Lavori più richiesti in Italia nei prossimi 3 anni dal 2025 al 2028: ecco quali sono

Ecco quali sono i lavori che saranno richiesti in Italia tra il 2025 e il 2028 secondo le stime di Excelsior e Unioncamere

lavori più richiesti

É stato pubblicato il report che mostra quali sono i lavori più richiesti in Italia tra il 2025 e il 2028.

L’analisi, realizzata da Excelsior e Unioncamere, traccia un quadro delle prospettive occupazionali nei prossimi tre anni, con una previsione di un fabbisogno di lavoro compreso tra 3,4 e 3,9 milioni di posti entro il 2028.

Al vertice della classifica dei più richiesti ci sono i lavoratori altamente qualificati, tra cui dirigenti, specialisti e tecnici.

In questo articolo vi illustriamo nel dettaglio quali sono i lavori più richiesti in Italia nei prossimi 3 anni, secondo le stime di Exclesior e Unioncamere relative agli anni 2025 – 2028.

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QUALI SONO I LAVORI PIÙ RICHIESTI IN ITALIA NEI PROSSIMI 3 ANNI

Secondo il report di Exclesior e Unioncamere “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)” , tra il 2025 e il 2028, nel 39% dei casi i lavori più richiesti saranno quelli di alto profilo, come dirigenti, specialisti e tecnici.

Solo per questi, infatti, si stima un fabbisogno tra 1,3 e 1,4 milioni di unità, sia per l’espansione dell’occupazione sia per la sostituzione di lavoratori in uscita.

Considerando tutti i settori, PA comprese, (esclusi Agricoltura, silvicoltura e pesca e Forze Armate) ecco quali sono le professioni più ricercate tra il 2025 e il 2028 nella dirigenza e nelle professioni specializzate:

  • Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie: 111.600 – 121.800 unità;
  • Docenti di scuola primaria, pre-primaria: 91.800 – 100.700 unità;
  • Docenti di scuola secondaria, post-secondaria: 83.300 – 90.100 unità;
  • Ingegneri: 54.900 – 64.200 unità;
  • Medici: 50.900 – 52.300 unità;
  • Dirigenti: 49.900 55.700;
  • Altri specialisti dell’educazione e della formazione: 38.900 – 43.700 unità;
  • Analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni: 33.400 – 39.900 unità;
  • Specialisti in scienze giuridiche: 28.300 – 30.500 unità.

Tra le professioni tecniche si cercano invece:

  • Tecnici della salute: 150.700 – 157.800 unità;
  • Tecnici dei rapporti con i mercati: 88.300 – 99.200 unità;
  • Tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive: 69.400 – 77.000 unità;
  • Tecnici in campo ingegneristico: 61.100 – 69.800 unità;
  • Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni: 48.800 – 57.500 unità;
  • Tecnici delle attività finanziarie ed assicurative: 38.300 – 43.100 unità
  • Tecnici della distribuzione commerciale: 38.200 – 50.000 unità.

Inoltre dall’analisi, che ha comunque tenuto conto di altri settori, è emerso che nell’ambito delle professioni impiegatizie si cercano:

  • Addetti alla segreteria e agli affari generali: 280.100 – 304.300 unità;
  • Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela: 83.500 – 95.700 unità;
  • Addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria: 61.000 – 66.100 unità;
  • Addetti alla gestione amministrativa della logistica: 38.200 – 42.000 unità.

Tra le professioni commerciali e dei servizi:

  • Addetti alle vendite: 272.000 – 284.500 unità;
  • Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione: 177.300 – 221.600 unità;
  • Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali: 80.500 – 86.300 unità;
  • Esercenti delle vendite: 37.700 – 56.300 unità;
  • Professioni qualificate nei servizi di sicurezza: 37.200 – 41.300 unità;
  • Operatori della cura estetica: 26.900 – 31.600 unità;
  • Professioni qualificate nei servizi personali: 25.400 – 30.000 unità.

Tra gli operai specializzati e artigiani:

  • Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili: 81.600 – 93.500 unità;
  • Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili: 57.500 – 63.200 unità;
  • Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni: 54.700 – 62.900 unità;
  • Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica: 31.200 – 35.900 unità;
  • Operai specializzati installazione manutenzione attrezzature elettriche elettroniche: 27.200 – 30.500 unità;
  • Fabbri ferrai costruttori di utensili: 19.800 – 22.800 unità;
  • Operai specializzati delle lavorazioni alimentari: 19.300 – 21.300 unità.

Nell’ambito professionale dei conduttori di impianti e veicoli a motore:

  • Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale: 74.000 – 81.800 unità;
  • Operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali: 30.500 – 35.200 unità;
  • Operai macchine automatiche e semiautomatiche per le lavorazioni metalliche e produzione di minerali: 23.400 – 26.600 unità;
  • Conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali: 19.500 – 22.300 unità.

LAVORI DEL FUTURO, ECCO QUALI SONO LE COMPETENZE PIÙ RICHIESTE

Secondo le previsioni di Excellsior e Unioncamere per il periodo fino al 2028, circa 2,2 milioni di lavoratori, corrispondenti al 59% del fabbisogno totale, dovranno possedere competenze digitali.

In quest’ottica il report sottolinea come l’Intelligenza Artificiale (IA) nei prossimi anni avrà il potenziale di aumentare la produttività e migliorare le competenze dei lavoratori. L’IA potrebbe quindi essere fondamentale per affrontare il ricambio generazionale e migliorare le competenze dei lavoratori.

Inoltre, si prevede che tra il 2024 e il 2028 le imprese e la Pubblica Amministrazione richiederanno competenze green per oltre 2,4 milioni di lavoratori, rappresentando quasi due terzi del fabbisogno quinquennale. Di questi, più di 1,5 milioni di lavoratori dovranno avere competenze green con un’importanza elevata, corrispondendo a poco più del 40% del totale.

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DIFFERENZE TRA PA E SETTORE PRIVATO

Il report mostra delle notevoli differenze nei fabbisogni occupazionali tra settore pubblico e privato. Nello specifico:

  • nel settore pubblico, nei prossimi 3 anni, si prevede una domanda crescente per professionisti altamente specializzati e tecnici, che rappresenteranno il 62,9% delle richieste. Il 31,1% riguarderà invece professionisti impiegatizi e nel settore dei servizi, mentre il 6% sarà destinato a artigiani e operai;

  • nel settore privato nei prossimi 3 anni si prevede una domanda del 31,3% per professionisti altamente specializzati e tecnici, del 37,6% per professionisti nel settore impiegatizio e dei servizi, e del 31,1% per artigiani e operai.

In media dunque, per entrambi i comparti, saranno ricercati il 38,7% professionisti ad elevata specializzazione e tecnici, il 36,1% di professionisti del settore impiegatizio e dei servizi e il 25,2% di artigiani e operai.

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REPORT LAVORI PIÙ RICHIESTI IN ITALIA NEI PROSSIMI 3 ANNI

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 1,67 Mb) del report di Exclesior e Unioncamere “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)” aggiornato a Gennaio 2025.

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