L’assegno maternità erogato dal Comune è un sostegno economico per le madri riconosciuto anche nel 2025 su domanda nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo.
Questa prestazione assistenziale può essere richiesta da cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno, che abbiano un ISEE basso e non bisogna confonderla con l’assegno statale di maternità per le madri disoccupate.
In questa guida dettagliata vi spieghiamo come funziona l’assegno di maternità nel 2025 erogato dal Comune, a chi spetta, come richiederlo e quali sono gli importi.
Indice:
COS’È L’ASSEGNO DI MATERNITÀ DEL COMUNE
L’assegno di maternità del Comune anche detto “assegno di base“, è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall’INPS. Il sussidio è rivolto a chi ha un ISEE basso, cui limite è ricalcolato ogni anno in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
L’assegno può essere richiesto in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo di un bambino e spetta alle cittadine italiane, europee e extracomunitarie che non versano una contribuzione sufficiente per ottenere la maternità ordinaria (es. maternità obbligatoria dipendenti, maternità autonomi o iscritti alla gestione Separata). Si distingue dall’assegno di maternità dello Stato che viene concesso dall’INPS e spetta invece per lavori atipici e discontinui.
COSA SPETTA
Ai beneficiari dell’assegno di maternità dei Comuni spetta una prestazione assistenziale che va a sostituire il congedo di maternità quando le beneficiarie non hanno una copertura previdenziale obbligatoria. L’importo dell’assegno è pari 407,40 euro al mese nel 2025. Quindi, l’importo totale previsto, senza riduzioni, come stabilito da INPS nella Circolare n. 45 del 19-02-2025, è di 2.037,00 euro.
L’importo è stato aggiornato tenendo conto della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, da applicarsi per l’anno 2025, pari a +0,8% nel 2024 e comunicato dall’Istituto il 16 Gennaio. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere questa guida.
QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE L’ASSEGNO DI MATERNITÀ DEI COMUNI
L’assegno di maternità del Comune viene riconosciuto alle madri, ma anche ai padri nel caso di morte della madre o di abbandono del minore, se in possesso di specifici requisiti. In particolare, l’assegno di base, spetta a chi è residente in un Comune italiano ed è:
- cittadino italiano;
- cittadino comunitario;
- cittadino extracomunitario in possesso di titolo di soggiorno. Per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza.
Inoltre, i richiedenti l’assegno comunale di maternità devono dimostrare di possedere al momento della domanda anche i seguenti requisiti:
- non avere alcuna copertura previdenziale;
- non essere già beneficiari di altro assegno di maternità INPS ai sensi della Legge 23 dicembre 1999, n. 488;
- rispettare determinati limiti ISEE indicati dall’INPS.
Come stabilito dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con la nota pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 4 Febbraio 2025, il valore massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE 2025) per avere diritto all’assegno di maternità dei Comuni quest’anno è di 20.382,90 euro annui. Superato tale limite le famiglia non hanno diritto alla prestazione.
L’ISEE di riferimento è stato aggiornato tenendo conto della variazione dell’indice ISTAT, come spieghiamo in questa guida.
QUANTO DURA
L’assegno di maternità dei comuni in Italia ha una durata massima di 5 mesi, che coincidono con i mesi di astensione obbligatoria dal lavoro. I 5 mesi possono essere così suddivisi:
- 2 mesi prima del parto;
- 3 mesi dopo il parto, durante i quali l’assegno continua ad essere erogato.
È importante sottolineare che l’assegno può essere richiesto anche nel caso di adozione o affidamento preadottivo, per un periodo di 5 mesi che decorrono dalla data dell’ingresso del bambino in famiglia.
COME RICHIEDERE L’ASSEGNO DI MATERNITÀ AL COMUNE
Per ricevere il pagamento dell’assegno di maternità dei Comuni, bisogna presentare una domanda all’ufficio del protocollo o all’ufficio preposto del Municipio di residenza. Vi è una finestra temporale di 6 mesi, che iniziano a intercorrere a partire dalla nascita del figlio. Salvo integrazioni specifiche del Comune, alla domanda bisogna allegare:
- DID, la dichiarazione di disponibilità al lavoro, dove la mamma risulta disoccupata o inoccupata;
- certificato di nascita del Comune di residenza del bambino;
- modello ISEE in corso di validità con dichiarazione DSU, attestazione ISEE e prospetto calcolo maternità;
- documento d’identità della mamma richiedente, non scaduto ed il permesso di soggiorno CE di lungo periodo, se cittadino extracomunitario;
- attestazione della Banca o delle Poste Italiane contenente il codice IBAN, dove accreditare l’importo dell’assegno.
QUANDO SI PUÒ RICHIEDERE
L’assegno base dei Comuni si può richiedere presso gli uffici preposti del Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dalla data di ingresso del minore in famiglia in caso di adozione. Il minore non può comunque avere più di 6 anni.
DOPO QUANTO ARRIVA
I tempi di pagamento dell’assegno di maternità del Comune sono abbastanza lunghi. Nella maggior parte dei casi, per ricevere il pagamento, possono passare dai 60 ai 120 giorni dalla data della domanda.
Ad elaborare i dati del richiedente sono gli uffici Comunali. Per controllare lo stato di avanzamento della pratica, è possibile recarsi sul servizio online dell’INPS “fascicolo previdenziale del cittadino” ed inserire il codice fiscale del richiedente. Per accedere serve autenticarsi con una di queste tre modalità:
Per verificare lo stato di pagamento poi basterà andare nella sezione “prestazioni e pagamenti”, in corrispondenza della categoria “prestazioni sociali”. Nella sezione prestazioni in pagamento, si potrà visualizzare l’importo pagato dell’assegno di maternità e la data di pagamento.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 51 (Pdf 380 Kb) – Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno maternità e paternità;
- Nota pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 4 Febbraio 2025;
- Circolare n. 45 del 19-02-2025 (Pdf 116 Kb).
ALTRI APPROFONDIMENTI E GUIDE UTILI SU MATERNITÀ E PATERNITÀ
Vi segnaliamo anche i seguenti approfondimenti:
- la guida sulla maternità obbligatoria;
- la guida al congedo parentale:
- la guida sull’assegno di maternità dello Stato.
Da leggere poi la guida all’importo dell’assegno di maternità dei Comuni nel 2025 e quella sulla soglia ISEE, disponibile in questa pagina. Vi consigliamo anche di leggere la guida sull’assegno unico e universale figli, quella sulla Carta Nuovi Nati da 1000 Euro 2025 e quella su Dote famiglia nel 2025.
Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete invece visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.
Continuate a seguirci e iscrivetevi gratuitamente alla nostra newsletter, al canale Whatsapp e al nostro canale Telegram per restare aggiornati.
Se volete restare sempre aggiornati, seguite anche la nostra pagina Facebook per non perdere le novità più interessanti, nonché il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.
Seguiteci anche su Google News cliccando su “segui” dove c’è la stellina.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".
Io vorrei capire perché devono contare il nucleo familiare e l’ISEE dei miei genitori se anche vivo con loro non significa che mi sostentano e inoltre io faccio la dichiarazione dei redditi a parte mica con loro
Io sto combattendo da 4 messi per fare la domanda per l’assegno di maternità per mamme disoccupate,ma non me la fa nessuno che dicono che non sono associati
Hai risolto poi? a me hanno detto che non è previsto alcun contribuito comunale per le mamme che non hanno versato contributi previdenziali da quando c’è l’assegno unico…
Anche a me… oggi mio figlio ha 4 mesi… è da 3 mesi che sono in ballo… ho il terrore di perdere questo assegno…
Vorrei sapere se è normale aspetare così tanto
Io o fatto la domanda tra febbraio e marzo 2022 quando mi vengono ?