La cessione del quinto della pensione o dello stipendio è un prestito dedicato a lavoratori dipendenti e pensionati, in cui le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione, fino a un massimo del 20%.
Si utilizza per affrontare spese personali, come l’acquisto di beni o per sostenere la necessità di liquidità.
I tassi di interesse da prendere a riferimento, nel dettaglio, sono quelli resi noti dal Ministero dell’Economia e delle finanze, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per il periodo che va dal 1° Ottobre 2025 al 31 Dicembre 2025.
In questa guida vi spieghiamo come funziona, quali sono i tassi in vigore e quali sono le novità.
COS’È LA CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE O DELLO STIPENDIO
La cessione del quinto è un prestito che ha caratteristiche simili a quelle di un prestito personale, richiesto da un privato cittadino, con la differenza che è dedicato solo a lavoratori dipendenti o a pensionati. Si distingue da un normale prestito in quanto il pagamento delle rate non spetta al titolare del prestito ma al suo datore di lavoro oppure all’Ente pensionistico.
Inizialmente garantita solo ai dipendenti pubblici, è stata introdotta dal DPR 5 Gennaio 1950, n. 180, ma poi la Legge Finanziaria 2005 ha esteso la misura anche ai lavoratori privati e pensionati.
Scopriamo insieme come funziona.
COME FUNZIONA
La cessione del quinto funziona mediante la sottoscrizione di un contratto tra il richiedente e un Ente creditizio, che definisce durata e condizioni del prestito, proprio come avviene per qualsiasi altro tipo di finanziamento.
Sia i dipendenti (pubblici e privati) sia i pensionati possono rimborsare il prestito versando al finanziatore fino a un quinto del proprio stipendio o della pensione. In pratica, la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione e versata dall’ente erogatore (datore di lavoro o INPS) all’istituto finanziario.
Il nome “cessione del quinto” deriva proprio dal fatto che la rata non può superare il 20% della retribuzione mensile netta. Inoltre:
- non è necessario specificare come verranno utilizzati i fondi, che possono servire per qualsiasi esigenza personale;
- non sono richieste garanzie personali, poiché la copertura è fornita dal TFR maturato o dalla pensione;
- durante il periodo del prestito, non è possibile anticipare il TFR.
Generalmente è richiesto un TFR pari ad almeno 6 mesi di anzianità, ma l’importo può variare in base all’ente finanziatore. È obbligatoria una polizza assicurativa che copre il rischio vita o impiego, garantendo il rimborso del debito in caso di decesso, infortunio o perdita del lavoro.
Il finanziamento può essere a rate costanti e a tasso fisso, con tempi di rimborso che vanno dai 24 ai 120 mesi. A tal proposito, con il Decreto n. 42681 del 25 Settembre 2025, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha indicato i tassi effettivi globali medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo che va dal 1° Ottobre 2025 al 31 Dicembre 2025.
QUAL È IL TASSO IN VIGORE FINO AL 31 DICEMBRE 2025
Per tali tipi di prestiti, il valore dei tassi da applicarsi nel periodo che va dal 1° Ottobre 2025 al 31 Dicembre 2025 è il seguente:
- per gli importi fino a 15.000 euro, il tasso medio è del 13,37% e il tasso soglia usura è del 20,7125%;
- per gli importi superiori a 15.000 euro, il tasso medio è del 9,19% e il tasso soglia usura è del 15,4875%.
Ne consegue che i tassi soglia TAEG da utilizzare per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione concessi da banche e intermediari finanziari in regime di convenzionamento ai pensionati variano come segue:
- fino a 59 anni, i tassi sono pari al 9,72% per prestiti fino a 15.000 euro e 7,55% per importi superiori;
- tra i 60 e i 64 anni, i tassi sono pari al 10,52% per importi fino a 15.000 euro e a 8,53% per cifre oltre i 15.000;
- dai 65 ai 69 anni, i tassi sono pari all’11,32% per prestiti inferiori e a 9,15% per quelli più elevati;
- nella fascia dai 70 ai 74 anni, i tassi arrivano all’12,02% per importi fino a 15.000 euro e al 9,785% per importi oltre i 15.000 euro;
- per chi ha tra i 75 e i 79 anni, i tassi sono pari al 12,82% per prestiti inferiori e a 10,65% per quelli oltre i 15.000 euro;
- oltre i 79 anni, i tassi sono pari al 20,7125% sotto i 15.000 euro e al 15,4875% per quelli oltre i 15.000 euro.
A stabilirlo è stato il MEF con il Decreto n. 42681 del 25 Settembre 2025 come chiarito nel Messaggio INPS n.2953 del 06-10-2025. L’INPS chiarisce che, nel calcolo della cessione del quinto della pensione, l’età da considerare è quella raggiunta al termine del piano di ammortamento.
La procedura “Quote Quinto” blocca automaticamente i piani che prevedono tassi superiori a quelli convenzionali, impedendo la loro trasmissione telematica da parte di banche o intermediari. Per i pensionati con più di 79 anni, i tassi soglia applicabili coincidono con quelli previsti per l’usura dal Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70.
CHI PUÒ RICHIEDERE LA CESSIONE DEL QUINTO
I soggetti ammessi alla cessione del quinto sono i seguenti:
- dipendenti privati;
- dipendenti pubblici;
- pensionati.
REQUISITI
Per ottenere tale tipo di prestito è necessario dimostrare di essere lavoratori o pensionati e avere una buona affidabilità creditizia. Chi ha già altri finanziamenti, soprattutto se insoluti, potrebbe non essere considerato idoneo. Queste informazioni vengono registrate in banche dati come la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, consultata dagli enti finanziari per valutare la capacità del richiedente di rimborsare il prestito. Pertanto, oltre ai requisiti formali, è fondamentale verificare la propria situazione creditizia prima di fare richiesta.
Vediamo più in dettaglio, quali sono i requisiti.
1) DIPENDENTI
I requisiti richiesti per accedere a questa forma di credito personale per i dipendenti sono i seguenti:
- contratto a tempo indeterminato;
- residenza Italiana;
- età compresa tra 18 e 63 anni;
- assicurabilità dell’azienda se si è dipendenti di un’azienda privata.
Anche l’azienda, presso la quale il soggetto richiedente è impiegato, deve soddisfare alcuni requisiti minimi di ammissibilità secondo criteri che sono variabili a seconda dell’istituto finanziatore.
Un Ente creditore controlla spesso il capitale sociale di un’azienda che deve essere oltre una soglia stabilita e il numero di dipendenti, prima di concedere la cessione del quinto.
2) PENSIONATI
Possono richiedere la cessione del quinto tutti pensionati INPS, Ex Inpdap, Enasarco e tutti gli Enti che rilasciano il certificato di quota cedibile, i titolari di pensioni di anzianità, di vecchiaia e di reversibilità.
Inoltre, sono valide per accedere al prestito anche le pensioni di inabilità e di invalidità (purché affiancata da una di anzianità o vecchiaia, nonché reversibilità e inabilità). Gli altri requisiti da rispettare sono i seguenti:
- età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento (spesso le società limitano a 85 anni);
- con una pensione con un importo minimo (ovvero ci si riferisce alle pensioni minime) al netto della quota cedibile. Sono esclusi assegni sociali e pensioni cointestate.
CHI SONO GLI ENTI FINANZIATORI
Gli Enti finanziatori dei prestiti con la cessione del quinto sono banche e istituti finanziari a cui è opportuno chiedere tutti i dettagli di questo tipo di finanziamento. In questa pagina è possibile leggere quali sono gli istituti convenzionati con l’INPS per la cessione del quinto.
Ricordiamo che i pensionati Ex Inpdap possono richiedere la cessione del quinto fino a 75.000 euro direttamente all’INPS. A seguito dell’integrazione tra i due Enti di previdenza, infatti, a occuparsi dell’erogazione delle pensioni e dei prestiti per pensionati pubblici è oggi l’INPS.
COME RICHIEDERE LA CESSIONE DEL QUINTO
La richiesta per ottenere la cessione del quinto va presentata direttamente alla Banca o all’Istituto finanziario che erogherà il prestito. La procedura di apertura del finanziamento vero e proprio può essere eseguita da remoto, tramite SPID e firma digitale oppure pressa il proprio istituto di credito di fiducia.
La procedura è la seguente:
- in primo luogo è bene richiedere un preventivo dettagliato, da parte dell’Istituto finanziario a cui ci rivolgiamo, per evitare rischi. Solo così saprete qual è la cessione del quinto più conveniente;
- dopo la fase preliminare di consulenza finanziaria, si passa poi alla valutazione della documentazione reddituale;
- in caso di accordo da entrambe le parti, si firma un preventivo precontrattuale;
- a questo punto, il richiedente deve presentare la documentazione attestante il possesso del TFR e l’Ente creditore verifica la correttezza della stessa. In seguito, anche l’Ente assicurativo controlla che la documentazione presentata e il rischio siano accettabili, prima di erogare la polizza di copertura che interviene in caso di insolvenza;
- dopo questo step fondamentale, l’Ente creditore notifica all’azienda o all’Ente previdenziale che il lavoratore o il pensionato vuole procede alla cessione del quinto;
- infine, il datore di lavoro o l’Ente previdenziale devono indicare la data di inizio e del finanziamento.
Se tutti questi step vanno a buon fine, si stipula il contratto e avviene l’erogazione del prestito al richiedente. Dal 1° Luglio 2025, la gestione del prestito avviene tramite il nuovo sistema aggiornato, come spieghiamo nel nostro articolo sulle novità sulla cessione del quinto della pensione.
DOCUMENTI DA FORNIRE
A seconda dei soggetti interessati, cioè se si tratta di dipendenti pubblici, privati o pensionati, sarà necessario fornire alla società finanziatrice questi documenti:
- il certificato di stipendio rilasciato dall’amministrazione dell’azienda o dell’Ente pensionistico;
- il TFR maturato;
- l’ultima busta paga o l’ultimo cedolino della pensione;
- eventuali trattenute o pignoramenti sullo stipendio;
- l’assenso da parte dell’azienda o dell’Ente pensionistico, incaricati di corrispondere le rate direttamente all’istituto finanziatore, con l’impegno a rispettare le scadenze dei pagamenti.
CONTRATTO
Quando si stipula un contratto di finanziamento con la cessione del quinto, secondo quanto definito dalla normativa vigente, è necessario che tale documento contenga questi elementi:
- l’ammontare e le condizioni del finanziamento;
- il tasso di interesse applicato;
- il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
- il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso. Vanno indicati anche i maggiori oneri in caso di mora;
- le condizioni che consentono di modificare il TAEG;
- gli oneri eventualmente esclusi dal TAEG;
- le garanzie richieste;
- le coperture assicurative.
DIRITTO DI RECESSO
È possibile recedere da un contratto di prestito entro 14 giorni dalla firma, senza dover fornire alcuna motivazione, semplicemente comunicandolo al finanziatore secondo le modalità previste.
Se il prestito è già stato erogato, anche parzialmente, il beneficiario dovrà restituire l’importo ricevuto entro 30 giorni, insieme agli interessi maturati fino alla restituzione.
Il recesso comporta anche l’annullamento dei servizi accessori, salvo che i terzi dimostrino di fornirli autonomamente. Anche il finanziatore può recedere dal contratto, ma deve comunicarlo con almeno due mesi di preavviso.
COSTI
Nel caso di un finanziamento con cessione del quinto, è importante considerare diverse voci di costo. Ossia:
- il TAN, ovvero il Tasso Annuo Nominale, che rappresenta il tasso di interesse applicato sull’importo lordo del prestito;
- il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale, che indica il costo complessivo del finanziamento, includendo anche le spese accessorie come istruttoria, apertura pratica, incasso rate e assicurazione obbligatoria;
- le spese di istruttoria, cioè quelle richieste per valutare la pratica e vengono trattenute al momento dell’erogazione;
- le spese assicurative, cioè quelle che coprono la polizza obbligatoria a garanzia del prestito;
- specifiche commissioni bancarie che sono gli importi dovuti alla banca per il servizio offerto e vengono calcolati sull’importo totale, riducendo la somma effettivamente erogata. Vengono calcolati sulla somma totale del prestito che sarà erogata al netto anche di queste spese.
QUANTO SI PUÒ RICHIEDERE
L’importo massimo ottenibile con la cessione del quinto dipende dal reddito mensile netto (stipendio o pensione), dal TFR maturato e dagli anni di anzianità lavorativa. Più alto è il reddito e maggiore è l’anzianità, più elevata sarà la somma che può essere concessa, poiché aumentano le garanzie per l’istituto finanziatore.
Per la cessione del quinto ai pensionati, INPS fornisce un servizio di simulazione accessibile da questa pagina.
DURATA RIMBORSO CESSIONE QUINTO
La durata del rimborso della cessione del quinto va da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni, ovvero dai 24 ai 120 mesi.
Alcuni istituti fissano un tetto massimo all’importo erogabile, come Poste Italiane che lo limita a 75.000 euro. Inoltre:
- il prestito può essere rinnovato se sono stati rimborsati almeno i 2/5 della durata originaria o se si passa da un prestito di massimo 5 anni a uno di 10 anni;
- i pensionati possono richiedere solo una cessione, pari al quinto della pensione mensile;
- è possibile estinguere anticipatamente il debito, ottenendo una riduzione dei costi residui, inclusi quelli assicurativi;
- se un dipendente pubblico va in pensione con un prestito in corso, la rata viene trasferita automaticamente dalla busta paga alla pensione, senza interruzioni.
COME SI CALCOLANO LE RATE DELLA CESSIONE DEL QUINTO
Per capire a quanto ammontano le rate del prestito con cessione del quinto, bastano questi tre passaggi:
- calcolare lo stipendio netto eliminando le voci variabili che incidono sul salario o sulla pensione;
- moltiplicare la somma netta per il numero di mensilità ricevute, solitamente sono 13 o 14;
- dividere la cifra ottenuta in un primo momento per 12, riferita ai mesi (quindi alle rate del prestito) e poi per 5, che serve appunto a individuare il quinto cedibile.
Per fortuna, fare i conti per i pensionati è un po’ più semplice, perché sul cedolino della pensione è riportato con chiarezza l’importo netto ricevuto mensilmente. Va ricordato che se si percepiscono più pensioni, si deve fare il cumulo per il calcolo della cessione del quinto.
SIMULAZIONE RATE
Nel caso di uno stipendio o una pensione netta di 1.500 euro al mese, il calcolo della cessione del quinto va svolto, in questo modo:
- la somma netta percepita si moltiplica per le mensilità ricevute, ovvero 1.500 x 13, cioè 19.500 euro;
- la somma netta annuale deve essere divisa per il numero delle rate annuali, ovvero 19.500/12, cioè 1.625 euro.
- la cifra ottenuta dall’operazione precedente deve essere ancora divisa per 5. Se riprendiamo l’esempio di prima, 1.625/5 dà come risultato 325 euro. La cifra ottenuta è il quinto dello stipendio o della pensione che costituisce il limite massimo cedibile per pagare le rate del prestito contratto.
Queste operazioni sono propedeutiche al passaggio finale, quello che consente di arrivare a fare un conto che porti al risultato del capitale ottenibile. In questo caso esempio, poiché è possibile ottenere fino a un massimo di 120 rate, vuol dire che si potrà chiedere fino a 39.000 euro.
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CESSIONE DEL QUINTO
La cessione del quinto presenta diversi vantaggi per il richiedente. Ossia, è un prestito garantito, quindi più semplice da ottenere rispetto ad altre forme di finanziamento. In presenza di una lunga anzianità lavorativa, consente di accedere a importi più elevati. I costi di attivazione sono generalmente inferiori rispetto ai prestiti tradizionali e il rischio di insolvenza è ridotto, poiché il rimborso avviene direttamente tramite trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. Anche per l’istituto finanziatore è una soluzione vantaggiosa, grazie alla garanzia del TFR, al coinvolgimento del datore di lavoro o dell’ente pensionistico e alla copertura assicurativa obbligatoria.
Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. La stipula dell’assicurazione è obbligatoria e comporta costi aggiuntivi che si sommano agli interessi, alle spese accessorie e agli oneri di istruttoria. Inoltre, il prestito è riservato ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato, escludendo molte categorie. È necessario disporre di un TFR sufficiente, che viene vincolato per tutta la durata del prestito, e durante il rimborso non è possibile richiederne un anticipo, limitando la disponibilità di liquidità in caso di necessità.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- DPR 5 Gennaio 1950, n. 180;
- Legge Finanziaria 2005;
- Decreto Legge 13 Maggio 2011, n. 70;
- Decreto n. 42681 del 25 Settembre 2025 (Pdf 1 Mb);
- Messaggio INPS numero 2953 del 06-10-2025 (Pdf 114 Kb).
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire, vi consigliamo il nostro articolo che riassume le novità sulla cessione del quinto della pensione.
A vostra disposizione anche la nostra guida alle pensioni nel 2025 e la riforma pensioni 2025.
Per scoprire altri interessanti articoli per quanto riguarda le pensioni, vi invitiamo a visitare questa pagina. Mentre per quelli sui lavoratori, vi invitiamo a consultare la nostra pagina dedicata agli aiuti per le persone.
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