MEF autorizzerà 56mila assunzioni di docenti. Per ANIEF solo il 50% andrà in porto

In vista dell’anno scolastico 2023/2024, il Ministero dell’Economica e delle Finanze (MEF) autorizzerà 56mila assunzioni di docenti, ma per il sindacato Anief solo il 50% andrà in porto.

Secondo Anief la fase transitoria prevista dalla riforma del reclutamento docenti rende difficili le immissioni in ruolo e senza delle modifiche solo la metà dei posti autorizzati dal MEF potrà essere realmente coperta.

Vediamo nel dettaglio le ultime novità sulle assunzioni degli insegnanti per l’a.s. 2023/24 e sui posti autorizzati.

ASSUNZIONI DOCENTI 2023 2024

Secondo quanto riportato dal sindacato Anief, attraverso un recente comunicato, è partito il conto alla rovescia per le assunzioni di docenti nell’a.s. 2023/24 e si prevedono circa 56mila posti disponibili per il prossimo anno scolastico. Durante il Question Time (visibile in questa pagina) sulla procedura di reclutamento dei docenti prevista dal decreto-legge n. 44 del 2023, ovvero il c.d. decreto PA, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato infatti che saranno assunti circa 56mila insegnanti e 19mila su sostegno, di cui 17mila saranno reclutati tramite la prima fascia delle GPS (qui tutte le informazioni). Inoltre, sono previste 38mila assunzioni tramite lo scorrimento delle graduatorie, mentre altri 38mila insegnanti saranno assunti tramite il c.d. concorso straordinario-ter, ovvero il concorso riservato ai docenti con almeno 36 mesi di servizio o 24 CFU che sarà bandito a breve.

Dunque, le parole del Ministro Valditara confermano quanto previsto dal piano straordinario di reclutamento per le assunzioni di docenti varato dal MIM per raggiungere la quota dei 70.000 docenti da assumere entro il 2024 prevista tra gli obiettivi del PNRR. Gli inserimenti dovranno essere autorizzati dal MEF, che dovrà dare l’ok alla spesa per le 56mila assunzioni di docenti previste. Tuttavia, secondo l’Anief, se non saranno apportate delle modifiche al sistema di reclutamento previsto dalla fase transitoria della riforma del reclutamento dei docenti, che si chiuderà, lo ricordiamo, il 31 dicembre 2024, le autorizzazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze andranno a buon fine per meno del 50%, lasciando il sistema scolastico in una situazione allarmante, soprattutto perché privo dell’organico aggiuntivo introdotto per due anni e poi revocato.

LE RICHIESTE DEL SINDACATO

Secondo il sindacato Anief, per assicurare che le 56mila assunzioni di docenti autorizzate dal MEF vadano tutte in porto, occorre apportare le seguenti modifiche alla fase transitoria del reclutamento:

• tornare al doppio canale di reclutamento, che consentirebbe l’immissione in ruolo anche dalla seconda fascia delle GPS e da materia comune;

• autorizzare l’immissione in ruolo attraverso lo scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario e l’integrazione del concorso straordinario;

• conferma degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva;
  attribuzione dell’organico aggiuntivo dell’ultimo biennio;

• trasformazione dei posti in deroga su sostegno;

• proroga della deroga sui vincoli della mobilità per tutta la durata dell’attuazione del PNRR.

Secondo il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, solo attuando almeno una parte di queste modifiche si potranno concretizzare tutte le assunzioni che autorizzerà il MEF, e si potrebbe approfittare del c.d. decreto salva infrazioni (decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69) per inserirle.

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ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI

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