Estesi permessi 104 anche ai lavoratori autonomi e professionisti

I dettagli sulla sentenza del tribunale di Torino che estende i permessi 104 per i disabili ai lavoratori parasubordinati e autonomi

tribunale, legale, legge, giustizia

Una sentenza del Tribunale del lavoro di Torino estende i permessi 104 anche ai lavoratori autonomi, professionisti e parasubordinati.

Secondo i giudici del lavoro piemontesi, i benefici previsti per legge ai lavoratori con disabilità vanno garantiti anche ai professionisti, agli autonomi, ai collaboratori parasubordinati, non solo ai lavoratori dipendenti.

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede la sentenza del Tribunale di Torino che estende i permessi 104 anche ai lavoratori autonomi e parasubordinati.

PERMESSI 104 ESTESI AI LAVORATORI AUTONOMI E PROFESSIONISTI

I permessi legge 104 devono essere estesi anche ai professionisti, ai lavoratori parasubordinati e autonomi. A dirlo sono i giudici del lavoro nella sentenza n. 637 del 24 giugno 2023 emessa dal Tribunale di Torino, che applica così la normativa e giurisprudenza comunitaria.

La sentenza applica il divieto di discriminazione sia diretta che indiretta a qualsiasi forma di lavoro dipendente e autonomo, a prescindere dalla forma giuridica in cui esso viene svolto. In base a questo principio, il datore di lavoro deve assicurare ai dipendenti con disabilità il diritto di fruire dei permessi 104 e di ogni aiuto necessario per bilanciare la maggior fatica che il portatore di handicap affronta nella sua vita lavorativa ed extra lavorativa.

Ricordiamo che l’agevolazione prevista dalla Legge 104 del 1992 assicura permessi retribuiti fino a 3 giorni al mese, fruibili anche a ore, come vi spieghiamo in questo focus.

NEGATI I PERMESSI 104 AL LAVORATORE AUTONOMO

Tutto è iniziato quando una delle ASL di Torino ha negato a un lavoratore i permessi legge 104. Il caso concreto preso in esame con la sentenza n. 637 del 24 giugno 2023 emessa dal Tribunale di Torino riguardava, infatti, un lavoratore autonomo (psicologo) convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale a tempo indeterminato.

Il ricorrente aveva un orario di lavoro di 22 ore settimanali presso una sede ASL ed è un soggetto portatore di handicap dal dicembre 2008 e con disabilità grave attestata nel 2009. Aveva chiesto all’ASL di poter fruire di permessi analoghi a quelli disciplinati dalla Legge 104 del 1992, come stabilito dalla contrattazione collettiva di settore.

L’ASL però, aveva rifiutato la richiesta del lavoratore dal 2010. Poi, erano stati ammessi dall’ASL in misura ridotta da aprile 2020 per un totale di 13,12 ore al mese e portati ad un giorno mensile a partire da settembre 2021. Scopriamo perché l’ASL ha rifiutato la richiesta.

I MOTIVI DEL “NO” DELL’ASL

L’ASL in aula ha sostenuto di aver rifiutato la richiesta dei permessi legge 104 per una serie di motivi. In primis, per l’ASL, in un rapporto di lavoro autonomo, la Legge 104 del 1992 non si applica al caso dello psicologo preso in esame. Stando agli Accordi Collettivi nazionali vigenti tra il 2010 e 2020, a sostegno del “no” ai permessi, la tesi secondo cui la fruizione dei permessi è prevista dalla normativa nei casi di assistenza ai familiari disabili e non a favore dei lavoratori portatori di handicap.

A proposito della riduzione del permesso legge 104 a un giorno mensile, l’ASL sosteneva che la riparametrazione era avvenuta in base all’orario di lavoro del cittadino interessato. Ossia, con 38 ore settimanali è possibile fruire di 3 giorni al mese di permesso, con incarichi inferiori alle 25 ore, di un giorno al mese.

Rispetto a queste decisioni, però, il professionista aveva contestato il trattamento discriminatorio nei suoi confronti. Secondo l’ASL, i permessi sul contratto del lavoratore non erano dovuti per l’assenza di una previsione normativa anteriore al 2020. Vediamo cosa hanno deciso i giudici.

LA SENTENZA SUI PERMESSI 104 ESTESI

Il giudici del lavoro del Tribunale di Torino, con la sentenza n. 637 del 24 giugno 2023, hanno dato ragione al professionista. Secondo i togati, anche senza la specifica previsione contrattuale, il mancato riconoscimento dei permessi, dal 2010 al 2020, costituisce una violazione del principio di parità di trattamento dei lavoratori, previsto dall’articolo 2 della Direttiva 2000/78/CE e una forma di discriminazione indiretta tra lavoratori.

Con un’interpretazione allargata, il giudice del lavoro ha affermato che l’istituto dei permessi legge 104 nasce dalla consapevolezza che una persona con disabilità affronta una fatica maggiore nella sua vita lavorativa ed extra lavorativa.

Dunque, necessita di maggior tempo di riposo dal lavoro rispetto alle persone prive di disabilità. Per tali motivi, a prescindere dalla previsione contrattuale, anche per i lavoratori autonomi, i professionisti o parasubordinati, al di là delle previsioni contrattuali e retroattivamente rispetto al contratto applicato, il datore di lavoro è tenuto a concedere i permessi legge 104.

LA GUIDA AI PERMESSI LEGGE 104

Mettiamo a vostra disposizione questa guida in cui vi spieghiamo cosa sono, come funzionano, a chi spettano i permessi legge 104 e come fare domanda alla luce delle ultime novità introdotte e in vigore nel 2023.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di approfondire la guida sulle rinnovate modalità di richiesta dei permessi legge 104 e dei congedi straordinari. Se siete interessati all’argomento vi invitiamo a consultare anche la nostra guida sulla Disability card e l’articolo dedicato agli aiuti per i disabili attivi nel 2023 Vi consigliamo anche la nostra guida specifica sulla maternità obbligatoria, il focus sul congedo parentale. A vostra disposizione infine l’approfondimento su esenzione bollo auto per i beneficiari 104 e la guida al congedo straordinario 104.

Se volete conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. In questa pagina invece trovate le novità sul mondo del lavoro.

Vi invitiamo anche a iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *