Nuove regole per le graduatorie nei concorsi pubblici dal 2026

Quali sono le nuove regole per le graduatorie nei concorsi pubblici che saranno in vigore nel 2026. Ecco i dettagli

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Dal 2026 valgono nuove regole per le graduatorie dei concorsi pubblici.

Dallo stop alla “taglia idonei” alla validità triennale per gli Enti Locali, fino alle disposizioni stringenti del Garante Privacy sulla trasparenza dei dati.

Le novità sono diverse e riguardano tutti i candidati, attuali e futuri, interessati a lavorare nella Pubblica Amministrazione.

In questo articolo facciamo il punto sulle nuove regole e su quelle già in vigore riconfermate e su quelle. Vediamo cosa cambia. 

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OK ALLE NUOVE REGOLE PER LE GRADUATORIE NEI CONCORSI PUBBLICI

Dal 2026 vengono attuate nuove regole per le graduatorie nei concorsi pubblici, per ottimizzare l’efficienza amministrativa e garantire un più rapido ed equo scorrimento delle graduatorie.

L’entrata in vigore del Decreto PA 2025 convertito in Legge, infatti, ha stabilito un nuovo assetto che, unito ai recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato e alle disposizioni del Garante della Privacy, definisce il quadro operativo per i concorsi pubblici in vigore a partire dal 2026.

Scopriamo insieme, nel dettaglio, quali sono le norme attualmente in vigore e cosa cambia dal prossimo anno.

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QUALI SONO LE NOVITÀ SULLE GRADUATORIE CONCORSI PUBBLICI

Le principali novità sulle graduatorie de concorsi PA in vigore dalla metà del 2025 e – in alcuni casi – valide anche per il 2026 sono le seguenti:

  • durata triennale delle graduatorie per gli Enti Locali. Come spiegato in questa guida, i 3 anni vengono calcolati a decorrere dalla data di pubblicazione della graduatoria definitiva. Questa disposizione si applica specificamente alle graduatorie approvate a partire dal 15 Marzo 2025, ponendo fine alla durata biennale precedentemente prevista dall’articolo 35, comma 5-ter del TUPI (Testo Unico sul Pubblico Impiego);

  • le PA possono utilizzare le graduatorie. Cioè, altre Amministrazioni, diverse da quella che ha bandito il concorso, possono utilizzare la graduatoria per assumere personale dello stesso profilo (per stessa posizione e con stessa qualifica), ma solo previo accordo con la PA titolare della procedura concorsuale;

  • le graduatorie possono essere utilizzate anche per assunzioni a tempo determinato e non solo per assunzioni a tempo indeterminato. Ciò, a patto che i profili richiesti siano compatibili con quelli individuati dalla programmazione delle PA;

  • le graduatorie a partire dal 15 Marzo 2025 presentano in modo dettagliato i punteggi ottenuti nelle prove d’esame e quelli relativi ai titoli. Inoltre, devono distinguere chiaramente i punteggi finali e le preferenze applicate (cioè tutte quelle condizioni particolari che, secondo la normativa, possono consentire a determinati candidati di ottenere un punteggio aggiuntivo o una priorità rispetto agli altri);

  • le graduatorie si devono pubblicare obbligatoriamente sia sul Portale unico del reclutamento sia sul sito dell’Amministrazione, rispettando la privacy dei candidati attraverso il principio di minimizzazione dei dati personali;

  • per formalizzare lo scorrimento, l’Amministrazione è tenuta ad adottare specifici atti amministrativi che individuano nominativamente i candidati da convocare in ordine di graduatoria. Tali atti devono essere adottati entro il termine di validità della graduatoria, anche se la firma del contratto di assunzione può avvenire in un momento successivo;

  • per le graduatorie approvate negli anni 2024 e 2025, non si applica la norma taglia idonei. Quindi, nel periodo indicato, le Amministrazioni Pubbliche possono assumere attraverso lo scorrimento senza essere vincolati al limite del 20% dei posti messi a concorso.

Inoltre, tre sentenze del Consiglio di Stato – come spiegato in questa guida – hanno chiarito anche, a proposito delle graduatorie per le assunzioni nelle PA, che:

  • il voto numerico è considerato sufficiente come motivazione della valutazione di una prova, ma solo se la commissione ha predisposto e reso noti criteri chiari e trasparenti prima dell’avvio delle prove;

  • la loro validità non può essere prorogata con semplici rettifiche o integrazioni. Piccole correzioni non incidono sulla scadenza, che resta quella fissata dal bando. Solo l’annullamento e la sostituzione integrale della graduatoria consentono di far decorrere un nuovo termine di efficacia. Anche nei casi di riammissione di un candidato escluso, l’inserimento è considerato una rettifica formale e non comporta il rinnovo della validità.
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COSA CAMBIA DAL 2026

Oltre alle regole illustrate in vigore già da metà del 2025, dal 2026 il quadro normativo relativo alle graduatorie dei concorsi cambierà ulteriormente. Nello specifico, dal prossimo 1° Gennaio 2026:

  • tornerà in vigore la taglia idonei. Dal 2026, come spieghiamo in questo articolo, si conclude il periodo transitorio (anni 2024 e 2025) di sospensione della norma. Ciò vuol dire che dal 2026 una volta che sono stati assegnati tutti i posti previsti da un bando, tra chi è considerato idoneo a essere assunto o ad ottenere un posto in seguito, si terrà conto solo dei candidati che si collocano entro il 20% dei posti messi a concorso. Chi si colloca dopo non rientra tra gli idonei. Quindi non può beneficiare delle agevolazioni correlate tra cui la possibilità di ottenere un posto di lavoro in caso di scorrimento della graduatoria;

  • saranno obbligatorie le regole sulla protezione dei dati personali. Infatti, bisognerà seguire le FAQ e i provvedimenti del Garante della Privacy sulla diffusione online dei dati per cui, solo i dati dei vincitori sono generalmente ammessi alla pubblicazione sui canali pubblici (InPA e sito istituzionale). Le graduatorie intermedie e i dettagli sensibili (es. la motivazione dei punteggi o indicazioni sulle categorie protette) devono essere accessibili esclusivamente ai diretti interessati tramite area riservata e credenziali personali, vietando la consultazione indiscriminata e la diffusione tramite motori di ricerca.

ALTRE NOTIZIE E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto PA 2025 convertito in Legge che ha introdotto molte novità sui concorsi, come spieghiamo in questo focus. Con l’approvazione, è stato introdotto il Concorso Unico nelle PA per dirigenti e altre figure. Inoltre, il testo ha previsto il nuovo percorso basato su merito e anzianità per fare carriera come dirigente pubblico.

Sul tema è utile anche la guida sulla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione avviata o quella sulle novità per la mobilità nel pubblico impiego. Interessante anche l’articolo sull’apprendistato nella Pubblica Amministrazione.

Vi invitiamo a consultare la pagina dei concorsi pubblici, che è costantemente aggiornata con i nuovi bandi indetti. Potete anche conoscere i prossimi concorsi in uscita per scoprire quali bandi verranno pubblicati nei prossimi mesi e prepararvi per tempo.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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