Riforma fiscale 2023: cosa prevede in 17 punti

La spiegazione chiara e dettagliata di cosa prevede il Disegno di Legge Delega per la riforma fiscale 2023

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La riforma fiscale 2023 approda alla Camera dei Deputati in prima lettura dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2023.

Il disegno di legge “Delega al Governo per la riforma fiscale” riscrive completamente l’attuale sistema tributario introducendo novità su IRES, IRPEF e sul rapporto tra Fisco e contribuenti.

In questa guida vi spieghiamo, in modo chiaro e dettagliato, cosa prevede e a quali sono le novità della riforma fiscale 2023 introdotte nel disegno di legge delega. Mettiamo anche a disposizione il testo da scaricare a fine articolo.

COSA PREVEDE LA RIFORMA FISCALE 2023

La riforma fiscale 2023 è tra le priorità individuate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per dare risposta alle esigenze strutturali del Paese.

Costituisce parte integrante della ripresa economica e sociale che si intende avviare anche grazie alle risorse del PNRR. Il provvedimento conferisce al Governo una delega a emanare, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del DDL, uno o più decreti legislativi volti alla revisione del sistema fiscale.

La riforma interviene in materia di tributi diretti e indiretti, nonché in materia di giochi. Definisce anche i procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso, inclusa la ridefinizione delle sanzioni amministrative e penali. Tra le altre misure, la possibilità di prevedere bonus tasse per cittadini e imprese.

Vediamo nel dettaglio la spiegazione di quali sono le novità introdotte dalla riforma fiscale 2023.

1) RIFORMA IRPEF

L’asse portante del disegno di riforma fiscale 2023 è la progressiva riduzione del numero di aliquote IRPEF attualmente vigenti, accompagnata da una diminuzione del carico fiscale, in particolare, per i redditi medi. L’IRPEF verrà rimodulata su tre diverse fasce di reddito (al posto delle 4 attuali che vanno dal 23 al 43%) per garantire una minore pressione fiscale e ad una revisione del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche.

Le fasce non sono state ancora decise, ma tra le ipotesi più accreditate vi è l’accorpamento del 2° e del 3° scaglione IRPEF in un’unica fascia che comprenda i redditi tra i 15 e 50.000 euro, sottoposta a un prelievo del 27%. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma IRPEF 2023.

2) ESTENSIONE FLAT TAX INCREMENTALE

Novità in arrivo anche sulla flat tax incrementale, la tassa piatta introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 per i redditi “in più” dichiarati dai lavoratori autonomi (fino a un massimo di 40.000a euro) rispetto al triennio precedente. La nuova riforma fiscale ne vuole estendere l’applicazione a tutti, anche ai dipendenti. Infatti, l’articolo 5 del testo prevede la possibilità di introdurre un regime fiscale particolare per i titolari di reddito di lavoro dipendente con il quale si stabilisce un trattamento fiscale agevolato per l’incremento reddituale del periodo d’imposta rispetto a quello precedente.

3) RIFORMA IRES

Un’altra componente del disegno di riforma fiscale 2023 è la creazione di un contesto favorevole alla crescita e agli investimenti mediante una riforma complessiva dell’imposizione societaria. L’obiettivo è ridurre l’attuale aliquota del 24% al 15%, in linea con la Direttiva UE sulla global minimum tax che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2024. Tra le novità introdotte, anche l’ipotesi di avviare il bonus IRES per garantire agevolazioni alle aziende che assumono o investono in innovazioni tecnologiche.

4) ADDIO ALL’IRAP

Il disegno di riforma fiscale 2023 dispone una revisione organica dell’IRAP volta all’abrogazione del tributo e alla contestuale istituzione di una sovraimposta IRES, tale da assicurare un equivalente gettito fiscale, per garantire:

  • il finanziamento del fabbisogno sanitario;
  • il finanziamento delle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario, ovvero che sono sottoposte a piani di rientro.

5) SEMPLIFICAZIONE DETRAZIONI FISCALI

Il DDL fiscale prevede una revisione profonda delle cosiddette tax expenditures, ovvero delle più di 600 agevolazioni fiscali che pesano per oltre 160 miliardi sul bilancio pubblico anche per finanziare l’attuazione della riforma stessa.

In particolare, la riforma vuole alleggerire il sistema attuale di deduzioni, detrazioni e sgravi possibili che tengono conto solo parzialmente del reddito di chi ne usufruisce e il cui funzionamento è rallentato dall’inefficienza della burocrazia pubblica. La modifica delle deduzioni e detrazioni IRPEF dovrà tenere conto delle loro finalità e dei componenti del nucleo familiare. Sarà consentita la deduzione dal reddito di lavoro dipendente e assimilato, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione dello stesso. Inoltre sarà introdotta la possibilità, per tutti i contribuenti, di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria, consentendo, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la guida su come cambiano le detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale

6) NO TAX AREA PER PENSIONATI E DIPENDENTI

La riforma fiscale 2023 approdata in Parlamento prevede l’istituzione di una “no tax area” per dipendenti e pensionati. Si tratta dell’’individuazione di un’unica fascia di esenzione fiscale e di un medesimo onere impositivo a prescindere  dalle diverse categorie di reddito prodotto. Sarà privilegiata, in particolare, l’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione. Per tutti i dettagli vi consigliamo di leggere la guida sulla no tax area per dipendenti e pensionati.

7) VIA ALLA RIFORMA IVA

La riforma fiscale 2023 modificherà anche le regole attualmente in vigore sull’IVA, l’imposta sul valore aggiunto. Prevista la semplificazione e la razionalizzazione del numero e del valore delle aliquote, per favorire una maggiore omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni e i servizi appartenenti al medesimo paniere. Si prevede inoltre l’introduzione di un’aliquota pari a zero con diritto alla detrazione sugli acquisti, il miglioramento dell’efficienza e la riduzione degli oneri amministrativi, anche al fine di implementare il contrasto all’erosione e all’evasione. Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida sulla riforma IVA 2023.

La Legge di Bilancio 2023 era già intervenuta sulla disciplina dell’IVA prevedendo una aliquota del 5% per alcune categorie di beni per l’igiene femminile e per l’infanzia come vi spieghiamo in questa guida. Per contrastare frodi ed evasione in materia di imposta sul valore aggiunto, inoltre, sono stati introdotti nuovi obblighi comunicativi per le piattaforme di e-commerce.

8) SEMPLIFICAZIONE PER GLI ALTRI TRIBUTI

La riforma fiscale 2023 prevede la razionalizzazione della disciplina dei singoli tributi, anche mediante l’accorpamento o la soppressione di alcuni tributi mediante la revisione della base imponibile o della misura dell’imposta applicabile. Previsti, nello specifico:

  • un sistema di autoliquidazione per l’imposta sulle successioni e per l’imposta di registro;

  • la semplificazione della disciplina dell’imposta di bollo e dei tributi speciali tenendo conto in particolare della dematerializzazione dei documenti e degli atti;

  • la previsione dell’applicazione di un’imposta sostitutiva, eventualmente in misura fissa, dell’imposta di bollo, delle imposte ipotecaria e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie, per gli atti assoggettati all’imposta di registro e all’imposta sulle successioni e donazioni e per le conseguenti formalità da eseguire presso il catasto e i registri immobiliari;

  • la riduzione e semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti anche mediante l’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei servizi telematici;

  • la semplificazione delle modalità di pagamento dei tributi e l’implementazione di sistemi sempre più efficienti di riscossione anche mediante l’utilizzo di mezzi elettronici di pagamento;

  • la revisione delle modalità di applicazione dell’imposta di registro agli atti giudiziari con finalità di semplificazione e con previsione di preventiva richiesta del tributo alla parte soccombente, ove agevolmente identificabile.

9) RIFORMA DOGANALE

Anche per quanto riguarda la Dogana, la riforma fiscale 2023 prevede la semplificazione delle procedure di controllo, la digitalizzazione dei processi e una revisione delle attuali normative vigenti.

10) TRIBUTI REGIONALI, LOCALI E COMUNALI

In arrivo anche la definitiva attuazione del federalismo fiscale, la semplificazione degli adempimenti tributari, la possibilità per le Regioni di varare leggi che provvedono all’accertamento esecutivo e le sanatorie, la razionalizzazione dei tributi regionali e la trasformazione di alcuni tributi istituiti con una legge dello Stato, in tributi previsti da leggi regionali.

Anche le imposte comunali e provinciali cambieranno a loro volta. Gli enti locali a maggiore autonomia finanziaria e la possibilità di gestire con più libertà rottamazioni e sanatorie delle proprie entrate, la semplificazione degli adempimenti dei tributi locali, e l’assegnazione del gettito IMU per gli immobili a uso produttivo (i fabbricati D).

11) NOVITÁ ACCISE CARBURANTE

Nel disegno di legge, poi, il Governo intende rimodulare le accise sui beni energetici dopo il mancato rinnovo del taglio delle accise sui carburanti. Verranno riviste le accise sul gas naturale, l’energia elettrica e le energie rinnovabili, basandosi sul valore dei quantitativi dei prodotti effettivamente ceduti e fatturati (e non sullo storico).

Il disegno di legge fissa gli obiettivi per il sostegno alla transizione energetica – incremento della produzione di energia elettrica, di gas metano o gas naturale ottenuti da biomassa o altre risorse rinnovabili – anche attraverso l’introduzione di meccanismi di rilascio di titoli per la cessione di energia elettrica, di gas metano o gas naturale a consumatori finali ai fini del riconoscimento dell’accisa agevolata o esente. Per sapere come sono e come funzionano le accise benzina secondo la normativa vigente, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata

12) TUTELA GIOCO D’AZZARDO 

La bozza della riforma fiscale contiene anche un’ipotesi di riordino del sistema dei giochi d’azzardo. Il testo introduce l’obbligo della formazione continua di gestori ed esercenti, il rafforzamento del meccanismo di autoesclusione dal gioco anche sulla base di un registro nazionale; la certificazione degli apparecchi e norme più stringenti per impedire l’accesso alle scommesse sulle gare sportive dilettantistiche ai minorenni per prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e di gioco minorile. 

13) LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Tra i capisaldi della riforma, come già anticipato all’inizio, è presente anche la lotta all’evasione fiscale. Il Governo vuole contrastare gli evasori tramite strumenti di analisi più raffinati, offerti dall’Intelligenza artificiale, nel rispetto delle norme sulla privacy.

Tramite algoritmi di ultima generazione, il Fisco potrà scoprire effettuare dei controlli incrociati per verificare anomalie o comportamenti divergenti a quelli dichiarati dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi. Si ricorda, tra l’altro, che lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha attuato un recupero record da oltre 20 miliardi di euro, come vi spieghiamo in questo focus

14) NOVITÀ PACE FISCALE 

Con la riforma fiscale 2023, inoltre, si vuole favorire un rapporto migliore tra contribuenti e Fisco con il potenziamento della tregua fiscale 2023 introdotta dal Governo, che vi spieghiamo in questa guida. Per riuscirci, il testo prevede di:

  • digitalizzare i processi per snellire le tempistiche sui pagamenti fiscali;

  • garantire al contribuente meno documentazione da conservare, presentare, inviare (e meno sanzioni per mancato adempimento);

  • prevedere una riduzione degli obblighi e una razionalizzazione delle dichiarazioni in periodi particolari dell’anno. Ad esempio, nei mesi di agosto e di dicembre, non dovrebbero più arrivare lettere di compliance, atti o altri documenti che possono generare difficoltà ai contribuenti.

15) NOVITÀ SU SANZIONI E RATE

Sul fronte della riscossione l’obiettivo della riforma fiscale 2023 è un graduale superamento del ruolo esattoriale e un accesso semplificato a pagamenti dovuti al Fisco che possono essere dilazionati fino a 120 rate. Anche le sanzioni saranno riviste. Per esempio, in caso di omessi versamenti non reiterati e diventeranno più proporzionali rispetto a quanto contestato. 

16) SEMPLIFICAZIONE CONTENZIOSO TRIBUTARIO

Anche nel caso di contenziosi tributari, il testo della riforma fiscale 2023, suggerisce di ampliare e implementare l’informatizzazione della normativa processuale. Inoltre, la riforma prevede di accelerare la fase cautelare anche nei gradi di giudizio successivi al primo favorendo la definizione agevolata delle liti pendenti.

Infine, ridefinisce l’assetto territoriale delle Corti di giustizia tributaria di primo grado e delle sezioni staccate delle Corti di giustizia tributaria di secondo grado anche mediante accorpamenti delle sedi esistenti sulla base dell’estensione del territorio, dei carichi di lavoro, del numero degli abitanti, degli enti impositori e della riscossione.

17) NOVITÀ IMPOSTE SUI REDDITI DI CAPITALI E DI NATURA FINANZIARIA

Nella riforma fiscale 2023 è previsto il riordino delle imposte sui redditi di capitali e di natura finanziaria che verranno raggruppati in un’unica categoria reddituale soggetta a tassazione in base al principio di cassa e di compensazione. A oggi, il 26% si paga sulle eventuali plusvalenze annuali, mentre con le novità introdotte dal Governo, si pagherà solo al momento del realizzo. Prevista, infatti, l’eliminazione della tassazione sul maturato e sarà alleggerito il prelievo fiscale sui fondi pensione attraverso un’imposta sostitutiva agevolata.

IL TESTO DELLA RIFORMA FISCALE 2023 E L’ITER

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 1 Mb) della riforma fiscale 2023. Il Disegno di Legge delega sulla riforma fiscale 2023 ha iniziato il suo iter di approvazione il 16 marzo 2023 dopo l’ok del Consiglio dei Ministri.

Il 23 marzo 2023 è arrivato alla Camera dei Deputati e dovrà essere approvato da entrambi i rami del Parlamento. Una volta ricevuto l’ok, con questo testo il Parlamento attribuisce al Governo la facoltà di disciplinare, tramite uno o più Decreti Legislativi da adottare entro 2 anni, una materia, in questo caso, quella fiscale. 

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma delle aliquote IRPEF 2023, le novità introdotte con la  no tax area per pensionati e dipendenti e la guida su come cambiano le detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale. Sono disponibili anche il nostro approfondimento sulla flat tax, sui bonus tasse, sul bonus IRES. e sulla riforma IVA 2023

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