Per quanto riguarda la durata dei concorsi pubblici è stato confermato nel 2025 il limite massimo di 6 mesi.
La Legge di Bilancio 2025 ha infatti mantenuto le regole prevista dalla riforma dei concorsi pubblici e il relativo regolamento sui concorsi pubblici per le assunzioni nelle PA il prossimo anno.
Inoltre, con le novità introdotte dal decreto Milleproroghe 2025, è previsto che i concorsi pubblici dovranno concludersi entro tre anni.
In questo articolo vi spieghiamo come funziona il nuovo limite massimo di durata dei concorsi pubblici stabilito dal Governo.
LIMITE MASSIMO 6 MESI PER CONCORSI PUBBLICI
Il Governo ha confermato il limite massimo di 6 mesi per la conclusione di una procedura concorsuale. Cioè i concorsi pubblici potranno avere una durata complessiva di massimo 180 giorni.
Nel 2025 saranno previsti infatti nuovi concorsi pubblici che si affiancheranno a quelli ancora in corso o in pubblicazione, che saranno articolati secondo quanto previsto dall’ultima riforma dei concorsi pubblici, che ha introdotto nuove regole per i concorsi finalizzate a renderli più semplici e veloci.
La riforma dei concorsi pubblici, ossia il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023, è operativa e in vigore dal 14 luglio 2023. Le regole che ha introdotto sono rimaste operative nel 2024 e, con la Legge di Bilancio 2025, confermate anche a partire dal 1° Gennaio.
Inoltre, con il decreto Milleproroghe 2025, che ha modificato il Testo Unico del Pubblico Impiego, è stato stabilito che le assunzioni da concorsi pubblici dovranno concludersi entro un massimo di 3 anni. Per ulteriori dettagli rimandiamo alla lettura della guida sulla nuova durata dei concorsi pubblici e l’approfondimento sulle assunzioni entro 3 anni dai concorsi pubblici.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le regole.
I TERMINI PER LE PROVE DEI CONCORSI PUBBLICI
Il testo del DPR, cui disposizioni rimangono valide nel 2025, prevede che le procedure concorsuali si concludano entro 120 giorni dalla data di effettuazione delle prove scritte o, se si tratta di concorsi per titoli, dalla data della prima convocazione. A questa durata, si aggiunge quella prevista per legge per i ricorsi, pari a 60 giorni.
La riforma prevede anche che:
- l’inosservanza di tale termine può essere giustificata collegialmente dalla commissione esaminatrice con motivata relazione da inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica o all’amministrazione o ente che ha proceduto all’emanazione del bando di concorso e, per conoscenza, al Dipartimento della funzione pubblica;
- le Amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito istituzionale il dato relativo alla durata effettiva di ciascun concorso svolto.
L’ACCESSO AL PUBBLICO IMPIEGO
La riforma sui concorsi pubblici, oltre a questa importantissima novità sulla durata, ha previsto anche altre modifiche alla disciplina di accesso al pubblico impiego. In primis, ha sancito l’addio all’obbligo di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (4a serie concorsi ed esami) introducendo l’obbligo di pubblicazione dei bandi sul Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Vi rimandiamo al nostro articolo per saperne di più su come funziona l’obbligo pubblicazione concorsi pubblici su InPA, dove sono chiarite le regole valide anche nel 2025.
Poi particolare attenzione è riservata alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione tra uomo e donna. A questo si aggiungono le tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento, come potete leggere nel nostro approfondimento sulla la parità di genere nei concorsi pubblici.
Il nuovo regolamento concorsi pubblici riconosce anche l’accesso ai concorsi a stranieri e extracomunitari, per conosce condizioni e requisiti confermati nel 2025 vi rimandiamo al nostro focus.
Continuano a valere inoltre le tutele anche per chi ha Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come vi abbiamo illustrato in questo articolo, nonché i requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici e la modalità di svolgimento delle prove digitalizzate. Infine, tra le altre novità, anche quelle sulle modalità di selezione o dei concorsi unici, che si affiancheranno alle disposizioni già introdotte dal Decreto PA 2023 convertito in Legge, che vi spieghiamo in questo approfondimento.
LA GUIDA ALLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI
Per maggiori dettagli, mettiamo a vostra disposizione il testo della nostra guida alla riforma dei concorsi pubblici che spiega tutte le misure nel dettaglio.
ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI
Per approfondire, vi consigliamo la lettura della nostra guida alla Legge di Bilancio 2025, con tutte le novità relative al lavoro nel settore pubblico e alle nuove assunzioni nelle PA.
Se volete sapere quali altre PA possono assumere senza vincoli del blocco del turn over, vi invitiamo a leggere questo articolo.
Vi invitiamo a visitare anche la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici, che viene costantemente aggiornata, per conoscere tutti i concorsi attivi attualmente, e la nostra pagina dedicata ai prossimi bandi in uscita, per conoscere quali sono i nuovi concorsi in arrivo.
Vi consigliamo di consultare anche l’area dedicata alle guide sui concorsi, dove trovate tutte le novità e gli approfondimenti sui requisiti di accesso all’impiego pubblico.
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INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
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- Nuovo regolamento sui concorsi pubblici;
- Riforma concorsi pubblici, tutte le novità.
- Requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici, cosa è cambiato.
- Scorrimento graduatorie concorsi con tetto taglia idonei.
- La parità di genere nei concorsi pubblici, le regole.
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- Stranieri extra UE e rifugiati concorsi pubblici, nuove regole.
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- Cos’è e come funziona la nuova tutela alla genitorialità nei concorsi pubblici.
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