Assegno assistenza anziani 850 euro: contratto badante può essere intestato ai familiari

Ci sono novità per quando riguarda le condizioni di accesso all’Assegno Assistenza Anziano che arriva fino a 850 euro

badante, colf

L’assegno di assistenza per gli anziani, che arriva fino a 850 euro mensili, può essere riconosciuto anche quando il contratto della badante non è intestato direttamente al beneficiario.

L’INPS infatti ha chiarito che, nel caso di persone molto anziane o incapaci di firmare documenti o gestire rapporti contrattuali, il beneficio spetta anche quando ad assumere è un familiare o a un rappresentante legale (come amministratore di sostegno, curatore o tutore).

Ci sono però alcune condizioni che devono essere rispettare, vediamo quali sono e come funziona.

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ASSEGNO ASSISTENZA ANZIANI 850 EURO COS’È E A CHI SPETTA

L’Assegno di assistenza anziani è la quota integrativa, riconosciuta insieme alla nuova Prestazione Universale per gli anziani non autosufficienti.

È un sostegno economico aggiuntivo, destinato a coprire i costi per l’assistenza e la cura di anziani che abbiano compiuto almeno 80 anni, con ISEE socio-sanitario non superiore a 6.000 euro e un bisogno assistenziale “gravissimo”.

Tale importo si compone di due quote:

  • la quota fissa, che corrisponde all’importo dell’indennità di accompagnamento (circa 542 euro mensili), che viene a sua volta assorbita dalla nuova Prestazione Universale;
  • la quota Integrativa (ovvero l’Assegno di Assistenza), che riconosce un importo aggiuntivo alla quota base e la integra fino a riconoscere un massimo di 850 euro.

L’assegno di assistenza può essere utilizzato per accedere a servizi socioassistenziali oppure (in alternativa) per  assumere assistenti personali con contratto di lavoro domestico per almeno 15 ore settimanali. E proprio sulla stipula di questo contratto che l’INPS è intervenuto, chiarendo alcuni aspetti.

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NOVITÀ

Con il messaggio n. 3514 del 21 novembre 2025, l’INPS ha chiarito che il rapporto di lavoro domestico può essere intestato a una persona diversa dal beneficiario, senza perdere il diritto all’assegno.

Questo è possibile purché:

  • il contratto abbia come finalità l’assistenza del beneficiario;

  • le mansioni indicate siano quelle di cura e assistenza alla persona;

  • l’indirizzo di lavoro risulti coincidente con il domicilio del beneficiario della prestazione universale.

Il chiarimento arriva dopo il parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rimuovendo un ostacolo burocratico che rischiava di escludere molte famiglie. Ciò che conta è la finalità: non importa chi firma il contratto, purché la badante assista effettivamente la persona non autosufficiente.

Inoltre, valgono sempre le regole generali per cui devono risultare:

  • regolarità amministrativa e contributiva;

  • contratto conforme al CCNL domestico;

  • inviate all’INPS le buste paga quietanzate entro le scadenze indicate (10 aprile, 10 luglio, 10 ottobre, 10 gennaio), come già previsto dal messaggio INPS n. 949 del 18 marzo 2025.
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CHI PUÒ INTESTARE IL CONTRATTO DELLA BADANTE

Oltre ai familiari diretti, il contratto può essere sottoscritto da amministratore di sostegno, tutore, curatore e altri soggetti che gestiscono la cura del beneficiario.

Questa possibilità è particolarmente utile quando l’anziano è incapace di firmare contratti, di effettuare pagamenti o vive con un parente che si occupa dell’assistenza quotidiana. Tuttavia, per evitare contestazioni, nel contratto e nelle buste paga deve risultare chiaramente la firma quietanzata della badante per avvenuta retribuzione.

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GUIDA ALLA PRESTAZIONE UNIVERSALE ANZIANI

Per approfondire quali sono le altre condizioni di accesso e come fare domanda, vi consigliamo di leggere la nostra guida alla Prestazione Universale Anziani non autosufficienti aggiornata.

ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI 

Vi suggeriamo di leggere anche come funziona oggi l’assegno universale per anziani e quando l’Assegno Unico Anziani viene sospeso.

Potrebbero poi interessarvi le nuove linee guida per gli assistenti familiari degli anziani non autosufficienti. Potrebbe interessarvi anche il bonus grandi invalidi e l’assegno ordinario di invalidità prima della pensione.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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Scritto da Federica Petrucci - Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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