Dipendenti e Bonus 200 euro: a chi spetta, nuovi requisiti

Quali sono i lavoratori dipendenti che possono beneficiare del bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti

bonus, euro

Il bonus 200 euro non spetta a tutti i dipendenti pubblici e privati. Il beneficio è riconosciuto solo a chi, tra il 1° gennaio e il 23 giugno 2022, abbia fruito per almeno una mensilità dello sconto IVS, l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali, o non vi abbia beneficiato perché interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS, ad esempio perché in cassa integrazione.

Si ricorda, inoltre, che i dipendenti privati per poter ottenere il bonus 200 euro, devono far pervenire un’autodichiarazione al datore di lavoro mentre i dipendenti pubblici non hanno questo obbligo.

In questa guida vi spieghiamo a quali lavoratori dipendenti spetta esattamente il bonus 200 euro e cosa è necessario fare per ottenere l’indennità una tantum concessa dal Governo.

BONUS 200 EURO DIPENDENTI: A CHI SPETTA

L’articolo 31 del Decreto Aiuti, che ha istituito il bonus 200 euro, per quanto riguarda i dipendenti, precisa che possono accedere all’indennità una tantum i lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero dai contributi (precisamente lo sconto dello 0,8% sui contributi previdenziali vi spieghiamo in questo articolo) dal 1° gennaio al 23 giugno 2022 (giorno precedente alla pubblicazione della Circolare n° 73 del 24-06-2022). Si tratta, in buona sostanza, delle categorie di cui all’articolo 1, comma 121, della Legge di Bilancio 2022. Ma attenzione, per accedere all’esonero è necessario che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro (34.996 euro annui), maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Con il Decreto Aiuti bis, poi, il bonus è stato esteso anche ai lavoratori dipendenti che, nel rispetto del requisito reddituale, non hanno beneficiato dell’esonero citato perché interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS, come per esempio malattia, maternità o cassa integrazione. Ve lo spieghiamo anche nell’articolo dedicato ai nuovi destinatari dell’indennità una tantum inclusi dal Decreto Aiuti bis.

Questo criterio, scollegato dalla retribuzione lorda e dal limite ISEE, riguarda solo i lavoratori dipendenti. Per capire invece come funziona il bonus 200 euro per le altre categorie di beneficiari, tra cui disoccupati, autonomi e pensionati, si consiglia di leggere la nostra guida.

CHI RESTA ESCLUSO DAL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

La scelta del Legislatore di legare il bonus 200 euro dipendenti alla riduzione dell’Ivs pari allo 0,80%, invece che alla retribuzione lorda o al limite di reddito di 35mila euro, poneva un problema rilevante. Infatti, come anticipato, tale esonero contributivo spetta qualora la retribuzione imponibile previdenziale mensile non superi i 2.692 euro, tranne per dicembre, mese in cui il limite è raddoppiato a fronte del riconoscimento della tredicesima. Resta escluso, quindi, chi ad esempio opera in settori in cui non è prevista la malattia a carico INPS (e neppure l’esonero). In tali casi, pur avendo i criteri di reddito per ottenere la riduzione, il lavoratore non può accedere allo sconto IVS e, di conseguenza, nemmeno al bonus da 200 euro dipendenti.

Prima che intervenisse il correttivo del Decreto Aiuti bis, tra l’altro, rimaneva escluso anche chi, pur avendo lo stesso trattamento retributivo lordo, per eventi personali specifici non aveva avuto diritto allo sconto contributivo perché interessato da congedo, malattia, cassa integrazione e da tutti gli altri eventi per cui il lavoratore è impossibilitato a prestare la propria attività lavorativa ed è l’INPS a versare i contributi “figurativi” al posto del datore di lavoro.

Ora ricevono il bonus anche quei lavoratori dipendenti che, pur percettori di reddito inferiore ai 35.000 euro, nei primi 6 mesi dell’anno non hanno beneficiato dell’esonero contributivo previsto, in quanto interessati da eventi (quali maternità o cassa integrazione) coperti solo figurativamente dall’INPS.

COME VERIFICARE I REQUISITI DEL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

A dover verificare la sussistenza dei requisiti per accedere al bonus 200 euro dedicato ai dipendenti è, secondo l’attuale formulazione della norma, il datore di lavoro. Egli dovrà prendere in considerazione le buste paga del periodo compreso tra gennaio e giugno e controllare se il proprio dipendente abbia ricevuto o meno lo sconto IVS o se non vi abbia avuto accesso per i motivi citati. Si ricorda che la riduzione contributiva dello 0,8% deve essere stata applicata in almeno una di quelle quattro buste paga per accedere al bonus 200 euro. In caso di riscontro positivo, il dipendente beneficia dei 200 euro sulla busta paga. Più precisamente, per chi era già incluso dal primo Decreto Aiuti il bonus è stato accreditato sulla busta di paga di luglio, mentre i lavoratori dipendenti ora ammessi dal Decreto Aiuti bis lo riceveranno nello stipendio di ottobre 2022.

Ogni lavoratore può anche verificare in autonomia le buste paga del periodo gennaio-giugno 2022 e controllare se la riduzione contributiva dello 0,8% è presente almeno in un cedolino o se ci sono stati eventi, come la malattia, che ne abbiano impedito la fruizione.

COME RICHIEDERE IL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

Il Decreto Aiuti prevede che sia il datore di lavoro a riconoscere il bonus in automatico, ma solo dopo che il lavoratore abbia rilasciato una dichiarazione in cui attesta di non aver diritto al bonus in altri modi perché percettore di pensione o reddito di cittadinanza, oltre a non percepirlo tramite un altro datore di lavoro. Per tutti i dettagli su come compilare questa autodichiarazione vi consigliamo di leggere questo articolo in cui mettiamo a disposizione anche un modello editabile da scaricare. Si ricorda, infatti, che nel caso in cui il lavoratore sia titolare di più rapporti di lavoro potrà comunque richiedere il bonus una sola volta ad un solo datore di lavoro. L’autodichiarazione può essere presentata a mano o anche inviata al datore di lavoro via posta elettronica.

Per i lavoratori dipendenti pubblici, tuttavia, questo onere è stato abolito da una norma inserita nel nuovo Decreto Semplificazioni Fisco approvato al Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2022. Per i dipendenti del pubblico impiego la verifica deve essere effettuata dal Ministero dell’Economia e l’INPS attraverso l’incrocio delle banche dati.

Si aggiunge che l’INPS, con il messaggio n. 2397 del 13 giugno 2022 ha fornito le prime indicazioni sul bonus 200 euro a datori di lavoro e lavoratori. Per conoscere ogni dettaglio sulle indicazioni operative si rimanda a questo approfondimento. Vi invitiamo anche a leggere la nostra guida che spiega chi deve presentare domanda e chi no.

QUANDO ARRIVA IL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

Con il Messaggio numero 2505 del 21 giugno l’INPS ha chiarito, d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che per i dipendenti la retribuzione nella quale riconoscere l’indennità prevista dal primo Decreto Aiuti da parte dei datori di lavoro era quella di competenza del mese di luglio 2022. Ma ora, così come previsto dal Decreto Aiuti bis, ci sarà una nuova tranche nelle buste paga di ottobre 2022 in favore dei dipendenti prima esclusi per non aver fruito dell’esonero perché coperti da contributi figurativi INPS.

Per sapere quando arriva il bonus 200 euro per ogni singola categoria, vi consigliamo di leggere la nostra guida.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

Testo integrale del Decreto Aiuti 2022 (Pdf 632 Kb) – Decreto Legge 17 maggio 2022 n. 50 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022;
Testo del Decreto Legge n.115 del 9 agosto 2022 – Decreto Aiuti bis (Pdf 337 Kb) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.185 del 9-8-2022;
Messaggio INPS n. 2397 del 13 giugno 2022 (Pdf 96,2 Kb);
Messaggio INPS n. 2505 del 21 giugno 2022 (Pdf 85 Kb);
Circolare INPS n° 73 del 24-06-2022 (Pdf 347 Kb).

LA GUIDA SUL BONUS 200 EURO

Per maggiori informazioni vi consigliamo di leggere la guida sul bonus 200 euro che spiega tutte le casistiche e come funziona per ogni categoria coinvolta.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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7 Commenti

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  1. Io sono stata assunta per la prima volta il 5 giugno 2022 con contratto a termine il 30 settembre. Nel cedolino relativo al mese di giugno è indicato l’esonero IVS dello 0,8 %.
    In base alla recente nuova circolare n. 73 del 24 giugno, posso beneficiare del bonus 200 E. ?
    Anche se non so quando effettivamente sia maturato lo sgravio contributivo, probabilmente dopo la data del 23 giugno.
    Grazie sentite della vostra cortese attenzione.
    Silvia Sironi

    • PER AVERE I 200,00 EURO E’ SUFFICIENTE AVER ALMENO UN MESE LO 0,80%…ESEMPIO IN MALATTIA…ANCHE SE ALLA FINE DELL’ ANNO SUPERERA’ IL LIMITE DI EURO 35.000,00..OPPURE SE NELL’ANNO 2021 IL DIPENDENTE HA SUPERATO TALE LIMITE DI EURO 35.000,00?

  2. Gentilissimi, scorrendo i miei cedolini ho visto che lo sconto dello 0,8% sui contributi previdenziali da versare è presente solo nel cedolino di maggio… posso richiedere lo stesso il bonus o meno? Grazie

  3. questo articolo è fatto molto bene e come sempre le vostre spiegazioni sono chiare e dettagliate, devo dire però che non è cosi semplice verificare se spetta o no, si tratta di una bella gatta da pelare per i datori di lavoro!

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