Tutte le novità sui concorsi nel Decreto PA

Quali sono le novità sui concorsi introdotte dal Decreto PA 2023 e come cambiano l’accesso all’impiego nelle Pubbliche Amministrazioni

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Photo credit: Ghischeforever / Shutterstock
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Il Decreto PA 2023 convertito in Legge è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ha introdotto una serie di interessanti novità sui concorsi pubblici.

Il Governo vuole rendere le selezioni pubbliche più veloci per aumentare il numero di dipendenti statali al fine di colmare le grandi carenze di risorse umane nella Pubblica Amministrazione e rispettare le scadenze imposte dal PNRR.

In questa guida dettagliata, facciamo chiarezza sulle novità per i concorsi previste nel Decreto PA e analizziamo come si inseriscono nella più ampia riforma dei concorsi pubblici.

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NOVITÀ CONCORSI PUBBLICI DECRETO PA

Il Decreto PA 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023 introduce delle novità nei concorsi pubblici che modificano le modalità di accesso all’impiego nelle Pubbliche Amministrazioni, ma non solo.

L’obiettivo ambizioso del ministro Paolo Zangrillo è riuscire è completare ogni procedura concorsuale in sei mesi, ossia 180 giorni, come vi abbiamo spiegato nell’approfondimento sui nuovi limiti di durata dei concorsi pubblici. Tutto è orientato ad avere concorsi più veloci e facili, procedure più snelle, grazie alla digitalizzazione, per accelerare i tempi e nell’ottica di concludere entro il 2026 i progetti del PNRR. Le nuove misure sui concorsi pubblici inserite nel Decreto PA sono in vigore dal giorno seguente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (22 giugno 2023).

Ma quali sono queste misure così rilevanti e urgenti? Vediamole nel dettaglio.

NO ALLA PROVA ORALE NEI CONCORSI PER FIGURE NON APICALI

La prima novità sui concorsi inserita nel Decreto PA convertito in Legge riguarda la possibilità di non prevedere la prova orale nelle selezioni per figure non apicali delle Pubbliche Amministrazioni. Nelle ore che hanno preceduto l’approvazione del Decreto PA 2023 convertito in Legge alla Camera dei Deputati, rispetto al presunto “addio alla prova orale nei concorsi” alcuni giornali e portali web hanno scritto inesattezze e la disinformazione sul tema ha preso il sopravvento.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023, possiamo affermare che, rifacendoci alle fonti ufficiali, il paventato “stop alla prova orale” è, in realtà, solo una mezza verità. Infatti, il Decreto prevede che fino al 31 dicembre 2026 i bandi di concorso possono prevedere per i profili non apicali (es. funzionari) lo svolgimento della sola prova scritta fino alla fine del 2026. Dunque non viene eliminata la prova orale in tutti i concorsi pubblici, ma vi è l’opportunità – e spetterà all’Amministrazione che bandisce il concorso decidere – di optare per una procedura selettiva che prevede solo la prova scritta (e non quella orale), a cui si aggiunge l’eventuale prova preselettiva.

ASSUNZIONI LAMPO NELLE PA, NUOVE REGOLE IDONEITÀ

Le novità sui concorsi del Decreto PA 2023 mirano tutte a velocizzare le assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni. Come potete leggere in questa nota ufficiale a firma del Ministro Paolo Zangrillo, l’obiettivo del Governo è assumere quest’anno oltre 150mila persone per sostituire coloro che andranno in pensione.

Per raggiungere questo traguardo, insieme a quanto previsto con le modifiche della riforma sui concorsi pubblici, il Decreto prevede già una norma per l’accelerazione. Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023 stabilisce che nei concorsi pubblici devono essere considerati idonei i candidati collocatisi, nella graduatoria finale, entro il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi. In caso di rinuncia all’assunzione o di dimissioni del lavoratore intervenute entro 6 mesi dall’assunzione, l’Amministrazione può procedere allo scorrimento della graduatoria (articolo 1-bis, comma 1, lettera a), punto 2 del Decreto PA 2023 convertito in Legge).

CAMBIANO I CONCORSI UNICI

Il Decreto PA 2023 convertito in Legge prevede nuove modalità di reclutamento del personale con i concorsi unici (articolo 1 bis). Ecco cosa cambia per tali tipologie di selezioni aggregate:

  • il personale di FormezPA, dalla data di entrata in vigore del decreto convertito, può essere impiegato anche per la costituzione dei comitati di vigilanza nell’ambito dei “concorsi unici”, ovvero quelli banditi dalla Commissione RIPAM (articolo 1-bis, comma 1, lettera a, punto 1);

  • gli inserimenti possono essere organizzati su base territoriale. Nello specifico, il testo stabilisce che chi partecipa a un concorso pubblico, anche se bandito su base nazionale, potrà scegliere la Regione per cui partecipare e potrà concorrere solo per quel territorio. Eventuali spostamenti da un ambito territoriale all’altro saranno possibili solo nel caso in cui in una regione non vi siano abbastanza candidati idonei. Per coprire i posti mancanti però potranno essere reperiti solo candidati utilmente collocati nella graduatoria della regione confinante.

NOVITÀ ASSUNZIONI CATEGORIE PROTETTE

Il Decreto PA pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023 introduce una novità nei concorsi pubblici molto importante per le categorie protette. Nei concorsi si potrà prevedere una riserve extra in favore dei gruppi di persone con disabilità per i quali si riscontra una maggiore difficoltà di inserimento lavorativo. La norma introduce per il settore pubblico la possibilità di individuare nella quota riservata dalla normativa vigente all’assunzione obbligatoria di soggetti rientranti nelle categorie protette, eventuali ulteriori riserve per persone con esigenze speciali. Vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulle nuove tutele per candidati con DSA nei concorsi pubblici.

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SERVIZIO CIVILE, ARRIVA LA RISERVA

Con il Decreto PA convertito in legge i candidati che hanno concluso il servizio civile universale (senza demerito) avranno diritto a posti riservati nei concorsi pubblici. La norma, all’articolo 1, comma 9-bis prevede, in favore di tali operatori volontari, una riserva di posti pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziale. La riserva vale per:

  • le PA;
  • le aziende speciali;
  • le istituzioni strumentali all’attività degli Enti locali.

Per maggiori informazioni rimandiamo alla lettura della guida sulla riserva nei concorsi pubblici per volontari del servizio civile.

RISERVA PERSONALE UFFICI RICOSTRUZIONE

Tra le altre novità per i concorsi pubblici decise con il Decreto PA convertito in Legge vi sono anche i posti riservati per il reclutamento di figure dirigenziali, in favore del personale che abbia maturato con pieno merito almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni, presso gli Uffici speciali per la ricostruzione. La norma si riferisce agli uffici costituiti nell’ambito dei territori di tali Regioni in relazione agli eventi sismici del 2009 e del 2016. Possono mettere in campo la riserva di posti a concorso, non superiore al 50% e fino al 31 dicembre 2026, le seguenti Regioni:

  • Abruzzo;
  • Lazio;
  • Marche;
  • Umbria.

AUTONOMIA REQUISITI PA TERRITORIALI

Le Pubbliche Amministrazioni territoriali come Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possono individuare, per l’accesso all’impiego presso il relativo Ente, requisiti ulteriori rispetto a quelli stabiliti dalla disciplina generale. Tali requisiti però:

  • devono essere intesi a rispondere ad esigenze di specificità territoriale;

  • devono essere definiti previa intesa sancita in sede di Conferenza unificata Stato Regioni-Province autonome-Città e autonomie locali.

INCENTIVI ASSUNZIONI GIOVANI NELLE PA

Grandi novità in arrivo sui concorsi pubblici anche per i giovani. Il Decreto PA convertito in Legge riconosce a determinate Pubbliche Amministrazioni la possibilità di assumere giovani laureati con contratto di apprendistato o attraverso apposite convenzioni, studenti di età inferiore a 24 anni con contratto di formazione e lavoro, da inquadrare nell’area dei funzionari. Tali assunzioni possono essere fatte:

  • fino al 31 dicembre 2026;
  • nel limite del 10% delle loro facoltà assunzionali.

Al termine di questi contratti, il rapporto di lavoro deve essere trasformato a tempo indeterminato se:

  • l’assunzione rientra nei limiti assunzionali della PA interessata;
  • il candidato è in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego;
  • il candidato ha ottenuto una valutazione positiva del servizio prestato.

COMPENSI COMMISSARI CONCORSO

Con il Decreto PA, cambiano le regole sui compensi ai presidenti e ai membri delle commissioni di concorso. In particolare, si applica la deroga al principio di onnicomprensività del trattamento economico. Tale esclusione, cioè, assicura l’erogazione del compenso (in via aggiuntiva rispetto al trattamento economico del dirigente) per i commissari delle procedure concorsuali inerenti a qualsiasi PA.

La  nuova norma prevede anche la facoltà per le Regioni, le autonomie locali e gli Enti diversi dalle Amministrazioni dello Stato di recepire le disposizioni relative ai compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici.

VIA ALLA RIFORMA DEI CONCORSI PUBBLICI

Come accennato, le novità sui concorsi pubblici introdotte dal Decreto PA convertito in Legge sono solo la punta dell’iceberg di una modifica strutturale delle modalità di accesso all’impiego nelle PA che entra in vigore il 14 luglio 2023. La riforma dei concorsi pubblici prevede novità che rendono le procedure concorsuali più semplici e veloci, intervenendo anche sui requisiti di accesso ai posti di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni.

Di fatto, dal 14 luglio 2023, entra in vigore il nuovo regolamento sui concorsi pubblici.

Tra le principali novità della riforma, vi sono maggiori tutele per le donne in gravidanza, per chi ha specifici disturbi dell’apprendimento, nonché nuove regole l’accesso ai rifugiati, differenti modalità di pubblicazione dei bandi con il portale inPA e di comunicazione con i candidati. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata alla riforma, la guida sul nuovo regolamento dei concorsi e il nostro articolo sull’iter normativo della riforma.

QUANDO ENTRANO IN VIGORE LE NOVITÀ CONCORSI DECRETO PA

La riforma concorsi pubblici entra in vigore il 14 luglio 2023. Invece, il Decreto PA convertito in Legge permette di accelerare sulle procedure selettive per le Pubbliche Amministrazioni, nell’ottica di completare i progetti del PNRR. Le novità sui concorsi pubblici contenute nel Decreto PA entrano in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023, quindi dal 22 giugno 2023.

LA GUIDA AL DECRETO PA CONVERTITO IN LEGGE

Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida che spiega tutte le misure del Decreto PA 2023 convertito in Legge. Mettiamo a vostra disposizione anche il testo definitivo Decreto PA 2023 convertito in Legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.143 del 21-06-2023 dopo l’ok di Camera e Senato.

Potete anche leggere il testo della riforma concorsi pubblici, ossia il Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 (Pdf 134 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023.

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Per approfondire vi consigliamo la lettura delle nostre guide su:

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche la lettura dei nostri articoli sul nuovo portale reclutamento PA e anagrafe digitale dipendenti pubblici. A vostra disposizione anche il nostro focus sulle nuove assunzioni tramite concorsi pubblici previste dal decreto PNRR e la nostra guida alle nuove risorse disponibili per la formazione dipendenti pubblici. Interessante anche approfondire il nostro articolo che riassume le nuove regole per il reclutamento stranieri e extracomunitari ammessi ai concorsi pubblici.

CANDIDATURE AI CONCORSI E AGGIORNAMENTI

Per tutte le informazioni sulle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici aperti, che viene costantemente aggiornata con le nuove selezioni attive alle quali è possibile candidarsi. È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.

Vi invitiamo a scoprire tutte le altre guide sui concorsi per comprendere le nuove regole correlate al pubblico impiego. Continuate a seguirci per restare aggiornati su tutte le novità, iscrivendovi gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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