Bonus IMU nel 2025: tutte le agevolazioni attive

Ecco quali sono i bonus IMU che si possono ottenere nel 2025, ovvero tutte le agevolazioni attive per coloro che devono pagare l’Imposta Municipale Propria

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Sono diversi i bonus IMU che si possono ottenere nel 2025.

Dal 2020, infatti, lo Stato ha attivato una serie di sconti e bonus sull’IMU per specifici contribuenti e categorie di immobili.

Per il versamento della prima rata IMU si può tenere conto di alcuni aiuti periodici destinati a specifici settori, mentre vi sono tanti altri casi in cui gli immobili si considerano esonerati dal pagamento dell’Imposta anche nel 2025.

In questa guida dettagliata e aggiornata vi spieghiamo quali sono e come funzionano.

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COS’È L’IMU

L’IMU è la cosiddetta “Imposta Municipale Propria” anche chiamata “Imposta Municipale Unica”. È un’imposta di natura patrimoniale rivolta a chi ha il possesso o la proprietà del bene immobiliare assoggettato ad IMU. Si paga a livello comunale per gli immobili ad uso abitativo diversi dalla prima casa – abitazione principale (es. sulla seconda casa), per le abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9), per gli immobili commerciali e sui terreni agricoli e aree fabbricabili.

Per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e ha la residenza anagrafica. L’IMU è stata introdotta, a partire dall’anno 2012 in sostituzione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI). Dal 2013 non si paga più sulla prima casa. Inoltre, con la riforma fiscale 2023 e quanto stabilito dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 7 luglio 2023, sono cambiate le regole di determinazione delle aliquote a livello comunale.

Scopriamo insieme quali e quante sono le agevolazioni, le riduzioni, le esenzioni e gli sgravi validi per chi paga l’Imposta Municipale Propria.

QUALI SONO I BONUS IMU 2025

I bonus IMU del 2025 sono tutte le esenzioni, le riduzioni e le agevolazioni previste dal Governo e rivolte a coloro che pagano l’IMU. Lo Stato ha introdotto una serie di bonus per determinati tipi di immobili o di contribuenti con la Legge di Bilancio 2020.

Vediamo insieme quali sono nello specifico.

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1) BONUS IMU PER IMMOBILI IN COMODATO A PARENTI

Tra i bonus IMU 2025 c’è, in primis, quello per immobili in comodato d’uso a genitori, figlio o parenti diretti. Grazie a questa norma, attiva dal 2020 e valida anche nel 2025, l’aliquota IMU si riduce del 50% per le abitazioni concesse in concesse in comodato d’uso ai parenti diretti. L’articolo 1, comma 747 della Legge di Bilancio 2020 ha stabilito che il bonus IMU sulle abitazioni in comodato d’uso vale solo per le case concesse ai parenti in linea retta entro il 1° grado che le utilizzano come abitazione principale. La norma chiarisce che fanno eccezione le case classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, i cosiddetti immobili di lusso. Per maggiori informazioni su questo bonus vi invitiamo a leggere la guida di approfondimento.

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2) SCONTO IMU AL 50%

Per immobili in comodato a genitori, figlio o parenti, sono stati confermati gli sconti sull’Imposta Municipale Propria al 50% per i seguenti casi:

  • fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico;

  • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.

A stabilirlo, senza necessità di rinnovo di anno in anno, è l’articolo 1, comma 747 della Legge di Bilancio 2020.

3) ESENZIONE IMU IMMOBILI USO CULTURALE

Hanno diritto all’esenzione IMU, anche per il 2025, i fabbricati con destinazione ad usi culturali, nonché quelli classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9. Ossia:

  • E/1: stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei;

  • E/2: ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio;

  • E/3: costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche;

  • E/4: recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche;

  • E/5: fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze;

  • E/6: fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale;

  • E/7: fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti;

  • E/8: fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia;

  • E/9: edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.
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4) BONUS IMU AL 25% PER IL CANONE CONCORDATO

Viene confermato, per l’IMU NEL 2025, lo sconto del 25% per gli immobili concessi in locazione a canone concordato. Il bonus scatta quindi quando c’è uno specifico accordo tra proprietario e inquilino sulla riduzione del canone di locazione a fronte di una maggiore stabilità del contratto.

5) ESENZIONE IMU PER I LUOGHI DI CULTO

Tra gli immobili che hanno diritto all’esenzione IMU nel 2025 vi sono anche i fabbricati:

  • destinati esclusivamente all’esercizio del culto, purché compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 19 della Costituzione, e le loro pertinenze;

  • di proprietà della Santa Sede indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l’11 febbraio 1929 e reso esecutivo con la Legge 27 maggio 1929, n. 810;

  • appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia.
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6) DEDUCIBILITÀ IMU IMMOBILI STRUMENTALI

Dall’anno d’imposta 2022 e quindi anche nel 2025, le imprese e i lavoratori autonomi possono dedurre al 100% l’IMU pagata per gli immobili strumentali, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023. Per la verifica della sussistenza del requisito della strumentalità degli immobili occorre far riferimento a quanto stabilito dal TUIR. Il Testo unico considera:

  • immobili strumentali per natura, quelli che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione salvo radicali trasformazioni. In sostanza, l’Agenzia delle Entrate considera strumentali per natura gli immobili classificati nelle categorie catastali A/10, B, C, D ed E. Sono considerati strumentali per natura anche per gli immobili non utilizzati o dati in locazione o comodato;

  • immobili strumentali per destinazione, in quanto utilizzati dall’impresa per lo svolgimento dell’attività indipendentemente dalla loro classificazione catastale.

La deducibilità può essere applicata direttamente nel modello 730 2025.

7) ESENZIONE IMU FABBRICATI RURALI

L’esenzione IMU per i fabbricati rurali è disciplinata dal Decreto Legge del 30 dicembre 1993 n. 557 e dalla Legge di Bilancio 2020, che hanno stabilito che l’imposta non va pagata in caso di:

  • gli immobili catalogati nelle categorie A/6 (abitazione del coltivatore o del lavoratore) e D/10 (fabbricato strumentale all’attività agricola);

  • gli immobili di qualsiasi categoria, ma con la dicitura “requisiti di ruralità accertati” sulla visura catastale.

Nello specifico, la normativa stabilisce che l’IMU non è richiesta per i fabbricati rurali, a prescindere dalla qualifica del proprietario come coltivatore diretto o imprenditore agricolo.

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8) ESENZIONE IMU FABBRICATI COLLABENTI

Con la Risoluzione n. 4 del 16 novembre 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato che è prevista l’esenzione IMU nel 2025 anche per i cd. fabbricati collabenti. Ricordiamo che un immobile è considerato collabente quando non è idoneo per scopi abitativi né in grado di generare reddito. Questa categoria spesso include vecchie strutture diroccate e inutilizzate, esposte alle intemperie e trascurate senza alcuna manutenzione.

9) ESENZIONE IMU IMMOBILI CON FINALITÀ SOCIALE

Anche nel 2025, come stabilito dalla Legge di bilancio 2024, è valida l’esenzione dall’Imposta Municipale Unica (IMU) per immobili utilizzati esclusivamente per attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché attività di religione o di culto. Tale esenzione si applica alle attività svolte da enti pubblici e privati (diversi dalle società), trust non focalizzati principalmente sull’attività commerciale, e organismi di investimento collettivo del risparmio residenti nel territorio nazionale.

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10) ESENZIONE IMU ENTI NON COMMERCIALI

Con l’articolo 1, comma 71, la Legge di bilancio 2024 ha introdotto e disciplinato l’esenzione IMU su immobili posseduti e utilizzati dagli Enti non commerciali (Enc) per lo svolgimento con modalità non commerciali delle attività meritevoli di tutela, valida anche nel 2025. In particolare, la disposizione interpretativa dell’agevolazione precisa che:

  • gli immobili si intendono posseduti anche nel caso in cui sono concessi in comodato a un soggetto tra quelli previsti dall’articolo 73, comma 1, lettera c), del TUIR (“enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato”) funzionalmente o strutturalmente collegato al concedente, a patto che il comodatario svolga nell’immobile esclusivamente le attività istituzionali che consentono di beneficiare dell’esenzione;

  • ai fini dell’esenzione, gli immobili si intendono utilizzati quando sono strumentali alle destinazioni previste dall’articolo 7, comma 1, lettera i, del decreto legislativo n. 504/1992 (assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, eccetera) anche in assenza di esercizio attuale delle attività stesse, purché ciò non determini la cessazione definitiva della strumentalità.

Il trattamento di vantaggio vige per il periodo dell’anno in cui sono rispettate le condizioni prescritte dalla normativa di favore. Ulteriori chiarimenti di prassi e istruzion sono stati forniti poi dalla Circolare n. 2 del 16 luglio 2024 del dipartimento delle Finanze.

11) ESENZIONE IMU PER GLI IMMOBILI OCCUPATI ABUSIVAMENTE

Gli immobili occupati abusivamente possono beneficiare dell’esenzione dall’IMU, come previsto dall’articolo 1, comma 81, della legge n. 197/2022. Questa esenzione è applicabile a quegli immobili che risultano non utilizzabili né disponibili a causa di occupazione abusiva, per la quale sia stata presentata denuncia alle autorità competenti.

Per beneficiare dell’esenzione, è obbligatorio inviare una dichiarazione telematica, comunicando sia il possesso dei requisiti che la cessazione del diritto all’esenzione. In particolare, all’interno del modello di dichiarazione IMU, il quadro A è dedicato a queste specifiche comunicazioni. Il termine per la presentazione di tale dichiarazione dipende dal periodo in cui l’immobile rientra nelle condizioni di esenzione.

La normativa, inizialmente introdotta a partire dal 1° Gennaio 2023, è stata poi cambiata dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 60 del 5 marzo 2024, che ha esteso retroattivamente lo sconto. Di fatto, la Corte ha deciso che l’esenzione si applica anche per gli anni precedenti, quando erano già state presentate denunce tempestive. Questo significa che i contribuenti che hanno già pagato l’IMU su immobili occupati abusivamente negli anni precedenti al 2023 potranno chiedere il rimborso dell’imposta versata, a condizione che abbiano presentato la denuncia o intrapreso l’azione penale in tempo.

12) ESENZIONE PER I FABBRICATI COLPITI DA EVENTI SISMICI

Il comma 663 della Legge di Bilancio 2025 ha prorogato al 31 dicembre 2025 l’esenzione dall’IMU per i fabbricati danneggiati da eventi sismici per diverse zone e situazioni specifiche, in favore dei contribuenti residenti o aventi sede legale nei comuni siti nel cratere sismico 2016/2017 (con riferimento agli eventi sismici verificatisi nei territori delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo).

13) ESENZIONI IMU COMUNALI

Alcune esenzioni dall’IMU sono facoltative e richiedono una deliberazione comunale. I Comuni hanno la possibilità di adottarle attraverso atti deliberativi, ma non sono obbligati a farlo. Ecco alcune delle esenzioni che i Comuni possono deliberare:

  • Immobile dato in comodato gratuito: I Comuni possono esentare dall’IMU gli immobili dati in comodato gratuito a loro stessi, ad altri enti territoriali o a enti non commerciali, purché l’uso dell’immobile sia per scopi istituzionali o statutari;

  • Zone precluse al traffico: I Comuni possono concedere agevolazioni fiscali, fino all’esenzione, per gli esercizi commerciali e artigianali situati in zone interdette al traffico a causa di lavori pubblici che durano oltre sei mesi;

  • Aziende pubbliche di servizi alla persona: I Comuni possono ridurre o esentare dall’IMU le istituzioni che sono state riordinate in aziende pubbliche di servizi alla persona o in persone giuridiche di diritto privato;

  • Operatori economici in aree con meno di 3.000 abitanti: Gli operatori economici che svolgono attività commerciali e altri servizi di interesse collettivo in aree con meno di 3.000 abitanti, zone montane o insulari, possono beneficiare di agevolazioni fiscali, fino all’esenzione, per i tributi locali;

  • Attività in posteggi in aree con meno di 3.000 abitanti: I Comuni possono concedere agevolazioni fiscali, fino all’esenzione, per le attività svolte su posteggi situati in aree con meno di 3.000 abitanti, al fine di sostenere il commercio locale;

  • Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS): i Comuni possono deliberare la riduzione o l’esenzione dal pagamento dei tributi di loro pertinenza (e pertanto anche per l’IMU) e dai connessi adempimenti.

In tutti questi casi, l’esenzione dipende dalla deliberazione del Comune, che ha la facoltà di applicare o meno queste agevolazioni.

CHI NON DEVE PAGARE L’IMU

Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020, anche nel 2025 sono esenti da imposta gli immobili posseduti da:

  • lo Stato;

  • i Comuni, le Regioni, le Province, le comunità montane, i Consorzi fra detti Enti. Vale per gli immobili posseduti nei loro territori;

  • gli Enti del Servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;

  • gli Enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, attività di religione o di culto utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 504.

COME FACCIO A SAPERE SE DEVO PAGARE L’IMU

Per avere informazioni certe sullo status dei propri pagamenti e sapere se si deve pagare o meno l’IMU nel 2025, si può procedere direttamente online consultando la sezione dedicata ai tributi sul sito del proprio Comune di residenza oppure collegandosi al sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate e, dopo essersi autenticati con le proprie credenziali (SPID, la CIE, o CNS) accedere al “Cassetto Fiscale”. A questo punto, sia che si consulti il sito del Comune sia che si consulti quello dell’AdE, basterà fare una semplice ricerca dello storico dei versamenti effettuati.

Se l’archivio non è informatizzato, ci si può rivolgere all’ufficio comunale che si occupa dell’accertamento e della riscossione dei tributi locali.

QUANDO PRESENTARE LA DICHIARAZIONE IMU 2025

La dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno 2025 se:

  • ci sono variazioni rispetto alla dichiarazione precedente (ad esempio, nel caso in cui si sia modificata la situazione dell’immobile come acquisto, vendita, cambio di destinazione d’uso, ecc.);

  • non è stata presentata la dichiarazione in precedenza (ovvero l’immobile non era stato dichiarato, ma ora sussistono le condizioni per l’imposta).

Il termine per il versamento dell’IMU a saldo (o a conguaglio) per l’anno 2025 scade il 16 dicembre.

La dichiarazione IMU deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica. Si può fare tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, da questa pagina, o in alcuni casi tramite il sito del Comune di residenza se il Comune ha attivato il servizio.

COME OTTENERE I BONUS IMU

Per ottenere il bonus IMU è necessario esibire al Comune, secondo il regolamento dell’Ente locale, tutti i documenti dell’immobile. In base a quello che emerge è possibile ottenere lo sconto o l’esenzione. L’Ente comunale, secondo il suo regolamento, emetterà l’importo stabilito secondo l’aliquota da pagare o la relativa esenzione.

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo a questa pagina del sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze che mette a disposizione l’intera disciplina del tributo.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire l’argomento agevolazioni, vi consigliamo di consultare l’elenco dei bonus attivi nel 2025. A vostra disposizione mettiamo la lista dei bonus bloccati nel 2025, in arrivo appena i decreti attuativi saranno pubblicati.

Se volete restare aggiornati su tutte le agevolazioni e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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