Il Decreto PA del 2025 conferma la riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici per i volontari che hanno concluso il Servizio Civile Universale senza demerito e amplia la platea degli interessati coinvolgendo anche chi ha svolto il Servizio Civile Nazionale.
In particolare gli operatori volontari che hanno completato il Servizio Civile (sia quello precedente chiamato “nazionale” che l’attuale Servizio Civile Universale) possono beneficiare della riserva dei posti nei concorsi pubblici per ruoli non dirigenziali nella Pubblica Amministrazione, presso aziende speciali o istituzioni legate agli Enti locali.
In questa guida vi spieghiamo come funziona la riserva nei concorsi pubblici per chi ha concluso il Servizio Civile, quali enti sono coinvolti e da quando è operativa.
SERVIZIO CIVILE, RISERVA DEL 15% NEI CONCORSI PUBBLICI
Chi ha concluso il Servizio Civile Universale o il vecchio Servizio Civile Nazionale, nei concorsi pubblici ha diritto a dei posti riservati per il 15%. Il Decreto PA del 2025 riconferma quanto previsto Decreto PA convertito in Legge del 2023 e amplia la platea dei beneficiari.
Ovvero il testo, all’articolo 4, comma 4 prevede, in favore di tali operatori volontari, una riserva di posti (pari al 15%) nelle assunzioni di personale non dirigenziale. La riserva da prevedere (cioè obbligatoria) vale per le Pubbliche Amministrazioni, le aziende speciali e le istituzioni strumentali all’attività degli Enti locali.
Insieme alle altre modifiche previste dalla riforma concorsi pubblici, questa novità è in vigore dal 22 Giugno 2023 (data di entrata in vigore del testo del Decreto PA 2023 convertito in Legge), ma il Governo ha deciso di ribadirla nel nuovo Decreto PA del 2025 chiarendo che vale sia per chi ha concluso il Servizio Civile Universale, sia per coloro che hanno concluso quello Nazionale (servizio in vigore fino al 2017).
Vediamo, nel dettaglio, a chi si rivolge questa nuova riserva e chi resta escluso.
A CHI SPETTA LA RISERVA
La riserva di posti per il Servizio Civile Universale o Servizio Civile Nazionale nei concorsi pubblici spetta a coloro che hanno concluso uno di questi due percorsi di volontariato senza demerito.
Non vale, quindi, per chi sta ancora svolgendo il Servizio Civile Universale o per chi è stato “congedato” con demerito.
DIFFERENZA TRA SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE, SERVIZIO CIVILE NAZIONALE E SERVIZIO CIVILE ALTERNATIVO
Non bisogna confondere il Servizio Civile Universale o il Servizio Civile Nazionale con il Servizio Civile alternativo alla leva obbligatoria.
Ovvero:
- Il Servizio Civile Universale è un programma finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che permette ai giovani tra 18 e i 28 anni di svolgere un’attività di volontariato in Italia o all’estero, in un periodo di tempo compreso tra 8 e 12 mesi. Chi ha concluso questo tipo di percorso, ha diritto alla riserva del 15% dei posti.
- Il Servizio Civile Nazionale è stato introdotto nel 2001 ed era accessibile ai volontari di entrambi i sessi. È stato attivo fino al 2017, quando è stato gradualmente sostituito dal Servizio Civile Universale. Anche chi ha concluso positivamente un progetto di Servizio Civile Nazionale ha diritto alla riserva del 15% nei concorsi pubblici.
- Il Servizio Civile alternativo alla leva obbligatoria è quello istituito nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare. Si trattava di una misura alternativa alla leva e in quanto tale obbligatoria. L’aver svolto questo tipo di Servizio Civile, non dà diritto alla riserva di posti nei concorsi pubblici.
È bene specificare, quindi, che il Servizio Civile alternativo alla leva obbligatoria non può essere equiparato al Servizio Civile Universale o Servizio Civile Nazionale. Una volta chiarito questo aspetto, vediamo in quali concorsi si prevede la riserva.
QUALI CONCORSI DEVONO PREVEDERE LA RISERVA
La riserva per chi ha concluso il Servizio Civile Universale o Nazionale deve essere prevista nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale, banditi dalle PA di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 165 del 2001.
Ovvero, per tutte le Amministrazioni dello Stato, compresi:
- gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative;
- le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
- le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
- le istituzioni universitarie;
- gli Istituti autonomi case popolari;
- le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- tutti gli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
Inoltre, è da prevede anche nei concorsi pubblici delle aziende speciali e istituzioni strumentali all’attività degli Enti locali di cui al Decreto Legislativo 267 del 2000. Scopriamo insieme come funziona.
COME FUNZIONA LA RISERVA PER IL SERVIZIO CIVILE NEI CONCORSI PUBBLICI
La riserva di posti nei concorsi pubblici per chi ha svolto il Servizio Civile Universale o Nazionale deve essere pari al 15% dei posti disponibili.
Tale riserva è obbligatoria per le PA citate e si aggiunge alle altre riserve previste per i concorsi. Ossia:
- le quote di riserva previste dalla Legge 68 del 1999 in favore dei soggetti aventi titolo all’assunzione in quanto rientranti nelle categorie protette;
- le quote di riserva previste da leggi speciali in favore di particolari categorie di cittadini che non possono complessivamente superare la metà dei posti banditi nei concorsi per l’ammissione alle carriere direttive e di concetto (ex articolo 5, comma 1, DPR 3 del 1957);
- la riserva di almeno il 50% delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno nell’ambito delle procedure comparative finalizzate alle progressioni fra le aree e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse (ex articolo 52, comma 1-bis, del Decreto Legislativo 165 del 2001).
Il Decreto PA del 2025 dispone, infine, che se la riserva del 15% non può operare integralmente o parzialmente perché dà luogo a frazioni di posto, tali frazioni si cumulano con la riserva relativa ai successivi concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale banditi dalla medesima Amministrazione, azienda o istituzione.
In alternativa, la riserva deve essere utilizzata nei casi in cui si procede a ulteriori assunzioni, attingendo alla graduatoria degli idonei.
GUIDA AL DECRETO PA DEL 2025
Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto PA 2025.
Con l’approvazione, è stato introdotto il Concorso Unico nelle PA per dirigenti e altre figure. Inoltre, il testo ha previsto il nuovo percorso basato su merito e anzianità per fare carriera come dirigente pubblico.
Sul tema è utile anche la guida sulla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione avviata o quella sulle novità per la mobilità nel pubblico impiego.
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chi è in servizio presso i vigili del fuoco come volontari rientra in quello del posto riservato agli operator volontari del servizio civile universale? grazie
No.
Si accede alla riserva se si interrompe prima il servizio civile universale?
No
Si accede alla riserva anche avendo fatto il servizio civile “nazionale” e non “universale”? La legge parla di servizio civile “universale”, ma si chiama così solo dal 2017.
Sì, sono la stessa cosa.
Si accede alla riserva anche avendo partecipato al servizio civile regionale?
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