Assegno unico figli 2023: come funziona, a chi spetta, domanda

La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico universale figli

L’assegno unico figli 2023 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 189,20 euro a 54,05 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2023.

Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 91,9 euro a 27 euro nel 2023. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte nel 2023, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico 2023, comprensiva del calendario pagamenti INPS.

COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2023

L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.

È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.

Introdotto dal Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 da gennaio 2022, le prime somme sono state erogate da marzo dello stesso anno. Nel 2024, per chi ha già fatto domanda nel 2023, non è necessario fare una nuova domanda ma l’erogazione continua normalmente.

Come vi spieghiamo in questo articolo, con la Legge di Bilancio 2023 dal 1° gennaio 2023 ci sono state inoltre novità in termini di aumenti del contributo per alcune categorie di famiglie. Altri aumenti sono arrivati con il Decreto lavoro convertito in Legge e, stando al pacchetto famiglia e alle anticipazioni della Manovra 2024, ne arriveranno altre dal 1° gennaio del prossimo anno.

Ma andiamo per gradi e vediamo a chi spetta l’assegno unico figli 2023, l’importo e ogni altra cosa utile da sapere.

A CHI SPETTA

L’assegno unico figli spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare spetta alle famiglie:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:
    1) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea, ovvero frequenti o sia iscritto a:
    – licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
    – percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
    – percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
    – Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
    – corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento;


    2) svolga un tirocinio oppure un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;


    3) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;


    4) svolga il servizio civile universale;


  • per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di età.

REQUISITI CITTADINANZA E RESIDENZA

Chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, ovvero essere:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia;

  • residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

COME PRESENTARE DOMANDA ASSEGNO UNICO FIGLI 2023

Come fare domanda per l’assegno unico figli? Come chiarito nella Circolare INPS n° 132 del 15-12-2022 l’istanza può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • in autonomia sul portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

Nel Messaggio n.2856 del 01-08-2023 sono poi stati spiegati i criteri gestione della domanda per l’AUU in caso di attestazioni ISEE recanti omissioni o difformità.

L’INPS ha inoltre realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:

YouTube video player

QUANDO PRESENTARE DOMANDA E SCADENZA

La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

Non è indispensabile presentare subito la domanda a gennaio, è possibile farlo anche nei mesi successivi, bisogna però tenere conto delle finestre temporali previste per la presentazione della DSU per l’aggiornamento dell’ISEE come spiegato in questo approfondimento.

Chi ha già presentato domanda e sta già ricevendo l’assegno continua a farlo, ma con l’importo minimo fino a marzo dell’anno in corso, a meno che non presenti una nuova DSU. Per quantificare l’assegno in base all’ISEE, è necessario rinnovare la DSU annualmente.

La domanda va presentata:

  • una volta e deve elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno, con la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno;

  • l’AUU per i nuovi nati inizia dal 7° mese di gravidanza, richiedendo la presentazione della domanda dopo la nascita e l’assegnazione del codice fiscale al neonato. Gli arretrati saranno corrisposti a partire dal 7° mese di gravidanza con la prima mensilità di assegno.

VERIFICA DOMANDA E MODIFICA

L’INPS ha previsto alcune funzionalità specifiche relative alla procedura online assegno unico e universale per i figli a carico. Attraverso lo stessa pagina con cui si è fatto richiesta, infatti, si può verificare se la domanda è bloccata a causa di anomalie/incompletezze e visualizzare i pagamenti, eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze. Tutte le informazioni su queste funzioni e come usarle sono contenute nel Messaggio INPS n.1962 del 9 maggio 2022.

IMPORTO ASSEGNO UNICO FIGLI

L’importo dell’Assegno Unico figli è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico.

Nel dettaglio:

  • per ciascun figlio minorenne, l’importo va da 189,20 euro a 54,05 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta nella misura piena di 189,20 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 69,7 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 54,1 euro;

  • per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni, l’importo va da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta in misura piena di 91,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 34,6 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 27 euro.

Per saperne di più su calcolo e aggiornamento ISEE assegno unico 2023 mettiamo a vostra disposizione la nostra guida. Se volete altri dettagli con riguardo all’assegno unico in presenza di figli maggiorenni vi consigliamo di leggere l’approfondimento specifico.

Ricordiamo che l’AUU:

  • non concorre alla formazione del reddito complessivo;

  • è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;

  • non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.

MAGGIORAZIONI DELL’IMPORTO

Sono previste delle maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico per i figli per alcuni casi specifici. In particolare, sono previsti incrementi del contributo economico per:

  • famiglie con più di 2 figli;


  • età inferiore a 21 anni della madre;


  • famiglie con ISEE fino a 25.000 euro (fino al 2024).

Se vi riconoscete in una di queste condizioni, per conoscere quali sono e come funzionano gli aumenti vi invitiamo a leggere l’approfondimento che spiega tutte le maggiorazioni previste per l’Assegno Unico Figli aggiornato alle novità normative 2023.

Vale la pena fare una precisazione su un argomento che a molti lettori risulta poco chiaro. Vi invitiamo a leggere anche l’approfondimento sulla maggiorazione AUU per genitori vedovi introdotta dal Decreto lavoro convertito in Legge.

AUMENTI ASSEGNO UNICO DAL 2023

L’importo erogato a titolo di assegno unico universale a partire dal 2023 è stato incrementato, per il primo anno di vita dei figli e per i figli fino a 3 anni di età, in presenza di redditi ISEE fino a 40.000 euro per i nuclei con tre o più figli. Si tratta delle maggiorazioni previste nella misura del:

  •  50% nel primo anno di vita del figlio;

  •  50% per le famiglie con almeno 3 figli e valori ISEE fino a 40.000 euro, per i soggetti da 1 a 3 anni compiuti.

La novità in vigore dal 1° gennaio 2023 determina un aumento, per ciascun minore, fino a 1 anno di vita, degli importi spettanti che vanno, sulla base degli importi 2022, da 87,5 euro al mese nel caso di ISEE inferiori a 15 mila euro (50% x 175) a 25 euro al mese (50%x 50) nel caso di ISEE uguali o superiori a 40.000 euro. Questo incremento, ribadiamolo, viene riconosciuto fino ai 3 anni compiuti, ma solo a partire dal terzo figlio in poi e per valori ISEE fino a 40.000 euro:

  • per ciascun figlio di età inferiore a 1 anno;

  • per ciascun figlio di età compresa tra 1 e 3 anni, per le famiglie con almeno 3 figli.

Infine, come definito dal Decreto lavoro convertito in Legge, ha stabilito in maniera strutturale la maggiorazione di 30 euro dell’Assegno unico universale figli, non solo per i figli con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, ma anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore come vi illustriamo in questo focus. Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida dove spieghiamo dettagliatamente tutte le novità su aumenti Assegno Unico.

ESEMPI CALCOLO IMPORTO DELL’ASSEGNO UNICO

Tenendo conto delle tabelle Assegno Unico 2023 (testo Ddl), gli importi cambiano in base all’ISEE di anno in anno. Come? Ecco alcuni esempi con relative soglie ISEE per capire le differenze con i dati aggiornati al 2023:

  • con ISEE da 0 a 16.215 euro, l’assegno base è pari a 189,20 euro (175 euro per ISEE fino a 15.000 euro nel 2022);

  • con ISEE da 19.458 a 19.566 euro, l’assegno base è pari a 172,42 euro (159,50 euro per ISEE da 18.000 a 18.100 euro nel 2022);

  • con ISEE da 21.620 a 21.728 euro, l’assegno base è pari a 161,61 euro (149,50 euro per ISEE da 20.000 a 20.100 euro);

  • con ISEE da 25.944 a 26.052 euro, l’assegno base è pari a 139,99 euro (129,50 euro per ISEE da 24.000 a 24.100 euro);

  • con ISEE da 37.835 a 37.943 euro, l’assegno base è pari a 80,53 euro (74,50 euro per ISEE da 35.000 a 35.100 euro);

  • con ISEE da 39.997 a 40.105 euro, l’assegno base è pari a 69,72 euro (64,50 euro per ISEE da 37.000 a 37.100 euro);

  • con ISEE da 43.240 euro, l’assegno base è pari a 54,05 euro (50 euro con ISEE oltre i 40.000 euro).

PAGAMENTI ASSEGNO UNICO

Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Per quanto attiene la decorrenza della prestazione (ossia il momento a partire dal quale si riceve l’assegno) si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno del 2023 – l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. A chiarire la decorrenza dell’AUU per il 2023 è la Circolare INPS n° 132 del 15-12-2022.

L’INPS, in questa nota stampa del 10 luglio 2023, ha annunciato quali sono le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre 2023. Eccole:

  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Inoltre l’INPS chiarisce che il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Poi:

  • nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito;

  • i beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

COME VIENE EROGATO L’IMPORTO

Il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:

  • accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
    – conto corrente bancario;
    – conto corrente postale;
    – carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
    – libretto di risparmio dotato di codice IBAN;

  • consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;

  • accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.

L’assegno inoltre, viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda.

Per decidere le modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.

ASSEGNO UNICO TABELLE ISEE

Per avere maggiori dettagli ed esempi sugli importi dell’assegno unico, si consiglia di consultare le tabelle allegate al testo del Decreto Assegno Unico, ovvero il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230.

Nello specifico, come confermato Circolare INPS n. 41 del 2023 e nell’allegata tabella (Pdf 244 Kb) si specificano quali sono le quote dell’assegno unico figli minori, maggiorenni fino a 21 anni e calcolando poi le maggiorazioni.

Per approfondire come funziona calcolo e aggiornamento ISEE assegno unico 2023 mettiamo a vostra disposizione la nostra guida su Assegno Unico e ISEE 2023.

Ricordiamo che gli importi dell’assegno e le relative soglie ISEE vengono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Con riguardo all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.

Vi invitiamo a leggere l’interessante approfondimento sui Dati Assegno Unico 2023, sempre aggiornati.

SIMULAZIONE ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

È disponibile sul sito dell’INPS anche il simulatore dell’Assegno unico e universale su cui vi consigliamo di leggere questo approfondimento dove è disponibile il link per accedere direttamente al simulatore e la guida all’utilizzo.

Il servizio permette agli interessati di simulare l’importo mensile della nuova prestazione di sostegno per i figli a carico. Il servizio è accessibile liberamente, senza credenziali di accesso, ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso.

COSA FARE IN CASO DI ISEE CON OMISSIONI O DIFFORMITÀ

L’INPS nel Messaggio n.2856 del 01-08-2023 ha spiegato che, poiché la domanda di Assegno unico e universale viene istruita e liquidata dall’Istituto sulla base dell’attestazione ISEE, se questo presenta omissioni o difformità (ovvero in caso di cosiddetto ISEE difforme), relativamente ai dati del patrimonio mobiliare o ai dati reddituali dichiarati, è possibile avvalersi dell’attestazione relativa alla dichiarazione recante le omissioni o le difformità.

L’INPS, di fatto, ha chiarito come l’utente può regolarizzare la propria situazione attraverso una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità o rivolgendosi a un CAF o alla Struttura INPS territorialmente competente. Tutti i dettagli sono comunque contenuti nel Messaggio n.2856 del 01-08-2023. 

Per la quantificazione dell’Assegno permane, per tutti i beneficiari, l’onere di procedere alla presentazione della nuova DSU per l’anno 2023. In assenza di una nuova DSU, correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

I dati ISEE non inseriti in prima istanza verranno automaticamente aggiornati dall’INPS sulla base delle certificazioni acquisite dagli utenti tramite Caf o Agenzia delle entrate e le somme relative degli assegni saranno automaticamente adeguate.

Nel caso di nuove nascite, la modifica alla composizione del nucleo familiare deve essere comunicata con apposita procedura telematica all’INPS o presso patronati entro 120 giorni dalla nascita del nuovo figlio, e il pagamento dell’assegno avverrà a partire dal settimo mese di gravidanza.

ISEE NON OBBLIGATORIO PER PRESENTARE LA DOMANDA

L’importo dell’assegno unico è determinato secondo il valore ISEE che, quindi serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.

In tale caso, occorre distinguere le sottoelencate ipotesi:

  • ISEE presentato entro il 30 giugno: la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;

  • con ISEE presentato dal 1° luglio: la prestazione viene calcolata sulla base del valore dell’indicatore al momento della presentazione dell’ISEE;

  • assenza di ISEE oppure ISEE pari o superiore a 40.000 euro: la prestazione spettante viene calcolata con l’importo minimo previsto dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 230/2021 (50 euro per i figli minori e 25 euro per i maggiorenni).

CHI PUÓ PRESENTARE DOMANDA

La domanda di assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.

Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato. I figli maggiorenni possono presentare la domanda in sostituzione dei genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante.

Per maggiori dettagli sull’assegno unico e alla differenza tra affidamento esclusivo o condiviso nel caso di genitori divorziati o separati vi invitiamo a leggere l’articolo di approfondimento.

ASSEGNO UNICO E REDDITO CITTADINANZA, NOVITÀ E COMPATIBILITÀ

I nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza l’assegno unico per i figli viene corrisposto d’ufficio dall’INPS (ovvero in automatico, senza fare domanda). Il Governo ha poi stabilito che in tal caso, il beneficio complessivo si determina sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare, calcolata sulla base della scala di equivalenza.

Per approfondimenti vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove spieghiamo come funziona l’assegno unico per i percettori del Reddito di Cittadinanza e cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE.

Attenzione, il Reddito di Cittadinanza non verrà più corrisposto a partire dal 2024, inoltre già nel 2023 diverse famiglie non riceveranno più il Rdc. Chi perde il Reddito di Cittadinanza nel 2023 e vuole continuare a percepire l’Assegno Unico figli nel 2023 e anche nel 2024 deve presentare una nuova domanda, poiché l’erogazione del sostegno non avverrà più in automatico.

ASSEGNO UNICO E ASSEGNO DI INCLUSIONE 2024, COMPATIBILITÀ

Anche nel 2024 con l’arrivo dell’Assegno di Inclusione vi sarà l’obbligo di presentare domanda per poter ottenere l’Assegno Unico figli. La buona notizia è che le due misure sono compatibili.

Sottolineiamo che i percettori di Reddito di cittadinanza fino a dicembre e Assegno di Inclusione, nonché i beneficiari di Supporto per la Formazione e il Lavoro in alcuni casi non riceveranno più in automatico l’importo dell’assegno unico figli, per cui dovranno presentare nuova domanda secondo le regole che vi abbiamo illustrato nella nostra guida.

ASSEGNO UNICO FIGLI DISABILI

La legge prevede il riconoscimento a tutti i figli a carico con disabilità, indipendentemente dall’età, dell’importo base dell’AUU previsto per i figli minorenni, ovvero 175 euro mensili a figlio. Tale importo spetta:

  • con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, in misura piena;

  • con ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro;

  • con ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.

Confermata dal 1° gennaio 2023, l’equiparazione della maggiorazione dell’importo base tra figli minorenni e figli maggiorenni sotto 21 anni. Tale maggiorazione viene calcolata sulla base della condizione di disabilità ed è pari a:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;

  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;

  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.

Per ogni dettaglio sulle particolarità relative all’Assegno unico per i figli disabili vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato aggiornato in base alle novità 2023 e la nostra guida agli aumenti riconosciuti.

FAQ ASSEGNO UNICO FIGLI

L’INPS ha pubblicato le domande e risposte frequenti – FAQ sull’assegno unico e universale per i figli, per rispondere a dubbi e problemi comuni. Potete leggerle in questa pagina, che viene periodicamente aggiornata.

COSA SOSTITUISCE L’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

Con l’arrivo dell’assegno unico ai figli ha abrogato una serie di altre misure di sostegno alla natalità. Ad esempio:





  • detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni, ma restano le altre per i figli dopo i 21 anni, come vi spieghiamo in questo focus.

COSA FARE IN CASO DI DUBBI O PROBLEMI

In caso di dubbi o problemi è possibile chiamare il Contact Center INPS che è raggiungibile componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI, TESTO DEL DECRETO

Aggiorneremo nel tempo questa guida con le nuove disposizioni ed eventuali approfondimenti utili. Ogni giorno aiutiamo gratuitamente milioni di lavoratori e famiglie.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo inoltre la lettura del nostro articolo che analizza la proposta al vaglio del Governo di introdurre nuove maggiorazioni assegno unico in caso di secondo figlio.

Mettiamo a vostra disposizione anche le nostre guide al congedo di paternità alternativo e vi consigliamo anche la lettura del nostro articolo sul bonus secondo figlio e la proposta al vaglio dell’Esecutivo.

Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove spieghiamo cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE e quella sull’ISEE precompilato.

Per conoscere tutti gli aiuti, agevolazioni e bonus per lavoratori e famiglie è possibile visitare questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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98 Commenti

Scrivi un commento
  1. Ciao, ho partorito il 27 di maggio, la domanda ho fatto il 22 di giugno.
    La mia domanda sarebbe: i soldi mi appartengono dal 7mese di gravidanza fino ora, o solo per un mese prendero?

    • Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda deve essere presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito il codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di assegno verranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

  2. Scrivo questo commento per dirvi grazie, questa è la guida migliore che ho letto, sono riuscito a fare tutto seguendo le indicazioni. Questo sito è il migliore complimenti

  3. ciao… ho una domanda.. puoi rispondere per favore.. mio figlio è nato il 16/08/2022 e fa domanda per l’assegno unico nel gennaio 2023 dopo più di 120 giorni dopo.. quindi posso ricevere l’assegno da sette mesi in gravidanza ..grazie

  4. Buongiorno posso accreditare l’assegno unico sull’ Iban intestato a mia figlia maggiorene anche se il richiedente alla domanda sono io ?
    Grazie

    • penso proprio di si, comuqnue se vuoi toglierti il dubbio puoi provare a chiamare il contact center INPS e porre la domanda a loro

  5. Buongiorno, vorrei sottoporre un caso: una bimba è nata il 29/10/2022 e per svariate vicissitudini i genitori non hanno ancora richiesto l’assegno unico. Ci sono dei termini per la presentazione della domanda senza penalizzazioni? Grazie.

  6. BUONGIORNO. HO TRE FIGLI DI CUI UNO IN DATA 26.10 E’ DIVENTATO MAGGIORENNE ED AUTOMANTICAMENTE L’IMPORTO DELL’ASSEGNO UNICO E’ STATO DECURTATO. AI PRIMI DI NOVEMBRE HO COMPILATO LA DOMANDA INTEGRATIVA PER RIMETTERE IN GIOCO IL TERZO FIGLIO. LA DOMANDA E’ STATA ACCETTATA MA PER ORA NON HO ANCORA RICEVUTO BONIFICO DALL’INPS
    COSA DEVO FARE?
    GRAZIE

  7. Ho ricevuto l’Assegno Unico per mio figlio fino al suo compimento in agosto dei 18 anni. Ora non arriva più anche se lui è ancora studente e non ha mai lavorato. Ho riprovato a fare la domanda all’INPS, ma risulta già inserita. Perché l’INPS non lo versa più ? Grazie

    • Probabilmente stanno ancora lavorando la pratica perchè visto che suo figlio ha compiuto 18 anni stanno esaminando i nuovi requisiti (frequenza di un corso di studi). Forse deve aspettare un altro po’ e dovrebbe ricevere tutti gli assegni con gli arretrati. Le consiglio comunque di chiamare il numero verde INPS.

  8. Mio figlio ha 17 anni ha cominciato a lavorare come tirocinante , ho diritto
    ancora all’assegnoo universale visto che è ancora minorenne ?

  9. Mio figlio ha percepito l’assegno unico fino al mese di giugno
    A luglio ha lavorato come animatore turistico fino al 4 settembre
    Adesso gli è arrivato un messaggio dall’Inps nel quale è scritto che la sua domanda di assegno unico è decaduta
    Perche ? Forse per questi 2 mesi in cui ha lavorato?
    Cosa posso fare?
    Può rifare la domanda?
    Grazie

    • Forse si, deve provare a chiamare il call center INPS, così guardano nel dettaglio la situazione personale e le sanno dire di preciso il motivo.

  10. Buonasera, pongo un quesito.
    Un figlio di anni 20, si sposa, cambia residenza e fa nucleo familiare con il coniuge, studia; puo’ richiedere l’assegno unico per se stesso direttamente all’inps?

    • No, se si sposa vuol dire che crea un nuovo nucleo familiare, quindi no. Però se non ha soldi per mantenersi può chiedere il reddito di cittadinanza, o valutare se sono disponibili altri sussidi

  11. Buongiorno…vorrei fare una domanda ho tre figli e l’assegno unico mi è sta arrivando con i giorni diversi presempio all 1 luglio mi è arriva un asegno unico e 6 luglio un altra ….così funziona perché è la prima volta che lo prendo grazie

  12. MIA FIGLIA COMPIRA’ 21 ANNI IL 10 LUGLIO, L’ASSEGNO MI SPETTERA’ X L’INTERO MESE?
    DAL MESE DI AGOSTO POTRO’ CHIEDERE LE DETRAZIONI, VISTO CHE NON HANNO REDDITO?

  13. Mio fratello è il mio amministratore di sostegno. Può richiedere l’assegno unico universale all’Inps? Se si, in che modo? Grazie

  14. Mio figlio ha 18anni non è a carico mio può fare la domanda per l’assegno unico? Perché non riusciamo a capire ?

  15. Sino a febbraio percepivo l’assegno nucleo familiare comprensivo dell’importo per invalidità di mia moglie, ora non vedo la possibilità di continuare in questa direzione perché non prevista in sede di domanda.

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