Durata concorsi pubblici: limite massimo 6 mesi

Fissato il limite della durata dei concorsi pubblici in massimo 6 mesi per velocizzare le assunzioni nelle PA

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Per quanto riguarda la durata dei concorsi pubblici è stato fissato il limite massimo di 6 mesi.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore della riforma dei concorsi pubblici e del relativo regolamento sui concorsi pubblici, si dà il via agli interventi del PNRR per la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative.

In questo articolo vi spieghiamo come funziona il nuovo limite massimo di durata dei concorsi pubblici stabilito dal Governo.

LIMITE MASSIMO 6 MESI PER CONCORSI PUBBLICI

Il Governo ha fissato il limite massimo di 6 mesi per la conclusione di una procedura concorsuale. Cioè i concorsi pubblici potranno avere una durata complessiva di massimo 180 giorni.

“Con il provvedimento approvato – afferma il Ministro per la PA Paolo Zangrillo – tracciamo la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza. Un intervento che ci permette di affrontare le oltre 170 mila assunzioni previste per il 2023 con maggiore forza, fiducia e consapevolezza di aver messo a sistema un meccanismo innovativo e all’avanguardia. La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati, una garanzia per le amministrazioni”.

La riforma dei concorsi pubblici, ossia il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023, è operativa e in vigore dal 14 luglio 2023.

I TERMINI PER LE PROVE DEI CONCORSI PUBBLICI

Il testo del DPR prevede che le procedure concorsuali si concludano entro 120 giorni dalla data di effettuazione delle prove scritte o, se si tratta di concorsi per titoli, dalla data della prima convocazione. A questa durata, si aggiunge quella prevista per legge per i ricorsi, pari a 60 giorni.

La riforma prevede anche che:

  • l’inosservanza di tale termine può essere giustificata collegialmente dalla commissione esaminatrice con motivata relazione da inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica o all’amministrazione o ente che ha proceduto all’emanazione del bando di concorso e, per conoscenza, al Dipartimento della funzione pubblica;

  • le Amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito istituzionale il dato relativo alla durata effettiva di ciascun concorso svolto.

ALTRE NOVITÀ SUI CONCORSI PUBBLICI

La riforma sui concorsi pubblici, oltre a questa importantissima novità sulla durata, prevede anche altre modifiche alla disciplina di accesso al pubblico impiego. In primis, sancisce l’addio all’obbligo di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (4a serie concorsi ed esami) introducendo l’obbligo di pubblicazione dei bandi sul Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Vi rimandiamo al nostro articolo per saperne di più su come funziona l’obbligo pubblicazione concorsi pubblici su InPA.

Poi particolare attenzione è riservata alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione tra uomo e donna. A questo si aggiungono le tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento, come potete leggere nel nostro approfondimento sulla la parità di genere nei concorsi pubblici.

Il nuovo regolamento concorsi pubblici riconosce anche l’accesso ai concorsi a stranieri e extracomunitari, per conosce condizioni e requisiti vi rimandiamo al nostro focus.

Arrivano tutele anche per chi ha Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come vi abbiamo illustrato in questo articolo. Cambiano inoltre i requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici e la modalità di svolgimento delle prove che divengono sempre più digitalizzate. Infine, tra le altre novità, anche quelle sulle modalità di selezione o dei concorsi unici, che si affiancheranno alle disposizioni già introdotte dal Decreto PA 2023 convertito in Legge, che vi spieghiamo in questo approfondimento.

LA GUIDA ALLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI 2023

Per maggiori dettagli, mettiamo a vostra disposizione il testo della nostra guida alla riforma concorsi pubblici che spiega tutte le misure nel dettaglio. La nuova riforma entra in vigore il 14 luglio 2023, ovvero 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Per approfondire vi consigliamo la lettura delle nostre guide su:

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche la lettura dei nostri articoli su nuovo portale reclutamento PA e anagrafe digitale dipendenti pubblici. A vostra disposizione anche il nostro focus sulle nuove assunzioni tramite concorsi pubblici previste dal decreto PNRR e la nostra guida alle nuove risorse disponibili per la formazione dipendenti pubblici. Potete consultare anche il nuovo regolamento concorsi pubblici, che riassume le novità più importanti.

CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi. È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.

Vi invitiamo a scoprire tutte le altre guide sui concorsi per comprendere le nuove regole correlate al pubblico impiego. Continuate a seguirci per restare aggiornati su tutte le novità, iscrivendovi gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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