Dal 1 gennaio 2024 raddoppierà l’IVA per assorbenti e pannolini, passando dal 5% al 10%, in base a quanto previsto dalla nuova Legge di bilancio.
La riduzione del 5% era stata introdotta a inizio anno 2023 proprio dal Governo Meloni, ma ora lo stesso Governo ha deciso di fare un passo indietro e di riportare l’aliquota al 10% per i prodotti dell’infanzia di vario tipo e per la protezione dell’igiene intima femminile.
L’aliquota ridotta al 5% resterà in vigore solo fino al 31 dicembre 2023.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa prevede la Legge di Bilancio 2024 sull’IVA per assorbenti e pannolini, per quale motivo il Governo ha fatto questa scelta e quali prodotti saranno più cari dal prossimo 1° gennaio 2024.
IVA SU PANNOLINI E ASSORBENTI AL 10% NEL 2024
Tra le novità sulla Legge di Bilancio 2024, l’Esecutivo non ha inserito al proroga della riduzione dell’aliquota IVA dal 10% al 5% per assorbenti e pannolini.
In sostanza, dal 1° gennaio, questi prodotti saranno di nuovo assoggetti all’aliquota IVA al 10%.
Ciò comporterà un potenziale rialzo dei prezzi dei prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, i tamponi e gli assorbenti, nonché alcuni prodotti per l’infanzia tra cui latte e seggiolini auto.
I MOTIVI DELLA SCELTA
Ricordiamo che era stato proprio il Governo Meloni ad introdurre questa riduzione di prezzo sui prodotti per l’infanzia, assorbenti e pannolini di vario genere, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
La domanda che tutti si pongono è: perché è stata presa la decisione di aumentare l’IVA su assorbenti e pannolini? Questa misura appena introdotta aveva trovato un riscontro positivo da parte dei cittadini, dei consumatori e soprattutto delle donne che ogni mese devono acquistare questi prodotti, il cui costo non è affatto basso.
La premier Giorgia Meloni ha dato la seguente spiegazione nel corso della conferenza stampa di avvio dei lavori sulla Legge di Bilancio 2024:
“Non confermiamo il taglio dell’IVA sui prodotti per la prima infanzia perché purtroppo il taglio dell’IVA è stato nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo e quindi non penso che valga la pena di rinnovare questa misura”.
Il sostanza il Governo ha deciso per una retromarcia, e quindi per un ritorno alla vecchia IVA del 10%, in quanto questa misura non ha portato gli effetti sperati.
Dopo l’introduzione dell’IVA al 5% nel 2023 – secondo Giorgia Meloni e le analisi effettuate dal Governo basate su dati Istat e attività di monitoraggio – le catene della grade distribuzione, supermercati e ipermercati, anziché abbassare il prezzo, lo hanno alzato e così facendo i consumatori non hanno ottenuto l’agevolazione sperata.
ANALISI CHE DIMOSTRANO INEFFICACIA DELLA MISURA
Già lo scorso Maggio il Ministero delle Imprese del Made in Italy aveva segnalato che gli effetti della riduzione dell’IVA non erano stati trasferiti interamente ai consumatori.
Infatti il Garante per la sorveglianza dei prezzi, in accordo con il Ministro Adolfo Urso, fin da gennaio 2023 aveva dato il via libera ad un monitoraggio mensile volto a stimare, anche territorialmente, la variazione corrente dei prezzi al consumo dei prodotti assoggettati alla nuova aliquota, rispetto al mese di dicembre 2022 (prima, quindi, della sua introduzione).
Dal monitoraggio è emerso – come comunicato in questa nota del Ministero delle Imprese del Made in Italy – che gli effetti della manovra non appaiono interamente trasferiti a vantaggio del consumatore, pur tenendo conto dell’inflazione rilevata dai dati ISTAT. In particolare la riduzione dei prezzi risultava pari solo al 50% di quella attesa.
Gli uffici a supporto del Garante hanno stimato, elaborando gli indici ISTAT provinciali dei prezzi al consumo, una variazione nazionale tra il mese di marzo 2023 e quello di dicembre 2022 pari a:
- pannolino aperto: -4,9%
- pannolino mutandina: -2,9%
- latte infanzia partenza: -1,3%
- latte infanzia crescita: -2,6%
- latte infanzia proseguimento: -1,4%
- seggiolino auto per bambini: -2%
In seguito è stata istituita una Commissione per monitorare l’evoluzione della situazione anche nei mesi successivi, e purtroppo nulla è cambiato.
E’ proprio sulla base di questi dati che il Governo Meloni ha deciso di non rinnovare la misura.
QUANTO È L’IVA SUI PANNOLINI E ASSORBENTI
I pannolini, gli assorbenti e altri prodotti per l’infanzia, come definiti dalla Legge di Bilancio 2023, sono soggetti all’aliquota IVA al 5% fino alla scadenza fissata al 31 dicembre 2023.
Poi, a partire dal 1° gennaio 2024, scatterà un aumento dell’aliquota IVA che diventerà pari al 10%.
Scopriamo insieme a chi si rivolge il rialzo IVA su assorbenti e pannolini.
A CHI SI RIVOLGE IL RIALZO IVA
Il raddoppio dell’aliquota IVA per assorbenti, pannolini e prodotti per l’infanzia in vigore dal 2024 spetta in maniera indistinta a tutti coloro che comprano questi prodotti, in quanto l’imposta sul valore aggiunto viene rialzata direttamente in fase di vendita.
Saranno infatti i negozi rivenditori (supermercati, discount, iprmercati ecc.) a definire i nuovi prezzi tenendo conto del rialzo dell’IVA. Chi ci perde sono sempre i consumatori finali.
ELENCO PRODOTTI CON IVA RADDOPPIATA DAL 2024
Ma quali sono i prodotti per cui l’IVA sarà al 10% (invece del 5% come per tutto il 2023) dal 1° gennaio?
La nuova Legge di Bilancio 2024 in corso di definizione, con la collegata riforma fiscale 2024, prevede che sarà assoggetta all’IVA al 10% in luogo del 5% per tutti i prodotti legati alla protezione dell’igiene femminile, al di là della loro composizione e dal modo in cui sono prodotti. Inoltre, lo stesso raddoppio IVA vale per i seguenti prodotti per l’infanzia:
- latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto;
- preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto (codice NC1901 10 00);
- pannolini per bambini;
- seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.
Si tratta di quei prodotti utili ai “lattanti”, ovvero i bambini di età inferiore a 12 mesi e per i “bambini nella prima infanzia” (di età compresa tra 1 e 3 anni). Il rialzo quindi, toccherà le famiglie da vicino.
DA QUANDO RADDOPPIA L’IVA SU ASSORBENTI E PANNOLINI
Dal 1° gennaio 2024 vi sarà il raddoppio dell’IVA su assorbenti, pannolini e prodotti per l’infanzia che saranno di nuovo assoggetti all’aliquota IVA al 10%.
E’ importante sottolineare che si tratta comunque di un’aliquota agevolata rispetto a quella del 22% applicata a tanti altri prodotti.
ALTRE MISURE PER LE FAMIGLIE
Nonostante il no alla proroga della riduzione dell’aliquota IVA su assorbenti e pannolini nel 2024, il Governo nella Legge di Bilancio 2024 ha introdotto molte novità per le famiglie. Una tra tutti è la proroga della carta risparmio spesa. Tra gli altri aiuti per le famiglie vale la pena citare la conferma degli aumenti 2023 dell’assegno unico figli e le novità introdotte con un mese extra di congedo parentale al 60%, come vi spieghiamo in questo articolo. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.
LA GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2024
Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo non definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. I testi sono allegati e scaricabili gratuitamente. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
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