Assegno Unico Anziani sospeso: al via i controlli, chi rischia e cosa fare

Chi rischia la sospensione dell’Assegno Unico Anziani e cosa fare a seguito dei controlli avviati dall’INPS

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Con l’avvio dei controlli automatizzati da parte dell’INPS, l’Assegno Unico Anziani è stato in diversi casi sospeso.

Diversi beneficiari, cioè, non hanno più ricevuto la prestazione o hanno saputo che a breve non la riceveranno più.

Cosa succede e cosa fare in questi casi lo ha spiegato sempre l’INPS pubblicando, il 5 maggio 2025, le istruzioni operative sulla gestione delle domande.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono gli step da seguire per ricevere di nuovo l’Assegno.

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CHI RISCHIA LA SOSPENSIONE DELL’ASSEGNO UNICO ANZIANI

Come specificato nel Messaggio numero 1401 del 05-05-2025, l’Assegno Unico Anziani è stato sospeso ad Aprile (e quindi non lo riceveranno nemmeno a Maggio) per coloro che, a partire da marzo 2025:

  • non hanno presentato l’ISEE 2025 o non lo hanno aggiornato;

  • hanno aggiornato l’ISEE (o ne hanno presentato uno nuovo) e sono risultati redditi superiori a 6.000 euro o un’attestazione difforme, incompleta o assente. Inoltre, a seguito dei controlli automatizzati dell’Istituto, sono state sospese anche le prestazioni da cui domande risultano incongruenze nei dati dichiarati, in particolare sulla composizione del nucleo familiare e sulla presenza di persone con disabilità.

  • non risultano più titolari dell’indennità di accompagnamento o non ne hanno ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale.

Ricordiamo, infatti, che l’Assegno Universale per gli Anziani fino a 850 euro è destinato agli over 80 con gravissimo bisogno assistenziale, ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro e titolari dell’indennità di accompagnamento.

COME FUNZIONANO I CONTROLLI INPS

L’INPS ha avviato controlli centralizzati sui requisiti anagrafici, reddituali e sanitari. Quando uno di questi controlli dà esito negativo o risulta incompleto, la domanda viene segnalata alla sede territoriale competente che procede con ulteriori verifiche.

Nello specifico:

  • se manca un ISEE valido per il 2025, l’erogazione viene sospesa ma può essere ripristinata con effetto retroattivo una volta presentata una nuova DSU con ISEE corretto;

  • se l’ISEE supera i 6.000 euro, il beneficio viene sospeso definitivamente, ovvero decade (a meno che il beneficiario non dimostri che c’è stato un errore e fornisca i dati corretti che attestano un reddito inferiore a 6.000 euro);

  • se i beneficiari non sono più titolari dell’indennità di accompagnamento, l’INPS sospende l’assegno in attesa di ulteriori verifiche prima di far decadere il diritto definitivamente;

  • se risultano errori nella compilazione della domanda si avvia un’istruttoria manuale, quindi in caso composizione familiare non congruente o assenza di verbali di disabilità la pratica viene esaminata e valutata da un funzionario competente, piuttosto che essere gestita automaticamente da un sistema informatico. A questo punto, viene “messa in evidenza” alla Struttura territoriale competente, che procede con le verifiche necessarie, ad esempio contatta il cittadino e verifica la correttezza dei documenti o delle dichiarazioni.

Ma in caso di sospensione, una volta appreso che sono in corso le verifiche INPS o il motivo per cui l’Istituto ha deciso di non erogare più l’Assegno, cosa possono fare i beneficiari? Vediamo nel dettaglio.

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COME FARE IN CASO DI ASSEGNO UNICO ANZIANI SOSPESO

Come chiarito dal Messaggio numero 1401 del 05-05-2025, chi ha ricevuto la sospensione dell’Assegno Unico Anziani è tenuto a :

  • Verificare l’attestazione ISEE, assicurandosi che sia di tipo sociosanitario ordinario (non ristretto), in corso di validità per il 2025 e inferiore a 6.000 euro, completa e senza omissioni;

  • verificare l’esattezza delle dichiarazioni fornite nel questionario relativo alla domanda;

  • contattare la sede INPS territoriale competente se ha ricevuto una comunicazione di sospensione, per comprendere le cause e procedere alla regolarizzazione;

  • assicurarsi della titolarità dell’indennità di accompagnamento, oppure dell’avvenuta valutazione positiva se ancora in fase di riconoscimento.

Ricordiamo che la sospensione dell’Assegno Unico Anziani viene comunicata dall’INPS al cittadino attraverso uno o più dei seguenti canali ufficiali:

  • Portale INPS, attraverso una notifica inviata al cittadino nell’Area personale MyINPS, alla quale è possibile accedere da questa pagina tramite SPID, CIE o CNS.  La comunicazione appare nella sezione “Messaggi” o nella lista delle domande (Assegno Unico Anziani → Stato della domanda). Viene indicato lo stato della domanda come “Sospesa”, insieme a una motivazione (es. “verifica ISEE”, “accertamento requisiti sanitari”, ecc.);

  • SMS o Email se l’utente ha indicato un numero di cellulare o un indirizzo email nei propri contatti. L’INPS può inviare un messaggio sintetico di notifica, invitando a consultare il portale per i dettagli;

  • PEC o posta ordinaria (se disponibile e indicata) oppure lettera cartacea all’indirizzo di residenza, ma solo in alcuni casi, soprattutto se la sospensione comporta una revoca o una richiesta di documentazione integrativa.

In caso di sospensione, una volta risolti i problemi, vengono riconosciuti i relativi arretrati con decorrenza dalla data iniziale prevista, fino al mese precedente la ripresa del pagamento regolare.

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GUIDA ALL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE PER ANZIANI NEL 2025

Per approfondire l’argomento, mettiamo a vostra disposizione la guida all’Assegno Universale Anziani, dove vi spieghiamo nel dettaglio come richiederlo, quali sono gli importi spettanti e come funziona.

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