Nel 2023 le pensioni minime sono salite per gli over 75, mentre per il 2024 è prevista una rivalutazione straordinaria dell’1,5 % – in aggiunta alla perequazione ordinaria – concessa al trattamento minimo a prescindere dall’età.
Quindi l’aumento è stato di circa circa 600 euro per gli over 75 e di 572,20 euro di pensione minima per tutti gli altri (l’anno scorso era pari a 525,38 euro). Nel 2024 questo aumento è stato confermato senza ulteriori aggiunte.
In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato tutte le novità 2023 2024 in merito alle pensioni minime, precisiamo cosa sono esattamente, come funzionano e a quanto ammontano.
COSA SONO LE PENSIONI MINIME
Le pensioni minime, secondo quanto previsto dal Decreto Legge 12 settembre 1983, n. 463, sono le pensioni di importo minimo garantito dalla Legge.
Si tratta di “soglie” che lo Stato deve assicurare ai cittadini per permettere loro una vita dignitosa tramite l’integrazione di quanto accumulato in base ai contributi versati durante l’attività lavorativa.
In tal caso si parla di “integrazione al minimo”. I trattamenti pensionistici integrati (cioè aumentati) intervengono, quindi, quando dal calcolo dei contributi versati i pensionati percepirebbero un assegno di importo inferiore al minimo vitale.
QUAL È L’IMPORTO DELLE PENSIONI MINIME
L’importo delle pensioni minime è il cosiddetto “valore del minimo vitale” che viene fissato annualmente secondo la rivalutazione ISTAT del costo della vita, 7,3% nel 2023. Qual è l’importo della pensione minima nel 2023? Il minimo, in base alla perequazione 2023, risulta infatti pari a 563,74 euro (7.328,62 euro annui), come ribadito dalla Circolare INPS n° 135 del 22-12-2022.
L’INPS riconosce l’integrazione al minimo su tutte le prestazioni previdenziali dirette ed indirette, nel rispetto di specifici limiti di reddito.
Come chiarito nella Circolare INPS n. 35 del 03-04-2023, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, le pensioni minime ricevono un ulteriore aumento rispetto all’ordinaria perequazione, ma è la circolare INPS del 22 giugno 2023 che ha fornito le istruzioni operative sul calcolo e i limiti da rispettare, che vi spieghiamo in questa guida.
L’aggiornamento delle procedure e l’aumento a partire da luglio 2023 comprensivo di arretrati è stato poi confermato da una nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023. Ma cosa accadrà nel 2024? Ecco le notizie dell’ultim’ora sulle pensioni minime 2024.
AUMENTO PENSIONI MINIME 2024
Il testo attuale (ancora in fase di definizione) della Legge di Bilancio 2024 conferma che le pensioni minime non subiranno aumenti dal prossimo 1° gennaio, mantenendo gli importi fissati nel 2023 e stabiliti annualmente dal MEF in base ai dati dell’ISTAT e all’andamento del costo della vita.
La Manovra finanziaria conferma i rialzi già previsti nel 2023, senza introdurre nuovi incrementi specifici per le pensioni minime, respingendo l’ipotesi di un aumento generale proposto dal Parlamento.
Dal 1° gennaio 2024, quindi:
- si conferma l’aumento straordinario dell’1,5% per le pensioni minime, indipendentemente dall’età del beneficiario, oltre all’adeguamento ordinario con un sistema più vantaggioso che vi spieghiamo in questo articolo. Previsto, in quest’ottica, il taglio pensioni d’oro che avranno una rivalutazione del 22% (a fronte del 32% prevista per il 2023). Viene anche confermato l’incremento di circa 600 euro per i pensionati di età superiore ai 75 anni, mantenendo le stesse disposizioni adottate nel 2023;
- l’estensione delle pensioni minime a 600 euro per tutti, inizialmente proposta dal Parlamento, è stata eliminata per ragioni economiche e non sarà applicata.
Ricordiamo anche che grazie al Decreto Anticipi, incluso nella riforma fiscale 2024, collegata alla Manovra in fase di definizione, è stato deciso di aumentare le pensioni già a dicembre 2023 mediante una perequazione. Questa anticipazione dell’adeguamento degli importi alle nuove cifre ISTAT avverrà il 1° dicembre 2023 anziché il 1° gennaio 2024, con particolare attenzione alle pensioni più basse per sostenere le fasce più deboli.
Si precisa che gli adeguamenti anticipati a dicembre seguiranno le regole stabilite per la rivalutazione delle pensioni relative al 2023. Nel caso in cui vengano confermate le novità della Legge di Bilancio 2024 riguardanti le modifiche al meccanismo di perequazione, il nuovo sistema di calcolo, spiegato in questa guida, entrerà in vigore solo a partire dal 1° gennaio 2024.
REGOLE SU PENSIONI MINIME A 600 EURO E RIVALUTAZIONE
Tra le novità inserite nella Legge di Bilancio 2023 e confermate parzialmente anche per il 2024 vi sono:
- l’aumento a circa 600 euro per chi ha più di 75 anni che si aggiungeva agli incrementi annuali dovuti all’adeguamento dei prezzi al consumo;
- la rivalutazione straordinaria pari all’1,5 % per tutti coloro che percepiscono il trattamento minimo a prescindere dalla loro età.
Precisiamo che devono restare validi i limiti di reddito, ossia per ottenere l’integrazione al minimo bisogna rientrare in specifici limiti di reddito individuali, che variano anche in funzione del fatto che il pensionato sia coniugato o meno. Per adesso sono noti sono i limiti di reddito per il 2023. Vi aggiorneremo su quelli 2024 appena l’INPS li fornirà.
Inoltre:
- con la Circolare INPS n. 35 del 03-04-2023, l’Istituto ha precisato tutti questi dettagli e le differenti casistiche;
- on il successivo messaggio n. 2329 del 22-06-2023 l’Istituto ha poi fornito istruzioni circa la corresponsione e le procedure da seguire che vi spieghiamo in questa guida;
- con la nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023, l’Istituto ha confermato l’aumento a partire da luglio 2023 comprensivo di arretrati.
COME FUNZIONA L’AUMENTO PENSIONI MINIME
Come chiarito dalla Circolare n. 35 del 03-04-2023 con le istruzioni ufficiali INPS l’aumento delle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo è stato riconosciuto, in via eccezionale, dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2024. L’INPS precisa che:
- per l’aumento, si fa riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna mensilità compresa la tredicesima;
- sono escluse dalla base di calcolo, per la determinazione dell’incremento, le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la somma aggiuntiva cosiddetta “quattordicesima mensilità”, l’importo aggiuntivo della pensione), le prestazioni di carattere assistenziale, le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione. Per sapere quando arriva la quattordicesima nel 2023 e come funziona vi rimandiamo alla nostra guida;
- per le pensioni che decorrono fra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, l’incremento spetta dalla data di decorrenza della pensione;
-
l’importo spettante a titolo di incremento sarà corrisposto con la stessa cadenza di pagamento della pensione ed evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento;
- le somme corrisposte a titolo di incremento sono fiscalmente imponibili e sono, ininfluenti per l’erogazione, tra le altre, delle somme corrisposte a titolo di integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, ecc. Inoltre, non rilevano ai fini della rivalutazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, cioè il trattamento pensionistico complessivo sarà considerare al netto dell’incremento transitorio.
Con il successivo messaggio n. 2329 del 22-06-2023 l’Istituto ha poi fornito istruzioni circa la corresponsione e le procedure da seguire a partire dalle pensioni di luglio. L’aumento a partire da luglio 2023 comprensivo di arretrati è stato poi confermato da una nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023.
QUANTO SONO AUMENTATE LE PENSIONI MINIME
Ma in base a queste percentuali, quanto sono aumentati gli assegni pensionistici? Facciamo i conti. Il trattamento minimo per il 2022 era pari 525,38 euro.
Stando all’inflazione pari al 7,3% nel 2023 e in base alla rivalutazione integrale sono passate a 563,74 euro mensili. Ma come abbiamo visto la Legge di Bilancio 2023 ha aggiunto un 20% in più, secondo i criteri della rivalutazione come ribaditi anche dalla Circolare INPS n. 20 del 10-02-2023.
A questa cifra, quindi:
- è stato applicato un rialzo extra dell’1,5% per un assegno complessivo che è così arrivato a 572,20 euro (questo per tutti i percettori di pensioni minime, a prescindere dall’età anagrafica);
- esclusivamente per gli over 75, l’assegno è arrivato a quasi 600 euro al mese (ossia a 599,82 euro, circa 39 euro in più rispetto al trattamento riconosciuto a tutti gli altri beneficiari). A chiarirlo è stato anche il Messaggio n. 2329 del 22 giugno 2023 che indica le istruzioni INPS sul rialzo delle pensioni minime per gli over 75, come spieghiamo in questo focus. L’aggiornamento delle procedure e l’aumento a partire da luglio 2023 comprensivo di arretrati è stato poi confermato da una nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023.
Ecco, dunque, che i percettori di pensione al minimo hanno ottenuto da gennaio 46 euro circa in più e quelli che hanno almeno 75 anni hanno ricevuto un aumento lordo di 74 euro circa. Il totale annuo (13 mesi) della pensione minima è salito per i primi, a 7.438,6 euro e per i secondi a 7.797,76 euro.
Alla luce di questi calcoli, come riportati dalla Circolare n. 35 del 03-04-2023, possiamo definire chiaramente gli importi 2023 come indicato di seguito.
IMPORTI PENSIONI MINIME NEL 2023
Gli importi delle pensioni minime nel 2023 sono i seguenti:
- 572,20 euro al mese per tutti i percettori di pensioni minime con età inferiore a 75 anni;
- 599,82 euro al mese per i percettori di pensioni minime con età dai 75 anni in su.
L’INPS, nella Circolare n. 35 del 03-04-2023 fornisce anche alcuni esempi e precisa che:
- se il trattamento pensionistico complessivo è superiore all’importo mensile del trattamento minimo e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento, l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del limite maggiorato;
- con riferimento alle pensioni in convenzione internazionale, l’incremento è riconosciuto sull’importo lordo del pro rata italiano in pagamento;
- nel caso delle pensioni ai superstiti cointestate il diritto all’incremento è valutato sulla base del trattamento complessivamente spettante a tutti i contitolari e viene poi ripartito tra i beneficiari in proporzione alla percentuale spettante;
- qualora nel corso dell’anno 2023 il beneficiario compia 75 anni, l’incremento sarà adeguato dal mese successivo al compimento dell’età.
Con il successivo messaggio n. 2329 del 22-06-2023 l’INPS ha poi fornito istruzioni circa la corresponsione e le procedure da seguire, con inizio da luglio 2023.
IMPORTI PENSIONI MINIME 2024
Per conoscere nel dettaglio gli importi delle pensioni minime tra il 2023 e il 2024 in base alla perequazione e all’età, oltre che con la rivalutazione straordinaria, bisognerà attendere indicazioni dell’INPS. Vi aggiorneremo non appena arriveranno notizie, ossia quando il Parlamento voterà il pacchetto lavoro e previdenza nella Legge di Bilancio 2024, da approvare entro il 31 dicembre 2023.
QUANDO ARRIVANO GLI AUMENTI SULLE PENSIONI MINIME
La nuova rivalutazione delle pensioni che vi spieghiamo in questa guida per il 2023, era stata avviata a partire da gennaio per ogni fascia pensionistica.
Nello specifico, gli aumenti sulle pensioni sono già stati riconosciuti a gennaio 2023 per chi percepisce una pensione di importo fino a 4 volte il trattamento minimo (ossia fino a 2.101,52 euro). Per tutti gli altri, come chiarito nella Circolare n. 20 del 10-02-2023, il pagamento nell’importo rivalutato è stato pagato dalla mensilità di marzo 2023, unitamente agli arretrati delle mensilità di gennaio e febbraio 2023.
Dopo gli aumenti arrivati nel cedolino di marzo, da luglio 2023 è arrivato anche l’adeguamento della pensione minima a 600 euro per gli over 75, insieme agli arretrati a partire da gennaio 2023. Infatti, questo aumento ha subito forte ritardo e ciò, ha causato non poche polemiche da parte sia dei percettori che delle associazioni di tutela.
Con il Messaggio n. 2329 del 22 giugno 2023, l’INPS ha fornito tempi e istruzioni che vi spieghiamo in questa guida. Il riconoscimento degli arretrati così come il relativo aumento degli importi è stato poi confermato da una nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023 a partire da luglio 2023.
Invece, per gli eventuali altri aumenti relativi all’anno 2024 che vi illustriamo in questa guida, bisognerà attendere l’ok alla prossima Legge di Bilancio su cui, vi aggiorneremo.
LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024
In questa guida vi spieghiamo tutte le novità in arrivo, tra proposte e proroghe, con la nuova riforma sulle pensioni nel 2024.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Legge 12 settembre 1983, n. 463 – pensioni di importo minimo garantito dalla Legge;
- Circolare INPS n. 35 del 03-04-2023 – ulteriore aumento dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 delle pensioni minime;
- Circolare INPS n. 35 del 03-04-2023 – istruzioni aumento pensioni minime 2023;
- Messaggio INPS n. 2329 del 22-06-2023 – aggiornamento procedura riconoscimento aumento pensioni e arretrati;
- nota INPS pubblicata il 26 giugno 2023 – conferma aumento pensioni minime da luglio 2023.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Da leggere questo articolo sugli aumenti delle pensioni minime non stabiliti dal 2024. Consigliato, anche l’articolo su come usare Pensami, il simulatore INPS per la pensione. Da leggere anche gli articoli su pensione Quota 103 e su Opzione donna mobile 2024.Vi consigliamo anche l’articolo sulla pensione lavoratori precoci, pensione anticipata ordinaria o l’articolo sulla proposta di pensione Quota 104. Potrebbe interessarvi anche approfondire la guida alla pensione senza contributi e il nostro articolo sul riscatto contributi pensione nel 2024.
In questa pagina trovate infine tutte le novità, le notizie e gli approfondimenti sul mondo delle pensioni.
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mia moglie percepisce una pensione minima (compresa l’integrazione) di 572.20€ mensili x i suoi 20 anni di lavoro misto fra dipendente e autonoma… Quanto andrà a percepire entro il Dicembre 2023 e quale importo le spetterà da Gennaio 2024? Grazie
Salve, a dicembre percepirà la stessa pensione (salvo conguagli o trattenute che dipendono dalla sua situazione personale) in quanto il meccanismo di rivalutazione è lo stesso usato per l’anno in corso. Dal 1° gennaio 2024 percepirà la pensione con gli aumenti previsti con il sistema di rivalutazione che è in corso di approvazione con la legge di Bilancio 2024, su cui vi informeremo non appena sarà varata in Parlamento. In linea generale, la pensione minima sarà rivalutata del 100% del rialzo ISTAT e dell’1,5% in quanto pensione minima. Non appena sarà resa nota la percentuale ISTAT ufficiale da considerare per la perequazione, vi aggiorneremo in questo stesso articolo.
Aver versato 13 anni di contributi, percepisco una pensione di 300 euro al mese mentre, vi sono persone che non hanno mai lavorato e quindi mai versato alcun contributo percepisce ben 2 volte in piu’.
Mi referisco al reddito di cittadinanza. Vergogna!
Se continua ad aumentare la pensione minima mi domando che senso ha di lavorare? Un buona nulla che non ha mai lavorato e ha fatto il pastore prende una pensione di 800 euro e prende in giro uno che che a lavorato 32 anni alle cave e prende 1300 euro di pensione. E solo uno dei tanti casi di non giustizia sociale. E ti prendono anche in giro
Sono d’accordo con tutti aumenti ma per tutti. E vergognoso.
Rif. Adeguamento assegno minimo a 600 euro.
Pur avendo i requisiti previsti, reddito e 75 anni compiuti, confermo che neanche nel cedolino di maggio, tale incremento è stato elargito.
A parte la spesa alimentare, che sui redditi bassissimi, ha un’incidenza molto maggiore rispetto ai percettori medi, segnalo che la quota di contribuzione da versare sui farmaci salvavita, (patologie cardiache e oncologiche), ha raggiunto il 47% del prezzo!
Era “solo” il 43% fino alla fine del 2022.
Ciò accade in regione Campania, non conosco la situazione in altre regioni.
Ho voluto puntualizzare perché in questo nostro amatissimo Paese, purtroppo, c’è anche chi, privo di ogni vergogna, soprattutto in televisione, lascia intendere che con questi redditi, sia possibile scialare alla grande… .
Cordiali saluti.
In sede elettorale tante promesse, siamo all’alba di aprile, sono spariti tutti, aiuti zero, aumenti zero. Si lamentavano dei governi precedenti e poi loro ottenuta la poltrona degli Italiani chi se ne xxx! Parole Parole Parole, i prezzi alle stelle aiuti zero. Complimenti per la coerenza!!
Infatti ad oggi 30 marzo neanke il cedolino di Aprile ci sono i 600 euro, e se erano 1000?? campa cavallo……
Neppure nel cedolino di aprile c’e’ adeguamento delle minime ai 600 euro per i miei genitori di 86/87 anni, credo sia una bella presa in giro. ho scritto a inps il quale mi ha risposto che non hanno ancora avuto disposizioni. Vergognoso!!
neanche ad aprile ci sono i 600 euro avendo 81 anni
E’ una cosa vergognosa perchè la legge c’è solo che il Governo non procede, quidni di fatto è tutto fermo e intanto la gente resta senza soldi.
Neanche a marzo c’è l’aumento!!! Ci prendete in giro???
Ho 78 anni e nemmeno nel cedolino di marzo c’è traccia dell’aumento a 600€. Come sempre si trovano soldi per tutto e tutti tranne che per i poveri 😭
c’è da sperare che poi, visti i ritardi, vengano dato gli arretrati per i mesi del 2023 dove i soldi non sono arrivati!
ho visto il cedolino di marzo 2023 ma di aumento a 600 euro nemmeno l’ombra malgrado abbia 83 anni
sa io che mia moglie abbiamo 82 anni la nostra pensione e di 513 euro ciascuno come mai avendola accr. in banca non abbiamo ricevuto nulla grazie
Non mi risulta un aumento malgrado abbia 83 anni, che miseria
in quale mese di gennaio 2023 aumenteranno le minime per gli over 75
in quale mese del 2023 aumentera’ a 600 € per me Mariani Rosanna che ho compiuto 75 anni il 13 agosto 2022 (ora percepisco 365 €)
da che mese del 2023 aumenterano le minime a gli over 75. in quanto il mio cedolino gennaio 2023 mi risultano 560€
ma da quale mese del 2023 i 75 euro
enni incassano 600
Aumento misero che non arriva mai, che squallido cinismo!
Io e mia moglie anni 80 e76 anche ad aprile nessun aumento di pensione. Vergogna 😡😡