Il bonus teleriscaldamento non sarà previsto nel 2024. L’agevolazione era stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 per i mesi da gennaio a marzo per poi essere prorogata fino a fine giugno.
Inizialmente il Governo voleva prorogarla per i primi mesi del 2024, nel testo della Legge di Bilancio 2024 non è stata prevista la riduzione dell’IVA al 5% sulle forniture di servizi di teleriscaldamento.
In questa guida vi spieghiamo cosa prevede il bonus teleriscaldamento in scadenza, a chi spetta, come funziona e come ottenerlo.
Indice:
COS’È IL BONUS TELERISCALDAMENTO
Il bonus teleriscaldamento è una riduzione dell’aliquota IVA al 5%, per le forniture di servizi di teleriscaldamento. Lo sconto si applica alle fatture emesse sui consumi, stimati o effettivi del periodo interessato.
La misura nel 2023 è stata attivata per i mesi di gennaio, febbraio e marzo, aprile, maggio e giugno. Per sostenere il taglio dell’IVA, il Parlamento aveva stanziato 62,2 milioni di euro per l’anno in corso. Il Governo, inizialmente, con la redazione della Manovra finanziaria, stava pensando di proporla anche per il 2024. Ma poi c’è stato il dietrofront, come si può vedere nel testo della Legge di Bilancio 2024 da cui manca la misura. Dunque, salvo novità dell’ultima ora, non vi sarà dal prossimo 1° gennaio.
Attenzione, però, a non confondere il nuovo bonus teleriscaldamento con il vecchio bonus promosso lo scorso anno dall’IREN in alcuni Comuni d’Italia, attualmente scaduto. L’agevolazione di cui stiamo parlando in questa guida, a differenza di quella IREN, si applica a tutto il territorio nazionale.
Ma prima di entrare nel dettaglio delle regole del bonus, andiamo a scoprire che cos’è esattamente il teleriscaldamento.
COSA SONO GLI IMPIANTI DI TELERISCALDAMENTO
Il teleriscaldamento è “sistema di riscaldamento a distanza di un quartiere o di una città che utilizza il calore prodotto da una centrale termica, da un impianto a cogenerazione o da una sorgente geotermica”. A dare la definizione il glossario dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
In buona sostanza, con un sistema di teleriscaldamento il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni in cui fluisce l’acqua calda o il vapore, trasportata all’interno nelle mura e/o sotto le pavimentazioni.
Si tratta di un sistema di riscaldamento green perché favorisce un uso razionale delle risorse energetiche, con particolare attenzione alla riduzione del consumo di combustibili fossili e conseguente notevole riduzione dell’inquinamento locale.
Per altro verso, risulta più sicuro del riscaldamento a metano e vantaggioso economicamente perché permette all’utente finale di risparmiare sui costi relativi alla manutenzione, riparazione e sostituzione degli impianti: le apparecchiature, infatti, sono semplici e le spese di manutenzione minime. L’utente paga solo il calore già pronto all’uso, e lo paga a consumo effettuato.
È proprio su questi impianti che è intervenuto il Parlamento nel 2023 e, forse, lo farà anche nel 2024. Vediamo qual è stato l’iter normativo dell’agevolazione.
ITER NORMATIVO
Il bonus teleriscaldamento per il 1° trimestre, inserito nella Legge di Bilancio 2023, è intervenuto modificando il Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 che fissava fino al 2022 l’aliquota IVA, a seconda dei casi, al 10% o al 22% (abbassandola al 5%). Poi, il Decreto bollette 2023 convertito in Legge ha prorogato la misura anche per il 2° trimestre 2023, ossia sino a fine giugno 2023.
Di fatto, questo intervento non è altro che un’estensione a questi sistemi di quanto già previsto dal 2022 e nel 2023 dal Decreto Energia per gli impianti di gas metano. Per la sua conferma nel 2024, invece, si attendono eventuali emendamenti alla Legge di Bilancio.
Il bonus è gestito dall’Agenzia delle Entrate e dall’ARERA e con il Provvedimento n.43406 del 15 febbraio 2023, l’AdE ha definito nel dettaglio l’applicazione della nuova aliquota.
Scopriamo insieme a chi spetta.
A CHI SPETTA IL BONUS TELERISCALDAMENTO
Il bonus teleriscaldamento spetta a tutti coloro che usano impianti di teleriscaldamento con esclusione delle reti di tele raffreddamento (o tele raffrescamento).
Vale sia per il teleriscaldamento per uso civile che per quelli a uso industriale. Dunque, si applica anche per il teleriscaldamento condominiale. A chiarirlo è il Provvedimento n.43406 del 15 febbraio 2023.
COME FUNZIONA
Il bonus teleriscaldamento è stato applicato in automatico in bolletta fino a fine giugno 2023. Ovvero, l’IVA nell’anno in corso, è stata applicata al 5% (invece che al 10% o al 22%) in tutte le fatture, relative ai consumi stimati o effettivi, del periodo compreso tra gennaio e giugno 2023. Più precisamente:
- se le forniture di teleriscaldamento risultavano contabilizzate (ovvero calcolate) sulla base di consumi stimati, l’aliquota IVA del 5% è stata applicata alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno del 2023;
- l’aliquota ridotta si applicava a tutte le componenti di costo del servizio di teleriscaldamento, come chiarito nel Provvedimento n.43406 del 15 febbraio 2023.
Bisognerà attendere la Legge di Bilancio 2024 (da approvare entro il 31 dicembre 2023) per capire se esisterà e come funzionerà il bonus teleriscaldamento nel 2024, anche se è probabile che non sarò confermato in alcun modo. Nel caso di novità, vi informeremo.
PER QUALI IMPIANTI VALE IL BONUS
Il bonus teleriscaldamento fino a giugno valeva per i servizi di teleriscaldamento intesi come quelli forniti mediante le reti di teleriscaldamento di cui all’articolo 2, comma 2, lettera gg) del Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, con esclusione delle reti di tele raffreddamento (o tele raffrescamento).
La Legge di Bilancio 2023 non aveva chiarito quali erano gli impianti ammessi all’utilizzo del bonus teleriscaldamento. Con il Provvedimento n.43406 del 15 febbraio 2023, in accordo con ARERA, l’Agenzia delle Entrate ha definito per quali servizi di teleriscaldamento era applicabile il bonus nel 2023 e quali, invece, resteranno esclusi.
Inoltre, come già chiarito nell’interpello n. 284 del 2022, risultavano esclusi gli impianti alimentati dal gas metano. L’Agenzia aveva specificato che il vecchio abbattimento IVA sul gas metano non era applicabile se in base al contratto di teleriscaldamento, “abbia luogo una cessione di energia termica e non una somministrazione diretta di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali”.
Prima dell’estensione operata dalla Legge di Bilancio, quindi, l’aliquota al 5% era applicabile solo sui sistemi che erogavano direttamente il gas metano e non su quelli che prevedono la diffusione di energia generata col calore. Dal 1° gennaio e fino al 30 giugno 2023, l’agevolazione è stata riconosciuta tout court.
Come cambierà il bonus teleriscaldamento nel 2024? In caso di proroga dal prossimo 1° gennaio la misura potrebbe prevedere le stesse regole o il Parlamento potrebbe introdurre nuove modifiche. Vi aggiorneremo non appena vi saranno novità in merito.
COME RICHIEDERE IL BONUS TELERISCALDAMENTO
Se vi state chiedendo che domanda fare per ottenere l’agevolazione per privati (o imprese) o come richiedere il bonus per riscaldamento condominiale, sappiate che non dovete fare assolutamente nulla, perché viene riconosciuto in automatico come sconto in bolletta.
Almeno, non era necessario presentare alcuna domanda per accedere al bonus di riscaldamento previsto a livello nazionale tra gennaio e giugno 2023. Probabilmente le stesse regole di attivazione diretta sulla bolletta saranno confermate anche per il 2024 se la misura sarà inserita nella fase emendativa della Legge di Bilancio 2024, vi faremo sapere su dettagli e novità.
LA GUIDA AI BONUS BOLLETTE PER FAMIGLIE E IMPRESE
In questa guida chiara e dettagliata spieghiamo cos’è e come funziona il bonus bollette contro i rincari energia, a chi spetta, a quanto ammonta, come ottenerlo e tutte le novità con le regole in vigore. Mettiamo a disposizione anche il nostro approfondimento sul bonus energia imprese 2023.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Provvedimento n.43406 del 15 febbraio 2023 (Pdf 578 Kb);
- Testo integrale (Pdf 1 Mb) della Legge di Bilancio 2023 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.303 del 29-12-2022 – Supplemento Ordinario n. 43.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Se volete sapere quali saranno altre misure contro il caro energia nel 2024, vi consigliamo di leggere questa guida. Da non perdere anche l’articolo sul reddito energetico e quello sul bonus pellet. Per approfondire, vi rimandiamo al testo del decreto energia rinnovabili con introduce novità in materia. Vi consigliamo leggere la nostra guida sull’indennizzo per danni da blackout, a chi spetta e come chiedere il rimborso.
A vostra disposizione anche l’articolo che riassume tutti i bonus con ISEE attivi nel 2023 e quello che elenca tutti i bonus riconosciuti con ISEE basso. Vi invitiamo a scoprire anche la guida sui bonus 2024 confermati e prorogati e i nostri approfondimenti su i bonus famiglia attivi nel 2023 e i bonus con ISEE sotto i 15.000 euro.
Per rimanere aggiornati sui bonus destinati a lavoratori e famigli invece vi invitiamo a consultare la nostra pagina dedicata agli aiuti persone.
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