L’assegno unico e universale per i figli ha un importo variabile in base alla composizione del nucleo familiare e al suo valore ISEE e prevede delle maggiorazioni in alcuni casi.
In sostanza, per alcune famiglie, è previsto un incremento del contributo economico, che può dipendere dal numero dei figli a carico, dalla presenza di figli con disabilità o da altri fattori legati alla situazione reddituale o all’età dei genitori. Tali maggiorazioni hanno subito delle modifiche con la Legge di Bilancio 2023 e con il Decreto lavoro 2023.
In questa guida utile vi spieghiamo in modo semplice e chiaro quando è prevista la maggiorazione dell’assegno unico figli, a chi spetta e come si calcola.
MAGGIORAZIONI ASSEGNO UNICO PER I FIGLI 2023
Le maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico e universale per i figli previste dalla normativa in vigore sono numerose e sono state oggetto di modifiche dall’istituzione della misura a oggi. Le ultime revisioni in ordine di tempo, sono quelle previste dalla Legge di Bilancio 2023 e dal Decreto lavoro 2023. Vediamole nel dettaglio.
MAGGIORAZIONI AUU CON IL DECRETO LAVORO 2023
Arrivano con il Decreto lavoro 2023 i nuovi aumenti per l’assegno unico universale figli. Il testo prevede una maggiorazione massima dell’AUU di 30 euro per i minori che appartengono a nuclei con un ISEE fino a 15.000 euro, in cui, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l’altro risulta deceduto. L’aumento vale per un massimo di 5 anni dall’evento. L’importo scala per gli ISEE più alti. Se volete avere maggiori dettagli sui nuovi aumenti previsti per l’Assegno unico universale arrivati con il Decreto Lavoro, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.
MAGGIORAZIONI AUU CON LEGGE DI BILANCIO 2023
La Manovra 2023 ha messo in campo, dal 1° gennaio 2023 e per tre anni successivi, aumenti del 50% in favore delle famiglie numerose, oltre ad una maggiorazione del 50% durante il 1° anno di vita del bambino.
Inoltre, la Finanziaria ha reso strutturale anche l’aumento dell’Assegno Unico per i figli disabili. Il tutto grazie ad uno stanziamento complessivo di circa 610 milioni di euro. Vediamo insieme quali sono le maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico e universale per i figli per il 2023.
1) MAGGIORAZIONE PER FAMIGLIE CON PIÙ DI 2 FIGLI
Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione modificata dalla Legge di Bilancio 2023. Per le famiglie numerose un aumento del sussidio da 85 euro a 15 euro al mese. Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 15 euro.
Con la Manovra 2023, inoltre, il Parlamento ha previsto una nuova maggiorazione del 50% dell’importo AUU per famiglie numerose che verrà riconosciuta per un periodo di 3 anni dalla nascita del figlio successivo al 2°. Prendendo come punto di partenza l’importo base, la maggiorazione sarà pari a 87,5 euro in più per le famiglie numerose. Secondo quanto disposto, tale incremento viene riconosciuto fino ai 3 anni compiuti, ma solo a partire dal 3° figlio in poi e soltanto per valori ISEE fino a 40.000 euro.
2) MAGGIORAZIONI ASSEGNO UNICO PER FIGLI DISABILI
La Legge di Bilancio 2023 ha reso anche strutturale la maggiorazione definita dal Decreto Semplificazioni. Come già vi spieghiamo in questa guida, a decorrere dal 1° gennaio 2023 diventa strutturale il riconoscimento a tutti i figli a carico con disabilità, indipendentemente dall’età, dell’importo base dell’AUU previsto per i figli minorenni, ovvero 175 euro mensili a figlio. Tale importo spetta:
- con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, in misura piena;
- con ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro;
- con ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.
Confermata dal 1° gennaio 2023, l’equiparazione della maggiorazione dell’importo base tra figli minorenni e figli maggiorenni sotto 21 anni. Tale maggiorazione viene calcolata sulla base della condizione di disabilità ed è pari a:
- 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
- 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
- 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Infine, nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, confermata anche la maggiorazione extra in via strutturale dal 1° gennaio 2023 e fino al 2026. In pratica, per le famiglie con figli disabili e ISEE fino a 25.000 euro questa maggiorazione extra, prima valida per il solo 2022 e dal 2023 resa strutturale, ammonta a 120 euro mensili. Tale incremento si va a sommare agli importi base aumentati e alle nuove maggiorazioni come sopra descritte.
3) MAGGIORAZIONI PER CHI HA ALMENO 4 FIGLI
La Legge di Bilancio 2023 ha elevato da 100 a 150 euro mensili la maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale figli, prevista per i nuclei familiari con 4 o più figli a carico. L’aumento è partito dal 1° gennaio 2023 e, per il riconoscimento di tale maggiorazione, i 4 figli devono essere a carico del richiedente nucleo familiare, a prescindere dalla loro età anagrafica.
4) MAGGIORAZIONE MADRI CON MENO DI 21 ANNI
Per le madri con meno di 21 anni è prevista una maggiorazione dell’importo dell’assegno unico pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.
5) MAGGIORAZIONI GENITORI ENTRAMBI LAVORATORI DIPENDENTI
Se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, l’assegno unico è incrementato di 30 euro al mese per ciascun figlio minorenne. Questa quota spetta in misura piena con un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori la somma si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Come vi spieghiamo in questo approfondimento e come ha chiarito l’INPS nel Messaggio numero 724 del 17-02-2023, la maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori non può essere richiesta laddove la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore. Ciò, in quanto, la finalità del bonus è incentivare l’occupazione dei genitori che fanno parte del medesimo nucleo familiare.
Nel Messaggio numero 724 del 17-02-2023 l’INPS ha anche specificato che il decesso del genitore lavoratore nel corso dell’annualità di fruizione dell’assegno non comporta la perdita del bonus da 30 euro sino alla conclusione dell’annualità della prestazione stessa. Tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili, l’INPS in tali casi eroga d’ufficio il bonus per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’AUU. L’erogazione avviene in automatico, non è previsto alcun adempimento ulteriore per gli utenti interessati. Pertanto, per le domande di assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione di 30 euro è applicata fino al mese di febbraio 2023 e cessa di essere erogata a decorrere dalla rata di assegno – qualora spettante – per la mensilità di marzo 2023.
6) MAGGIORAZIONE NUOVI NATI DAL 2023
Per l’Assegno Unico Universale figli 2023, la Legge di Bilancio ha previsto una maggiorazione del 50% sull’importo erogato nei primi 12 mesi di vita del figlio. Per sostenere le spese che le famiglie devono affrontare con la nascita, il Parlamento ha incrementato la base dell’assegno unico di altri 87,50 euro (+50%). Il calcolo, come emerge dalla Manovra 2023, sarà fatto proprio dalla base di partenza media dell’assegno, pari a 175 euro al mese. L’importo aumentato dovrà essere, perciò, pari a 262,50 euro mensili per i primi 12 mesi, al netto delle altre maggiorazioni.
MAGGIORAZIONE PER I PRIMI TRE ANNI, FINO AL 2025
Per consentire la graduale transizione alle nuove misure a sostegno dei figli a carico e di garantire il rispetto del principio di progressività, per i primi tre anni di applicazione dell’assegno unico è istituita una maggiorazione di natura transitoria, su base mensile, dell’importo. La maggiorazione è riconosciuta ai soggetti aventi diritto all’assegno e in presenza della contestuale insistenza di due condizioni:
- valore dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente non superiore a 25.000 euro;
- effettiva percezione, nel corso del 2021, dell’assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori da parte del richiedente o da parte di altro componente del nucleo familiare del richiedente.
CALCOLO DELLA MAGGIORAZIONE PER I PRIMI 3 ANNI
La maggiorazione mensile è pari alla somma dell’ammontare mensile della componente familiare e dell’ammontare mensile della componente fiscale, al netto dell’ammontare mensile dell’assegno. Cosa significa componente familiare e componente fiscale?
Per componente familiare si intende:
- per i nuclei familiari che comprendono entrambi i genitori, inclusi quelli separati o divorziati o comunque non conviventi, il valore teorico dell’assegno per il nucleo familiare determinato sulla base della Tabella A allegata al Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230. Per maggiori chiarimenti con riguardo ai genitori divorziati o separati si rimanda all’articolo dedicato;
- per i nuclei familiari che comprendono uno solo dei due genitori, il valore teorico dell’assegno per il nucleo familiare determinato sulla base della Tabella B allegata al decreto.
Per componente fiscale si intende:
- nei casi in cui entrambi i genitori siano titolari di un reddito superiore a 2.840,51 euro annui, la somma degli importi dei valori teorici delle detrazioni per i figli determinati, sulla base della Tabella C allegata al decreto, per ciascun genitore;
- nei casi diversi da quelli di cui alla lettera a, l’importo del valore teorico della detrazione per i figli determinato per il solo richiedente sulla base della Tabella D allegata al decreto.
Ai fini del riconoscimento degli importi indicati nelle tabelle A, B, C, D, vanno considerati:
- i figli componenti del nucleo familiare del richiedente;
- l’indicatore della situazione reddituale, valido ai fini ISEE, per le Tabelle A e B ;
- il reddito del genitore risultante dalla dichiarazione sostitutiva unica valida ai fini del calcolo dell’ISEE per le Tabelle C e D.
IMPORTO DELLA MAGGIORAZIONE
La maggiorazione mensile dell’assegno universale spetta:
- per intero nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022;
- con un importo pari a 2/3 nell’anno 2023;
- per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025.
I NUOVI IMPORTI AUU 2023
L’importo dell’Assegno unico figli è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Ogni anno, l’assegno viene poi, rivalutato secondo i dati ISTAT. Ecco i dettagli sugli importi AUU 2023:
- per ciascun figlio minorenne: importo da 189,20 euro a 54,05 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta nella misura piena di 189,20 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 69,7 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 54,1 euro;
- per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni: importo da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta in misura piena di 91,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 34,6 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 27 euro.
Per maggiori dettagli con riguardo all’assegno unico in presenza di figli maggiorenni vi consigliamo di leggere l’approfondimento sull’assegno unico figli maggiorenni. Inoltre, per avere maggiori dettagli ed esempi sugli importi dell’assegno unico, si consiglia di consultare le tabelle allegate al testo del Decreto Assegno Unico, ovvero il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230. Come confermato Circolare INPS n. 41 del 2023 e nell’allegata tabella (Pdf 244 Kb) si specificano quali sono le quote dell’assegno unico figli minori, maggiorenni fino a 21 anni e calcolando poi le maggiorazioni.
ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI
Per tutte le informazioni sull’assegno unico per i figli potete leggere questa guida utile e aggiornata.
Mettiamo a vostra disposizione anche i nostri approfondimenti sull’assegno unico per i genitori separati e divorziati e sull’assegno unico per i figli maggiorenni.
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Ormai è passato un anno da quando l’Assegno Unico ha preso il posto degli assegni familiari ed io non l’ho mai ricevuto. Percepisco il RDC, ho una figlia minore e non ho mai ricevuto l’Assegno Unico, dopo svariati reclami all’INPS, inviate PEC a cui non mi hanno mai risposto….mi sono arresa!!!