Dal 21 Novembre 2025 si può richiedere il bonus affitto per i lavoratori del turismo.
Grazie a questa misura, le imprese del comparto turistico-ricettivo potranno ricevere dei contributi, così da garantire soluzioni abitative agevolate per i loro dipendenti.
In questo articolo vi spieghiamo come funziona la misura, a chi spetta e come richiederla.
BONUS AFFITTO PER I LAVORATORI NEL TURISMO DAL 21 NOVEMBRE 2025
Con il Decreto del 13 Novembre 2025 il Ministero del turismo ha definito le regole di presentazione delle domande per ottenere il bonus affitto previsto dal Decreto Staff House. Lo possono richiedere le imprese, per garantire alloggi a prezzo agevolato ai lavoratori, partire dal 21 Novembre 2025. In pratica, l’impresa riceve il contributo per pagare l’affitto degli alloggi destinati ai dipendenti o per riqualificare degli immobili che poi li ospiteranno. Indirettamente, quindi, ne giovano anche i lavoratori, sia stagionali che stabili e/o in somministrazione.
L’aiuto nasce con un doppio scopo, ossia, da un lato sostenere le imprese turistiche nel coprire i costi di locazione degli alloggi destinati ai dipendenti, dall’altro garantire ai lavoratori condizioni abitative più stabili e accessibili. Scopriamo insieme come funziona la misura.
COME FUNZIONA
La misura funziona mediante l’erogazione di contributi diretti alle aziende. Tali contributi servono a coprire i costi dei canoni di locazione sostenuti dalle imprese turistiche o dagli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che dimostrino di fornire alloggio ai propri lavoratori.
L’impresa beneficiaria, in cambio del sostegno, si impegna così a garantire l’alloggio a canone ridotto (di almeno il 30% rispetto al mercato) per un periodo minimo di 5 anni e fino a un massimo di 10 anni, con un tetto di 3.000 euro annui per posto letto.
I contributi possono riguardare una singola unità immobiliare oppure più unità, purché situate nella stessa provincia della struttura turistico-ricettiva a cui gli alloggi sono collegati, o comunque entro un raggio di 40 chilometri. La norma specifica anche che, per accedere al bonus, gli immobili:
- devono essere nella disponibilità del beneficiario, in virtù di un titolo di proprietà o di un contratto di locazione registrato. Poi, il loro utilizzo deve essere destinato all’alloggio dei lavoratori del comparto turistico-ricettivo, compresi quelli impiegati negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
- devono essere destinati alla sistemazione dei lavoratori, a condizione che risultino pienamente funzionali entro 24 mesi dalla presentazione della domanda.
L’agevolazione si ottiene “a domanda”, con una procedura a sportello, ed è concessa sulla base di criteri di valutazione che attribuiscono punteggi alle imprese in relazione alla disponibilità di unità immobiliari e alla capacità di garantire l’alloggio ai lavoratori.
Le spese ammissibili devono essere pertinenti, tracciabili, documentate da contratti e fatture quietanzate, nonché coerenti con il piano dei costi presentato. L’erogazione avviene in una o più quote, entro i limiti delle risorse stanziate pari a 22 milioni di euro all’anno per 3 anni (2025, 2026, 2027).
CHI PUÒ RICHIEDERLO
Possono richiedere il bonus le imprese del settore turistico, operative negli ambiti indicati in questa tabella. Tali aziende potranno accedere ai contributi purché dimostrino di sostenere spese per l’alloggio dei lavoratori impiegati presso le proprie unità locali, costituite da strutture turistico-ricettive o da esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, come definiti dall’articolo 5 della Legge 25 Agosto 1991, n. 287.
Sono ammesse imprese di qualsiasi dimensione che, alla data di presentazione della domanda:
- abbiano attivato in ciascuna delle unità locali interessate almeno uno dei codici ATECO indicati in questa tabella, sia come attività prevalente o primaria sia come attività secondaria;
- risultino in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 3, comma 3, del Decreto Staff House. Ossia, i soggetti devono essere iscritti al registro imprese con i codici ATECO previsti, avere sede legale e operativa in Italia, essere in regola con le norme su lavoro, sicurezza e ambiente, non trovarsi in procedure concorsuali né sottoposti a fallimento o liquidazione. E anche, non avere sanzioni interdittive, rispettare gli obblighi previdenziali, fiscali e assicurativi, essere conformi alla normativa antimafia e non incorrere in cause di esclusione. Infine, devono mantenere la capacità di contrattare con la PA, adempiere agli obblighi assicurativi previsti dalla legge e garantire la regolarità dell’agibilità degli edifici.
COME FARE DOMANDA
È possibile fare domanda di accesso alle agevolazioni, esclusivamente tramite la procedura informatica di Invitalia, accedendo da questa pagina all’area dedicata, tramite SPID, CIE o CNS. Le domande possono essere inviate dalle ore 12 del 21 Novembre 2025 fino alle ore 17 del 19 Dicembre 2025. Durante questo periodo, lo sportello telematico è attivo dalle ore 10.00 alle ore 17.00, dal lunedì al venerdì.
È anche disponibile il pre-caricamento delle istanze, dalle ore 12.00 del 17 Novembre 2025, utile per inserire i dati preliminari. Le domande che non trovano copertura finanziaria nelle risorse disponibili vengono sospese dalla valutazione, in attesa di eventuali economie derivanti dalle istruttorie in corso o da un rifinanziamento della misura.
GUIDA AL DECRETO STAFF HOUSE
In questo articolo vi spieghiamo quali altri aiuti prevede il Decreto Staff House per i lavoratori e le imprese del settore turistico.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto del Direttore Generale del 13 Novembre 2025 (Pdf 637 Kb);
- Decreto 18 Settembre 2025 (Pdf 103 Kb), ossia il Decreto Staff House, pubblicato sulla sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 4 Ottobre 2025 (Pdf 3 Mb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire l’argomento e quali sono gli altri interventi finanziati e approvati dal Governo nel settore turismo, vi consigliamo la lettura della nostra guida sul Decreto Omnibus 2025 e quella sul Decreto Omnibus 2025 convertito in Legge.
Per approfondire vi consigliamo di leggere quali sono i nuovi aiuti per le imprese nel turismo.
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