ? Grazie
Probabilmente stanno ancora lavorando la pratica perchè visto che suo figlio ha compiuto 18 anni stanno esaminando i nuovi requisiti (frequenza di un corso di studi). Forse deve aspettare un altro po’ e dovrebbe ricevere tutti gli assegni con gli arretrati. Le consiglio comunque di chiamare il numero verde INPS.
Mio figlio ha 17 anni ha cominciato a lavorare come tirocinante , ho diritto
ancora all’assegnoo universale visto che è ancora minorenne ?
sì penso di sì perchè se riceve un rimborso spese non si tratterebbe di reddito da lavoro e rimarrebbe a tuo carico
Mio figlio ha percepito l’assegno unico fino al mese di giugno
A luglio ha lavorato come animatore turistico fino al 4 settembre
Adesso gli è arrivato un messaggio dall’Inps nel quale è scritto che la sua domanda di assegno unico è decaduta
Perche ? Forse per questi 2 mesi in cui ha lavorato?
Cosa posso fare?
Può rifare la domanda?
Grazie
Forse si, deve provare a chiamare il call center INPS, così guardano nel dettaglio la situazione personale e le sanno dire di preciso il motivo.
Buonasera, pongo un quesito.
Un figlio di anni 20, si sposa, cambia residenza e fa nucleo familiare con il coniuge, studia; puo’ richiedere l’assegno unico per se stesso direttamente all’inps?
No, se si sposa vuol dire che crea un nuovo nucleo familiare, quindi no. Però se non ha soldi per mantenersi può chiedere il reddito di cittadinanza, o valutare se sono disponibili altri sussidi
Buongiorno…vorrei fare una domanda ho tre figli e l’assegno unico mi è sta arrivando con i giorni diversi presempio all 1 luglio mi è arriva un asegno unico e 6 luglio un altra ….così funziona perché è la prima volta che lo prendo grazie
La cosa importante è che arrivi, i giorni del pagamento dipendono dall’INPS.
MIA FIGLIA COMPIRA’ 21 ANNI IL 10 LUGLIO, L’ASSEGNO MI SPETTERA’ X L’INTERO MESE?
DAL MESE DI AGOSTO POTRO’ CHIEDERE LE DETRAZIONI, VISTO CHE NON HANNO REDDITO?
Mio fratello è il mio amministratore di sostegno. Può richiedere l’assegno unico universale all’Inps? Se si, in che modo? Grazie
seguendo la procedura prevista dall’inps
Mio figlio ha 18anni non è a carico mio può fare la domanda per l’assegno unico? Perché non riusciamo a capire ?
Mia figlia compirà 21anni il 23/10/22, devo provvedere io alla sospensione dell’assegno unico figli?
Sino a febbraio percepivo l’assegno nucleo familiare comprensivo dell’importo per invalidità di mia moglie, ora non vedo la possibilità di continuare in questa direzione perché non prevista in sede di domanda.