Quanti sono i precari in Italia nel 2023: dati e analisi

Tutti i dati INPS sui precari in Italia nel 2023. Ecco quali sono le tipologie di contratto utilizzate e cosa è cambiato rispetto al 2022

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Quanti sono i precari in Italia nel 2023? A rispondere è l’INPS pubblicando i dati dell’Osservatorio sul precariato e le rivelazioni periodiche ISTAT che disegnano un quadro del mondo del lavoro aggiornato ai primi 10 mesi del 2023.

Ma chi sono i precari? Con il termine precariato si intende l’insieme dei soggetti lavoratori che vivono una generale condizione lavorativa di incertezza che si protrae, involontariamente, per molto tempo. Il lavoro precario è caratterizzato da mancanza di continuità del rapporto di lavoro e mancanza di un reddito e di condizioni di lavoro adeguate per avere certezze sul futuro.

Scopriamo insieme allora quanti sono i precari in Italia nei primi 10 mesi del 2023 secondo i dati ISTAT, quali sono i contratti più diffusi e qual è invece il quadro fornito dai dati raccolti dall’INPS fino a settembre.

NUMERO DI PRECARI IN ITALIA

In Italia, secondo le rilevazioni ISTAT, i precari sono risultati circa 3 milioni (2.924.000) a ottobre 2023. A settembre 2023, in base ai dati INPS, sono stati assunti con un contratto di lavoro a tempo determinato o precario 622.887 lavoratori.

STABILI LE ASSUNZIONI NEL 2023

Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi nove mesi del 2023 sono state 6.272.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,3%) ma comunque superiori al livello prepandemico, vale a dire il corrispondente periodo del 2019. Ecco gli andamenti:

LE TRASFORMAZIONI DA TEMPO DETERMINATO A INDETERMINATO

Le trasformazioni da tempo determinato nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono risultate 580.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+4%), di pochissimo inferiori – in valore assoluto – al livello straordinario dei primi nove mesi del 2019, quando erano risultate 582.000.

Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-17%). È l’effetto atteso – a tre anni di distanza – della caduta delle assunzioni di apprendisti osservata nel 2020.

QUANTE SONO LE CESSAZIONI

Le cessazioni fino a settembre del 2023 sono state 5.527.000 in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%). Registrano una contrazione le cessazioni di:

In aumento risultano le cessazioni di contratti a tempo determinato (+1%), contratti stagionali (+3%) e di lavoro intermittente (+3%).

LE AGEVOLAZIONI PER I RAPPORTI DI LAVORO

Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nei primi nove mesi del 2023 – considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali – presentano complessivamente una crescita modesta, pari a +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In particolare l’esonero donne e le altre misure hanno registrato una flessione negativa rispetto allo stesso periodo del 2022 mentre per l’esonero contributivo totale giovani – che vi spieghiamo in questo focus – la variazione percentuale è pressocché nulla.

L’agevolazione “Decontribuzione Sud” segna una crescita (+5%) confermandosi come l’agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti. Per conoscere tutti gli incentivi alle assunzioni attualmente operative in Italia si rimanda all’approfondimento dedicato.

I RAPPORTI DI LAVORO IN ESSERE IN ITALIA

L’Osservatorio INPS di gennaio – settembre 2023 (aggiornato il 21 dicembre 2023) analizza il saldo, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi, e identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).

A settembre 2023 si registra un saldo positivo pari a 508.000 posizioni di lavoro. Ecco i dettagli:

  • +373.000 per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato;
  • +49.000 per i contratti a tempo determinato;
  • +37.000 per i contratti intermittentI;
  • +30.000 per i contratti di apprendistato;
  • +23.000 per i contratti stagionali.

Invece, è pari a -4.000 per i contratti di somministrazione.

QUANTI SONO I RAPPORTI IN SOMMINISTRAZIONE

Per effettuare l’analisi sul numero dei precari in Italia, il report INPS di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre 2023 si è arricchito di una nuova tavola che presenta uno spaccato dei contratti in somministrazione secondo la tipologia contrattuale, distinguendo i rapporti a tempo indeterminato e quelli a termine. Nella categoria dei contratti a termine, rientrano a loro volta sia i contratti a tempo determinato che quelli stagionali.

Nel corso dei primi otto mesi del 2023, rispetto al corrispondente periodo del 2022, le assunzioni in somministrazione sono:

  • tempo indeterminato: +2%;
  • a termine: -7%.

Anche per le cessazioni si rileva un andamento analogo, in aumento le cessazioni a tempo indeterminato (+7%), in flessione per quelli a termine (-7%). Il saldo annuale – e quindi la variazione tendenziale – è risultato negativo a settembre 2023 (-4.000), esito di flessione delle posizioni di somministrazione a tempo indeterminato (-6.000) e di un aumento di quelle a termine (+2.000).

DATI SUL LAVORO OCCASIONALE

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a settembre 2023 si attesta intorno alle 18.000 unità, in aumento del 22%rispetto allo stesso mese del 2022;
l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 248 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a settembre 2023 essi risultano circa 12.000, in diminuzione del 3% rispetto a settembre 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 176 euro.

IL REPORT DELL’OSSERVATORIO SUL PRECARIATO IN ITALIA

In questa pagina potete leggere i dati completi (Pdf 886 Kb) sull’analisi dell’Osservatorio Precariato in Italia elaborati dall’INPS aggiornato il 21 dicembre 2023 sui numeri di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2023. Rendiamo disponibile anche il comunicato stampa (Pdf 257 Kb) con cui l’INPS annuncia la loro pubblicazione. Potete leggere anche il report ISTAT  (Pdf 1,5 Mb), sui dati di ottobre 2023.

AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche il nostro approfondimento sui dati ISTAT sull’occupazione di ottobre 2023. Per avere altre informazioni statistiche e previsionali sul mercato del lavoro vi consigliamo di leggere questo articolo sul Bollettino Excelsior realizzato da ANPAL e UnionCamere relativo a dicembre 2023. Interessante anche l’articolo che esamina i nuovi dati del report INPS su lavoratori poveri, precarietà e salario minimo in Italia. 

Inoltre, è interessante il nostro focus sui nuovi contratti di lavoro a tempo determinato o quello sul contratto di somministrazione. Mettiamo a vostra disposizione infine il report 2023 con tutti i dettagli sull’aumento del costo del lavoro in Italia

Potrebbe interessarvi anche la nostra analisi del report con i nuovi dati sui settori dove si trova più lavoro in Italia.

Vi rimandiamo infine al nostro approfondimento per sapere quanti sono i posti di lavoro nelle imprese in Italia, attualmente vuoti. Interessante anche il nostro report sulle città con gli stipendi più alti in Italia e la nostra pagina dedicata alle aziende che assumono per scoprire quali sono le imprese che stanno cercando personale.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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