Tutele per candidati con DSA nei concorsi pubblici

Arrivano tutele per i candidati con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Ecco cosa prevede la riforma

dsa, Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Con la riforma dei concorsi pubblici 2023, in vigore dal 14 luglio 2023, vengono introdotte tutele per i candidati con DSA, ovvero con disturbi specifici dell’apprendimento.

La norma introduce delle misure per assicurare che le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) possano ottenere aiuti e tutele nello svolgimento delle prove scritte dei concorsi, proprio come già avviene per i soggetti con disabilità.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la riforma concorsi pubblici in termini di tutele per i candidati con DSA.

RIFORMA CONCORSI, NUOVE TUTELE PER I CANDIDATI CON DSA

La riforma dei concorsi prevede nuove tutele per i partecipanti con DSA. Le regole sono quelle definite dal DPR 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023, a seguito del lungo iter che vi abbiamo spiegato in questo approfondimento.

In particolare il nuovo Decreto prevede che la tutela, già operativa per chi detiene una disabilità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, venga estesa ai candidati con Disturbi Specifici di Apprendimento.

QUALI SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Per disturbi specifici di apprendimento (abbreviato con DSA), si intendono i deficit specifici nelle capacità di apprendimento della lettura (dislessia), grafia (disgrafia), ortografia (disortografia) e calcolo (discalculia o disaritmia) che si presentano generalmente nei primi anni scolastici.

Questi disturbi risultano un ostacolo nello sviluppo dell’individuo attraverso l’istruzione, e più in generale nella trasmissione della cultura. È stata la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana N. 244 del 18 ottobre 2010 a riconoscere i DSA in Italia definendo le “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico“. La legge si è rifatta in gran parte alla Classificazione Internazionale ICD-10 dell’Organizzazione mondiale della sanità, dove vengono definiti anche con la sigla F81.

È importante sottolineare che, in base a quanto previsto dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, la diagnosi dei DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le Regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. Viene immediato pensare che chi in età adulta non ha avuto in precedenza una diagnosi dei DSA, dovrà ottenere una certificazione che attesti la sussistenza del disturbo per poter usufruire delle agevolazioni previste.

LE AGEVOLAZIONI NEI CONCORSI PUBBLICI PER PERSONE CON DSA

Il nuovo regolamento sui concorsi pubblici specifica che lo svolgimento delle prove concorsuali avvenga attraverso l’adozione di misure compensative stabilite dalla commissione esaminatrice nei confronti di chi soffre di disturbi specifici di apprendimento (DSA), accertati ai sensi della Legge 8 ottobre 2010, n. 170.

In particolare, lo schema prevede:

  • la possibilità di sostituire tali prove con un colloquio (prova orale) o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo;

  • la possibilità di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle stesse prove.

Ogni bando, poi, disciplina nel dettaglio come dovranno essere svolte le prove per i soggetti con disabilità e con DSA.

L’ITER DELLA RIFORMA ED ENTRATA IN VIGORE

Le novità che vi abbiamo illustrato sono lo step finale dell’iter normativo della riforma dei concorsi pubblici 2023. A definire le nuove regole nel dettaglio è il DPR 16 giugno 2023, n. 82, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023. Entra in vigore il 14 luglio 2023, ovvero 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Se volete conoscere i dettagli sulla riforma concorsi pubblici, vi consigliamo di leggere questa guida e l’approfondimento sul nuovo regolamento dei concorsi pubblici.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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