Il Governo ha chiarito che non è previsto l’obbligo di scorrimento delle graduatorie per gli idonei nei concorsi pubblici e la sospensione temporanea della taglia idonei non verrà prorogata.
Per l’Esecutivo, il concorso pubblico rappresenta lo strumento primario per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, mentre lo scorrimento delle graduatorie è da considerarsi solo un’opzione da usare in casi di necessità.
Il termine di validità delle graduatorie concorsuali approvate dagli Enti locali è tornato ad essere di 3 anni, anzichè di 2, ma questa proroga rappresenta un’eccezione.
In questo articolo facciamo chiarezza su questa tematica complessa e vi spieghiamo cosa è stato deciso e che effetto ha, in concreto, sui concorsi e le relative graduatorie.
IL PUNTO SULLA PROROGA PER LE GRADUATORIE IDONEI NEI CONCORSI
Sebbene con il Decreto PA 2025 convertito in Legge siano state adottate misure per estendere la validità delle graduatorie e sospendere temporaneamente la norma taglia idonei per il 2024 e 2025, il Governo frena su una possibile proroga di questo sistema nei prossimi anni.
Nel Question Time del 13 Maggio 2025 alla Camera dei Deputati, la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Giuseppina Castiello, rispondendo a una serie di interrogazioni sul tema, ha infatti specificato che i concorsi pubblici restano la via prioritaria per l’accesso al pubblico impiego.
Dunque:
- non vi sarà alcuna proroga della sospensione della taglia idonei nel 2026, parliamo della norma che prevede che i candidati alle selezioni pubbliche vengano considerati idonei solo se rientrano nel 20% dei posti messi a concorso, partendo da coloro che sono collocati in graduatoria dopo l’ultimo candidato vincitore;
- non c’è e non ci sarà l’obbligo di prevedere lo scorrimento delle graduatorie per gli idonei prima di indire un nuovo concorso.
A ribadire questo approccio, secondo la Sottosegretaria, è anche lo stesso Decreto PA 2025 convertito in Legge che ha introdotto delle nuove regole per le graduatorie dei concorsi pubblici. Vediamo i dettagli.
COME SONO CAMBIATE NEL TEMPO LE REGOLE DELLO SCORRIMENTO GRADUATORIE
Le regole sullo scorrimento delle graduatorie per gli idonei sono cambiate nel corso degli ultimi anni.
In passato prima di indire nuovi concorsi, era obbligatorio utilizzare le graduatorie già esistenti, comprese quelle degli idonei, cioè di coloro che avevano superato il concorso senza risultare vincitori (i cosiddetti “idonei non vincitori”).
Questa regola non è più valida dal 2018 in quanto è stata abrogata con l’art. 1 comma 363 della legge 30 dicembre 2018 n. 145. Da allora, le Amministrazioni devono soltanto assumere tutti i vincitori di un concorso prima di bandirne uno nuovo, ma non hanno l’obbligo di scorrere le graduatorie degli idonei.
La normativa più recente, nel 2023, aveva introdotto la taglia idonei, che prevede che i candidati alle selezioni pubbliche vengano considerati idonei se rientrano nel 20% dei posti messi a concorso, partendo da coloro che sono collocati in graduatoria dopo l’ultimo candidato vincitore. Lo scopo era far entrare nella PA solo i candidati reputati “migliori” in funzione del punteggio ottenuto.
Con il Decreto PA 2025 convertito in Legge, però, tale norma è stata sospesa temporaneamente per le graduatorie approvate per i concorsi pubblici del 2024 e del 2025. Questo per favorire un maggiore numero di assunzioni e per raggiungere gli obiettivi previsti dal PNRR.
Nonostante le novità dell’ultimo Decreto lascino alle PA una maggiore flessibilità, come spieghiamo in questa guida, il Governo ha le idee chiare. Non ci sarà una proroga per la sospensione della norma taglia idonei e non verrà reintrodotto l’obbligo di scorrimento delle graduatorie per gli idonei.
ASSUNZIONI NELLE PA, LA POSIZIONE DEL GOVERNO
Secondo la Sottosegretaria Castiello, lo scorrimento delle graduatorie è un’opzione residuale e complementare per le assunzioni nelle PA rispetto ai concorsi pubblici. Ovvero, il Governo considera le nuove assunzioni, da fare via concorso, la strada preferibile per garantire un’Amministrazione più efficiente e qualificata. Ovvero, l’Onorevole Castiello nel corso del Question Time del 13 Maggio 2025 ha detto:
Lo scorrimento delle graduatorie, pur configurandosi come un istituto utile in determinate circostanze, ha un ruolo meramente eventuale, complementare e residuale rispetto alla procedura concorsuale. L’obiettivo è e resta quello di rendere la pubblica amministrazione più efficiente e qualificata, privilegiando il reclutamento dei candidati che siano risultati più preparati nelle selezioni pubbliche, salvo casi eccezionali che richiedano regole straordinarie.
Tuttavia, l’opposizione, tramite l’onorevole Andrea Casu, ha espresso insoddisfazione per questa posizione, sottolineando che attendere l’espletamento di nuovi concorsi invece che procedere allo scorrimento delle graduatorie creerà gravi carenze nel personale pubblico nei prossimi anni.
PROROGA DELLA VALIDITÁ DELLE GRADUATORIE PER GLI ENTI LOCALI
Un discorso a parte merità la novità introdotta dal Decreto PA 2025 circa la validità delle graduatorie negli Enti locali.
In particolare il termine di validità delle graduatorie concorsuali approvate dagli Enti locali torna ad essere di 3 anni (e non più di 2 anni), come stabilito dall’articolo 91 del Decreto legislativo 18 Agosto 2000, n. 267. Ma ciò vale soltanto per le graduatorie approvate a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto, ossia il 15 Marzo 2025.
Si attende una circolare o un decreto attuativo che chiarisca se la proroga si applica anche a tutte le graduatorie non scadute alla data del 15 marzo 2025, che quindi resterebbero valide per altri 12 mesi.
Questa estensione a 3 anni per gli Enti locali non deve però essere interpretata come volontà del Governo nel prorogare la validità delle graduatorie al fine di favorire lo scorrimento delle stesse per tutte le Pubbliche amministrazioni.
A tal proposito è utile sottolineare che già la norma taglia idonei non coinvolgeva gli Enti locali, e la stessa Giuseppina Castiello lo ha ribadito nel question time:
Cionostante non sono state ignorate le istanze di Regioni ed enti locali, che generalmente bandiscono procedure per numeri limitati di posti. Si è dunque introdotta una limitazione all’ambito applicativo della citata disposizione (la taglia idonei) in relazione appunto al numero dei posti banditi dai diversi concorsi, alle dimensioni dell’ente, o per particolari categorie di personale, come il personale sanitario o il personale educativo e scolastico.
Per gli Enti centrali (come Ministeri e Agenzie Fiscali) l’evoluzione legislativa va in senso opposto. La scelta del Governo resta quella di contenere il ricorso all’istituto dello scorrimento delle graduatorie nell’ottica di consentire alle amministrazioni di reclutare le migliori risorse disponibili tra quelle che si sono sottoposte alla selezione concorsuale.
Speriamo di aver fatto chiarezza su questa tematica che coinvolge migliaia di candidati ai concorsi e soprattutto gli idonei non vincitori.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 30 dicembre 2018 n. 145 – art. 1 comma 363.
- Decreto legislativo 18 Agosto 2000, n. 267 – articolo 91.
- Norma taglia idonei.
ALTRE NOTIZIE E AGGIORNAMENTI
Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto PA 2025 e quella sul Decreto PA 2025 convertito in Legge. Con la norma è stato introdotto il Concorso Unico nelle PA per dirigenti e altre figure. Inoltre, il testo ha previsto il nuovo percorso basato su merito e anzianità per fare carriera come dirigente pubblico.
Sul tema è utile anche la guida alle nuove regole per le graduatorie nei concorsi pubblici in vigore nel 2025. Interessante anche l’articolo sull’apprendistato nella Pubblica Amministrazione.
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