Sono entrate in vigore le nuove regole per le graduatorie dei concorsi pubblici.
Il Decreto PA, in primis, ha sospeso la norma “taglia idonei” per le graduatorie del 2024 e del 2025.
Inoltre, ha fissato a 3 anni la durata delle graduatorie approvate dagli Enti locali, introducendo anche delle novità sull’uso delle graduatorie e le modalità di scorrimento da parte delle altre Amministrazioni.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono le nuove regole.
NUOVE REGOLE PER LE GRADUATORIE NEI CONCORSI PUBBLICI DAL 2025
Con il Decreto PA 2025:
- cambia la durata delle graduatorie nei concorsi pubblici per gli Enti locali. Ovvero, la norma stabilisce che le graduatorie dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale negli Enti locali dal 15 Marzo 2025 hanno una durata di 3 anni, calcolata dalla data di pubblicazione. In precedenza, la graduatoria durava generalmente 2 anni (disciplinata dall’articolo 35, comma 5-ter, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 – Testo Unico sul Pubblico Impiego – TUPI) salvo casi particolari stabiliti da leggi regionali;
- viene confermata la possibilità per altre PA di utilizzare le graduatorie. Cioè, altre Amministrazioni, diverse da quella che ha bandito il concorso, possono utilizzare la graduatoria per assumere personale dello stesso profilo (per stessa posizione e con stessa qualifica), ma solo previo accordo con la PA titolare della procedura concorsuale;
- le graduatorie possono essere utilizzate anche per assunzioni a tempo determinato e non solo per assunzioni a tempo indeterminato. Ciò, a patto che i profili richiesti siano compatibili con quelli individuati dalla programmazione delle PA;
- cambiano le regole per la redazione delle graduatorie. Cioè, le graduatorie a partire dal 15 Marzo 2025 devono presentare in modo dettagliato i punteggi ottenuti nelle prove d’esame e quelli relativi ai titoli. Inoltre, devono distinguere chiaramente i punteggi finali e le preferenze applicate (cioè tutte quelle condizioni particolari che, secondo la normativa, possono consentire a determinati candidati di ottenere un punteggio aggiuntivo o una priorità rispetto agli altri);
- scatta l’obbligo alla pubblicazione delle graduatorie sia sul Portale unico del reclutamento sia sul sito dell’Amministrazione, rispettando la privacy dei candidati attraverso il principio di minimizzazione dei dati personali;
- per le graduatorie approvate negli anni 2024 e 2025, non si applica la norma taglia idonei. Quindi, nel periodo indicato, le Amministrazioni Pubbliche possono assumere attraverso lo scorrimento senza essere vincolati al limite del 20% dei posti messi a concorso;
- è stata eliminata la norma che limitava la possibilità di reclutamento degli idonei, sopprimendo l’articolo 35, comma 5 ter del Decreto legislativo 30 Marzo 2001, n. 165. Ovvero, in precedenza, il reclutamento degli idonei (cioè coloro che hanno superato tutte le prove del concorso ma non sono stati assunti per mancanza di posti) era consentito solo in casi specifici e cioè se un vincitore 1) rinunciava, 2) non superava il periodo di prova 3) si dimetteva entro sei mesi dall’assunzione. In pratica, il numero di idonei assunti poteva corrispondere solo al numero di vincitori che non prendevano il posto. Ora, con l’eliminazione di questa norma, questo limite non esiste più: gli idonei in graduatoria possono essere assunti senza dover attendere una rinuncia o una cessazione, ma sempre nei limiti delle facoltà assunzionali dell’ente.
Per capire meglio le novità introdotte dal Decreto PA 2025, vediamo come funzionano le graduatorie nei concorsi pubblici.
COME FUNZIONA LA GRADUATORIA
La graduatoria funziona mediante un sistema di classificazione dei candidati che hanno partecipato al concorso. Tale classificazione si basa sui punteggi ottenuti nelle prove d’esame e, dove previsto, sui titoli presentati. I candidati sono ordinati in modo decrescente e l’assunzione avviene seguendo questo ordine fino alla copertura dei posti indicati nel bando.
I candidati che hanno ottenuto il punteggio minimo di idoneità ma non rientrano nel numero dei posti messi a bando, risultano “idonei non vincitori”. Questi ultimi possono essere convocati successivamente tramite lo scorrimento della graduatoria, per coprire posti che si rendono disponibili entro il termine di validità della graduatoria stessa.
Le graduatorie concorsuali prevedono anche preferenze e riserve, come spieghiamo in questo articolo. Le riserve sono quote di posti riservati a specifiche categorie, come le categorie protette ad esempio, e non possono superare il 50% dei posti messi a concorso. Le preferenze, invece, determinano la posizione in graduatoria a parità di merito.
Una volta redatta, la PA che ha indetto il concorso, deve pubblicare la graduatoria sia sul Portale unico del reclutamento che sul proprio sito web.
In alcuni casi, la graduatoria può essere utilizzata da altre PA, previo accordo con l’ente che ha bandito il concorso, garantendo flessibilità nel reclutamento. L’intero processo deve rispettare principi di trasparenza, equità e tutela della privacy, soprattutto nella pubblicazione dei dati personali dei candidati.
COME FUNZIONA LO SCORRIMENTO
Lo scorrimento della graduatoria funziona mediante un meccanismo che permette di convocare gli idonei non vincitori per coprire posti vacanti che si rendono disponibili nelle PA, rispettando criteri di validità e autorizzazioni assunzionali.
Questo sistema ha lo scopo di ottimizzare il processo di reclutamento e sfruttare al massimo la graduatoria già approvata. Le regole che si applicano per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici, sono le seguenti:
- per attivare lo scorrimento la graduatoria deve essere ancora valida, ossia non deve essere scaduto il termine di vigenza. Ricordiamo che per gli Enti locali è di 3 anni (a partire dal 15 Marzo 2025, come previsto dal Decreto PA 2025). Per le altre PA è generalmente di 2 anni, salvo derogh. Durante il periodo di validità, lo scorrimento può essere utilizzato per coprire nuovi posti disponibili, senza la necessità di bandire un nuovo concorso;
- lo scorrimento è subordinato alle capacità assunzionali autorizzate dalla normativa vigente. L’amministrazione deve avere le risorse e le autorizzazioni necessarie per procedere con nuove assunzioni, sia a tempo indeterminato sia, novità introdotta dal Decreto PA 2025, a tempo determinato;
- gli idonei non vincitori vengono convocati in ordine di graduatoria, rispettando i punteggi ottenuti e le clausole di riserva applicabili. Le riserve, che fino all’ok al Decreto PA 2025 interessano solo i posti messi a concorso, per le graduatorie pubblicato dopo il 15 Marzo 2025, possono essere estese anche a una quota pari a un quinto, degli idonei non vincitori;
- per le graduatorie approvate negli anni 2024 e 2025 (come per quelle precedenti al 17 Agosto 2023), la norma taglia idonei è sospesa. Questo significa che l’Amministrazione potrà procedere al reclutamento di un numero maggiore di idonei, come spieghiamo in questo articolo;
- per formalizzare lo scorrimento, la PA deve adottare specifici atti amministrativi che individuano nominativamente i candidati da convocare in ordine di graduatoria. Tali atti vanno pubblicati entro il termine di validità della graduatoria. Ma la firma del contratto di assunzione può avvenire anche oltre il termine di validità, purché i candidati siano stati designati entro tale termine. Tali regole valgono dal 15 Marzo 2025 come previsto dal Decreto PA 2025;
- la graduatoria si ritiene “utilmente scorsa” quando la PA titolare procede all’impiego dei nominativi degli idonei, oppure li cede a un’altra Amministrazione, garantendo il rispetto dell’ordine di classificazione e della durata di validità della graduatoria.
GUIDA AL DECRETO PA DEL 2025
Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto PA 2025. Con l’approvazione, è stato introdotto il Concorso Unico nelle PA per dirigenti e altre figure. Inoltre, il testo ha previsto il nuovo percorso basato su merito e anzianità per fare carriera come dirigente pubblico.
Sul tema è utile anche la guida sulla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione avviata o quella sulle novità per la mobilità nel pubblico impiego.
ALTRE NOTIZIE E AGGIORNAMENTI
Interessante anche l’articolo sull’apprendistato nella Pubblica Amministrazione.
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