E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2025 il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che definisce i criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite attraverso attività o percorsi di volontariato.
Il provvedimento introduce importanti novità anche per i concorsi pubblici, dove le competenze maturate nel volontariato potranno essere valutate come elementi utili ai fini della selezione.
Ecco il testo del Decreto in pdf da scaricare per la consultazione, cosa prevede e come funziona il riconoscimento delle competenze.
PUBBLICATO IL DECRETO SUL RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE ACQUISITE CON IL VOLONTARIATO
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il DECRETO del 31 luglio 2025 (Pdf 95Kb) – Definizione dei criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato – nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 24 ottobre 2025.
Il Decreto nasce con l’obiettivo di promuovere il volontariato, in particolare tra i giovani, riconoscendone il valore formativo, umano e civico. Le esperienze di volontariato vengono infatti considerate contesti di apprendimento non formale, in cui si sviluppano competenze sociali, civiche e trasversali utili anche nel mondo del lavoro e della formazione.
In base a quanto stabilito, è ora possibile individuare, validare e certificare le competenze maturate nello svolgimento di attività di volontariato, nel rispetto delle regole già previste dal Sistema nazionale di certificazione delle competenze (D.Lgs. 13/2013 e Decreti attuativi del 2021 e del 2024).
Il riconoscimento delle competenze acquisite avviene su richiesta dell’interessato.
CHI PUÒ RICHIEDERE IL RICONOSCIMENTO
Possono chiedere il riconoscimento delle competenze:
- i volontari che svolgono attività in modo non occasionale presso enti del Terzo settore (ai sensi del D.Lgs. 117/2017);
- i soggetti coinvolti in percorsi di volontariato assimilati, come i progetti utili alla collettività.
Il servizio di individuazione delle competenze viene erogato direttamente dagli enti del Terzo settore, individuati come “enti titolati” ai sensi del Decreto ministeriale del 9 luglio 2024.
COME FUNZIONA IL RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE
Per essere riconosciute, le competenze devono essere acquisite attraverso almeno 60 ore di attività di volontariato in 12 mesi.
Gli enti che offrono il servizio di individuazione devono predisporre un progetto personalizzato, che definisca la durata del percorso, gli obiettivi di apprendimento e le attività previste.
Il volontario viene affiancato da un tutor durante tutto il percorso e, al termine, riceve un documento di trasparenza che descrive le competenze acquisite e la durata effettiva dell’esperienza. Questo documento può poi essere utilizzato per ottenere un’attestazione ufficiale, conforme agli standard nazionali.
UTILIZZO DELLE COMPETENZE NEI CONCORSI PUBBLICI
Una delle principali novità del Decreto riguarda la spendibilità delle competenze nei concorsi pubblici.
Il testo prevede infatti che le competenze acquisite nel volontariato possano essere valutate come titoli o elementi di merito nelle procedure di selezione per l’impiego nelle Pubbliche Amministrazioni, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente.
In questo modo, l’esperienza di volontariato potrà avere valore concreto anche nelle carriere pubbliche, oltre che in ambito scolastico e formativo.
MONITORAGGIO E ATTUAZIONE
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è responsabile del monitoraggio e della valutazione dell’attuazione del Decreto e dei servizi previsti, al fine di garantire l’efficacia del sistema e la coerenza con le norme nazionali sul riconoscimento delle competenze.
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