Incremento stipendiale docenti e ATA sale a 124 euro con 300 milioni in più per aumento stipendi

ministro dell'istruzione e del merito, giuseppe valditara

Sono stati stanziati altri 300 milioni di euro per l’aumento degli stipendi di docenti e ATA. L’incremento stipendiale sale a 124 euro in più al mese.

Ecco tutte le informazioni sulle nuove risorse per aumentare la retribuzione del personale della scuola e sugli aumenti previsti.

INCREMENTO STIPENDIALE DOCENTI E ATA

Su proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito (MIM), Giuseppe Valditara, è stato infatti integrato l’Atto di indirizzo dell’accordo sul rinnovo del contratto scuola per la parte economica sottoscritto con i sindacati di settore lo scorso 10 novembre. Questa integrazione rende disponibili circa 300 milioni di euro, stanziati dalla Legge di Bilancio 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), per la contrattazione tra l’Aran e le organizzazioni sindacali sul rinnovo del CCNL scuola 2019-2021. Questi fondi saranno utilizzati per un ulteriore aumento degli stipendi del personale della scuola.

Il Ministero ha tenuto dunque fede all’impegno preso con la firma dell’intesa di reperire ulteriori risorse finanziarie per incrementare la retribuzione tabellare di docenti e ATA. I nuovi fondi stanziati per l’aumento dello stipendio di docenti e ATA serviranno, infatti, all’incremento della componente fissa della retribuzione del personale della scuola. Grazie alle nuove risorse, l’aumento medio degli stipendi già approvato lo scorso anno (qui tutte le informazioni) salirà da 100 a 124 euro al mese. Questo significa che docenti e ATA percepiranno in media 124 euro in più in busta paga per ciascuna mensilità di stipendio.

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GLI OBIETTIVI DEL MINISTERO

Il nuovo incremento stipendiale per docenti e ATA grazie ai 300 milioni di euro reperiti dalla Legge di Bilancio ha l’obiettivo, si legge in una nota del Ministero, di migliorare progressivamente le retribuzioni nel comparto scuola e sostenere specifiche politiche del personale finalizzate a rafforzare l’orientamento e a contrastare la dispersione, nell’ambito di un nuovo modello di scuola incentrato sul merito.

Inoltre, il Ministro Valditara ha affidato alla contrattazione con i sindacati della scuola anche la definizione dei criteri di distribuzione delle risorse per la valorizzazione dei docenti stanziati con la Legge di Bilancio 2023. Si tratta, lo ricordiamo, di 150 milioni di euro, stanziati per garantire la continuità didattica per gli studenti, con una specifica attenzione per gli istituti statali delle piccole isole.

LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO

«Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci Merito senza Dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola. – ha dichiarato il Ministro Valditara – Questo risultato è il frutto di un rapporto sano fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali, fondato su un confronto costruttivo e pragmatico: è questo che intendo come Grande Alleanza, la collaborazione fra istituzioni, parti sociali, lavoratori della scuola, studenti e famiglie».

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APPROFONDIMENTI

Per tutte le informazioni sull’incremento delle retribuzioni per il personale scolastico potete leggere l’approfondimento sul rinnovo del CCNL scuola 2019-2020 per la parte economica. Mettiamo a vostra disposizione anche questo approfondimento sull’accordo siglato a novembre tra il Ministero dell’Istruzione e del merito e i sindacati della scuola.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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